Oligopolio
Appunti a cura di
Lucia PUSILLO e Silvia VILLA
dal sito:
Decisori (razionali) interagenti
Versione del 27 marzo 2007
Indice
1 Il modello di duopolio di Cournot (1838)
1.1 Metodo di eliminazione iterata delle strategie fortemente dominate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.2 La dinamica di best-reply . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2
2 Il modello di Bertrand
9
5
7
3 Il modello di duopolio di Stackelberg
11
3.1 Confronto con il modello di Cournot . . . . . . . . . . . . . . 12
2
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Oligopolio βLucia
Pusillo e Silvia Villa
1
Il modello di duopolio di Cournot (1838)
Due imprese chiamate impresa πΌ e impresa πΌπΌ producono uno stesso bene, e
devono decidere simultaneamente la quantitaΜ di bene da produrre. Supponiamo che non ci siano costi ο¬ssi e che il costo per produrre un’unitaΜ di bene
sia una costante π > 0, la stessa per entrambe le imprese.
Assumiamo inoltre che il prezzo per unitaΜ di bene sia legato nel seguente modo alle quantitaΜ π1 e π2 di bene che le imprese πΌ e πΌπΌ producono
rispettivamente, per un totale di π = π1 + π2 :
{
π − π π π π ≤ π
π (π) =
0
π π π > π,
dove π > 0 eΜ una costante.
π
6
π
@
π (π)
@
@
@
0
@
@
π
-
π
Figura 1
Il proο¬tto dell’ impresa π saraΜ quindi dato da
π’π (π1 , π2 ) = π (π)ππ − πππ .
Supponiamo che π < π, altrimenti il prezzo di mercato per unitaΜ di bene,
essendo minore o uguale ad π, non supererebbe mai il costo di produzione (il
che renderebbe piuttosto banale il problema). Il modello di Cournot daΜ un’
interpretazione di tale situazione come un gioco in forma normale in cui:
β i giocatori sono le due imprese;
β le strategie a disposizione dell’impresa π sono le possibili quantitaΜ di
merce prodotta ππ ≥ 0 (π = 1, 2);
β le funzioni di utilitaΜ delle imprese coincidono con le funzioni π’π per
π = 1, 2.
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Si noti, in particolare, che assumiamo coincidenza fra la funzione di utilitaΜ che
usiamo per rappresentare le preferenze dei due giocatori ed i loro guadagni.
Per trovare un equilibrio di Nash di tale gioco, eΜ necessario trovare una coppia
di strategie (π1∗ , π2∗ ) in modo che ciascuna strategia sia per ciascun giocatore
una miglior risposta alla strategia dell’altro. Osserviamo che, ο¬ssata una
quantitaΜ π2 prodotta dalla seconda impresa la miglior risposta dell’impresa
πΌ consiste nel produrre una quantitaΜ π
πΌ (π2 ) tale che
π’1 (π
πΌ (π2 ), π2 ) =
max π’1 (π1 , π2 ).
π1 ∈[0,+∞)
Dalle ipotesi fatte risulta
{
−π12 + (π − π − π2 )π1
π’1 (π1 , π2 ) = (π (π) − π)π1 =
−ππ1
se π1 ≤ π − π2
se π1 > π − π2 .
Se π2 < π − π la situazione eΜ quella rappresentata nel disegno sottostante.
π’1
6
Caso π2 < π − π
0 π
πΌ (π2 )
π − π − π2
π − π2 π
-
π1
@
@
@
Figura 2
Pertanto la miglior risposta dell’impresa πΌ alla strategia π2 dell’impresa πΌπΌ
eΜ la quantitaΜ che corrisponde al vertice della parabola, ed eΜ π
πΌ (π2 ) = (π −
π − π2 )/2. Se invece π2 ≥ π − π, si veriο¬ca facilmente che π’1 (π1 , π2 ) < 0 per
ogni π1 > 0 e π’1 (0, π2 ) = 0. Pertanto π
πΌ (π2 ) = 0 in questo caso. Essendo la
situazione simmetrica, lo stesso ragionamento si puoΜ fare per l’impresa πΌπΌ,
percioΜ possiamo concludere
{
{
π−π−π2
π−π−π1
se
π
<
π
−
π
se π1 < π − π
2
2
2
π
πΌπΌ (π1 ) =
(1)
π
πΌ (π2 ) =
0
altrimenti
0
altrimenti.
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π2
π−π
A
A
A
A
A
Aπ
πΌ (π2 )
A
A
π−π
2 H
HH A
HHA (π ∗ , π ∗ )
π−π
Au 1 2
H
3
AHH
A HH
HH
A
HH
A
π
πΌπΌ (π1 )
H
A
HH
A
π−π
π−π
0
π−π
3
2
π1
-
Figura 3
Esiste quindi un unico equilibrio di Nash, che coincide con l’intersezione tra i
graο¬ci delle funzioni di miglior risposta nel piano π1 π2 e corrisponde quindi a
π1∗ = π2∗ = (π − π)/3. Notiamo che all’equilibrio la quantitaΜ di bene prodotto
eΜ 2(π − π)/3, per un proο¬tto delle imprese π’π (π1∗ , π2∗ ) = (π − π)2 /9 per π = 1, 2.
Il prezzo eΜ (π + 2π)/3. Notare che, per l’ipotesi fatta che sia π < π, il prezzo
di vendita eΜ maggiore del costo unitario. Pertanto, ciascuna delle imprese
realizza un proο¬tto.
Supponiamo ora di essere in un regime di monopolio, cioeΜ ad esempio
che l’impresa πΌπΌ produca la quantitaΜ π2 = 0. La miglior strategia in questo
caso per l’impresa πΌ, per quanto visto sopra, eΜ produrre una quantitaΜ di
bene π1 = (π − π)/2 (quantitaΜ di monopolio), che corrisponde al proο¬tto
π’1 ((π − π)/2, 0) = (π − π)2 /4. Il prezzo saraΜ (π + π)/2 (si noti che il prezzo eΜ
maggiore di quello trovato prima nel caso del duopolio).
Osserviamo che se le due imprese potessero accordarsi per produrre ciascuna la metaΜ di quella che abbiamo chiamato quantitaΜ di monopolio, e
dividere il guadagno, il loro proο¬tto sarebbe (π − π)2 /8, che eΜ superiore al
proο¬tto nel caso di duopolio. Tuttavia, come si puoΜ facilmente veriο¬care,
tale situazione non rappresenta un equilibrio di Nash, dal momento che non
eΜ stabile. Infatti, se l’impresa πΌ ad esempio decide di produrre metaΜ della
quantitaΜ di monopolio, produrre l’altra metaΜ non eΜ per l’impresa πΌπΌ la mi-
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Pusillo e Silvia Villa
glior risposta alla scelta di πΌ (vedi Figura 3). Pertanto questo eΜ un caso in
cui l’equilibrio di Nash non eΜ eο¬ciente.
1.1
Metodo di eliminazione iterata delle strategie fortemente dominate
Nel modello di duopolio di Cournot l’unico equilibrio di Nash che abbiamo
trovato si puoΜ ottenere anche eliminando iterativamente le strategie fortemente dominate. Al primo passo vogliamo trovare una strategia π1 per l’impresa
πΌ che domina fortemente ogni altra strategia π, con π > π1 , cioeΜ tale che
π’1 (π1 , π¦) > π’1 (π, π¦) per ogni π > π1 e per ogni π¦ ∈ [0, +∞). Dalla Figura 2 si
vede che π 7→ π’1 (π, π¦) eΜ strettamente decrescente su [(π − π − π¦)/2, +∞) per
ogni π¦ ∈ [0, +∞), cioeΜ che
π’1 (π1 , π¦) > π’1 (π, π¦)
per ogni π > π1 > (π − π − π¦)/2 e per ogni π¦ ≥ 0. D’altra parte
π−π
π−π−π¦
=
:= π1
2
2
π¦∈[0,+∞)
sup
che pertanto domina fortemente1 tutte le strategie π > (π − π)/2. Analogamente, poicheΜ il gioco eΜ simmetrico rispetto ai giocatori, otteniamo che
tutte le strategie π¦ > (π − π)/2 per l’impresa πΌπΌ sono fortemente dominate e
possono essere cancellate. Il secondo passo consiste nel trovare π1 strategia
per πΌ tale che
π’1 (π1 , π¦) > π’1 (π, π¦)
∀π¦ ∈ [0,
π−π
] e ∀π ∈ [0, π1 ).
2
1
Presentiamo qui in nota lo stesso tipo di considerazioni, espresse peroΜ in altri termini,
in modo che chi legge possa scegliere la strada che piuΜ gli aggrada. . . Come detto, π 7→
π’1 (π, π¦) eΜ strettamente decrescente su [(π − π − π¦)/2, +∞) per ogni π¦ ∈ [0, +∞). Pertanto
abbiamo che:
π − π − π¦ ′′
, π > π′ .
π’1 (π ′ , π¦) > π’1 (π ′′ , π¦) per π ′ ≥
2
Allora, essendo
ricavare:
π−π
2
≥
π−π−π¦
2
π’1 (
per ogni π¦ ∈ [0, +∞), possiamo scegliere π ′ =
π−π
, π¦) > π’1 (π ′′ , π¦)
2
per π ′′ >
π−π
2
e quindi
π−π
.
2
Visto che questa relazione vale per ogni π¦ ∈ [0, +∞), otteniamo per l’appunto che
domina fortemente ogni π ′′ > π−π
2 .
Naturalmente, un adattamento analogo puoΜ essere fatto per gli step successivi.
π−π
2
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Ancora nella Figura 2 vediamo che π 7→ π’1 (π, π¦) eΜ strettamente crescente su
[0, (π − π − π¦)/2] per ogni π¦ ≥ 0 e pertanto
π’1 (
π−π−π¦
, π¦) > π’1 (π1 , π¦) > π’1 (π, π¦)
2
per ogni π < π1 < (π − π − π¦)/2 e per ogni π¦ ≥ 0. Inoltre
π−π−π¦
π−π
=
:= π1
π¦∈[0,(π−π)/2)
2
4
inf
che quindi domina fortemente tutte le strategie π < (π − π)/4. La situazione
eΜ quindi la seguente
π¦
6
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
π−π
2
π−π
4
0
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
π−π
4
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
u
π−π
2
-
π
Vogliamo determinare ora ππ e ππ per π > 1 strategie per l’impresa πΌ in modo
che
β ππ domini fortemente ogni strategia π ∈ (ππ , ππ−1 ] per ogni π¦ ∈ [ππ−1 , ππ−1 ];
β ππ domini fortemente ogni strategia π ∈ [ππ−1 , ππ ) per ogni π¦ ∈ [ππ−1 , ππ ].
In maniera analoga al primo passo quindi vogliamo trovare una strategia ππ
per l’impresa πΌ tale che π’1 (ππ , π¦) > π’1 (π, π¦) per ogni ππ < π ≤ ππ−1 e per ogni
π¦ ∈ [ππ−1 , ππ−1 ] (lo stesso saraΜ valido in maniera simmetrica per l’impresa πΌπΌ).
Nuovamente dalla Figura 2 si vede che
π’1 (
π−π−π¦
, π¦) > π’1 (π1 , π¦) > π’1 (π, π¦)
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per ogni π > π1 > (π − π − π¦)/2 e per ogni π¦ ≥ 0. D’altra parte
π−π−π¦
π − π − ππ−1
=
:= ππ .
2
2
π¦∈[ππ−1 ,ππ−1 ]
sup
Analogamente
ππ =
π−π−π¦
π − π − ππ
=
.
π¦∈[ππ−1 ,ππ ]
2
2
inf
Pertanto abbiamo ottenuto due successioni limitate, deο¬nite per ricorrenza, con ππ decrescente e ππ crescente. Tali successioni ammettono limiti
rispettivamente πΏ e π che devono soddisfare
{
πΏ = π−π−π
2
π = π−π−πΏ
2
da cui deduciamo che πΏ = π = (π−π)/3. Quindi il procedimento di eliminazione delle strategie fortemente dominate porta ad un’unica coppia di strategie
che ovviamente coincide con l’unico equilibrio di Nash trovato prima.
1.2
La dinamica di best-reply
Consideriamo una successione discreta di tempi π‘ = 0, 1, 2, . . . e scegliamo
una situazione iniziale π0 = (π₯0 , π¦0 ) in cui supponiamo che le imprese adottino due strategie arbitrarie. La dinamica di miglior risposta funziona nel
modo seguente: al tempo successivo, π‘ = 1 ciascuna impresa sceglie la miglior
risposta alla scelta precedente dell’impresa concorrente. Nel nostro caso si
ha π1 = (π
πΌ (π¦0 ), π
πΌπΌ (π₯0 )). Si puoΜ quindi deο¬nire per ricorrenza una successione di proο¬li di strategie ππ‘ . La questione interessante eΜ che nel caso
del duopolio di Cournot, la successione ππ‘ converge proprio all’equilibrio
stesso, per qualunque stato iniziale scelto. In particolare, se il punto di partenza eΜ l’equilibrio di Nash, allora la successione sopra descritta eΜ costante.
Rappresentiamo graο¬camente quanto appena detto.
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π¦
π−π
A
A
A
A
A
Aπ
πΌ (π¦)
A
A
π−π
2 H
HH A
HHA (π ∗ , π ∗ ) π2
π−π
Au 1 2
H
3
AHH
r
H
A 6
HH
A r
H
HH
A π1
6
π
πΌπΌ (π₯)
r
A
π0 H
HH
A
π−π
π−π
0
π−π
3
2
π₯
-
Un’altra dinamica piuttosto naturale che possiamo considerare eΜ quella ottenuta analogamente a prima, ma considerando le miglior risposte a tempi “alternati”, ovvero, ο¬ssati la base π0 = (π₯0 , π¦0 ) e una successione discreta di tempi π‘ = 0, 1, 2, . . . possiamo costruire una successione di stadi
ππ = (π₯π , π¦π ) in questo modo:
{
(π₯1 , π¦1 ) = (π
πΌ (π¦0 ), π¦0 )
(π₯2 , π¦2 ) = (π₯1 , π
πΌπΌ (π₯1 ))
e, in generale,
{
(π₯π‘ , π¦π‘ ) = (π
πΌ (π¦π‘−1 ), π¦π‘−1 ) se π‘ eΜ dispari
(π₯π‘ , π¦π‘ ) = (π₯π‘−1 , π
πΌπΌ (π₯π‘−1 )) se π‘ eΜ pari.
In questo modo otteniamo una “ragnatela” che eΜ di nuovo convergente all’equilibrio di Nash.
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π¦
π−π
A
A
A
A
A
Aπ
πΌ (π¦)
A
A
π−π
2 H
HH A
HHA (π ∗ , π ∗ )
π−π
Au 1 2
H
3
πA3H
Hrπ2
H
A 6
HH
A
H
HH
A
π
πΌπΌ (π₯)
r
πA1
π0 H
HH
A
π−π
π−π
0
π−π
3
2
π₯
-
Notiamo come questa dinamica corrisponda a giocatori non molto intelligenti: quello che infatti loro fanno eΜ scegliere la loro strategia in modo da
massimizzare il proο¬tto nel caso l’avversario giocasse esattamente come al
tempo precedente, come se si aspettassero che l’avversario non cambiasse la
propria strategia.
2
Il modello di Bertrand
Nel modello di Cournot ogni impresa sceglie la quantitaΜ di bene da produrre,
mentre il prezzo eΜ determinato dalla domanda di mercato. Nel 1883 Joseph
Bertrand costruΔ±Μ un altro modello, diο¬erente da quello di Cournot, in cui due
imprese decidono, indipendentemente e simultaneamente, i prezzi del loro
prodotto, e producono una quantitaΜ di bene suο¬ciente a soddisfare la domanda. In questo modello la domanda eΜ funzione del prezzo. Analogamente
a quanto fatto per il modello di Cournot, supponiamo che non esistano costi ο¬ssi di produzione e che il costo marginale sia π. Anche in questo caso
la situazione si puoΜ interpretare come un gioco in forma normale, in cui i
giocatori sono le due imprese, le strategie sono i prezzi possibili, che variano in [0, +∞), e le funzioni di utilitaΜ sono date dal proο¬tto. Consideriamo
dapprima il caso in cui i prodotti delle due imprese siano indistinguibili e il
consumatore scelga cosa acquistare solo in base al prezzo. Siano quindi π1 e
π2 i prezzi scelti e π = min{π1 , π2 }. La domanda del prodotto, in funzione
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del prezzo eΜ data da
{
π−π
π·(π ) = (π − π )+ =
0
se 0 ≤ π ≤ π
se π > π,
con π > π. Assumiamo che se le due imprese scelgono lo stesso prezzo, allora
si dividono il mercato a metaΜ, e che l’impresa che ο¬ssa il prezzo piuΜ alto non
produca nulla. Le funzioni di utilitaΜ per le due imprese sono quindi
β§

β¨(π1 − π)(π − π1 )+ se π1 < π2
π’1 (π1 , π2 ) = (π1 − π)(π − π1 )+ /2 se π1 = π2

β©
0 se π1 > π2
β§

β¨(π2 − π)(π − π2 )+ se π2 < π1
π’2 (π1 , π2 ) = (π2 − π)(π − π2 )+ /2 se π1 = π2

β©
0 se π2 > π1
In questo caso c’eΜ un solo equilibrio di Nash: la coppia (π, π), e in corrispondenza di tale equilibrio le imprese hanno utilitaΜ nulla! Veriο¬chiamo dapprima
che (π, π) eΜ equilibrio di Nash, e poi che non ci sono altri equilibri. Supponiamo che l’impresa πΌ ο¬ssi il prezzo π. L’impresa πΌπΌ non puoΜ scegliere nulla di
meglio di π, infatti se sceglie un prezzo inferiore ottiene un payoο¬ negativo,
mentre se ne ο¬ssa uno maggiore, ottiene comunque utilitaΜ nulla. PoicheΜ la
situazione eΜ simmetrica, (π, π) eΜ equilibrio di Nash. D’altra parte nessun altro
punto (¯
π1 , π¯2 ) β= (π, π) puoΜ essere equilibrio, infatti:
1. se π¯π < π, (π = 1 o π = 2) allora l’impresa che ha ο¬ssato il prezzo piuΜ
basso ottiene un’utilitaΜ negativa, e puoΜ incrementarla ο¬ssando il prezzo
π;
2. se π¯1 = π e π¯2 > π (o viceversa) allora l’impresa πΌ aumenta la sua utilitaΜ
alzando il prezzo, e mantenendolo inferiore ad π e π¯2 ;
3. se π¯1 ≥ π¯2 > π allora l’impresa πΌ puoΜ aumentare la sua utilitaΜ abbassando il prezzo sotto π¯2 ed π, in modo da ottenere utilitaΜ strettamente
postiva.
In ogni caso (¯
π1 , π¯2 ) non puoΜ essere equilibrio di Nash. Questo risultato eΜ
conosciuto come il paradosso di Bertrand.
Descriviamo adesso un altro modello derivato dal modello di Bertrand in
cui consideriamo non prodotti omogenei ma diο¬erenziati. Assumiamo quindi
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che questa volta la domanda del prodotto sia diversa per ciascuna impresa e
data da
π1 (π1 , π2 ) = (π − π1 + ππ2 )+
π2 (π1 , π2 ) = (π − π2 + ππ1 )+
dove π eΜ la quantitaΜ di merce che viene comunque prodotta anche se il prezzo
di vendita eΜ uguale a zero e π > 0 indica in che misura il prodotto dell’impresa
πΌ eΜ un sostituto del prodotto dell’impresa πΌπΌ e viceversa. Assumiamo π < 1
per semplicitaΜ.
Le funzioni di utilitaΜ in questo caso sono
π’1 (π1 , π2 ) = π1 (π1 , π2 )(π1 − π) = (π − π1 + ππ2 )+ (π1 − π)
π’2 (π1 , π2 ) = π2 (π1 , π2 )(π2 − π) = (π − π2 + ππ1 )+ (π2 − π)
quindi la coppia di prezzi (π∗1 , π∗2 ) eΜ un equilibrio di Bertrand-Nash se risolve
i seguenti problemi:
argmax π’1 (π1 , π∗2 ) = argmax (π − π1 + ππ∗2 )+ (π1 − π) = π∗1
π1
π1
argmax π’2 (π∗1 , π2 ) = argmax (π − π2 + ππ∗1 )+ (π2 − π) = π∗2 Assumenπ2
π2
do che π − π1 + ππ2 > 0 le condizioni
∂π’1 = −2π1 + π + π + ππ∗2 = 0 =⇒ π∗1 = π + π + ππ∗2
∂π1
2
∂π’2 = −2π2 + π + π + ππ∗1 = 0 =⇒ π∗2 = π + π + ππ∗1
∂π2
2
sono necessarie e suο¬cienti per l’equilibrio.
La soluzione di questa coppia di equazioni eΜ
π∗1 = π∗2 =
π+π
2−π
che eΜ l’equilibrio di Bertrand-Nash.
3
Il modello di duopolio di Stackelberg
Nei modelli di Cournot e e Bertrand, i giocatori agiscono contemporaneamente. Stackelberg nel 1934 propose un modello dinamico di duopolio in cui
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un’impresa leader muove per prima e una subordinata o follower muove per
seconda.
Seguendo il modello di Stackelberg sviluppiamo un modello in cui le imprese
scelgono le quantitaΜ da produrre in modo sequenziale.
La progressione del gioco eΜ la seguente:
1. l’impresa πΌ sceglie la quantitaΜ π1 da produrre;
2. l’impresa πΌπΌ osserva π1 e sceglie una quantitaΜ π2 ≥ 0 da produrre a sua
volta;
3. l’utilitaΜ dell’impresa π (come negli altri modelli considerati in precedenza) eΜ data dalla funzione proο¬tto
π’π (π1 , π2 ) = ππ [π (π) − π]
con le stesse notazioni adottate per il modello di Cournot. La diο¬erenza rispetto al modello di Cournot eΜ che lo spazio delle strategie per l’impresa πΌπΌ
eΜ un insieme di funzioni π2 (π1 ). PoicheΜ il gioco eΜ a informazione perfetta, si
puoΜ ricavare l’esito con l’induzione a ritroso. Si calcola prima la reazione dell’impresa πΌπΌ ad una quantitaΜ arbitraria oο¬erta dall’impresa πΌ e poi la miglior
risposta a questa quantitaΜ per l’impresa πΌ. Sia π1 una quantitaΜ arbitraria
oο¬erta dall’impresa πΌ . La miglior risposta a questa quantitaΜ eΜ
π
πΌπΌ (π1 ) =
π − π − π1
,
2
come abbiamo visto in 1. PoicheΜ l’impresa πΌ sa che l’impresa πΌπΌ sceglieraΜ
questa miglior risposta, decide di produrre la quantitaΜ π1∗ = π
πΌ (π
πΌπΌ (π2 )), cioeΜ
π1∗ che massimizza
1
π−π
π1 .
π’1 (π1 , π
πΌπΌ (π1 )) = π1 (π − π1 − (π − π − π1 )/2) − ππ1 = − π12 +
2
2
PoicheΜ questa eΜ una funzione quadratica il massimo eΜ raggiunto per π1∗ =
(π − π)/2. Allora la miglior risposta dell’impresa πΌπΌ eΜ π2∗ = (π − π)/4. Il
proο¬lo di strategie (π1∗ .π2∗ ) ottenuto mediante l’induzione a ritroso si chiama
equilibrio di Stackelberg. Notiamo che nell’equilibrio di Stackelberg il prezzo
eΜ (π + 3π)/4, quindi maggiore che non nel caso del modello di Cournot.
3.1
Confronto con il modello di Cournot
Confrontiamo l’equilibrio di Stackelberg con quello di Cournot. Nel modello
di Stackelberg l’impresa πΌ (leader) produce la quantitaΜ di monopolio, mentre
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l’impresa πΌπΌ (follower) produce meno che nel modello di Cournot. Inoltre,
nel caso di Stackelberg, la quantitaΜ aggregata prodotta eΜ
ππ =
π−π π−π
3
+
= ⋅ (π − π)
2
4
4
mentre nel caso di Cournot ricordiamo che eΜ
ππ =
2
⋅ (π − π),
3
percioΜ ππ < ππ . Questo signiο¬ca che il prezzo per il consumatore eΜ minore
nel caso di duopolio di Stackelberg rispetto a quello di Cournot. Inoltre
il payoο¬ dell’impresa πΌ nel caso di Stackelberg eΜ π’1 (π1∗ , π2∗ ) = (π − π)2 /8 e
quello dell’impresa πΌπΌ eΜ invece π’2 (π1∗ , π2∗ ) = (π − π)2 /16. Pertanto il proο¬tto
dell’impresa πΌ eΜ superiore rispetto a quello che risulta dal modello di Cournot,
e quello dell’impresa πΌπΌ eΜ invece minore. Quello che accade eΜ che annunciando
la sua strategia, l’impresa πΌ aumenta la sua utilitaΜ. L’avere piuΜ informazione
per l’impresa πΌπΌ produce quindi un eο¬etto negativo. Riassumiamo i risultati
ottenuti nella seguente tabella.
duopolio
“monopolio”
di Cournot
di Cournot
duopolio
duopolio
di Stackelberg di Bertrand
quantitaΜ
π1∗ =
π−π
3
π1∗ =
π−π
4
π1∗ =
π−π
2
π1∗ =
π−π
2
prodotta
π2∗ =
π−π
3
π2∗ =
π−π
4
π2∗ =
π−π
4
π1∗ =
π−π
2
proο¬tto
prezzo
(π − π)2
9
(π − π)2
8
(π − π)2
8
0
(π − π)2
9
(π − π)2
8
(π − π)2
16
0
π + 2π
3
π+π
2
π + 3π
4
π