I tumori rappresentano un problema prioritario
di salute pubblica nei Paesi occidentali.
Tuttavia, a livello mondiale, le principali cause
di morte sono rappresentate da:
-diarrea
-malaria
-tubercolosi
Principali cause di morte nel mondo
(World Health Organization - WHO, 2003)
cause
1
morti x103
% totale
7.208
12.6
2
malattie cerebrovascolari
5.509
9.7
3
infezioni respiratorie
3.884
6.8
4
HIV/AIDS
2.777
4.9
5
malattie polmonari
2.748
4.8
d
diarrea
1.798
2.7
7
tubercolosi 1.566
2.7
8
malaria 1.272
2.2
9
cancro ai polmoni/trachea/bronchi
1.243
2.2
10
incidenti automobilistici
1.192
2.1
La mortalità per tumore complessivamente a livello globale ha un peso limitato
(poco più del 5%): il tumore ai polmoni si colloca al nono posto tra le cause
indicate in tabella, seguono altre patologie tumorali. La mortalità per tumore
incide soprattutto nei Paesi sviluppati, dove il numero di decessi per malattie
infettive e denutrizione è ridotto.
segue: Principali cause di morte nel mondo
(World Health Organization - WHO, 2003)
cause
morti x103
% totale
11
malattie infantili
1.124
2.0
12
lesioni involontarie
923
1.6
13
ipertensione
911
1.6
14
danni autoinflitti
873
1.5
15
cancro allo stomaco
850
1.5
16
cirrosi del fegato
786
1.4
17
nefriti/nefrosi
677
1.2
18
cancro al colon e retto
622
1.1
19
cancro al fegato
618
1.1
20
morbillo 611
1.1
Mortalità per cause ed età quozienti per 10.000 abitanti (fonte: ISTAT, 2001)
causa classi di età
0‐4
5‐24
totale
25‐54
55‐74
75>
0.2
1.1
4.0
0.6
malattie infettive e parassitarie
0.1
tumori 0.4
0.5
5.5
57.2
166.7
28.9
disturbi psichici/ malattie SN
0.4
0.2
0.6
3.5
38.0
4.2
malattie sistema circolatorio
0.4
0.2
2.9
37.6
385.7
41.5
malattie apparato respiratorio
0.2
0.1
0.3
5.0
57.0
5.9
malattie apparato digerente
0.1
0.9
7.0
30.2
4.4
altri stati morbosi 8.5
0.2
0.9
7.2
50.3
6.6
stati morbosi mal definiti
0.4
0.1
0.4
0.7
9.7
1.2
traumatismi e avvelenamenti
0.5
2.0
2.9
4.1
25.3
4.7
totale 11.1
3.3
14.5
123.4
767.0
97.8
In Italia i tumori, responsabili di circa il 30% di tutti i decessi, rappresentano la
seconda causa di morte dopo le malattie a carico del sistema circolatorio.
L’incidenza nella popolazione aumenta esponenzialmente con l’età. La loro
prevalenza, pur correlata all’invecchiamento della popolazione, non ne è
l’inevitabile conseguenza. L’insorgere di un tumore è il risultato di una
complessa interazione tra fattori endogeni e fattori ambientali.
Studi epidemiologici mostrano che la variazione nell’incidenza
di tumori su base geografica può essere ampia:
specifici tipi di tumore possono essere decine o centinaia
di volte più o meno frequenti in aree ad alto e basso rischio
Variazione nella frequenza di specifiche patologie tumorali
in aree a bassa e alta incidenza
tumore
area ad alta incidenza
area a bassa incidenza
differenza
max:min
bocca
Francia
Singapore
80
naso faringe
Hong Kong
Polonia (Varsavia)
300
esofago
Francia (Dipartimento
Calvados)
Israele
160
stomaco
Giappone
USA (Los Angeles)
30
fegato
Thailandia
Paraguay
110
colon
USA
India
30
prostata
USA
Cina
140
vescica
Italia
India
20
retto
USA
Kuwait
20
L’incidenza può differire drasticamente su base geografica.
Le differenze osservate suggeriscono un ruolo determinante di fattori ambientali
nell’eziologia dei tumori. Ad esempio, l’incidenza del tumore dell’esofago in
Francia è legata all’elevata quantità di alcol consumata.
Variazione del pattern di tumori nella popolazione giapponese
emigrante negli USA (Doll & Peto, 1981)
tumore del colon
tumore della mammella
(bassi in Giappone)
tumore dello stomaco
(alto in Giappone)
L’alta frequenza di tumore allo stomaco tra la popolazione del Giappone, che si
abbassa drasticamente tra i giapponesi trasferiti in California, è il classico
esempio a conferma dell’importanza del fattore ambientale.
I Giapponesi, dopo essersi insediati in California, nello spazio di una
generazione, presentano un’incidenza di specifiche patologie tumorali simile a
quella della popolazione USA
Sulla base della variazione nelle incidenze tumorali in aree
ad alto e a basso rischio è possibile stimare il contributo
dei fattori ambientali, assumendo che l’incidenza più bassa
osservata rappresenti il livello spontaneo nell’uomo, e che
la quota eccedente sia dovuta a fattori ambientali.
Seguendo questo approccio l’Agenzia Internazionale per
la Ricerca sul Cancro ha concluso che una causa
ambientale può essere attribuita ad una quota pari a circa
l’80-90% di tutti i tumori umani (IARC, 1990).
Percentuali di tumori attribuibili a diversi fattori ambientali
nel Regno Unito (Doll, 1999)
fattore
fumo di tabacco (attivo)
%
29-31
alcol
4-6
dieta
20-50
infezioni (parassiti, batteri, virus)
10-20
radiazioni (ionizzanti, UV, a bassa frequenza)
5-7
occupazione
2-4
inquinamento ambientale (acqua, aria, cibo)
1-5
ormoni
inattività fisica
10-20
1-2
Studi epidemiologici, condotti nel secolo scorso, hanno portato alla
identificazione di specifici fattori ambientali implicati nella eziologia dei tumori
umani. Sulla base di un’ampia analisi dei risultati di questi studi, Sir Richard
Doll, epidemiologo inglese, ha proposto una ripartizione, in tabella, tra i diversi
fattori di rischio, che è tutt’ora unanimemente condivisa nelle sue grandi linee.
Esposizioni ambientali multiple e stile di vita
Fattori ambientali sono responsabili
della maggior parte dei tumori umani.
Tabacco, alcol e fattori correlati alla dieta
hanno un ruolo prevalente.
Un’efficace prevenzione primaria del
rischio di tumore dipende in primis da
scelte individuali relative allo stile di vita.
nel frattempo…preveniamo!!!