[REPORTAGE]
Questo è il racconto di
una ricerca tanto
agognata che
finalmente è andata a
buon fine. Siamo nel
Golfo del Messico
punto dove, a quanto
pare, c’è la più grande
concentrazione di
squali balena al mondo
Domino,
el Gigante del Mar,
cercasi disperatamente
testo e foto di Rino Sgorbani
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L
a ricerca dello
squalo balena è stata per me lunga e faticosa. È incominciata
per caso nel lontano
2000 quando, nel periodo fra luglio e agosto, mi trovavo in Messico e precisamente ad Akumal, nella penisola dello Yucatan. Ero in compagnia del mio
amico Gianmario, ci immergevamo costantemente negli affascinanti Cenotes e una sera mentre eravamo in compagnia di alcuni
pescatori messicani gustando una birra sul
bagnasciuga della splendida baia di Akumal,
uno di loro ci incuriosì con i suoi racconti
di pesca. Il mio interesse è aumentato quando incominciò a parlarci di frequenti avvistamenti, in quel periodo, di squali balena nel
Golfo del Messico, vicino all’isola di Holbox.
Le informazioni ricevute erano poche e frammentarie, ma con spirito di avventura decidemmo di partire alla loro ricerca.
Due giorni dopo al mattino presto caricato
il pick up partimmo per Holbox; la strada da
percorrere attraverso la giungla era lunga, da
Tulum per Cobà e poi Nuevo Xcàn, e dopo
circa tre ore arrivammo a Chiquilà, punto
di partenza per l’isola di Holbox. Parcheggiato il pick up trovammo un pescatore che, con
pochi pesos, ci portò sull’isola, distante circa un paio di miglia dalla costa. Durante il tragitto incominciammo a fare domande riguardo l’avvistamento, ma dalle risposte che ci
dava si capiva che non era la persona giusta,
riportava frasi che aveva sentito da alcuni
pescatori dell’isola. Arrivati a Holbox ricordo che rimasi particolarmente colpito per
tutta la sua bellezza, le sue spiagge bianche,
lo stupendo mare e la gentilezza degli abitanti.
L’isola di Holbox si trova sulla punta nord
dello Yucatan e a nord-ovest di Cabo Catoche, ha una lunghezza di 47 chilometri e una
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larghezza di 3. Sull’isola ora vivono circa duemila abitanti, la loro occupazione
principale è la pesca, e ora anche il turismo: la gente si reca lì per rilassarsi, per
godere delle splendide spiagge e anche per ammirare le numerose specie di uccelli che la popolano.
Il giorno seguente al nostro arrivo incomincia la nostra indagine, facendo domande a tutti per recepire più informazioni possibili. Una cosa che ci stupì più
di tutto è che molti dei vecchi pescatori, quando si parlava di squalo balena, invece di chiamarlo el tiburòn ballena, come tanti altri, lo chiamavano Domino. Naturalmente dovevamo sapere il perché di questo nome e la risposta fu che molti anni fa i pescatori, spingendosi molto al largo con le loro barche, scorsero dei
grossi pesci e non sapendo se fossero squali o balene decisero di chiamarli Domino per il particolare disegno che hanno sulla pelle, disegno che richiama le
tessere del gioco del domino.
Oltre a molte interessanti storie del passato, trovammo un paio di pescatori
che si offrirono di portarci alla ricerca di Domino. Al mattino dopo di buon ora
partimmo con la loro piccola barca con un motore fuoribordo, comando a barra, tutto molto spartano e da lì cominciarono a venirci dei dubbi: dopo ore di navigazione in lungo e in largo, sotto un sole infernale, di squali balena nemmeno
l’ombra. Qualcuno diceva che faceva troppo caldo per cui non stavano in superficie, ma rimanevano sotto per ripararsi dall’eccessivo calore; qualcun
altro sosteneva che c’era poco plancton e si erano spostati altrove; qualcun
altro ancora diceva che non era il periodo giusto. E così, dopo un paio di
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tentativi decidemmo di rinunciare alle ricerche, pensando che erano le solite storie di
pescatori un po’ gonfiate. «Sì senz’altro qualcuno li avrà visti, ma forse si è trattato di
qualche incontro isolato» - pensavo tra me e me. Ma quanto mi sbagliavo… gli squali balena c’erano e pure tanti!
Qualche anno dopo qualcuno cominciò seriamente le ricerche con barche veloci e
strumentazioni GPS, e vide una costante presenza di questi animali nel periodo estivo.
Sono ormai circa sei anni che il turismo sull’isola di Holbox è cambiato, i turisti si recano non soltanto per godere della bellezza delle spiagge, ma anche per vivere un’emozione unica. Domino ora è l’animale più amato dagli isolani, lo dimostrano i numerosi murales che lo raffigurano.
Gli squali balena arrivano al largo dell’isola di Holbox e l’isola di Contoy ai primi di
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giugno e si trattengono fino alla fine di agosto o al massimo fino a metà settembre.
Sono tantissimi, si parla di oltre trecento
esemplari, infatti è proprio in questo periodo che c’è la massima concentrazione
di plancton. Secondo lo studio di biologi
si pensa che questi animali provengano
dal Sud Africa, ma questa tesi è ancora in
fase di verifica, è per questo che stanno
mettendo delle marche numerate sulla loro pinna dorsale che permetteranno ai
biologi di tutto il mondo di comprendere i loro spostamenti. Lo squalo balena è
un animale filtratore e come tale è dotato
di una bocca di straordinaria dimensione
capace di aspirare grosse quantità di acqua ricca di plancton, il quale viene a sua
volta convogliato dentro i fanoni, speciali branchie atte a separare il plancton dall’acqua. Può raggiungere una lunghezza
massima di 18 metri, una media tra i 12 e
15 metri, il peso medio è intorno alle 20
tonnellate, ma si pensa che possa raggiungere addirittura le 35.
Il fatidico incontro
Sono tornato a Holbox tre anni fa perché
il mio amico Gianmario, negli anni precedenti, si era organizzato con alcuni pescatori locali per dei veri e propri tour turistici di snorkeling con gli squali balena, con
delle regole precise nel pieno rispetto dell’ambiente. Restai cinque giorni sull’isola,
Isla Contoy
Il Parco Nazionale Isla Contoy è localizzato a 30 chilometri a nord di Isla Mujeres, dove le acque del mar dei Caraibi si uniscono a quelle del Golfo del Messico. La barriera corallina Ixlachè segna l’inizio della seconda barriera
corallina più lunga del mondo, “El Gran Arrecife Mesoamericano”. Isla Contoy è un’area naturale protetta dal 1961
e fu decretata Parco Nazionale dal 1998. È disabitata e amministrata dalla Commissione Nazionale delle aree naturali protette (CONAN), dipendente dal Ministero dell’Ambiente e Risorse Naturali (SEMARNAP).
Contoy è il più importante rifugio di uccelli marini dei Caraibi messicani. Le sue lagune, mangrovie e foresta bassa, sono l’ambiente di 152 specie di uccelli registrati. Durante l’estate, tre specie di tartarughe marine arrivano
sulle spiagge di Contoy a deporre le uova: la tartaruga Carey, la Bianca e la Caguama. Le acque circostanti Contoy sono molto abbondanti di sostanze nutritive che servono come alimento al plancton che costituisce la base
alimentare di più di 234 specie di pesci identificati nella zona, includendo i maestosi squali balena e razze che si alimentano nei pressi delle sue coste. Nella barriera corallina Ixlachè abbondano splendide specie di corallo, pesci
e organismi dal grande valore commerciale, l’aragosta spinosa e la chiocciola rosa.
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Cabo Catoche
È ubicato a 53 km a nord di
Cancun, nello Stato del Quintana
Roo, nella penisola dello Yucatan.
Nelle vicinanze di Cabo Catoche
si può visitare tutt’ora una chiesa
cattolica dell’era coloniale, conosciuta con il nome di Boca Iglesia. Il cabo si può raggiungere solo via mare, non c’è nessuna strada che lo collega al resto della penisola, e si possono ancora visitare le rovine degli Ekab.
Isla Mujeres
È il nome di una piccola isola (nonché della cittadina situata sull’isola
stessa) situata nel mar dei Caraibi a 13 km dalla costa della parte nordorientale della penisola dello Yucatan. Isla Mujeres è uno degli otto comuni dello Stato di Quintana Roo. Da vedere la bella spiaggia di Playa
Norte, con sabbia bianchissima, il Parco Garrafón, paradiso per gli amanti dello snorkeling e del mare, la spiaggia delle tartarughe e il caratteristico centro urbano. L’isola fu scoperta il 17 marzo 1517 dallo spagnolo
Francisco Hernández de Córdova e deve il suo nome alle statue femminili ritrovate nei pressi del tempio dedicato alla dea della fecondità Ixchel,
a cui era dedicata in quanto la punta sud dell’isola è la prima parte del
territorio messicano illuminata dai raggi solari al mattino. L’isola offre anche la possibilità di vivere un’esperienza indimenticabile con i delfini.
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c
o
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ta viagg
di
COME ARRIVARE
Le maggiori compagnie aeree europee
e statunitensi effettuano voli non diretti da Roma e Milano per Cancun. Akumal è situata a 100 km dall’aeroporto.
VALUTA
Peso Messicano. 1 Euro = 16,6 MXN.
DOCUMENTI
È sufficiente il passaporto con validità di almeno 6 mesi; per il Messico si deve compilare la carta turistica,
.
consegnata dalla compagnia aerea durante il volo
ento in cui
Viene convalidata dalle autorità di frontiera nel mom
e riconsegnasi entra nel Paese. La copia deve essere esibita
ta al momento della partenza.
CONSIGLI SANITARI
Non sono richieste vaccinazioni. È bene portare
re e lozioni
con sé un disinfettante intestinale, crema sola
il ghiaccio,
contro le punture di insetti. Evitare come sempre
le verdure crude e la frutta non sbucciata.
CLIMA
a che varia
Data la sua estensione il Messico possiede un clim
ione più calda regione a regione e in base all’altitudine. La stag
scrosci pomeda e umida va da giugno a settembre, con brevi
Nello Yucatan
ridiani, mentre in inverno il clima e più asciutto.
Città del Mesil clima è tropicale, più temperato negli altipiani di
sico e del Chiapas.
FUSO ORARIO
Tra Italia e Messico la differenza è di -7 ore.
ELETTRICITA’
un adattaL’elettricità è a 110 Volts, pertanto è necessario
tore di tipo americano a lamelle piatte.
LINGUA
Quella ufficiale è lo spagnolo, ma sono largamente in
uso i dialetti indios. L’inglese è comunque diffuso e non
manca chi parla o quantomeno capisce l’italiano.
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che nel frattempo era un po’ cambiata: qualche alberghetto e qualche
piccolo ristorante in più, ma sempre bellissima e rilassante. Tutti i giorni si partiva
con barche molto veloci con due grossi motori
fuoribordo, spaziose, confortevoli e con tutte le strumentazioni necessarie. A volte si navigava per più di
un’ora prima di trovarli, ma anche se si spostavano in continuazione, seguendo le correnti di plancton, qualcuno riusciva a vederli, e avvisava le altre imbarcazioni via radio. Erano veramente tanti, qualche volta se ne potevano avvistare anche dieci nel raggio di mezzo miglio. Ho nuotato per ore insieme
a questi giganti del mare, facendo foto e filmati, una esperienza davvero straordinaria. Un problema però c’era: la scarsa visibilità! Caparbio come non mai dovevo portare a compimento la mia ricerca a condizione di fotografarli in acque veramente limpide. E così verso la metà di luglio (l’immersione è stata fatta nel 2010, n.d.r.) il mio sogno si
avvera.
Arrivato ad Akumal Gianmario mi spiega che le cose sono cambiate,
la sua organizzazione, il Diving Blue Caribe, non si appoggia più al servizio delle barche dell’isola di Holbox, ma a quelle dell’isola Mujeres ed
io non ho avuto alcun problema a trasferirmi direttamente lì. Insieme
al proprietario della barca per due giorni sono riuscito a nuotare con
decine di questi splendidi animali in un mare cristallino, probabilmente una corrente proveniente dal Golfo aveva trascinato il plancton verso il mar dei Caraibi lasciando un’acqua perfettamente limpida. A volte ne avevamo due o tre intorno da non sapere da che parte guardare…
ricordo che il capitano fece molta fatica a farci uscire dall’acqua. È stata un’emozione indescrivibile.
Lo squalo balena è il pesce più grande al mondo e anche il più innocuo; questo splendido animale è arrivato intatto fino a noi dalla notte
dei tempi, infatti nel suo percorso evolutivo sembra sia rimasto sostanzialmente immutato. E ancora adesso sulle isole si trova qualche vecchio pescatore che lo chiama Domino, el gigante del Mar.
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CON CHI IMME
RGERSI
Blue Caribe
Il diving, gestito
da Gianmario R
occa e Luca Mag
helli, è situato n
ell’Hotel Grand O
asis Akumal. O
rganizza
immersioni gio
rnaliere nei Ce
notes, nella
barriera corallin
a e, una volta a
settimana,
a Cozumel. Poss
ibilità di immersi
oni in grotta e tecniche.
Tutto l’anno eff
ettua uscite gio
rn
snorkeling con
tartarughe marin aliere di
e e visita all’isola di Conto
y, l’unica isola
ancora disabitata in Messic
o.
Da giugno a me
tà settembre è
possibile fare uscite giorn
aliere di snork
eling con gli
squali balena.
Per informazion
i: blu
- telefono +52.1 [email protected]
.984.116 3170.
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