Il cancro alla prostata è riconosciuto come uno dei più importanti problemi di salute negli uomini. Circa 1 uomo su 5 in Europa riceve una diagnosi di cancro alla prostata durante la propria vita. Il cancro della prostata è attualmente la terza causa di morte per neoplasia più comune tra gli uomini. Cosa si intende per vigile attesa o sorveglianza attiva? In caso di forme localizzate e a basso potenziale di aggressività il medico può decidere di controllare il tumore attraverso regolari controlli senza un intervento definitivo, quale la chirurgia o la radioterapia. In tal modo è possibile evitare complicanze quali la disfunzione erettile o l’incontinenza urinaria. Tutti i tumori alla prostata sono uguali? CONTATTI Per informazioni sul test Prolaris contattare la DIVISIONE DI CHIRURGIA UROLOGICA 02 57489.746 www.ieo.it Prolaris è un prodotto fornito da Myriad Genetics DSA.DO.5950.A [email protected] Il tumore alla prostata: un test per predirne l’aggressività e orientare le decisioni medico-chirurgiche IEO METTE A DISPOSIZIONE DEI PROPRI PAZIENTI CHE HANNO RICEVUTO UNA DIAGNOSI DI CARCINOMA PROSTATICO O SUBITO UN INTERVENTO DI PROSTATECTOMIA UN TEST DI ESPRESSIONE GENICA PER PREDIRE L’AGGRESSIVITÀ DEL CARCINOMA PROSTATICO No. È importante sapere che non tutti i tumori della prostata sono uguali. In alcuni casi, il cancro cresce molto velocemente ed un trattamento definitivo come la chirurgia o la radioterapia è essenziale. Per molti uomini invece, il cancro alla prostata è indolente e cresce molto lentamente. Per queste forme localizzate e a basso potenziale di aggressività, si potrebbero adottare strategie alternative quali la “vigile attesa” o la “sorveglianza attiva”. Che cos’è il Test Prolaris? Prolaris è il primo test prognostico genomico che rivela la biologia molecolare del cancro della prostata, misurando l’attività dei geni associati alla crescita neoplastica. Una bassa attività dei geni è associata ad un minor rischio di progressione della malattia e permette un controllo del tumore attraverso la sorveglianza attiva. Quali informazioni fornisce il test? Prolaris fornisce una misura dell’aggressività specifica del cancro alla prostata. Il livello di antigene prostatico specifico (PSA) ed il punteggio Gleason, forniscono al medico informazioni importanti sullo stato attuale del tumore ma il Test Prolaris permette di ottenere informazioni critiche aggiuntive. Quest’ultimo - integrato alle altre informazioni clinicoprognostiche citate - può aiutare a predire l’aggressività della malattia e a prendere una decisione più consapevole sul trattamento da seguire. I vantaggi clinici del test Prolaris sono stati dimostrati in diversi studi che hanno evidenziato una predittività sia del rischio di mortalità dopo 10 anni di monitoraggio attivo, sia del rischio di recidiva dopo prostatectomia e/o radioterapia esterna. Per chi è indicato il test? Per i medici Prolaris viene eseguito su due tipi di pazienti: • Uomini con diagnosi di carcinoma prostatico. • Uomini che hanno subito un intervento di prostatectomia. Nel primo caso il test viene eseguito su tessuto tumorale di campioni ottenuti dal tessuto bioptico mentre, nel secondo, su tessuto post-chirurgico. Il PSA continua ad essere il migliore biomarcatore disponibile per la diagnosi precoce del cancro alla prostata nonostante le controversie derivanti dai 2 più grandi studi pubblicati sul New England Journal, in merito alla sua efficacia come test di screening di massa per la neoplasia prostatica. Non essendoci marcatori prognostici validati, attualmente la maggior parte dei nomogrammi utilizzati in pretrattamento sia chirurgico che radioterapico, garantiscono una valutazione prognostica combinando i seguenti fattori: PSA, stadio clinico, Gleason score, età e numero di frustoli bioptici positivi per neoplasia. Nonostante ciò, non sono infrequenti le condizioni di upstaging, upgrading e Pazienti con diagnosi di carcinoma prostatico Il test Prolaris eseguito su tessuto bioptico può aiutare a discriminare quei pazienti con malattia meno aggressiva da quelli che, pur apparendo clinicamente a basso rischio, hanno una malattia più aggressiva. Questi ultimi richiedono quindi un trattamento definitivo e non opzioni conservative quali la “vigile attesa” o la “sorveglianza attiva”. Pazienti sottoposti a prostatectomia Il test Prolaris può aiutare a valutare in maniera ottimale la probabilità di ripresa di malattia, modificando il livello di monitoraggio o la terapia consigliata dallo specialista. coinvolgimento linfonodale all’esame istologico definitivo per le neoplasie localizzate e con un basso potenziale di aggressività, previsto dai nomogrammi in uso nella pratica clinica. Le recenti evidenze in letteratura che documentano nei pazienti eleggibili per la sorveglianza attiva ma sottoposti a prostatectomia radicale un upstaging pari al 20.6%, un upgrading (Gleason score >6) pari al 44.9% ed una prognosi sfavorevole pari al 50%*, hanno spinto alla ricerca di ulteriori fattori o marcatori prognostici predittivi. * valori calcolati secondo i criteri del P.R.I.A.S (Prostate Cancer Research International Active Surveillance Criteria : stadio clinico T1/T2, PSA <10 ng/mL, PSA density (PSAD) of <0.2 ng/mL per mL, Gleason score <6 ed 1 o 2 frustoli bioptici positivi)