Eventi principali dell’Iliade Antefatto: La dea della Discordia, che non è stata invitata al matrimonio di Peleo e Teti (genitori di Achille), si vendica consegnando alle dee una mela con scritto “Alla più bella”. Atena, Afrodite e Era si contendono il titolo e chiedono a Paride (figlio di Priamo) di giudicare chi di loro sia la più bella. Paride consegna la mela ad Afrodite, che in cambio gli ha promesso l’amore della donna mortale più bella del mondo. Quando Paride si reca a Sparta dal re Menelao rapisce sua moglie Elena e la porta con sé a Troia. Così inizia la guerra tra i Greci (Achei) e i Troiani, che si protrarrà per 10 anni. Eventi raccontati nell’Iliade: Il poema inizia nell’ultimo anno di guerra. La parte iniziale del poema è detta “proemio”, in questi primi versi il poeta invoca l’aiuto della musa Calliope e spiega quale sarà l’argomento del poema. Parafrasi del proemio (pagina 84) O musa Calliope, ispirami a raccontare l’ira terribile del Pelìde (= figlio di Peleo) Achille. La sua ira portò agli Achei infinite morti, trascinò nell’Oltretomba prima del tempo molte anime di generosi eroi e fece in modo che i loro corpi abbandonati diventassero pasto orrendo di cani e uccelli (in questo modo si avverava il sommo volere di Zeus). Questa ira terribile iniziò nel momento in cui una grave lite divise il re degli eroi Atrìde (Agamennone = figlio di Atreo), e il divino Achille (divino = figlio della ninfa Teti). Apollo fa scoppiare una pestilenza nel campo acheo perché è adirato con Agamennone, il quale ha rapito Criseide, figlia del suo sacerdote Crise. Per interrompere l’epidemia, Agamennone accetta di restituire Criseide, ma chiede in cambio Briseide, la schiava di Achille. Achille, offeso e adirato, decide di ritirarsi dalla battaglia (pagina 86). In mancanza dell’eroe più valoroso, molti Achei vengono uccisi. Per risollevare gli animi dei compagni e respingere i Troiani, Patroclo chiede ad Achille le sue armi. Patroclo ottiene il permesso di indossarle e combatte vestito delle armi di Achille, ma viene ucciso da Ettore. Ettore è il figlio maggiore di Priamo e principe di Troia. Estremamente coraggioso, decide di combattere nonostante sappia di andare probabilmente incontro alla morte. Saluta la moglie Andromaca e il figlio Astianatte prima di tornare in battaglia. (pagina 88 - 91) Achille, addolorato per la morte di Patroclo, decide di tornare in battaglia e vendicare la morte dell’amico. Pertanto sfida Ettore in duello e lo uccide, poi fa scempio del suo corpo trascinandolo con il suo carro attorno alle mura di Troia. (pagina 93 - 94) Priamo si reca al campo acheo per chiedere il corpo del figlio. Achille, provando pietà per l’anziano re, gli restituisce il corpo di Ettore, che può così avere un degno funerale. Dopo l’Iliade: La guerra si conclude grazie ad un’astuzia di Ulisse: il cavallo di legno. I guerrieri greci, nascosti all’interno del cavallo, escono dal loro nascondiglio durante la notte, uccidono molti troiani e danno fuoco alla città. Così la guerra viene vinta dagli Achei, che fanno ritorno in patria.