Come cambia il Giappone e lo Yen dopo la vittoria di Shinzo Abe

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Come cambia il Giappone e lo Yen dopo la vittoria di Shinzo Abe
Alla fine è ufficiale, Shinzo Abe è tornato. Il Governo e la Bank of Japan ora stringeranno un accordo per
raggiungere l'obiettivo di un'inflazione al 2%. Il leader del partito liberaldemocratico giapponese ha dichiarato che
metterà in atto politiche coraggiose su una scala completamente diversa per superare la deflazione aggiungendo
che allo stesso tempo collaborerà con la BoJ per definire il target di un'inflazione al 2%.
Come si comporta lo Yen dopo queste dichiarazioni ? E' rimasto sotto pressione. Rispetto alle altre valute lo Yen
si è mostrato ribassista e c'era da aspettarselo dopo le dichiarazioni di un maggior allentamento quantitativo da
parte della Bank of Japan. Anche l'ottimismo per il raggiungimento di un'intesa sul fiscal cliff negli Usa esercita
pressioni di vendita sulla divisa nipponica. Il dollaro e' a 83,91 yen da 83,89 yen a New York e l'euro e' a 110,69
yen da 110,42 yen.
Fatta questa breve analisi cerchiamo di ricordare che ogni volta che Shinzo Abe parla appare come un
depistaggio. Il governo giapponese non ha intenzione di tagliare la spesa e di adottare qualsiasi tipo
responsabilità fiscale. Non ha intenzione o capacità di ripagare il suo altissimo debito. I responsabili politici in
Giappone non riusciranno mai ad ammettere che il più grande esempio di teoria economica keynesiana è un
fallimento completo.
Quando sentiamo parlare Abe riguardo la Cina viene interpretato come un modo per evitare di parlare del debito
schiacciante della nazione e e il peso che questo sta avendo sull'economia. Quando sentiamo parlare Abe
su come migliorare le esportazioni, indebolendo lo yen, ancora una volta, sta cercando di reindirizzare
l'opinione pubblica e i media verso argomenti diversi dai veri problemi o dalle difficili decisioni che deve
prendere. I responsabili politici stanno evitando tali decisioni e ad un certo punto il mercato, questa incertezza,
gliela farà pagare. I giapponesi sembrano felici di soffrire poco in questo momento ma fors enon si rendono conto
che purtroppo se non risolvono alcuni loro problemi seri soffriranno molto dopo. Non vi ricorda la Grecia ?
Uno dei problemi principali: la deflazione
Negli ultimi anni il Giappone ha sofferto di una forte deflazione, ossia la tendenza opposta all’inflazione,
mettendo in crisi lo yen attestandolo a livelli elevati rispetto alle altre valute, sopratutto il dollaro, e minando le
esportazioni dei grandi gruppi industriali come Toyota. La politica monetaria di Abe è meno intransigente del
suo predecessore, prima di tutto attenuare drasticamente gli obiettivi di contenimento dell’inflazione, per questo
motivo subito dopo le elezioni e la conseguenza vittoria, il dollaro è rapidamente risalito ai picchi toccati lo scorso
maggio, sopra 83 yen, e ora fluttua in prossimità di quota 84.
E' molto probabile che la Boj incrementerà il programma di acquisto di asset e di prestiti, attualmente a 91 mila
miliardi di yen, di altri 5-10 mila miliardi di yen. Inoltre - secondo alcune fonti - la Boj considererà l'adozione di un
target per l'inflazione al 2% entro gennaio.
Al governatore della BOJ sta scadendo il mandato
In questi giorni si svolgerà il direttorio della Banca del Giappone. L'attuale governatore Masaaki Shirakawa,
nominato nel 2008, vedrà il suo mandato scadere ad aprile, e a quel punto Abe potrebbe scegliere di nominare un
governatore più in linea con le sue posizione, sperando così di influenzare maggiormente la politica monetaria.
Una ingerenza del governo verso la banca centrale non credo sarebbe accolta in maniera favorevole dalle
imprese e in più, importanti cambi di rotta sulla politica monetaria a livello internazionale sarebbero visti come un
segno di debolezza sul breve periodo.
Intanto oggi la Borsa di Tokyo termina gli scambi a +2,39%, volando oltre i 10.000 punti. A Trainare il Nikkei è
l'annuncio dell'extra budget da 10.000 miliardi di yen (90 miliardi di euro) deciso dal premier in pectore Shinzo
Abe. La spinta arriva anche per il calo dello yen, le stime su misure della Banca del Giappone di allentamento
monetario e la fiducia su una soluzione del "fiscal cliff" americano.
I giapponesi hanno riconsegnato le chiavi del Paese a chi ha decretato l'epoca d'oro di quella che oggi è la terza
potenza economica mondiale. Abe dal canto suo non vuole disattendere le promesse ed è desideroso di salvare
l'economia del Paese del Sol Levante dalla quarta recessione dal 2000. Nell'attesa di vedere cosa accadrà lo yen
scende e la borsa festeggia.
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