ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I Esame 16/3/2004

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I
Si propongono nel presente file alcuni esempi di domande estrapolate dagli esami assegnati negli
anni accademici precedenti.
Lo scopo di tali esemplificazioni non è quello di definire un tesario di domande possibili ma solo
quello di offrire allo studente l’opportunità di verificare la sua modalità di preparazione all’esame.
Per tale motivo, si sono inserite anche alcune domande presenti negli esami assegnati in anni
accademici precedenti, basate su testi ora modificati.
Esame 16/3/2004
A1. Caratteristiche ed estensione della delega conferita dal cliente all’intermediario
finanziario
a) Si dica cosa si intende per negoziazione in proprio e per negoziazione delegata
b) Si forniscano alcuni esempi
c) Nell’ambito della classificazione proposta, si analizzino le differenze, in termini di: a) rischi
assunti dall’intermediario, b) relazione con la clientela, c) evidenza contabile;
d) Cosa distingue la negoziazione delegata dai servizi di consulenza ed assistenza erogati
dall’intermediario
A2. Domande veloci
a. Cosa si intende per private banking e quali sono le caratteristiche principali di questo servizio
b. Si classifichino le riserve di liquidità.
c Si dica quali sono le funzioni che la riserva obbligatoria svolge dal punto di vista della BCE.
d. Quali sono le variabili che influenzano il rapporto margine di interesse/mezzi propri
eQuali sono le caratteristiche essenziali di un Gruppo Polifunzionale e della Banca Universale?
f La tutela del risparmiatore è differente tra banche ed intermediari finanziari non bancari: qual è la
differenza e qual è la ragione di questa differenza
esame – 9/2/2004
A. Imperfezioni di mercato e ruolo degli Intermediari Finanziari
1. Si dica cosa si intende per asimmetria informativa
2. Come la presenza dell’intermediario può ridurre l’asimmetria informativa
3. Come l’intermediario può concorrere a ridurre l’imperfezione di mercato rappresentata dalla
divergenze di aspettative tra gli operatori
4 Si scriva la formula che lega l’offerta di moneta alla base monetaria ed al moltiplicatore e si
dica quali sono i fattori che influenzano la propensione delle banche a tenere scorte monetarie
5 Quali sono i caratteri finanziari della fase di crescita
B) Si dica se le seguenti affermazioni sono Vere o False appostando una crocetta in modo
opportuno
1. Se il saldo finanziario di una unità economica è maggiore di 0 significa
a. che il risparmio è minore degli investimenti
b. che tale unità economica presenta un surplus di risorse
c. che la variazione di attività finanziarie è maggiore della variazione di passività
finanziarie
V
F
2. Per un portafoglio di valori mobiliari:
a. il rendimento è la media ponderata dei rendimenti dei singoli valori mobiliari che
ne fanno parte
b. il rischio è rappresentato dalla media ponderata degli scarti quadratici medi di
ciascun valore mobiliare se il coefficiente di correlazione è uguale a 0
c. se il coefficiente di correlazione è 0,5, il rischio di portafoglio è inferiore rispetto
alla metà della media ponderata dei rischi dei singoli titoli
d. in presenza di un coefficiente di correlazione inferiore a 1 non risulta conveniente
la diversificazione
V
F
3. Nell’ambito dell’attività di scambio realizzate dal sistema finanziario:
a. nel circuito relativo allo scambio diretto ed assistito gli strumenti negoziati sono
rappresentati da valori mobiliari
b. Nello scambio indiretto o intermediato l’intermediario agisce in nome e per conto
del cliente
c. La negoziazione in proprio ha evidenza contabile nei conti d’ordine
d. Nella negoziazione delegata i rischi di credito è assunto dall’intermediario.
V
F
4. Con riferimento alla duration:
a. essa assume valore tanto più bassi quanto maggiore è l’importo dei flussi di cassa
intermedi pagati da uno strumento finanziario
b. dato un certo valore della duration, la duration modificata assumerà un valore
superiore
c. se la duration modificata di uno strumento finanziario è pari a 2, ciò significa che
una variazione del tasso di mercato dell’1% determinerà una variazione positiva del
prezzo pari al 2%
d. a parità di condizioni, un titolo con duration pari a 2 è meno rischioso di un titolo
con duration pari a 10
e. maggiore è il valore assunto dalla duration di un titolo, minore è la sensibilità del
prezzo del titolo a variazioni dei tassi di mercato
V
F
5. Relativamente ai fattori di imperfezione del mercato finanziario:
a. i costi di transazione rappresentano gli oneri che si devono sostenere per effettuare
e gestire lo scambio finanziario
b. per ridurre i costi di transazione assume particolare importanza il volume delle
risorse scambiate
c. per combattere la selezione avversa occorre aumentare i tassi di interesse
d. L’inferiorità informativa del datore di fondi (rispetto al prenditore) si manifesta
solo ex ante, cioè prima dello scambio finanziario. Non si manifesta mai dopo la
conclusione dello scambio
e. il processo di selezione avversa che si può innescare a causa delle asimmetrie
informative determina la progressiva uscita dal mercato dei clienti peggiori.
V
F
– 15/6/2004
Parte A I modulo
A1. Gestione finanziaria e ciclo di vita
e) Si definiscano le caratteristiche del reddito, dei consumi, del risparmio e delle componenti del
patrimonio nella fase di sviluppo del ciclo di vita della famiglia
f) Si rappresenti il punto di equilibrio finanziario dell’impresa commentandolo
g) Si definiscano le caratteristiche del: tasso di sviluppo del fatturato, dell’intensità di capitale, del
margine di autofinanziament, dei flussi di cassa nella fase di inizio del ciclo di vita dell’impresa
A2. Domande veloci
a. Come si definisce il capitale circolante netto di una banca
b. Con riferimento agli scambi diretti (autonomi ed assistiti) ed agli scambi indiretti, quali sono gli
strumenti finanziari impiegati nelle varie tipologie di scambio e a chi fanno capo gli effetti giuridici
ed economici derivanti dallo scambio
c Si dica, in breve, cosa si intende per processo di trasformazione delle scadenze e dei rischi
Parte B II modulo
B1 Quali sono gli aspetti innovativi della Nuova Legge Bancaria e come sono definite in essa le
finalità dell’attività di Vigilanza
B2 Qual è la principale novità introdotta dal TUF in materia di gestione del risparmio?
B3 Qual è la ragione principale che ha suggerito l’introduzione nel nostro ordinamento dei Fondi
Comuni di Investimento?
B4 Che cosa sono le gestione patrimoniali?
B5 Quali sono i rischi operativi e come vengono attualmente prevenuti?
– 7/7/2004
Parte A I modulo
A1. Segmentazione delle relazioni con i mercati
a) quali sono le differenza tra i concetti di transaction banking e relationship banking
b) Cosa si intende per private banking e quali sono le caratteristiche principali di questo
servizio
c) Cosa si intende per retail banking e quali sono le caratteristiche essenziali di questo
modello
d) Cosa si intende per corporate banking
A2 Domande veloci
a) Quali sono i fattori che condizionano la quantità di riserve detenute
b) Cosa si intende per solvibilità e liquidità e quali sono le differenze
c) Si descriva la struttura stilizzata di un intermediario orientato alla formazione del
margine di interesse
d) Cosa si intende per mercato primario e secondario
Parte B II modulo
B1 Qual è la differenza tra fondi chiusi e fondi aperti?
B2 quale attività svolgono le società di leasing e di factoring?
B3Che cosa è la matrice dei conti e quale utilità riveste per la Banca d’Italia. Che cosa è il
“flusso di ritorno” e quale rilevanza può avere per le banche?
– 8/9/2004
A. Imperfezioni di mercato e ruolo degli Intermediari Finanziari
1. Cosa si intende per comportamento opportunistico precontrattuale?
2. Cosa si intende per asimmetria informativa ex-post?
3. Quali sono i costi di transazione (se ne elenchino alcuni)?
4. Perché, ai fini della convenienza allo scambio finanziario, è rilevante il costo unitario di
transazione?
4. Per la conclusione dello scambio finanziario, rispetto a quali variabili è rilevante la convergenza
tra le aspettative degli operatori?
5. Come può l’intermediario concorrere a ridurre l’imperfezione di mercato rappresentata dalla
divergenze di aspettative tra gli operatori
B. Domande veloci
1. Si scriva, senza spiegarla, la formula che lega l’offerta di moneta alla base monetaria ed al
moltiplicatore
2. Si dica quali sono i fattori che influenzano la propensione del pubblico a tenere scorte
monetarie
3. Si presenti la struttura stilizzata del conto economico di una banca
4. Si dica come mai, a parità di altre condizioni, un titolo con duration modificata di 2 è meno
rischioso di un titolo con duration superiore
5. Si scriva, senza spiegarla, l’equazione che rappresenta il punto di equilibrio finanziario
dell’impresa
Parte B
B1 Quale è l’attività delle merchant banks?
B2 Quale è lo scopo dei fondi pensione?
B3 Quali sono gli strumenti che rendono possibile la vigilanza informativa
ESAME DEL 16/3/2007
1. Si considerino le seguenti informazioni:
a) passività finanziarie emesse dagli intermediari finanziari =1000,
b) passività finanziarie emesse dai settori non finanziari = 500,
c) attività finanziarie detenute dalle banche = 600,
d) attività finanziarie detenute dagli intermediari finanziari = 1200
si chiede di calcolare: 1) il rapporto di intermediazione; 2) il rapporto di intermediazione bancaria
2. Data la seguente relazione:
(1+ 0 i 3 )3 = (1+ 0 i 1 )(1+ 2 i 1 )(1+ 3 i1 )
a) si indichi cosa si intende per tasso 2i1
b) si scriva la formula per trovare 2i1
3.Cosa si intende per canale di finanziamento diretto intermediato
4.Per ciascuna delle variabili sotto precisate, si definiscano le caratteristiche nella fase di inizio del
ciclo di vita di un’impresa.
variabili
Caratteristiche nella fase di inizio del ciclo di vita di un’impresa
Tasso di crescita del
fatturato
Intensità del capitale
Margine di
autofinanziamento
Flussi di cassa
5.Sia la propensione alla liquidità del pubblico pari a 0,5 e sia 0,25 la propensione alla liquidità
delle banche. Si ipotizzi, inoltre, che il circolante detenuto dal pubblico sia pari a 1.000 mentre le
riserve bancarie libere ed obbligatorie siano 500.
Determinare:
A. il moltiplicatore della moneta,
B. l’ammontare di moneta del sistema.
6.Come gli intermediari creditizi sono in grado di ridurre l’impatto sui depositanti dei rischi
impliciti nel processo di trasformazione dei rischi?
7.Si sintetizzino gli elementi salienti (almeno 3) del Testo Unico Bancario rispetto alla precedente
Legge Bancaria
9.Qual è la differenza tra fondo chiuso ed aperto?
10.Si definisca il modello organizzativo del gruppo federale
9.Dopo aver definito il credito al consumo e le sue forme tecniche di prestito, si dica in sintesi quali
sono i fattori critici di successo per lo sviluppo delle società finanziarie di credito al consumo.