LA TAVOLA PERIODICA Isaac Asimov racconta nel suo libro “Breve storia della Chimica” che nel 1830 si conoscevano già 55 elementi. Il numero cominciò a sembrare troppo elevato ai chimici, dato estremamente che gli diversi elementi ed essi erano non riuscivano a dare loro un ordine. Il primo a tentare l’impresa fu il chimico tedesco Dobereiner con la “teoria delle triadi” : gruppi di tre elementi ciascuno differiscono tra loro per la massa atomica crescente e dimostrano un comportamento chimico molto simile. Ma la massa atomica nella prima metà del XIX secolo non era presa molto in considerazione, dunque queste osservazioni non impressionarono i chimici. Altri scienziati tentarono con altre classificazioni, come quella a spirale : lungo i raggi della spirale venivano a trovarsi elementi che differivano tra loro per dieci unità di massa atomica. Ma il passo più significativo verso una classificazione sistematica venne compiuto dal chimico russo Dmitrij Ivanovich Mendeleev. Egli notò che certi gruppi di elementi avevano proprietà simili e se essi venivano elencati in ordine di massa relativa, le proprietà si ripetevano secondo un ordine regolare. Ciò venne espresso sinteticamente dal chimico con la legge periodica: Quando gli elementi sono sistemati in ordine di massa relativa crescente, alcune loro proprietà si ripetono periodicamente. Così predispose un Sistema Periodico in cui le masse relative aumentavano da sinistra verso destra e gli elementi con le stesse proprietà erano allineati nelle stesse colonne verticali. Osservando il Sistema Periodico del chimico nella sua stesura originale (come comparve su una rivista tedesca) noteremo che sono stati lasciati alcuni spazi vuoti. Ciò è stato fatto per salvaguardare relative il principio crescenti e delle delle masse analoghe proprietà chimiche degli elementi presenti in una colonna. Infatti, in base alla posizione di queste lacune, egli fu in grado di avanzare valide ipotesi sulle proprietà chimiche di elementi ancora sconosciuti, che poi furono confermate al momento della scoperta. Ad esempio egli aveva previsto l’esistenza dell’ eka-silicio, che avrebbe dovuto essere collocato al di sotto del silicio. Nel 1886 l’eka- silicio fu scoperto dal chimico tedesco Clemens Wlinker. Il sistema periodico degli elementi, classico e più completo, tratto dal Sistema Periodico di Mendeleev presenta una suddivisione in periodi e gruppi. I periodi, da 1 a 7, sono le righe orizzontali in cui gli elementi si susseguono per numero atomico crescente (ogni elemento ha nel suo nucleo un protone in più dell’elemento che lo precede). -Il periodo 1: comprende 2 elementi. Il primo livello energetico (n=1) è saturo con 2 elettroni. -Il periodo 2: comprende 8 elementi. Il secondo livello energetico (n=2) è saturo con 8 elettroni -Il periodo 3: comprende anch’esso 8 elementi. Il terzo livello energetico (n=3) è saturo con 8 elettroni -Il periodo 4 : (n=4) costituisce il primo grande periodo, completo con 18 elementi, ma fra essi vi sono 10 elementi chiamati elementi di transizione che vanno da Sc a Zn . -Il periodo 5: (n=5) o secondo grande periodo, è formato da 18 elementi con 10 elementi di transizione che vanno da Y a Cd . -Il periodo 6: (n=6) o terzo grande periodo comprende 32 elementi con 10 elementi di transizione che vanno da La a Hg. Si può notare che sono stati isolati 14 elementi, i Lantànidi, che vengono elencati fuori dalla Tavola e che formano un’ ulteriore serie di transizione. -Il periodo 7: (n=7) o quarto grande periodo è incompleto perché manca di 14 elementi che formano una seconda serie di transizione, chiamata degli Attìnidi. I gruppi, dal I a all’ VIII, sono le colonne verticali. In ogni colonna sono collocati elementi con analoghe proprietà chimiche ad esempio lo stesso numero di elettroni sul livello più esterno, cioè gli elettroni di valenza. essi sono importanti perché sono coinvolti chimici . nella formazione dei legami Nella configurazione elettronica del silicio, ad esempio, sono presenti quattro elettroni di valenza. Si 1s2 2s2 2p6 3s2 3p2 Elettroni di valenza Ai gruppi è stata assegnata una doppia numerazione : -in numeri arabi, da 1 a 18, suggerita dalla IUPAC. -in numeri romani, divisa in due sottogruppi A e B. -I gruppi A sono 8 e si riferiscono agli elementi che nel loro assetto elettronico completano i sottolivelli s e p. -I gruppi B sono 10 e si riferiscono agli elementi che nel loro assetto elettronico completano i livelli d e f. Gli elementi del gruppo 1A sono chiamati metalli alcalini e sono molto reattivi. Gli elementi del gruppo 2A sono chiamati metalli alcalino-terrosi sono reattivi ma non tanto quanto i metalli alcalini. Gli elementi del gruppo 7A sono chiamati alogeni e sono non metalli molto reattivi. Gli elementi del gruppo 8A sono chiamati gas nobili. Con la scoperta dei gas nobili ( He, Ne, Ar, Kr, Xe, Rn ) si dovette creare un nuovo gruppo che venne chiamato VIII gruppo. Tutti i gas nobili con l’eccezione dell’elio possiedono 8 elettroni di valenza e, quindi, livelli esterni completi per questo motivo hanno una reattività molto bassa. Gli elementi all’ interno della Tavola Periodica sono divisi in metalli e non metalli da una linea a “zig zag”, che va dal boro all’ astato. - I metalli: occupano il lato sinistro della tavola periodica e hanno proprietà simili: sono buoni conduttori di calore ed elettricità, sono malleabili, duttili e tendono a perdere elettroni quando sono coinvolti in una reazione chimica. -I non metalli: occupano la parte in alto a destra della tavola periodica. Le loro proprietà sono diverse : alcuni sono solidi a temperatura ambiente, altri sono gassosi. Complessivamente, comunque, tendono ad essere cattivi conduttori di calore ed elettricità e tendono a prendere elettroni nelle reazioni chimiche. Gli elementi lungo la line a “zig zag” sono detti semimetalli perché possiedono proprietà intermedie. Sono detti anche semiconduttori perché la loro conducibilità elettrica può essere modificata e controllata. La tavola periodica indica, di ogni elemento, il simbolo chimico, il nome, il numero atomico, l’elettronegatività… numero di massa, Il numero atomico: è il numero di protoni nel nucleo di un atomo e il suo simbolo è Z. Il simbolo chimico: è un’abbreviazione di una o due lettere e che compare nella tavola sotto il suo numero atomico. Il numero di massa: è il numero totale di protoni Z e di neutroni N presenti nel nucleo di un atomo. A= Z+N