LA CASISTICA REGIONALE DI GRAVE HANDICAP Paolo Stagi, UONPIA Ausl Ravenna DEFINIZIONE DI HANDICAP • International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps – ICIDH (WHO, 1980) • International Classification of Deasease, Disability and Handicap – ICIDH2 (WHO, 1999) • International Classification of Functioning, Disability and Health – ICF (WHO, 2001) • International Classification of Functioning, Disability and Health for Children and Youth – ICF-CY (WHO, 2007) ICIDH, 1980 Disease Disability, Deficit Impairment MALATTIA, MALFORMAZIONE, INFORTUNIO MENOMAZIONE = “Qualsiasi perdita o anormalità a carico di una struttura o di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica” DISABILITA’ = “La riduzione o la perdita di capacità funzionali conseguente alla menomazione” Condizioni di salute Handicaps HANDICAP = “Lo svantaggio vissuto a causa della menomazione e della disabilità” ICF, 2001 Disturbo/Malattia Menomazione Fattori ambientali Limitazione Restrizione Fattori personali (opzioni) opzioni) DEFINIZIONE DI “PERSONA HANDICAPPATA” (Legge 104/1992 “per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”) Articolo 3. “E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento*, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”. Articolo 3, comma 3. “Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”. REGIONE EMILIA-ROMAGNA Provvidenze assistenziali erogate al 1.1.2008 per categoria di prestazione e classe d’età COMPLESSO CATEGORIA DI PRESTAZIONE CLASSI DI ETA' <5 Pensione di inabilità Indennità di accompagnamento invalidi civili totali Assegno mensile di assistenza Indennità di frequenza minori Pensione ciechi civili assoluti Pensione ciechi civili parziali Indennità di accompagnamento ciechi civili assoluti Indennità speciale ciechi ventesimisti Indennità comunicazione sordomuti Pensione ai sordomuti Pensioni e assegni sociali provenienti da invalidi civili COMPLESSO (*) 373 322 2 17 2 27 743 5 - 14 1.489 2.376 23 63 23 113 4.087 15 - 18 63 613 11 829 3 17 33 17 68 3 1.657 19-39 6.085 4.718 2.657 198 89 277 136 684 380 15.224 40 - 64 16.274 10.946 7.398 390 339 772 559 918 319 37.915 TOTALE 65 - 84 42.851 1.127 1.474 1.641 2.013 552 17.165 66.823 85> 46.473 803 1.193 1.143 1.633 60 1.257 52.562 I dati forniti sono da considerarsi provvisori fino alla pubblicazione degli stessi sul sito Internet dell'INPS. Indennità di accompagnamento* 2.475 0,37% Indennità di frequenza** 3.527 0,53% TOTALE 6.002 0,90% * “minore non deambulante” o “che necessita di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita“ (L. 11 febbraio 1980) ** "minore con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell'età" (L. 289/90) Popolazione RER: 666.457 minori 22.422 107.463 10.066 3.527 2.521 3.137 3.946 4.383 2.422 702 18.422 179.011 LA SCUOLA Alunni con certificazione di handicap ai sensi della Legge 104/92 per Provincia della RER (Anno scolastico 2005-06): Piacenza 846 Parma 1.046 Reggio Emilia 1.618 Modena 1.692 Bologna 2.515 Ferrara 851 Ravenna 999 Forlì-Cesena 910 Rimini 751 Totale Regione* 11.228 Totale minori 640.000 Popolazione scolastica 492.500 % Alunni certificati Popolazione UONPIA % Alunni certificati su popolazione UONPIA 2,28 38.296 29,32% * Fonte: Elaborazione propria su dati Ufficio Scolastico Regionale Incidenza bambini e adolescenti disabili assistiti dai Servizi Sociali della RER Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Provincia N % su totale provinciale % su totale regionale N % su totale provinciale % su totale regionale N % su totale provinciale % su totale regionale PIACENZA 292 8,40% 13,90% 314 7,70% 15,10% 397 9,20% 17,10% PARMA 207 5,50% 9,80% 215 5,90% 10,30% 252 5,40% 10,90% REGGIO EMILIA 127 2,00% 6,00% 274 4,00% 13,20% 264 4,00% 11,40% MODENA 206 3,00% 9,80% 158 2,00% 7,60% 174 2,20% 7,50% BOLOGNA 316 2,90% 15,00% 344 2,90% 16,50% 275 2,40% 11,90% FERRARA 49 1,90% 2,30% 98 3,40% 4,70% 102 3,30% 4,40% RAVENNA 114 3,10% 5,40% 122 3,00% 5,90% 113 2,30% 4,90% FORLÌ-CESENA 385 9,90% 18,30% 155 4,50% 7,40% 332 8,60% 14,30% RIMINI 407 10,00% 19,40% 403 10,00% 19,30% 411 11,90% 17,70% RER 2.103 4,60% 100,00% 2.083 4,30% 100,00% 2.320 4,60% 100,00% Fonte: Servizio politiche familiari, infanzia e adolescenza RER FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITÀ (DGR 1122/2002 e 2068/2004): prima ricognizione per l’erogazione dell’assegno di cura ai minori Anno 2007 Popolazione minorile Casi Attesi* Casi segnalati Casi segnalati (su 10.000 minori) AUSL Piacenza 42.562 14 11 2,6 AUSL Parma 64.977 22 24 3,7 AUSL Reggio Emilia 89.714 30 18 2,0 AUSL Modena 114.271 38 22 1,9 AUSL Bologna 122.436 42 29 2,4 AUSL Imola 20.779 6 4 1,9 AUSL Ferrara 45.570 15 14 3,1 AUSL Ravenna 55.874 19 12 2,1 AUSL Cesena 27.699 11 10 3,6 AUSL Forlì 32.699 9 10 3,1 AUSL Rimini 49.876 17 19 3,8 666.457 223 173 2,6 TOTALE * 3,6/10.000 minori Fonte: dott. Luigi Mazza, Servizio pianificazione e sviluppo servizi sociali e socio-sanitari AREA ANZIANI E DISABILI - Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Condizioni per accedere al beneficio di legge (assegno di cura): • indennità di accompagnamento • riconoscimento di handicap grave (L. 104/92, art. 3, comma 3) • una prognosi di totale e permanente non autosufficienza, documentata obiettivamente con adeguato strumento di valutazione (ad es. un punteggio “0” alla Scala Barthel) • condizioni cliniche di malattia che richiedono interventi sanitari complessi (ad es. la gestione di interventi terapeutici anche invasivi o di apparecchiature di supporto per garantire la funzionalità respiratoria e un regime alimentare normale), personalizzati e coordinati con l’impiego di varie figure professionali, nonché assistenza e vigilanza continua nell’arco delle 24 ore • Tale bisogno di assistenza e di cura, che impegna i care givers sulle 24 ore, è particolarmente gravoso ed ha pesanti conseguenze anche sulla situazione sociale e psicologica della famiglia, che necessita pertanto di un progetto assistenziale ad elevata integrazione socio-sanitaria SCALA BARTHEL Technology dependent children Children depending on the use one or more medical devices to compensate for the partial failure or loss of a vital body function, and who also require a technically skilled carer to look after them. Such devices include: • dialysis machines, • ventilators, and • feeding pumps (PEG, ecc.). In 2001, it was estimated that there could be up to 6000 technology-dependent children living in the UK. Da indagini epidemiologiche europee, alle quali hanno contribuito anche centri italiani, e dall’analisi di registri nazionali gestiti da società scientifiche, si possono ricavare i seguenti dati di incidenza media (nuovi casi per milione di abitanti/anno): “La Nutrizione Artificiale: linee di indirizzo regionale clinico-organizzative.” NP = Nutrizione Parenterale NE = Nutrizione Enterale NP = Nutrizione Parenterale NE = Nutrizione Enterale NPD = Nutrizione Parenterale Domiciliare NED = Nutrizione Enterale Domiciliare Unità Operative di NeuroPsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza - UONPIA 11 UONPIA TERRITORIALI Tutte afferite ai DSMDP 4 UONPIA OSPEDALIERE BO USL (NEUROSCIENZE) BO OSP, RE (MATERNO(MATERNO-INFANTILE) RN* (DSMDP) 2(+2) CATTEDRE UNIVERSITARIE PR, MO (2BO) PS88 Diapositiva 14 PS88 A partire dal 1994 tutte le 11 UONPIA territoriali si sono dotate di un medesimo sistema informatico, denominato SINP5. Qui è illustrata l'articolazione regionale delle UONPIA - 11 UONPIA terrritoriali, una per provincia, tutte afferite ai DSMDP - 4 UONPIA ospedaliere, caratterizzate da collocazione più eterogenea - 2 cattedre PAOLO STAGI; 09/01/2009 Circa 14 anni di informatizzazione. Base dati di oltre 150.000 record relativi ad altrettanti utenti consecutivamente afferiti alle UONPIA. Disponibilità, per ciascun utente, di dati anagrafici, clinici, del profilo di contatto e delle prestazioni fruite. Queste ultime, oltre che all’utente che ne ha beneficiato, sono riferibili all’operatore (équipe) che le ha erogate e al processo clinicoassistenziale entro cui sono state prodotte (Cfr. DGR n. 911 del 25/6/2007). Recentemente è anche divenuto possibile registrare il risultato numerico di test e scale di valutazione, incluso scale di gravità e di esito. PS58 PS57 Diapositiva 16 PS57 per le diagnosi cliniche ICD10, sistema diagnostico multiassiale basato su di un approccio categoriale, non dimensionale, per le diagnosi cliniche, che trova il suo naturale complemento nell'ICF dedicato alla codifica delle diagnosi funzionali, ottima piattaforma di interfaccia, interscambio con gli operatori non sanitari, ad es sociali e scolastici GREENSPAN 0-3 PAOLO STAGI; 27/10/2007 PS58 qui devo chiarire un malinteso. Tutti siamo eguali quanto a diritti, ma ciascuno di noi è diverso quanto ai bisogni, specialmente quanto ai bisogni di salute Il modo peggiore di negare l'uguaglianza dei diritti è quello di non riconoscere la diversità di tali bisogni Questi strumenti hanno come unico scopo quello di definire i bisogni di salute, non hanno certo l'intento di etichettare le persone. Ogni utilizzo di questi strumenti diverso da questa finalità è illegittimo. PAOLO STAGI; 29/10/2007 EPIDEMIOLOGIA POPOLAZIONE GENERALE 4,2 milioni POPOLAZIONE TARGET (0-17 anni) 633.725 PS42 UTENTI UONPIA 2006 38.296 INDICATORE DI PREVALENZA GENERALE 6,04% PRESTAZIONI ANNUE 600.000 dati 31/12/2006 Diapositiva 17 PS42 MINORI PAOLO STAGI; 18/10/2007 INDICATORE DI PREVALENZA GENERALE 7,00% Valore Medio 6,00% 5,00% 5% 4,00% 6,04% 3,00% 2,00% 1,00% ASL in i im R es en a rlì C Fo av e R Im ol a nn a 0,00% Pi ac en za Pa rm R eg a gi o Em il ia M od en a Fe rr a ra Bo lo gn a % poplazione target 8,00% ANNO 2006 CSM < 2% UONPIA 6% INDICATORE DI PREVALENZA GENERALE (indice di utilizzo dei servizi) Case Mix = frequenza relativa delle 31.676 codifiche ICD10 relative a 38.296 utenti 7.000 6.000 Anno 2006 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 T90 R56.0 Q99.2 Q90 Q85.1 Q85.0 Q07 Q05 P07 H90 - 90.6 H54 - 54.4 G91 G81-83 G80 - G80.9 G71 - 71.2 G43 - 44 G40 - 40.9 G24-G24.8 G12-G12.1 G11-G11.3 G09 F98 - 98.9 F95 - 95.9 F94 - 94.9 F93 - 93.9 F92 - 92.9 F91 - 91.9 F90 - 90.9 F89 F88 F84 - 84.9 F83 F82 F81 - 81.9 F80 - 80.9 F70-79 F51-F51.9 F50 - 50.9 F40-48 F30 - 33 F20-29 2006 ICD10 N° Codifiche* % Codifiche % Utenti UONPIA % Popolazione target Disturbi evolutivi specifici dell'eloquio e del linguaggio F80 - 80.9 6658 21,07% 17,39% 1,05% Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche F81 - 81.9 5876 18,60% 15,34% 0,93% F70-79 2983 9,44% 7,79% 0,47% F93 - 93.9 2395 7,58% 6,25% 0,38% F83 1394 4,41% 3,64% 0,22% Altri dist. Comport.emoz esordio abituale infanzia adolescenza F98 - 98.9 1297 4,10% 3,39% 0,20% sindromi ipercinetiche F90 - 90.9 1211 3,83% 3,16% 0,19% F40-48 1177 3,72% 3,07% 0,19% Sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico F84 - 84.9 1166 3,69% 3,04% 0,18% Disturbi della condotta F91 - 91.9 1052 3,33% 2,75% 0,17% G80 - G80.9 727 2,30% 1,90% 0,11% F92 - 92.9 680 2,15% 1,78% 0,11% sindrome di down Q90 589 1,86% 1,54% 0,09% Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria F82 585 1,85% 1,53% 0,09% epilessie G40 - 40.9 568 1,80% 1,48% 0,09% Dist.funzionamento sociale esordio specifico infa.e adolesc F94 - 94.9 511 1,62% 1,33% 0,08% ipoacusia H90 - 90.6 417 1,32% 1,09% 0,07% Sindromi e disturbi da alterato comportamento alimentare F50 - 50.9 260 0,82% 0,68% 0,04% G81-83 253 0,80% 0,66% 0,04% P07 236 0,75% 0,62% 0,04% F30 - 33 229 0,72% 0,60% 0,04% H54 - 54.4 208 0,66% 0,54% 0,03% Disabilità congitiva Sindr. e dist.sfera emoz. esor caratt infanzia Disturbo evolutivi specifici misti Sindromi nevrotiche, legate a stress e somatoformi PCI disturbi misti della condotta e sfera emozionale Emiplegia/Paraplegia/Tetraplegia acquisita Distur.Correlati a breve gestaz.e a basso peso alla nascita n.c.a. Sindromi affettive cecità * 30.472 codifiche su 31.599 Disturbi della condotta Disabilità intellettiva (RM) 4.000 DPS Disturbi d’ansia Case Mix = frequenza relativa delle 31.676 codifiche ICD10 relative a 38.296 utenti Disturbi del linguaggio 7.000 Anno 2006 Disturbi dell’apprendimento 6.000 Disturbi della sfera emozionale 5.000 3.000 ADHD 2.000 1.000 0 T90 R56.0 Q99.2 Q90 Q85.1 Q85.0 Q07 Q05 P07 H90 - 90.6 H54 - 54.4 G91 G81-83 G80 - G80.9 G71 - 71.2 G43 - 44 G40 - 40.9 G24-G24.8 G12-G12.1 G11-G11.3 G09 F98 - 98.9 F95 - 95.9 F94 - 94.9 F93 - 93.9 F92 - 92.9 F91 - 91.9 F90 - 90.9 F89 F88 F84 - 84.9 F83 F82 F81 - 81.9 F80 - 80.9 F70-79 F51-F51.9 F50 - 50.9 F40-48 F30 - 33 F20-29 Case Mix = frequenza relativa delle 31.676 codifiche ICD10 relative a 38.296 utenti 7.000 6.000 Anno 2006 Neonati pretermine e SGA 5.000 Distrofie muscolari 4.000 Malformazioni SNC 3.000 Lesioni SNC acquisite SMA 1.000 S. Down N=522 PCI Epilessie 2.000 0 T90 R56.0 Q99.2 Q90 Q85.1 Q85.0 Q07 Q05 P07 H90 - 90.6 H54 - 54.4 G91 G81-83 G80 - G80.9 G71 - 71.2 G43 - 44 G40 - 40.9 G24-G24.8 G12-G12.1 G11-G11.3 G09 F98 - 98.9 F95 - 95.9 F94 - 94.9 F93 - 93.9 F92 - 92.9 F91 - 91.9 F90 - 90.9 F89 F88 F84 - 84.9 F83 F82 F81 - 81.9 F80 - 80.9 F70-79 F51-F51.9 F50 - 50.9 F40-48 F30 - 33 F20-29 Anno 2006 ICD10 Descrizione INCIDENZA PREVALENZA N° Nuovi casi/anno N° totale casi (nell'anno) target 633.725 Utenti UONPIA Codifiche ICD10 nuovi 38.296 31.676 8.223 da G 12 G12.1 ATROFIE MUSCOLARI SPINALI 3 33 G71.0 DISTROFIA MUSCOLARE 2 61 G71.2 MIOPATIE CONGENITE 2 12 7 106 0,02% 0,28% 0,33% 0,09% INCIDENZA PREVALENZA target Utenti UONPIA codifiche ICD10 nuovi N° Nuovi casi/anno N° totale casi (nell'anno) 38.296 31.676 1,90% 2,30% ICD10 Descrizione G80 PARALISI CEREBRALE INFANTILE 33 266 G80.0 PARALISI CEREBRALE INFANTILE SPASTICA 7 68 G80.1 DIPLEGIA SPASTICA 14 148 G80.2 EMIPLEGIA CEREBRALE 17 123 G80.3 PARALISI CEREBRALE INFANTILE DISCINETICA 3 38 G80.4 PARALISI CEREBRALE INFANTILE ATASSICA 2 17 G80.8 PARALISI CEREBRALE INFANTILE DI ALTRO TIPO (MISTA) 2 43 G80.9 PARALISI CEREBRALE INFANTILE NON SPECIFICATA 3 24 81 727 633.725 8.223 2424 0,11% 0,99% Anno 2006 ICD10 Descrizione N° Nuovi casi/anno N° totale casi (nell'anno) da G81 a G81.1 EMIPLEGIA ACQUISITA 19 97 da G82 a G82.5 PARAPLEGIA E TETRAPLEGIA ACQUISITA 17 139 da G83 a G83.8 SINDROMI PARALITICHE DI ALTRO TIPO 1 17 37 253 G91 IDROCEFALO ACQUISITO* 3 56 G09 SEQUELA DI DISTURBI INFIAMMATORI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE 2 8 T90 ESITI DA TRAUMA CRANICO 10 35 da G11 a G11.3 SINDROMI ATASSICHE 3 29 da G24 a G24.8 SINDROMI DISTONICHE 2 9 Q07 MALFORMAZIONI DEL SISTEMA NERVOSO CONGENITE DI ALTRO TIPO 3 23 * Incluso alcuni casi tumorali AUSL RAVENNA RER = AUSL RA X 10/11 INDICATORE DI PREVALENZA GENERALE N° Utenti UONPIA/Popolazione target (0-17 anni) x 100 8,00% 7,00% 6,00% 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Dato regionale UONPIA Ausl Ravenna 2006 1200 Media (mesi) = 89,80 (DS±50,98) M = 86,87 (DS ± 48,53) F = 93,83 (DS ± 53,93) 1000 N = 10.087 utenti 800 F 600 M TOTALE 400 200 0 ANNI 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 ETA’ AL MOMENTO DEL CONTATTO (periodo di riferimento: 1994-2007) Curve di distribuzione per età (in anni) al momento del contatto, stratificate per patologia, per le 10 diagnosi più frequenti 25 20 15 10 5 0 3 4 5 6 F41 7 8 F50 9 10 F60 11 12 F71 13 14 F80 15 16 17 F81 18 19 F84 20 21 F91 22 23 F93 24 25 Z03 26 27 28 350 300 250 200 Follow up neonatale Oltre 18 150 100 50 CURVA DI DISTRIBUZIONE DELL’UTENZA PER CLASSI D’ETÀ UONPIA AUSL RAVENNA 2007 < 1989 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 0 49 bambini con punteggio “0” alla Scala Barthel di valutazione della disabilità (1,57% della popolazione UONPIA, 0.09% della popolazione target), di cui: - 6 con la PEG (1 rimossa); - di questi, 4 hanno anche il respiratore. Le diagnosi comprendevano 4 SMA1, 1 oloprosencefalia, 1 miopatia strutturale (deceduto) PEDIATRICS Volume 118, Number 6, December 2006 Studio canadese di coorte prospettico su 672 nati vivi (24-30 W) negli anni 1993-2002, con follow up a due anni: la mortalità infantile s’è dimezzata, le PC sono raddoppiate. Infant mortality (‰) Cerebral palsy rates (‰) 1993 256 44,40 2002 114 100,00 Long-Term Medical and Social Consequences of Preterm Birth Dag Moster, M.D., Ph.D., Rolv Terje Lie, Ph.D., and Trond Markestad, M.D., Ph.D. New Eng J Med 2008; 359:262-73 Studio norvegese di coorte prospettico di 903.402 nati vivi, senza anomalie congenite, iscritti nei registri obbligatori nel periodo 1967-1983, con follow up sino al 2003 GW N Surv.% CP% Rr MR% Rr PDD% Rr 23-27 1.822 17,8 9,1 78.9 4,4 10.3 0,60 9.7 28-30 2.805 57,3 6,0 45.8 1,8 4.2 0,40 7.3 31-33 7.424 85,7 1,9 14.1 1,0 2.1 0,05 1.0 34-36 32.945 94,6 0,3 2.7 0,7 1.6 0,03 0.8 >37 858.406 96,5 0,1 1.0 0,4 1.0 0,05 1.0 TOTALE 903.402 Neurodevelopmental Outcome at 5 Years of Age of a National Cohort of Extremely Low Birth Weight Infants Who Were Born in 1996–1997 Kaija Mikkola, MD*‡; Niina Ritari, MSc*; Viena Tommiska, MD, PhD*‡; Teija Salokorpi, MD, PhD*; Liisa Lehtonen, MD, PhD§; Outi Tammela, MD, PhD; Leena Pa¨a¨kko¨nen, MD¶; Pa¨ivi Olsen, MD, PhD#; Marit Korkman, PhD**; and Vineta Fellman, MD, PhD*‡‡, for the Finnish ELBW Cohort Study Group Pediatrics 2005;116;1391-1400 Studio finlandese di coorte prospettico su 351 ELBW (birth weight < 1.000 gr.) nati vivi nel periodo 1996–1997 con follow up di 5 anni • N 351 delivered in the 2-year period 1996–1997 in Finland • N 206 (59%) survived until the age of 5 years • Of these, 103 were born at <27 gestational weeks (GW) • N 172 children were assessed with neurocognitive tests (WPPSI, NEPSY) and Touwen test • The rate of cognitive impairment in the ELBW survivors was 9% • The rate of cerebral palsy was 14% (19% of ELBW infants who were born at <27 GW) • Only one fourth of the ELBW infants were classified as normally developed at age 5 N.B.: molte delle funzioni corticali superiori (lettura, scrittura, calcolo, alcune funzioni metalinguistiche e metacognitive) non sono ancora sviluppate, dunque non sono testabili, a 5 anni! Cortesia Dr. Dante Baronciani Mortalità infantile 9,0 Tasso di mortalità (per mille) 8,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 1990 1991 1992 1993 1994 Emilia Romagna 1995 1996 1997 Nord Est 1998 1999 Nord 2000 Italia 2001 2002 Survival in cerebral palsy in the last 20 years: signs of improvement? Strauss et al. Dev Med Child Neur 2007; 49: 86-92 Studio californiano retrospettivo di coorte basato su 47.259 soggetti con CP nel periodo 1983–2002; si rileva un significativo decremento del tasso di mortalità, particolarmente rilevante nei soggetti con più severa disabilità (3,4% su base annua in questo sottogruppo). Questo risultato, sebbene di natura multifattoriale, viene posto in correlazione specialmente con la nutrizione mediante gastrostomia, che ha conosciuto un’ampia diffusione nel ventennio in esame. Negli altri sottogruppi l’aumento dell’aspettativa di vita, sebbene rilevabile, era assai meno significativo. Update: Life expectancy in cerebral palsy. Strauss DJ, Shavelle RM, Rosenbloom L, Brooks JC Dev Med Child Neurology 2008; 50: 487-493 Aggiornamento di uno studio del 1998, con medesimi risultati del precendente. The estimates of life expectancy for the individuals who are TF are higher than those from the earlier study (1998). For example, that study showed a median survival time of 8 years for the lowest functioning group – those who were TF and did not lift their heads in prone. This can be shown to correspond to a life expectancy of 11 years. The estimate in the above table, 13 years, is about 20% higher. PVS: esiti Medical Aspects of the Persistent Vegetative State The Multi-Society Task Force on PVS Volume 330:1572-1579 June 2, 1994 Life expectancy and median survival time in the permanent vegetative state. Strauss DJ, Shavelle RM, Ashwal S. Pediatric Neurology, 1999 Sep;21(3):626-31 Studio californiano su 1.021 soggetti in PVS nel periodo 1981-1996. È stata condotta un’analisi multivariata di numerosi fattori. Il trend più significativo emerso riguarda la mortalità infantile che, alla fine dello studio, risultava essere 1/3 di quella rilevata all’inizio. In sostanza: la sopravvivenza a 10 anni di bambini di 1 anno osservati nel 1980 e nel 1996 è drasticamente diversa. N.B.: la PEG è stata introdotta a metà degli anni ’80. Survival curves (TSO: Time Since Onset) CONCLUSIONI 1/2 Nel 2006 la popolazione generale della RER è stata di 4.223.591 abitanti, con 633.725 minori; di questi : • 38.296 hanno contattato le UONPIA territoriali almeno una volta nell’anno (6%) • 2.475 hanno usufruito di “Indennità di accompagnamento” (0,37%) e 3.527 di “Indennità di frequenza” (0,53%), per un totale di circa 6.000 provvigioni (0,90% della popolazione minorile); inoltre a 158 era stato riconosciuto un rilevante deficit visivo e a 211 un grave deficit uditivo • 11.228 hanno beneficiato di certificazioni scolastiche ai sensi della L. 104/92 (2.2% della popolazione scolastica) • oltre 2.200 hanno ricevuto assistenza da parte dei Servizi sociali a motivo della disabilità Da un censimento condotto nella RER nel 2007 si è stimato che circa 600 minori (0,09%) fossero in condizioni di totale non autosufficienza (Scala Barthel “0”); di questi,173 (approssimativamente coincidenti con i “technology dependent”, per lieve eccesso) sono stati candidati all’erogazione dell’assegno di cura (DGR 1122/2002 e 2068/2004). CONCLUSIONI 2/2 A fronte di un generale aumento della sopravvivenza perinatale e postnatale di soggetti con PC, gravi malformazioni cerebrali, amiotrofie spinali, distrofie muscolari, stati vegetativi e “minimally conscious states” (per lo più conseguenti a gravi traumatismi cerebrali e stati anosso-ischemici postnatali), in larga misura dovuto al supporto respiratorio e alla PEG, si pone il problema della qualità della vita di questi soggetti e delle loro famiglie, una sfida ai moderni servizi integrati sociali e sanitari. Ulteriori aumenti della sopravvivenza dipenderanno dalle decisioni assunte, a livello individuale o collettivo, a fronte delle diverse opzioni rianimatorie, specialmente nei neonati pretermine (23W) e in quelli che presentano gravi malattie neuromuscolari (SMA1). A fianco dell’assistenza integrata appare fondamentale proporre precoci ed intensivi programmi di comunicazione aumentativa/alternativa che consentano anche a questi bambini e adolescenti di esprimere, laddove possibile, bisogni, aspettative, sentimenti e opzioni, non ultime quelle relative al trattamento. RINGRAZIAMENTI Dott.ssa Elisabetta Frejaville - Area neuropsichiatria infantile Servizio salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Assessorato Politiche per la Salute, Regione Emilia-Romagna Dott. Luigi Mazza, Servizio pianificazione e sviluppo servizi sociali e socio-sanitari, Area Anziani e Disabili - Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali, Regione Emilia-Romagna Dott.ssa Annarita Sammarco - Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali, Regione Emilia-Romagna grazie!