SAGGI DI DIRITTO TRIBUTARIO Direttori Fabrizio Amatucci Professore ordinario di Diritto tributario Seconda Università degli Studi di Napoli Pietro Boria Professore ordinario di Diritto tributario Università degli Studi di Foggia Antonio Felice Uricchio Professore ordinario di Diritto tributario Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” SAGGI DI DIRITTO TRIBUTARIO La collana accoglie studi a carattere monografico aventi a oggetto il diritto tributario. In particolare le monografie si propongono di analizzare i temi del diritto tributario attuale, con riguardo a profili di diritto sostanziale e/o di diritto processuale, e con riferimento all’ordinamento nazionale ovvero a quello comunitario ovvero ancora al diritto internazionale. L’intento è quello di fornire un contributo utile alla formazione del pensiero giuridico moderno su una materia sempre più importante per il perseguimento dell’interesse comune e per il funzionamento delle istituzioni. Nei “Saggi di diritto tributario” sono pubblicate opere di alto livello scientifico, anche in lingua straniera per facilitarne la diffusione internazionale. Il direttore approva le opere e le sottopone a referaggio con il sistema del « doppio cieco » (« double blind peer review process ») nel rispetto dell’anonimato sia dell’autore, sia dei due revisori che sceglie: l’uno da un elenco deliberato dal comitato di direzione, l’altro dallo stesso comitato in funzione di revisore interno. I revisori rivestono o devono aver rivestito la qualifica di professore universitario di prima fascia nelle università italiane o una qualifica equivalente nelle università straniere. Ciascun revisore formulerà una delle seguenti valutazioni: a) pubblicabile senza modifiche; b) pubblicabile previo apporto di modifiche; c) da rivedere in maniera sostanziale; d) da rigettare; tenendo conto della: a) significatività del tema nell’ambito disciplinare prescelto e originalità dell’opera; b) rilevanza scientifica nel panorama nazionale e internazionale; c) attenzione adeguata alla dottrina e all’apparato critico; d) adeguato aggiornamento normativo e giurisprudenziale; e) rigore metodologico; f ) proprietà di linguaggio e fluidità del testo; g) uniformità dei criteri redazionali. Nel caso di giudizio discordante fra i due revisori, la decisione finale sarà assunta dal direttore, salvo casi particolari in cui il direttore medesimo provvederà a nominare tempestivamente un terzo revisore a cui rimettere la valutazione dell’elaborato. Le schede di valutazione verranno conservate, in doppia copia, in appositi archivi. Il termine per la valutazione non deve superare i venti giorni, decorsi i quali il direttore della collana, in assenza di osservazioni negative, ritiene approvata la proposta. Sono escluse dalla valutazione gli atti di convegno, le opere dei membri del comitato e le opere collettive di provenienza accademica. Il direttore, su sua responsabilità, può decidere di non assoggettare a revisione scritti pubblicati su invito o comunque di autori di particolare prestigio. La presente monografia è stata sottoposta a referaggio con il sistema del “doppio cieco” (double blind peer review process). Il volume è stato pubblicato con il contributo del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo. Agostino Ennio La Scala Gli interessi passivi nella determinazione del reddito d’impresa Aracne editrice www.aracneeditrice.it [email protected] Copyright © MMXVI Gioacchino Onorati editore S.r.l. – unipersonale www.gioacchinoonoratieditore.it [email protected] via Sotto le mura, Canterano (RM) () ---- I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: settembre A Elena, Alicia e Alessandro, i miei doni più preziosi A Mamma, per il suo costante sostegno Al Prof. Salvatore Sammartino, il mio Maestro Indice Capitolo I Considerazioni preliminari e oggetto dell’indagine .. Preferenza per il “capitale di debito” rispetto al “capitale di rischio”. Il fenomeno della “sottocapitalizzazione” delle imprese, – .. Brevi osservazioni sulla funzione del credito, – ... Da una prospettiva microeconomica, – ... E da una prospettiva macroeconomica e di contabilità pubblica, – .. Brevi cenni sugli interessi in diritto civile, – ... La nozione di interesse, – ... La classificazione degli interessi, – ... Gli interessi corrispettivi, – ... La determinazione del tasso di interesse, – .. Prospettive diverse tra diritto civile e diritto tributario. Gli interessi intesi quali componenti reddituali nell’ambito delle imposte dirette: primo inquadramento all’interno delle differenti categorie di reddito, – .. Gli interessi passivi quali componenti negativi del reddito di impresa, – .. Peculiarità della componente negativa “interessi passivi” e “oneri ad essi assimilati”, – .. Delimitazione della ricerca: gli interessi passivi quali componenti negativi del reddito d’impresa nell’IRPEF e nell’IRES, – .. La disciplina degli interessi passivi in tributi diversi da quelli reddituali (brevi cenni), – .. Brevi cenni su altri aspetti relativi agli interessi passivi, – ... Gli interessi da ritardato pagamento dei tributi e gli interessi da rimborso spettanti al contribuente, – ... Gli interessi da sanzione e nell’ambito del processo tributario, . Capitolo II La rilevanza degli interessi passivi. Profilo storico ed evoluzione normativa .. Breve excursus storico sulla rilevanza giuridica degli interessi passivi: dal diritto romano al diritto moderno, – ... Gli interessi passivi nel diritto romano, – ... La vexata quaestio del divieto di usurae nel diritto medievale e moderno, – .. Linee evolutive del trattamento tributario del debito nell’imposizione del reddito delle persone fisiche e delle società fino alla riforma del , – ... La disciplina degli interessi passivi dall’originario impianto della riforma tributaria del al Testo unico del , – ... Gli incentivi alla capitalizzazione delle imprese introdotti negli anni ’: la dual income tax, – ... La disciplina dell’IRES e le misure disincentivanti l’utilizzo dei capitali di debito, – .. Le rego Indice le dettate dalla Riforma IRES in materia di deducibilità degli interessi passivi, – ... Il mantenimento della regola del pro–rata generale, – ... L’istituto del pro–rata patrimoniale, – ... La Thin capitalization rule, – .... Caratteristiche principali e obiettivi dell’istituto, – Caratteristiche principali e obiettivi dell’istituto, – .... La definizione di socio qualificato (e di sue parti correlate) e le tipologie di finanziamento rilevanti, – La definizione di socio qualificato (e di sue parti correlate) e le tipologie di finanziamento rilevanti, – .... Aspetti essenziali del meccanismo di applicazione, – Aspetti essenziali del meccanismo di applicazione, – .. La nuova disciplina degli interessi passivi introdotta dalla legge finanziaria : considerazioni preliminari e rinvio ai capitoli successivi, . Capitolo III Gli interessi passivi nella determinazione del reddito di impresa delle persone fisiche e degli enti non commerciali .. La “nuova” formula di deducibilità degli interessi passivi nell’IRPEF, – .. La nozione di redditi di natura finanziaria: brevi cenni, – .. Il cd. monitoraggio fiscale, – .. La nozione di reddito di capitale (brevi cenni), – ... La clausola generale di cui alla lett. h) dell’art. del TUIR, – ... Interessi e altri proventi derivanti da rapporti di finanziamento, – .. Il regime di deducibilità disciplinato dall’art. del TUIR, – ... L’ambito soggettivo , – ... Il requisito dell’inerenza, – .... Peculiarità degli interessi passivi e oggetto del giudizio di inerenza, – .... Inerenza e onere della prova, – .... I distinti profili di inerenza e di congruità, – .. L’insindacabilità delle scelte dell’imprenditore relative alla tipologia delle fonti finanziarie, – .. Il calcolo del pro–rata di deducibilità, – .. Le principali novità rispetto al previgente art. del TUIR, – .. Talune peculiarità degli enti non commerciali residenti, – .. L’applicabilità de iure condito dei criteri stabiliti nella previgente disciplina, – .. Il disposto dell’art. , ° comma, del TUIR, – .. La dubbia ragionevolezza del diverso trattamento giuridico in materia di deduzione degli interessi passivi nella determinazione del reddito d’impresa sulla base della forma iuris del soggetto passivo, – .. Cambiamenti leciti della forma organizzativa d’impresa e comportamenti vietati, – .. Gli interessi passivi nelle fusioni e scissioni di società (brevi cenni), – .. Trasformazioni societarie (brevi cenni), – .. La tendenza ad istituire regimi impositivi comuni nella determinazione del reddito di impresa a prescindere dalla forma iuris adottata dal contribuente, – .. La proposta di istituire la cd. imposta sul reddito imprenditoriale (IRI), – ... Dei buoni propositi del legislatore, – ... . . . sono lastricate le vie dell’Inferno, – ... La rilevanza delle perdite pregresse, – ... La deducibilità degli interessi passivi nell’IRI, – ... Le ragioni a favore del carattere opzio- Indice nale dell’IRI, – .. L’aiuto alla capitalizzazione delle imprese (cd. ACE), . Capitolo IV La deducibilità degli interessi passivi ai fini dell’IRES. Il regime ordinario .. Il regime di deducibilità degli interessi passivi nell’IRES. Considerazioni generali, – .. Pluralità di regimi disciplinati dall’art. del TUIR e individuazione del trattamento “ordinario” del debito nell’imposizione sul reddito delle società, – .. Ambito soggettivo di applicazione del regime ordinario, – ... I trust, – ... Le esclusioni soggettive dal regime ordinario, – .. Definizione dell’ambito oggettivo del regime ordinario di deducibilità. Il problema interpretativo relativo all’individuazione degli interessi rilevanti e il controverso concetto di oneri e proventi ad essi “assimilati”, – ... I negozi tipici diversi dal mutuo espressamente individuati dal legislatore, – .... I contratti di locazione finanziaria, – .... I prestiti obbligazionari e l’emissione di titoli similari, – .... La clausola generale comprensiva di « ogni altro rapporto avente causa finanziaria », – .. Il processo di assimilazione degli oneri finanziari agli interessi passivi, – .. La nozione contabile di onere finanziario e quella di interesse ai fini tributari, – .. L’esame delle principali fattispecie ricorrenti nella realtà imprenditoriale, – ... Il cd. notional cash pooling, – ... Operazioni di pronti contro termine, contratti derivati, utili e perdite su cambi, – ... Le cessioni pro soluto e le cessioni pro solvendo, – ... Gli oneri finanziari accessori, – .. La nozione di “interesse” nel Modello OCSE, – .. L’“interesse” nel diritto dell’Unione europea, – .. La disciplina sulla deducibilità degli interessi passivi alla luce della dipendenza del reddito d’impresa dal risultato del conto economico, – ... Linee evolutive del principio di derivazione (cenni), – ... Le peculiarità dei soggetti IAS–adopter nell’applicazione del regime ordinario di deducibilità degli interessi passivi, – ... Il nuovo quadro contabile, – ... Gli effetti del principio di derivazione in materia di deducibilità degli interessi passivi, – .. Brevi cenni sulla nozione contabile di interesse in ambito IAS/IFRS, – .. Taluni esempi di interferenza dei principi contabili internazionali con riferimento alla qualificazione dei rapporti « aventi causa finanziaria », – .. Esclusioni dal presupposto oggettivo del regime ordinario di deducibilità, – ... L’esclusione degli interessi passivi capitalizzati ricompresi nel costo dei beni, – ... L’irrilevanza degli “interessi impliciti” derivanti da rapporti commerciali e l’inclusione dei corrispondenti interessi attivi, – ... La sorte degli interessi passivi espliciti, – .. La deducibilità degli interessi passivi sostenuti per l’acquisizione dei cd. beni immobili patrimoniali, – .. Le altre esclusioni previste dal sesto comma dell’art. del TUIR, – .. I Indice finanziamenti per l’acquisto di automezzi, – .. Gli interessi attivi virtuali derivanti da operazioni con le pubbliche amministrazioni, – .. Il requisito dell’inerenza, – .. L’attuale sistema di computo degli interessi deducibili, – .. La definizione di risultato operativo lordo (cd. ROL), – .. Il riporto illimitato degli interessi non dedotti e delle quote di ROL disponibili, – ... Il riporto in avanti delle quote di interessi indeducibili e la mancata riportabilità degli interessi attivi, – ... Il riporto delle eccedenze di ROL, – ... Aspetti problematici dei rapporti con la disciplina relativa alle perdite d’esercizio, – .. Le norme antielusive applicabili in presenza di operazioni di fusione e di scissione, . Capitolo V La natura antielusiva del regime ordinario .. Tipicità del regime ordinario di deducibilità nell’IRES, – .. La dubbia ragionevolezza dei dichiarati obiettivi extra–fiscali di incentivo alla capitalizzazione delle imprese quale fondamento del regime ordinario di deducibilità, – .. Le esigenze di gettito e le (malcelate) finalità antielusive sottese alla disciplina ordinaria sulla deducibilità degli interessi passivi, – .. L’individuazione dei possibili comportamenti elusivi posti in essere dal contribuente tramite il ricorso all’indebitamento, – .. I rischi derivanti da arbitraggi fiscali relativi allo spostamento di materia imponibile “camuffata” da interessi non sono necessariamente connessi al fenomeno del transfer pricing, – .. La tendenziale assenza di pericolo in caso di operazioni di finanziamento realizzate a livello interno, nel territorio degli Stati membri dell’Unione europea e dei Paesi “collaborativi” appartenenti allo Spazio economico europeo, – .. La possibile previsione di una soglia di esenzione dal regime ordinario quale soluzione minimale, – .. Altre soluzioni de iure condendo ritenute più incisive ed efficaci, – ... La previsione di una specifica norma antielusiva in sostituzione del meccanismo limitativo generalizzato di computo degli oneri deducibili, – ... La prova contraria relativa alla “capacità autonoma di credito” del contribuente, – .. Le disposizioni antielusive in materia di “ACE”, – .. Le operazioni di (merger) leveraged buy out, – ... Il riconoscimento a livello civilistico. Lo schema negoziale tipico e i principali riflessi in materia tributaria, – ... Analisi critica delle principali contestazioni mosse dall’Amministrazione finanziaria, – .... Il difetto di inerenza, – .... Peculiarità dei gruppi di imprese, – .... La legittimità dell’atto di fusione, – .... L’assenza di valide ragioni economiche, – .... Le operazioni di MLBO “atipiche”. I nuovi orientamenti della prassi, – .... Le violazioni della disciplina sul transfer pricing, – .. La riproposizione delle problematiche già emerse in sede di individuazione della ratio antielusiva del regime ordinario di deducibilità, . Indice Capitolo VI La disciplina degli interessi passivi nel consolidato fiscale nazionale .. Le norme di coordinamento tra deducibilità degli interessi passivi e consolidato fiscale nazionale, – .. Abbattimento del reddito complessivo di gruppo e autonomia riconosciuta alle singole società partecipanti al regime di tassazione consolidata, – .. La sorte incerta delle eccedenze di interessi attivi, – .. Il divieto di trasferimento delle eccedenze di interessi passivi maturate prima dell’adesione al consolidato, – .. L’esame delle principali questioni giuridiche relative ai soggetti “cedenti” quote di interessi passivi, – .. Le problematiche giuridiche riferite ai soggetti “portatori” di ROL, – .. La regia delle scelte individuali e il ruolo dell’ente consolidante, – .. Gli accordi di consolidamento quale espressione della libertà negoziale delle società e degli enti partecipanti, – .. I limiti dell’autonomia negoziale, – .. Il possibile contenuto degli accordi, – .. L’irrilevanza fiscale delle remunerazioni infragruppo, – .. Unitarietà economica e gestionale del gruppo e autonoma soggettività ai fini fiscali, – .. I profili di congruità, – .. Il previgente ottavo comma dell’art. del TUIR, – .. Le principali questioni giuridiche sorte in merito alla sua applicazione, – .. L’abrogazione del regime di inclusione virtuale delle società non residenti e la contestuale inclusione nel computo del ROL dei dividendi distribuiti da società partecipate estere, – .. Recenti modifiche al regime del consolidato fiscale nazionale, – ... Soggetti non residenti ammessi in qualità di enti consolidanti, – ... Il consolidato tra società “sorelle”, – .. L’applicazione della normativa “ACE” nell’ambito del regime di tassazione di gruppo, . Capitolo VII I regimi speciali in tema di deducibilità degli interessi passivi .. La centralità del settore creditizio per la stabilità e lo sviluppo economico degli Stati, – .. Le agevolazioni fiscali per favorire l’accesso al credito (brevi cenni), – .. Le caratteristiche peculiari delle imprese bancarie, finanziarie e assicurative, – .. Il regime di deducibilità per le banche, gli altri soggetti finanziari e le assicurazioni, – .. Le modifiche apportate dalla Legge di stabilità , – .. Le imprese di assicurazione, – .. Le imprese bancarie , – .. Gli altri soggetti finanziari, – .. Le altre esclusioni soggettive dal regime ordinario di deducibilità, – .. La definizione dell’ambito oggettivo del regime speciale di cui al comma –bis dell’art. del TUIR, – .. La definizione di holding industriale, – .. Il requisito della prevalenza dell’attività di assunzione di partecipazioni in società non creditizie o finanziarie, – .. La qualificazione delle sub-holding, – .. Il regime speciale di tassazione di gruppo, . Indice Capitolo VIII I profili internazionali e dell’Unione europea .. Brevi considerazioni introduttive, – .. La nuova weltanschauung delle politiche fiscali a livello internazionale, – .. L’adozione del cd. “Rapporto BEPS” e del relativo Action plan, – .. Il fenomeno dell’erosione fiscale determinata dalla deduzione degli interessi passivi, – .. Le soluzioni individuate , – ... L’interest limitation rule, – ... La cd. group ratio rule, – .. L’esclusione di banche e assicurazioni, – .. Il confronto con il regime ordinario di deducibilità nell’IRES, – .. L’irrilevanza dei canoni di locazione finanziaria dei beni strumentali quale aspetto qualificante della nozione di risultato operativo lordo, – .. L’applicazione indiscriminata del regime ordinario di deducibilità nell’IRES non trova giustificazione in ambito internazionale, – .. Le principali correlazioni con le altre Azioni del Piano anti BEPS dell’OCSE, – ... Il contrasto ai cd. hybrids mismatch arrangements, – ... Collegamenti con la normativa sul transfer pricing e la CFC legislation (brevi riferimenti), – .. La nuova “direttiva antielusione” dell’Unione europea, – .. Le norme che limitano la deducibilità degli interessi, – .. La rilevanza dei gruppi di imprese, – .. La concorrenza fiscale tra i diversi sistemi tributari nazionali e l’esigenza di coniugare la lotta contro l’evasione e l’elusione internazionale con l’esigenza di attrazione di investimenti e capitali, – .. Brevi note sulle principali novità introdotte dal d.lgs. n. del per favorire la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese, – ... Gli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale, – ... L’interpello sui nuovi investimenti, – ... Le novità in tema di stabile organizzazione, – ... La disciplina sulla deducibilità dei costi black list, – ... La disciplina delle controllate e delle collegate estere, – ... I dividendi provenienti da soggetti residenti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato, – ... Liste dei Paesi che consentono un adeguato scambio di informazioni e coordinamento con le black list, – ... Il trasferimento della residenza in Italia, – ... Modifiche alla normativa sul credito di imposta per i redditi transnazionali dei contribuenti residenti, Capitolo I Considerazioni preliminari e oggetto dell’indagine : .. Preferenza per il “capitale di debito” rispetto al “capitale di rischio”. Il fenomeno della “sottocapitalizzazione” delle imprese, – .. Brevi osservazioni sulla funzione del credito, – .. Brevi cenni sugli interessi in diritto civile, – .. Prospettive diverse tra diritto civile e diritto tributario. Gli interessi intesi quali componenti reddituali nell’ambito delle imposte dirette: primo inquadramento all’interno delle differenti categorie di reddito, – .. Gli interessi passivi quali componenti negativi del reddito di impresa, – .. Peculiarità della componente negativa “interessi passivi” e “oneri ad essi assimilati”, – .. Delimitazione della ricerca: gli interessi passivi quali componenti negativi del reddito d’impresa nell’IRPEF e nell’IRES, – .. La disciplina degli interessi passivi in tributi diversi da quelli reddituali (brevi cenni), – .. Brevi cenni su altri aspetti relativi agli interessi passivi, . .. Preferenza per il “capitale di debito” rispetto al “capitale di rischio”. Il fenomeno della “sottocapitalizzazione” delle imprese Le imprese italiane, in via generale, sono scarsamente propense a capitalizzarsi attraverso l’apporto di risorse proprie (dell’imprenditore individuale o dei soci) o ricorrendo ad emissioni azionarie. Si tratta per lo più di micro, piccole o medie imprese (di cui è in gran parte composto il sistema produttivo nazionale) con struttura proprietaria principalmente a carattere familiare e dinastico, restie, in via di principio, all’ingresso di capitali di rischio esterni . Anche per ragioni . Sulla ridotta crescita dimensionale delle imprese italiane e, in via più generale, sulle differenze tra capitalismo “familiare” tipico nel nostro paese e quello “manageriale” che caratterizza, invece, paesi come il Regno Unito, la Francia, la Germania, gli USA, si rinvia alle condivisibili argomentazioni svolte da G. M, L’IRES nel contesto della tassazione delle società nella UE: bilanci e prospettive, in Rass. trib., , , paragrafo .. L’Autore osserva, in Gli interessi passivi nella determinazione del reddito d’impresa di matrice socio–economica e culturale (la cd. cultura d’impresa!), si riscontra, in linea generale, una forte resistenza verso la crescita dimensionale, temendo di perdere pienamente il controllo dell’impresa, nonché il ginepraio normativo, tributario incluso, che ne deriverebbe. Dette imprese, per tali ragioni, inevitabilmente meno competitive e propense all’innovazione rispetto a quelle che seguono diversi modelli organizzativi, più diffusi in altri paesi. Si configurano strutture imprenditoriali spesso prive di adeguati sistemi di raccolta e gestione del risparmio, impermeabili nei confronti degli investimenti esteri e incapaci di penetrare le frontiere dei nuovi mercati emergenti; imprese per le quali il ricorso al prestito di capitali altrui costituisce la principale fonte di finanziamento della propria attività d’impresa, nonostante i molti ostacoli incontrati di natura economica e normativa, con particolare riferimento ai regimi fiscali ostili all’indebitamento tesi ad intralciare la deducibilità degli oneri finanziari ad essa inerenti. particolare, che, mentre nel contesto del primo tipo « gli shareholder, o per dirla altrimenti (Andrea Fedele, ), i soci azionisti con diritto di voto sono più interessati all’eliminazione della doppia imposizione economica e guardano all’imposta sulle loro società come una ritenuta in acconto rispetto alla loro imposta personale, i manager sono più interessati a massimizzare le performance della società da cui dipendono i propri compensi e gli utili dei propri soci investitori, detti stakeholder, le cui imposte personali sono anni luce distanti da quelle della Corporation ». Si v. anche le riflessioni di L. S, Diritto societario e diritto tributario: dieci anni dalle riforme, in Giur. Comm., , , e ss. Per approfondimenti sul cd. “capitalismo familiare” che caratterizza il nostro Paese, contraddistinto dalla polverizzazione del tessuto imprenditoriale nel contesto di una irrisolta “questione meridionale” e di un clima burocratico e normativo sostanzialmente ostile, dominato dall’incertezza della legge e dalla minaccia continua di sanzioni di ogni sorta, si v., ex plurimis, S. T, Il capitalismo italiano, Bologna, ; F. B, Il capitalismo italiano. Storia di un compromesso senza riforme, ; Id. (a cura di) Storia del capitalismo italiano, Roma, ; I., Imprese in cerca di padrone. Proprietà e controllo nel capitalismo italiano, Roma, ; M. S, Senza alibi. Perché il capitalismo italiano non cresce più, Venezia, ; S. C, Le grandi famiglie del capitalismo italiano, ; B. B e F. C, Manager di famiglia. Come i manager vengono scelti e hanno successo nel capitalismo, ; G. G, Poteri deboli. La nuova mappa del capitalismo nell’Italia in declino, Milano, ; G. R R e L. Z, Salvare il capitalismo dai capitalisti, ; G. R (a cura di), Capitalismo opaco, Torino, ; L. D, Mezzogiorno tra feudalità e capitalismo, Napoli, . In particolare, sulle ripercussioni delle criticità tipiche del capitalismo italiano nel mondo finanziario, si v., ex multis, L. G, Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi, Torino, ; M. A e L. F, Come salvare il mercato del capitalismo. Idee per un’altra finanza, Roma, ; A. B, Per un credito locale e globale. Le geocomunità del capitalismo italiano, Milano, ; G. C, Creare il credito e arginare i rischi. Il sistema finanziario tra nobiltà e miserie del capitalismo italiano, Bologna, . . Si rinvia ancora G. M, L’IRES nel contesto della tassazione delle società nella UE: bilanci e prospettive, cit., laddove rileva che: « Se la scarsa apertura al mercato delle società . Considerazioni preliminari e oggetto dell’indagine La preferenza accordata dalle imprese all’indebitamento rispetto che all’utilizzo di capitale di rischio si basa evidentemente anche su ragioni di convenienza fiscale, considerata la possibilità di portare in deduzione dal reddito imponibile gli interessi passivi (e gli oneri ad essi assimilati) corrisposti all’ente finanziatore, abbattendo così l’utile e, quindi, le imposte che gravano sul reddito di impresa. Tutto ciò a fronte di una imposizione piuttosto blanda sugli interessi attivi percepiti dal soggetto erogante, effettuata generalmente mediante ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o attraverso regimi sostitutivi. La remunerazione del capitale di rischio è rappresentata dall’utile distribuito sotto forma di dividendi, i quali non costituiscono, invece, costi inerenti alla produzione del reddito, bensì cespiti imponibili, sebbene parzialmente, a seconda della natura giuridica del soggetto percettore, per attenuare la doppia imposizione economica. Da qui, la persistente diffidenza del legislatore verso il ricorso al capitale altrui che, come vedremo nel prosieguo, lo ha indotto ad introdurre, nel corso del tempo, adottando un’altalenante politica del “bastone e della carota”, meccanismi premiali a favore della capitalizzazione delle imprese, e (più frequentemente) sistemi volti a penalizzare il ricorso all’indebitamento attraverso l’imposizione di limitazioni alla deducibilità degli oneri finanziari che ne derivano. Si tratta, per lo più, di meccanismi di restrizione della deducibilità degli interessi passivi in correlazione con il patrimonio o la redditività dell’impresa, giustificati solo in parte dalle peculiarità che presenta la remunerazione del fattore produttivo “capitale”. Quello della “sottocapitalizzazione” rappresenta un fenomeno economico frutto spesso di consapevoli strategie di pianificazione aziendale internazionale , rispondenti a molteplici e variegate esigenze italiane è dovuta alla connotazione “padronale” con la quale esse sono sovente rette, essa è tuttavia anche la diretta derivazione della difficoltà che le aziende incontrano troppo spesso nel reperimento di forme di finanziamento per lo svolgimento della propria attività di impresa, il che si giustifica con i contraddittori regimi fiscali riservati alle diverse fonti di finanziamento (Franco Gallo , Livia Salvini ) ». . Sull’analisi della cd. “capitalizzazione sottile” da tale prospettiva, si rinvia, per tutti, a P. P, La tassazione degli utili distribuiti e la thin capitalization: profili internazionali e comparati, Padova, . Per un esame comparato delle principali normative introdotte nei sistemi tributari degli Stati membri dell’Unione europea, nonché di taluni Paesi terzi, si rinvia al Taxation paper n. , « Thin capitalization rules and multinational firm capital structure », della Commissione europea, redatto nel . Gli interessi passivi nella determinazione del reddito d’impresa e finalità di natura imprenditoriale, con altrettante implicazioni in campo aziendale, finanziario e giuridico, in primis, sotto il profilo del diritto commerciale . La situazione di sottocapitalizzazione denota una carenza di mezzi propri (equity), elementi del patrimonio netto, rispetto alle risorse finanziarie prestate (debt) da soggetti terzi, non legati, vale a dire, da vincoli giuridici o di fatto con l’impresa mutuataria. Un rapporto squilibrato tra le due componenti aumenta tendenzialmente il rischio di inadempimento dell’impresa nei confronti dei propri creditori, i quali per continuare ad erogare credito tenderanno ad esigere tassi di interesse sempre più elevati. È interesse degli azionisti, pertanto, in via di principio, mantenere l’impresa sufficientemente capitalizzata, immettendo nuovi capitali di rischio propri, ove ciò si renda necessario. La sottocapitalizzazione degli istituti di credito e delle società di assicurazione, soggetti ai quali è riservato un regime giuridico ad hoc in considerazione della rilevanza ontologica che all’interno delle loro strutture aziendali svolge il ricorso al prestito di capitali altrui (v. infra capitolo settimo), costituisce un elemento di maggiore rischio, la cui consapevolezza solo in tempi piuttosto recenti pare sia stata acquisita dagli stessi enti interessati, dalle autorità di controllo, dalle agenzie di rating e dallo stesso legislatore. . Sul tema, si rinvia a: J. B, Thin capitalization rules and multinational firm capital structure, IMF working paper, n. /, International Monetary Fund, Washington DC, ; G. T e G. R, The determinants of thinly capitalized tax avoidance structures: evidence from Australian firms, Journal of International Accounting, Auditing and Taxation, vol. , Elsevier, Amsterdam, , ss.; T. B et al., The impact of thin capitalization rules on the capital structure of multinational firms, Journal of Public Economics, vol. , Elsevier, Amsterdam, , ss.; A. H e M. R, Firms’ financial choices and thin capitalization rules under corporate tax competition, European economic Review, vol , Amsterdam, , ss.; P. E, Corporate taxation, debt financing and foreign–plant ownership, European Economic Review, vol , Amsterdam, , ss.; M.J. G, A multinational solution for the income tax treatment of interest expenses, Bulletin for International Taxation, vol. , IBFD, , ss.; M.A. D, C.F. F e J.R. H, A multinational perspective on capital structure choice and internal capital markets, The journal of finance, vol. , American Finance Association, , ss.; H.L. H, L. L e G. N, Capital structure and international debt shifting, Journal of Financial Economics, vol. , Amsterdam, , ss. . Il regime “speciale” di deducibilità degli interessi passivi destinato alle imprese bancarie e di assicurazione sarà oggetto di trattazione nel settimo capitolo.