A I E XXXIX CONGRESSO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI EPIDEMIOLOGIA 184-poster Uso di farmaci anOdiabeOci tra le donne, prima, durante e dopo la gravidanza: risultaOdelproge.oEUROmediCAT PieriniAnna1,GiniRosa2,NevilleAmandaJulie3,PucciniAurora4,Gius6Angela5,MagginiMarina5 1Is6tuto di Fisiologia Clinica, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Unità di Epidemiologia Ambientale e Registri di Patologia, Pisa; 2Agenzia Regionale di Sanità della Toscana,Firenze; 3Azienda Ospedaliera di Ferrara - Centro di Epidemiologia, Università di Ferrara; 4Servizio Poli6ca del Farmaco, Regione Emilia Romagna; 5Centro nazionaledi epidemiologia,sorveglianzaepromozionedellasalute,Istituto Superioredi Sanità Introduzione Nell’ambito del progetto FP7 EUROmediCAT “Safety of medication use in pregnancy” (www.euromedicat.eu) sono stati approfonditi l’uso e la sicurezza dei farmaci in gravidanza, nel loro complesso e per quattro classi specifiche, tra cui i farmaci antidiabetici. L’interesse per questi farmaci è dovuto all’aumento della prevalenza del diabete tra le donne in età fertile, cui si aggiunge il diabete gestazionale che insorge nel 2-10% delle gravidanze in Europa, e al rischio di complicazioni ed esiti avversi della gravidanza, nel caso di diabete non diagnosticato o non controllato. Obiettivi Stimare la prevalenza dell’uso di farmaci antidiabetici tra le donne, prima, durante e dopo la gravidanza. Metodi Sono stati analizzati sette database sanitari in Danimarca, Norvegia, Olanda, Italia (Emilia Romagna e Toscana), Galles e resto del Regno Unito. Sono stati identificati tutti i parti che si sono verificati nel periodo 2004-2010 e tutte le prescrizioni di farmaci antidiabetici, dispensate o emesse (solo per UK), nel periodo compreso tra l’anno precedente ed il successivo alla gravidanza. Risultati Nel periodo 2004-2010, su 1.082.673 nati (vivi o morti), è stata osservata una prevalenza di prescrizioni di antidiabetici nell’anno precedente alla gravidanza compresa tra 0,27% (IC95% 0,25-0,30) in Toscana e 0,45% (IC95% 0,43-0,47) in Norvegia. Essa risulta in aumento nel periodo in studio per tutti i paesi. Durante la gravidanza le prescrizioni raggiungono un picco durante il terzo trimestre, con il maggiore aumento riscontrato per la Toscana (+722%) ed una prevalenza di prescrizioni tripla rispetto alle altre regioni (2,2%). In Emilia Romagna l’incremento osservato è più ridotto (+232%) e la prevalenza pari a 1,0%. In Toscana, nonostante l’elevata prevalenza di prescrizioni alla fine della gravidanza, dopo la nascita la prevalenza diminuisce fino a raggiungere valori simili a quelli osservati prima della gravidanza. Conclusioni Mentre alcune variazioni delle prescrizioni in gravidanza osservate tra i database potrebbero riflettere reali differenze nella prevalenza del diabete, le differenze osservate in Italia sono probabilmente dovute alle diverse politiche di screening adottate nelle due regioni nel periodo di studio: screening gratuito con curva da carico di glucosio offerto a tutte le donne toscane tra la 24a-28a settimana, screening offerto solo alle donne a rischio in Emilia Romagna. La prevalenza di prescrizione dopo la gravidanza osservata in Toscana non è diversa da quella relativa al periodo prima della gravidanza, evidenziando che lo screening ha identificato pochi nuovi casi di diabete. I risultati conseguiti rappresentano uno stimolo per intraprendere uno studio comparativo tra diverse regioni italiane sulle politiche di screening del diabete gestazionale, sull’impatto che queste hanno sull’uso di farmaci antidiabetici in gravidanza, e sulle conseguenze a breve e medio termine sulla salute delle madri e dei bambini. [email protected] Milano,27-30o.obre2015-UNIVERSITA’DEGLISTUDIMILANOBICOCCA