Laurea triennale in Informatica – Corso di Analisi Matematica – a.a. 2011/12 Complementi al capitolo “L’insieme dei numeri reali” In questa nota illustriamo con un esempio il fatto che, se ci limitiamo a considerare solo numeri razionali, non è detto che ogni insieme non vuoto e limitato superiormente ammetta l’estremo superiore, cioè il più piccolo tra i propri maggioranti. La morale è che l’insieme Q non è adeguato, se si vuole lavorare in un contesto nel quale tutti gli insiemi non vuoti e limitati superiormente abbiano estremo superiore. Per garantire tale proprietà, di fondamentale importanza nell’analisi matematica, è necessario considerare tutti i numeri reali. Consideriamo l’insieme E = q ∈ Q | q > 0, q 2 < 2 che, per definizione, è formato solo da numeri razionali. Verificheremo che: (1) E è non vuoto e limitato superiormente. (2) Non esiste alcun numero razionale che sia il più piccolo tra i maggioranti di E . Nel corso della dimostrazione, useremo i seguenti risultati: Lemma 1 Se x e y sono numeri (razionali) positivi e x > y , allora x2 > y 2 . Dimostrazione: conseguenza della proprietà di compatibilità della relazione d’ordine con la moltiplicazione e della legge di annullamento del prodotto. Lemma 2 Non esiste alcun numero razionale il cui quadrato è uguale a 2. Dimostrazione: Per assurdo, supponiamo che esista x ∈ Q tale che x2 = 2. Sicuramente x è diverso m , con m, n ∈ Z∗ ; non è restrittivo supporre che m ed n siano da 0, perciò possiamo scrivere x = n m2 privi di fattori comuni. Sostituendo in x2 = 2, deduciamo 2 = 2, cioè m2 = 2n2 ; se ne deduce che n m2 è pari, il che implica che anche m è pari. Possiamo allora scrivere m = 2k , per un opportuno k ∈ Z∗ . Sostituendo in m2 = 2n2 , deduciamo 4k 2 = 2n2 , da cui 2k 2 = n2 ; se ne deduce che n2 è pari, il che implica che anche n è pari. Ora, se sia m che n sono pari, sono entrambi divisibili per 2, in contrasto con l’ipotesi che siano privi di fattori comuni. Dimostrazione di (1). L’insieme E è sicuramente non vuoto in quanto contiene, per esempio, x = 1 (numero razionale strettamente positivo il cui quadrato è 1, e quindi strettamente minore di 2). Dire che un insieme è limitato superiormente vuol dire che ammette maggioranti; mostriamo, per esempio, che 3/2 è un maggiorante di E . Se un numero razionale è maggiore di 3/2, per il Lemma 1 il suo quadrato è maggiore del quadrato di 3/2, ossia 9/4, che è strettamente maggiore di 2; ne segue che un siffatto numero non può appartenere ad E . In altre parole, ogni elemento di E è minore o uguale a 3/2. Dimostrazione di (2). Per assurdo, supponiamo che esista un numero razionale λ che sia il più piccolo maggiorante di E . Dato che λ è un numero razionale, per il Lemma 2 possiamo escludere che λ2 = 2; sono perciò possibili due casi: λ2 < 2 oppure λ2 > 2. Prima di procedere, osserviamo che λ è un numero strettamente positivo, in quanto maggiorante di un insieme di numeri strettamente positivi. Definiamo il numero µ := 2λ + 2 ; λ+2 è evidente che µ è un numero razionale strettamente positivo (perché λ lo è ). Notiamo che µ−λ= e inoltre µ2 − 2 = 2λ + 2 2 λ+2 −2= 2λ + 2 2 − λ2 −λ= λ+2 λ+2 2(λ2 − 2) 4λ2 + 8λ + 4 − 2λ2 − 8λ − 8 = . 2 (λ + 2) (λ + 2)2 (a) (b) Consideriamo ora il primo caso: λ2 < 2. Da (b) segue µ2 − 2 < 0, ossia µ2 < 2, e pertanto µ ∈ A; dato che λ è maggiorante di E , ne segue µ ≤ λ. Tuttavia, da (a) si deduce µ − λ > 0, ossia µ > λ, in contrasto con quanto appena detto. Consideriamo ora il secondo caso: λ2 > 2. Da (a) si deduce µ − λ < 0, ossia µ < λ; dato che λ è il più piccolo maggiorante di E , µ non può essere un maggiorante di E e perciò esiste x ∈ A tale che µ < x. Applicando il Lemma 1, deduciamo µ2 < x2 < 2 (l’ultima disuguaglianza deriva dal fatto che x ∈ A), e quindi µ2 < 2. D’altra parte, da (b) segue µ2 − 2 > 0, ossia µ2 > 2, in contrasto con quanto appena detto. In entrambi i casi siamo giunti a una contraddizione, che deriva dall’aver supposto l’esistenza di un numero razionale che sia il più piccolo maggiorante di E .