Le sostanze trasportate dal fusto sono assorbite dalla radice.
L’apparato radicale può raggiungere profondità notevoli o accrescersi poco al di sotto del livello del terreno.
lo sviluppo dell’apparato radicale dipende dalla disponibilità di acqua e dal tipo di suolo.
La radice fissa la pianta al terreno.
nella carota la radice primaria cresce di più di quelle secondarie.
Una radice di questo tipo viene chiamata a fittone.
Anche la primula ha una radice a fittone
la radice del porro è composta da numerose radici
secondarie di uguali dimensioni , che si ramificano nel
terreno dalla base del fusto.
Questo tipo di radice si chiama fascicolata.
La prima radice della pianta è detta radichetta. Questa si allunga fino a formare la radice primaria, dalla
quale si dipartono le radici secondarie. Sulla sua superficie si nota la presenza di numerosi peli radicali.
La parte terminale, l’apice, è ricoperta dalla cuffia, che protegge i tessuti dal contatto con il terreno.
Nell’apice si formano cellule che permettono alla radice di allungarsi e penetrare nel terreno.
Mettiamo tre piantine in tre condizioni sperimentali diverse.
Nella prima provetta è presente solo acqua, nelle altre due aggiungiamo diverse quantità di olio.
In una l’olio bagna solo la parte priva di peli, nell’altra tutta la zona pilifera.
dopo alcune ore osserviamo che il livello dei liquidi si è abbassato tranne che nella terza provetta.
In questa provetta la piantina è appassita.
Le osservazioni effettuate ci permettono di concludere che i peli radicali sono
l’unica zona in cui avviene l’assorbimento.
io numero di peli radicali è molto elevato: se ne possono trovare fino a 2000 per cm2 di superficie.
In questo modo aumenta la superficie a disposizione nella pianta per l’assorbimento.
