Il coaching strategico: al di là dei propri limiti

Ristorante “Palazzo Colleoni” Cortenuova
INTERCLUB
con ROTARACT Treviglio, Romano di Lombardia e Pianura Bergamasca
Il coaching strategico: al di là dei propri limiti
Relatori: Claudia Crescenzi, Mattia Rossi
Mercoledì 29 gennaio, primo giorno della merla (‘freddino’ so and so, e la neve non s’è manco vista…), ci ha accolti nell’atmosfera
accogliente e festosa di Palazzo Colleoni a Cortenuova, dove con un favoloso aperitivo abbiam iniziato la serata conviviale, insieme
con i giovani amici del Rotaract di Treviglio, Romano di Lombardia e Pianura Bergamasca, introdotta dalla loro Presidente
Alessandra Nozza, e con il caloroso saluto del nostro Presidente Pino Pisacane.
I relatori della serata, presentati da Alessandra Nozza, ci hanno accompagnati lungo l’atteso tema, incentrato sul coaching in uno dei
passaggi chiave della vita di un'azienda: il passaggio generazionale nelle imprese familiari - convivenza e comunicazione tra le
generazioni. Il tema è stato sviluppato da Claudia Crescenzi e Mattia Rossi con il supporto di Filippo Maffeis, della GrowBP.
I relatori sono esperti coach che hanno maturato la loro esperienza nel mondo delle organizzazioni aziendali al fine di delineare quel
percorso del management e della leadership fortemente orientati ai risultati.
Il succo della serata è stato condensato in un breve clip dal titolo “how coaching works”( *) che ha fornito una serie di elementi ripresi
poi dai relatori. In particolare Mattia Rossi in apertura ha sottolineato come il coach supporti la persona nel raggiungimento di
determinati obiettivi, non fornendo lui/lei delle soluzioni o che, ma mettendo in condizione le persone che chiedono un aiuto di
trovare loro stesse le risposte più adatte. Infatti i metodi impiegati dal coach puntano allo sviluppo delle capacità personali, a far
emergere la soluzione giusta per quella persona in quella circostanza, non essendoci ricette precostituite, solo il potenziale delle
persone, spesso non del tutto conosciuto.
Claudia Crescenzi entrando nel vivo della tematica, e utilizzando una serie di diapositive, ha fatto riferimento a un’esperienza
maturata con una serie di Aziende imprenditoriali in Toscana sui punti critici osservabili nel passaggio intergenerazionale. Ne
emerge un quadro variegato: innanzitutto si possono trovare differenti gradi di consapevolezza del problema (“sì, il passaggio tra
generazioni in un’azienda familiare è difficile, ma non per me”, “non è un problema mio in questo momento, ci penserà qualcun altro
poi…”) e del rapporto tra il cosiddetto “senior”(il fondatore) e “junior”(il continuatore) che possono vivere questo passaggio all’interno
di una cornice di conflittualità o di opportunità. Cruciale è la relazione che si stabilisce tra il senior e lo junior all’interno di un
processo di cambiamento come il passaggio intergenerazionale, che può essere vissuto come vincolo o come opportunità. Per fare
chiarezza in questa relazione e sul grado di fiducia che si può instaurare può agire il coach, supportando il processo di definizione
degli obiettivi, di scoperta delle risorse e del modo più efficace di utilizzarle. Attraverso la presentazione di alcuni esempi è stata
messa poi in luce l’importanza di definire i ruoli e i confini, valorizzare le differenze, integrare le risorse personali e organizzative di
ognuno. In questo processo è altresì importante che vi sia l’atteggiamento e la disponibilità a cambiare e a mettersi in gioco: quando
una persona accetta la necessità di fare un intervento, è già a metà dell’opera, come evidenziato anche da Mattia Rossi, che, nel
concludere, ha rimarcato il ruolo peculiare del coaching nell’aiutare a aprire gli orizzonti, a far assumere punti di vista differenti, a
saper apprendere e saper stare nelle relazioni.
Punti di vista sono stati espressi nel corso della relazione da alcuni soci (Baldelli, Quadri, Pisacane e Schivardi) che hanno
permesso di approfondire ulteriormente il tema della serata.
Bene! Interessante: adesso la prova sul campo da parte di tutti, senior & junior… alè!!
Dopo la consegna dei guidoncini e il saluto dei Presidenti, Pino Pisacane e Alessandra Nozza colgono l’occasione per esprimere il
più sincero apprezzamento e ringraziamento per la consegna alla TAU - Comunità dei bambini di Arcene, avvenuta nella giornata di
mercoledì 29 gennaio c.a., di una lavatrice industriale per le necessità della comunità che accoglie minori affetti da gravissime
disabilità.
Per questa iniziativa il nostro grande plauso va all’Ing. Miotto e a Agata Tomarchio, Sales Director Assistant dell’IMESA S.p.A.
perché hanno concretamente reso possibile il tutto e in breve tempo. 10ks!!!
(*) lo puoi trovare su http://www.youtube.com/watch?v=UY75MQte4RU
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Claudia Crescenzi: esperta di sviluppo organizzativo e del potenziale umano, nonchè di comunicazione aziendale. Ha
un’esperienza ventennale in grandi aziende italiane ed internazionali, anche con ruoli di manager. Ha lavorato come consulente
occupandosi di organizzazione e di riorganizzazione aziendale, di comunicazione, di sviluppo di nuovi servizi di business. E’
stata responsabile di progetti di reingegnerizzazione in un Istituto Bancario Centrale di Categoria (ICCREA Spa).
Mattia Rossi: mentre si laureava in Lettere, ha iniziato a lavorare come giornalista in televisioni, giornali, uffici stampa.
Successivamente, dopo alcuni anni di esperienza in incarichi di staff direzionale ai vertici di organizzazioni medio-grandi è stato
per 15 anni amministratore delegato di una società di servizi. Nel 2008 si è avvicinato al coaching, concentrandosi sullo
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sviluppo delle persone in azienda con particolare attenzione alle abilità relazionali e organizzative, nonché allo sviluppo di
leadership, visione e strategia.
Filippo Maffeis: cresciuto nell’azienda di famiglia nel campo dei servizi (Fra.mar), ha ricoperto diversi ruoli, da responsabile
appalti fino a diventarne Amministratore Delegato. Nel 2011, dopo 20 anni, lascia l’azienda e, come libero professionista, si
avvicina al mondo della consulenza manageriale e alle società di servizi. Dopo gli studi superiori di Ragioneria, frequenta corsi
di formazione e master d’impresa.
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