Scheda attività relativa alla simulazione NetLogo “Conduzione nei metalli” Questa scheda riguarda il modello di simulazione NetLogo “Conduzione” che implementa, a scopi didattici, diversi modelli microscopici della conduzione nei metalli. In particolare, dopo avere descritto il funzionamento e i possibili utilizzi del modello di simulazione, verranno proposte alcune attività. Avvertenza: per far girare la simulazione è necessario installare NetLogo 3.1.1. Il programma di installazione si trova tra i materiali del modulo “NetLogo3.1.1 Installer” oppure si può scaricare all’indirizzo: http://ccl.northwestern.edu/netlogo/download.shtml Descrizione del modello NetLogo La simulazione NetLogo implementa e integra tre diversi modelli microscopici del meccanismo di conduzione nei metalli e rappresenta un ambiente didattico virtuale di modelling e di sperimentazione. Gli scopi didattici principali possono essere così sintetizzati: a) fornire un’interpretazione delle proprietà elettriche macroscopiche dei metalli ed in particolare delle leggi di Ohm e della dipendenza della resistività dalla temperatura; b) evidenziare come differenti ipotesi microscopiche, riguardanti le proprietà delle particelle e delle loro interazioni, influenzano sensibilmente le proprietà macroscopiche emergenti. Le rappresentazioni microscopiche utilizzate per costruire la simulazione (denominate “Drude Model”, “Full classic Model”, “Fermi Model”) riproducono alcune caratteristiche di ben noti modelli che si sono avvicendati storicamente e che sono stati descritti nel documento “Teoria microscopica della conduzione elettrica”. In particolare, la simulazione permette di evidenziare: in che modo la corrente elettrica (intermini di velocità di drift) dipende dal campo elettrico applicato; l’influenzata dalla temperatura sulla della resistività del metallo; in che modo gli aspetti quantitativi di tali dipendenze vengono influenzate dal particolare modello microscopico utilizzato. Come funziona Il modello simula il comportamento elettrico di un piccolo pezzo di rame contenente lo stesso numero (circa 120) di elettroni liberi e di ioni organizzati in un reticolo cristallino bidimensionale. Le forze di Coulomb tra gli elettroni non vengono considerate e si suppone che le interazioni tra elettroni e ioni siano perfettamente elastiche. Pertanto, la traiettoria di un elettrone è rettilinea/parabolica in assenza/presenza di un campo elettrico E. I dettagli dell’implementazione dei tre diversi modelli presentano delle differenze, sia statistiche che dinamiche, che riflettono le differenti caratteristiche di tali modelli; in particolare: - nel modello di Drude (Drude Model) gli elettroni obbediscono alla statistica di Maxwell-Boltzmann. Pertanto, ad una data temperatura T, la velocità quadratica - - media è proporzionale alla radice quadrata di T. Gli ioni cristallini sono, invece, considerati fermi, con una raggio pari a 0.361 Å. Le collisioni tra gli elettroni e gli ioni sono perfettamente elastiche e non è previsto alcun meccanismo di dissipazione; nel modello pienamente classico (Full classic Model) gli ioni non sono fermi ma si suppone che oscillino intorno alla loro posizione di equilibrio, con una distribuzione di energia di tipo classico. Per rendere conto dell’influenza del moto oscillatorio degli ioni sullo scattering elettrone - ione, nel modello si assume che gli ioni abbiano un area (efficace) A proporzionale al quadrato dell’ampiezza delle vibrazioni termiche. Inoltre, si suppone che gli ioni siano in equilibrio con un bagno termico a temperatura costante T; nel modello di Fermi (Fermi Model) viene considerata la natura quantistica degli elettroni, applicando ad essi la statica di Fermi-Dirac. In questo modo si ottiene una velocità termica media degli elettroni quasi del tutto indipendente da T, cosicché è ragionevole attendersi che la dipendenza della resistività dalla temperatura dipenda soltanto dalle vibrazioni termiche del reticolo cristallino. Come si usa La figura rappresenta l’interfaccia utente del modello. Per usare il programma è necessario procedere nel modo seguente: - scegliere uno dei tre modelli descritti sopra, tramite l’elemento d’interfaccia “Choose-Model”; - selezionare un valore di temperatura ed un valore di campo elettrico - Premere il pulsante “setup”; verranno creati gli ioni e gli elettroni; le dimensioni degli ioni sono costanti nel modello di Drude, dipendenti dalla temperatura negli altri due. - Premere il pulsante “go” per far partire la simulazione. Gli outputs del programma sono la velocità di drift degli elettroni e la resistività del metallo. Per ottenere il valore istantaneo di quest’ultima è necessario premere, durante il run, il pulsante “acquire resitivity”. Avvertenza: durante la simulazione, il grafico “Drift-velocity” mostra la velocità di drift degli elettroni come funzione del tempo (rappresentato in unità ridotte). Per raggiungere la condizione di regime la velocità di drift impiega qualche tempo (dipende dal computer in uso), soltanto allora il valore della resistività sarà attendibile. Attività Scegli un valore di temperatura prossimo alla temperatura ambiente (per esempio 300 K) e fai girare la simulazione, prima con il modello di Drude e successivamente con gli altri due modelli. Confronta i valori della resistività attenuti con quello sperimentale del rame (che si assume essere 1,7 10-8 m a 300 K). Quale dei tre modelli fornisce il valore corretto della resistività per il rame (nel limite di una “incertezza” del 5%)? Una volta scelto uno dei tre modelli si possono effettuare due diversi tipi di esperimento: uno mantenendo costante la temperatura e variando l’intensità del campo, l’altro mantenendo costante il campo e variando la temperatura. Effettua i due esperimenti. In particolare: a) nel primo verifica la legge di Ohm, riportando in un grafico excel i diversi valori corrispondenti del campo e della velocità di Drift. b) nel secondo prova a ricercare la relazione tra la resistività e la temperature fornita da ciascuno dei tre modelli: - Che tipo di funzioni possono rappresentare i tre andamenti ottenuti; - Quale dei tre modelli permette di ottenere una dipendenza che maggiormente si accorda con i risultati sperimentali? - E’ possibile prevedere teoricamente i risultati ottenuti con i tre modelli? Fornisci un’interpretazione. Quale spunto di discussione per il forum: possibilità e modalità di utilizzo didattico del modello di simulazione. LE RISPOSTE ALLE ATTIVITÀ DEVONO ESSERE, OVE APPLICABILE, CORREDATE DAI FILE EXCEL PRODOTTI.