DENTE DI LEONE, TARASSACO, PISCIALLETTO,RADICCHIELLA,SOFFIONE Taraxacum officinale Weber (Compositae Il vocabolo Taraxacum prende origine dall’unione delle parole greche taraxis e akas che rispettivamente significano turbamento e rimedio, in relazione alle proprietà medicinali della specie; più attendibile è la derivazione della radice araba tarahsaqun,termine indicato da queste popolazioni per designare piante appartenenti alle Cichorioideae. L’epiteto officinale, deriva dal tardo latino officina, ossia il laboratorio dove avviene la lavorazione delle piante medicinali. E’ estremamente comune in tutti i luoghi erbosi, su tutto il territorio italiano, dal mare ai monti. La fioritura inizia a febbraio. E’ una pianta erbacea perenne munita di radice carnosa a fittone. Le foglie sono tutte radicali, oblunghe, glabre, roncinate, con segmenti triangolari, lanceolati e rivolti verso il basoo. I fiori di color giallo dorato, sono tutti ligulati e riuniti in infiorescenza a capolino; questi sono portati da lunghi peduncoli cavi che sorgono dal centro della rosetta basale. I frutti sono acheni, sormontati da un pappo ombrelliforme di setole bianche che formano il caratteristico globo piumoso; esso rappresenta un mezzo aerodinamico per facilitare la disseminazione, l’allontanamento del seme dalla pianta madre. USI DELLA PIANTA Questa pianta, considerata quasi infestante, è usata sia in campo medicinale che alimentare. Il decotto preparato delle foglie è impiegato per uso interno come diuretico, sfiammante e come attivatore delle funzioni epatiche, mentre ottenuto dalle radici è adoperato come digestivo e in caso di gastrite. Dalla macerazione della radice in alcool etilico si ottiene un liquore con spiccate proprietà eupeptiche. E’ pratica assai comune raccogliere a primavera le giovani foglie della rosetta basale e consumarle sia cotte che fresche in insalata, normalmente in mescolanza con altre erbe. In tempo di guerra la radice tostata e macinata veniva usata come surrogato del caffè. La medicina ufficiale utilizza sia le foglie che la radice, sfruttandone le sue numerose proprietà terapeutiche, come quella diuretica, depurativa, colagoga, coleretica e lassativa.