__________________________________________________Scompenso Cardiaco 2. Scompenso Cardiaco Lo Scompenso Cardiaco è una patologia caratterizzata da una insufficiente forza contrattile del cuore. È una sindrome multifattoriale che ha un incidenza nella popolazione generale del 3% e una mortalità a 5 anni dalla diagnosi che supera il 50%. È il primo dei ricoveri ospedalieri nella popolazione che supera i 60 anni, ed un terzo di questi pazienti riospedalizza entro un anno dal primo ricovero. La prevalenza dello scompenso cardiaco cresce con l’aumentare dell’età fino a raggiungere percentuali allarmanti nei pazienti ultra settantenni. L’aumento dell’età media della popolazione mondiale (si calcola che nel 2035 una persona ogni 4 avrà 65 anni), dovuto in particolar modo al miglioramento della gestione e del trattamento delle patologie cardiache, hanno contribuito a ritenere i pazienti anziani, il segmento di popolazione mondiale con maggior incidenza e prevalenza di scompenso cardiaco. Fig.1 Eco Cuore Normale Fig.2 Eco Cuore Scompensato La malattia coronarica è senza dubbio la causa più comune che conduce allo scompenso cardiaco. Nell’infarto miocardico, la perdita di tessuto 3 __________________________________________________Scompenso Cardiaco miocardico vitale determina nel tempo una significativa riduzione della funzionalità ventricolare sinistra. Nella fase successiva all’evento acuto, ovvero quando il danno miocardico non è esteso, si attivano dei processi di riparazione e di adattamento (rimodellamento) che danno luogo ad una risposta ipertrofica ed ad una successiva modesta dilatazione del ventricolo sinistro. Grazie a questi meccanismi il cuore riesce a soddisfare le richieste metaboliche dell’organismo e i sintomi in questa fase non sono ancora Fig.3 EcoDoppler Cuore Normale presenti. Fig.4 EcoDoppler Cuore Scompensato In presenza di un danno miocardico esteso, si riduce sensibilmente la capacità contrattile del cuore con il successivo aumento delle pressioni di riempimento del ventricolo sinistro che determinano congestione polmonare che a sua volta riduce ulteriormente la portata cardiaca. In questa fase il cuore non riesce a soddisfare le richieste metaboliche dell’organismo con conseguente comparsa dei sintomi. Oltre la patologia ischemica , che senza dubbio è la causa principale, che predispone allo scompenso cardiaco, altre patologie; l’ipertensione arteriosa, la fibrillazione atriale, le patologie valvolari, le miocarditi, le 4 __________________________________________________Scompenso Cardiaco patologie polmonari, le cardiopatie congenite hanno un ruolo importante nello sviluppo e/o, nel peggioramento dello scompenso 2.1 Sintomi : Lo scompenso cardiaco si manifesta con un corredo sintomatologico diverso da caso a caso a seconda della gravità del danno cardiaco (es. ischemia miocardica), e/o del danno d’organo (es. insufficienza renale ) sottostante. Nello stadio molto precoce della patologia, alcuni pazienti sono del tutto asintomatici, altri sottovalutano sintomi come: stanchezza, respiro affannoso, lievi edemi alle caviglie, considerando questi sintomi, come “normali segni” dell'età che avanza. In uno stadio avanzato (insufficienza cardiaca conclamata) perviene l'incapacità del cuore di fornire sufficiente ossigeno ai tessuti e agli organi (polmoni, fegato, reni, cervello,). In questa fase i pazienti presentano una serie di sintomi quali: Dispnea, Edema degli arti inferiori, Astenia Tosse Addome gonfio o dolente, Difficoltà a dormire in posizione supina, agitazione. Un ruolo importante nello sviluppo e nell’evoluzione dello scompenso e’ determinato dai “fattori di rischio cardiovascolari”; dislipidemie, Ipertensione arteriosa, Diabete, Obesità, Fumo. 5 __________________________________________________Scompenso Cardiaco L’attuazione di protocolli di prevenzione, che passano per Il controllo e/o la modifica dei fattori di rischio migliora la prognosi in termini di mortalità ospedalizzazione e qualità della vita. Anche per la prevenzione dello scompenso cardiaco si può distinguere una prevenzione primaria e una prevenzione secondaria che viene effettuata in base alla stadiazione dell’insufficienza cardiaca secondo le linee guida ACC/AHA. La prevenzione Primaria va rivolta ai pazienti dello stadio A della classificazione ACC/AHA, ovvero pazienti che presentano fattori di rischio ma non hanno una patologia miocardica strutturale o funzionale. La prevenzione Secondaria va rivolta ai pazienti dello stadio B ACC/AHA che hanno un danno cardiovascolare ben definito ma non hanno sviluppato ancora un episodio di scompenso cardiaco 2.2 Stadiazione dello scompenso cardiaco secondo le linee guida ACC/AHA: a) Stadio A: pazienti a rischio di sviluppare insufficienza cardiaca, assenza anomalia miocardica strutturale o funzionale, in assenza di sintomi. b) Stadio B: pazienti con cardiopatia strutturale, con probabilità di sviluppare insufficienza cardiaca in assenza di sintomi. c) Stadio C: pazienti con cardiopatia strutturale sintomatica per insufficienza cardiaca o resa sintomatica dalla terapia d) Stadio D: cardiopatia strutturale avanzata con sintomi severi refrattari al trattamento 6 __________________________________________________Scompenso Cardiaco 2.3 Diagnosi: la Diagnosi viene stabilita in base ai sintomi , agli esami ematochimici e strumentali. La Radiografia del torace evidenzia un allargamento dell’ombra cardiaca già in una fase asintomatica della malattia, ma una diagnosi di certezza viene formulata dalle indagini di medicina nucleare, dalla ventricolografia sinistra in corso di cateterismo cardiaco, dall’ ecocardiografia. Di fondamentale importanza è l’esame ecocardiografico per la valutazione della dilatazione delle camere cardiache, dell’aumento degli spessori parietali, per la determinazione delle aree ischemiche, per la valutazione degli apparati valvolari e della frazione di eiezione. Uno screening ematochimico , mirato principalmente alla valutazione dei paremetri renali, epatici, alla valutazione del PRO-BNP, 2.4 Classificazione dei sintomi dello scompenso cardiaco: Le linee guida internazionali classificano Lo Scompenso Cardiaco in base al grado di limitazione dell'attività fisica. La New York Heart Association classifica lo scompenso cardiaco in Classe I, II, III o IV. La classificazione è basata sui sintomi che si manifestano durante l'esercizio dell'attività: 7 __________________________________________________Scompenso Cardiaco Classe I: Asintomatico (non presenta sintomi): l'attività fisica abituale non provoca dispnea né affaticamento. Classe II: Scompenso cardiaco lieve. L'attività fisica moderata provoca dispnea o affaticamento. Classe III: Scompenso cardiaco da moderato a grave. L'attività fisica minima provoca dispnea o affaticamento. Scompenso cardiaco grave. Spossatezza, dispnea o Classe IV: affaticamento presenti anche a riposo (Ad esempio seduti o sdraiati a letto). 8 __________________________________________________Scompenso Cardiaco 2.5 Trattamento dello Scompenso Cardiaco: Il trattamento dello scompenso cardiaco ha come obiettivo quello di rallentare la progressione della patologia, aumentare la sopravvivenza e ridurre i sintomi allo scopo di ottenere un miglioramento dell’outcome clinico inteso come qualità della vita. Fondamentalmente il dello scompenso cardiaco trattamento prevede l’attuazione di tre importanti percorsi:terapia farmacologica, cambiamenti dello stile di vita, eventuale terapia non farmacologica (impianto di defibrillatori, terapia di re sincronizzazione) . 2.6 Terapia farmacologica: La Terapia farmacologica è mirata al miglioramento dei sintomi. I farmaci utilizzati nella cura dello scompenso cardiaco sono gli ACE-inibitori, i βBloccanti, i diuretici e la digitale nitroderivati. · Diuretici vengono usati per il controllo dei sintomi causati dalla ritenzione di liquidi. Il farmaco di prima scelta è la furosemide o la bumetanide. Gli antialdosteronici sono indicati nei pazienti in uno stato avanzato di scompenso, sono farmaci “risparmiatori di potassio” e quindi indicati nei pazienti che presentano ipopotassiemia in aggiunta ai diuretici “puri” . Devono essere usati con cautela nell’insufficienza renale, e nei pazienti che presentano iponatriemia . Il controllo giornaliero del peso corporeo è un'utile guida per il dosaggio dei diuretici. · ACE-inibitori Sono generalmente indicati in tutti gli stadi dello scompenso cardiaco a meno che non vi sia una controindicazione sogettiva. 9 __________________________________________________Scompenso Cardiaco · β-Bloccanti hanno un ruolo fondamentale nel trattamento dello scompenso cardiaco. I tre farmaci più utilizzati sono: carvedilolo, bisoprololo e metoprololo. · Bloccanti del recettore dell'angiotensina II (ARB) molti studi hanno dimostrato la loro validità nella terapia dello scompenso cardiaco. Al momento rimangono farmaci di “seconda scelta” rispetto agli ace inibitori, o utilizzati quando questi presentano effetti collaterali(soprattutto tosse) · Digitale indicata nello scompenso cardiaco lieve moderato dovuto a disfunzione sistolica, e nei pazienti con fibrillazione atriale cronica per il controllo della frequenza cardiaca. 2.7 Terapia non farmacologica (Impianto di defibrillatori, terapia di resincronizzazione) Nonostante la terapia ottimizzata, una parte di pazienti continua ad avere i sintomi della malattia: astenia, dispnea ed edemi. Una parte selezionata di questi pazienti, che presenta bassa frazione di eiezione (< 35%) un elettrocardiogramma come da blocco di branca sinistro (QRS>120 msec) potrebbe giovarsi della terapia di re-sincronizzazione cardiaca. Questa nuova terapia ha dimostrato di migliorare la condizione clinica , la qualità della vita, di ridurre la mortalità, le ospedalizzazione in più del 65% di pazienti trattati 10 __________________________________________________Scompenso Cardiaco 2.8 Modifiche dello stile di vita: E' importante per un paziente è affetto da Scompenso Cardiaco seguire una dieta alimentare “sana”, riducendo in maniera significativa la quantità di sale e svolgere un'attività fisica moderata seguita da un adeguato riposo. Nel mondo le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte (30%). Ogni anno muoiono 15 milioni di persone per malattie cardiovascolari.Per malattia cardiovascolare si intendono tutte le patologie a carico del cuore e dei vasi. Le più frequenti sono la patologia coronarica, lo scompenso cardiaco , le aritmie. Queste patologie sono favorite da fattori predisponenti: età ,sesso, familiarità,e da fattori scatenanti, ipertensione arteriosa, diabete mellito , ipercolesterolemia , sedentarietà, sovrappeso abuso di alcool e fumo. Un attento controllo dei fattori di rischio e un sano regime alimentare aiutano a prevenire e a ridurre la salvaguardando il malattia cardiovascolare benessere individuale . · L’aumento di colesterolo nel sangue favorisce la formazione di placche aterosclerotiche nelle arterie coronariche. Ridurre il valore della colesterolemia totale al di sotto di 190 mg/dl e il colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”) al di sotto di 100 mg/dl.. · Mantenere la pressione arteriosa sistolica al di sotto di 140 mmhg pressione arteriosa diastolica al di sotto di 90 mmhg e la riduce il rischio di ictus del 50%, di cardiopatia ischemica del 15%, e dell’ insufficienza cardiaca del 50%. 11 __________________________________________________Scompenso Cardiaco · L’attività fisica regolare di almeno 30 minuti al giorno combinata ad una corretta alimentazione aiuta a mantenersi in forma e a ridurre i valori della pressione arteriosa e della colesterolemia. · Il fumo danneggia il cuore favorendo l’aterosclerosi . Smettere di fumare riduce il rischio cardiovascolare di 2 – 3 volte rispetto ai fumatori. · Una dieta adeguata è il primo sistema da adottare per ridurre il sovrappeso, la colesterolemia e aiutare a mantenere sotto controllo la glicemia nei pazienti diabetici · Gli alimenti consigliati per una sana alimentazione sono : pesce, frutta e verdura, legumi (fagioli, piselli, ceci ecc.), carni magre( pollo, coniglio, vitello), latte scremato. · Gli alimenti da evitare sono: Insaccati, ( preferire prosciutto crudo magro,bresaola spek).carni grasse ( oca,maiale, anitra), grassi di derivazione animale (burro, lardo, strutto, panna). Formaggi secchi specie se stagionati,( preferire prodotti freschi ricotta, fiocchi di latte), cibi ad alto contenuto di colesterolo (uova, cervello, fegato, rognone, crostacei…) · Evitare alcolici, bevande ad alto contenuto di zuccheri. Evitare, inoltre, dolci, noccioline, arachidi ecc dopo cena. · il sovrappeso corporeo , dovuto ad una cattiva alimentazione, aumenta il lavoro del cuore e concorre allo sviluppo di ipertensione arteriosa e malattie 12 __________________________________________________Scompenso Cardiaco metaboliche. Per valutare il proprio stato di sovrappeso si utilizza il body mass index (MBI). MBI = peso/statura Sovrappeso: BMI > di 25 ck/m2 Obesità : MBI > 30 kg/m2 È patologica una circonferenza addominale > 102 cm negli uomini e > di 88 cm nelle donne. 2.9 Resincronizzazione Cardiaca Nei pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico refrattario alla terapia farmacologica, può essere presa in considerazione la terapia elettrica di resincronizzazione o CRT. Due grossi Studi Randomizzati (COMPANION e CARE-HF) hanno mostrato l’efficacia della Terapia di Resincronizzazione nei pazienti affetti da scompenso medio/severo (Classe NYHA III-IV) , QRS ≥ 120 ms e Frazione d’Eiezione depressa (FE≤25%) rispetto alla sola terapia Farmacologica. In entrambi gli studi, tra endpoint primari e secondari, sono state analizzate la riduzione di mortalità per tutte le cause, le ospedalizzazioni per tutte le cause e le ospedalizzazioni per scompenso. I risultati hanno dimostrato che la terapia di resincronizzazione con o senza back-up di defibrillazione riduce significativamente il rischio di mortalità nei pazienti con scompenso cardiaco e terapia farmacologica ottimizzata, migliorandone per altro la qualità di vita. In seguito con il MADIT-CRT ci si è posti un obiettivo ancora più ambizioso, ovvero la ricerca dell’efficacia della terapia di resincronizzazione 13 __________________________________________________Scompenso Cardiaco non solo nel trattare lo scompenso cardiaco, ma anche nel prevenire tale condizione. In questo studio infatti sono stati arruolati pazienti con scompenso cardiaco lieve/moderato (classe NYHA I-II), terapia farmacologica ottimizzata ,QRS ≥130 ms e FE≤35%. Nello studio sono stati confrontati pazienti con il solo defibrillatore (indicazione di classe IA per la tipologia di pazienti arruolati) rispetto a quelli con defibrillatore con funzione di resincronizzazione. Si è evinto che nei pazienti con FE repressa, QRS largo e terapia farmacologica ottimizzata, la CRT previene l’evoluzione dello scompenso cardiaco. In seguito a tali studi le Società Americane ed Europee di cardiologia hanno definito indicazione di classe IA per l’impianto di Defibrillatore Biventricolare nei pazienti con FE≤35%, Terapia farmacologica ottimizzata e QRS largo. Il concetto su cui si basa la terapia di resincronizzazione è quello di correggere o annullare i ritardi di attivazione tra le pareti del cuore, che creano dissinergie della contrattilita con conseguente riduzione della forza contrattile. Normalmente lo stimolo elettrico che attiva il tessuto miocardico per dare luogo alla contrazione cardiaca, origina dal NSA e arriva ai ventricoli per diffondersi attraverso fibre preferenziali al tessuto muscolare miocardico ventricolare . Durante questo percorso, le regioni ventricolari vengono attivate con un tempo e una sequenza costante. La regione che per prima viene attivata è la regione medio settale, di seguito, il ventricolo destro, l’ apice (Dx e Sx) la parete anteriore V.Sx, la parete laterale e per ultimo la parete postero basale e la regione infundibolare Dx. Anomalie strutturali (necrosi, fibrosi) in una di queste regioni fa si che lo stimolo devi 14 __________________________________________________Scompenso Cardiaco il suo percorso alterando la normale sequenza di attivazione ( es. si attivano in anticipo regioni che dovrebbero essere attivate dopo) come nel caso di cicatrici infartuali, o subisca un patologico rallentamento, dovuto a blocchi della conduzione nelle branche, o alla una presenza eccessiva di fibrosi come nel caso delle cardiomiopatie idiopatiche. Il risultato è una contrazione scoordinata delle pareti cardiache dovuto a un eccessivo ritardo della diffusione dello stimolo. La geniale intuizione , in tali pazienti, dell’ impianto di elettrocatetere un ulteriore che stimolasse il ventrivolo sx nelle regioni di massimo ritardo, cercano di ristabilire o migliorare la normale sequenza contrazione di attraverso l’annullamento o la riduzione del ritardo intra ventricolare , ha determinato una radicale svolta nella terapia dello scompenso cardiaco. Circa il 70-80 % dei pazienti selezionati e sottoposti a CRT si giova di questa terapia. L’effetto immediato che si riscontra nei pazienti responders è quello che a breve e a lungo termine il cuore recupera la propria funzione contrattile, aumentando la frazione di eiezione, giovandosi di un vero e proprio processo di rimodellamento inverso del ventricolo sinistro. 15 __________________________________________________Scompenso Cardiaco Tecnicamente, l’impianto di un dispositivo biventricolare, (pacemaker o defibrillatore), prevede, rispetto all’impianto di un ICD dicamerale, l’introduzione di un ulteriore elettrocatetere posizionato nelle regioni del cuore sinistro attraverso il seno coronarico. Nello specifico, si introduce un elettrocatetere in atrio dx, generalmente attraverso la puntura della vena succlavia di sinistra, e si di incanula con l’ausilio di elettrocateteri pr elettrofisiologia, e particolari delivery il seno coronarico. Una volta posizionato il delivery cavo nel seno coronarico, si è effettua un venogramma con mezzo di contrasto per valutare l’anatomia venosa del cuore per individuare i vasi dove posizionare elettrocatetere . Successivamente, all’interno del delivery viene fatto avanzare un filo guida ( guida per angioplastica) su cui scorre l’elettrocatetere (cavo) per raggiungere la posizione target precedentemente stabilita. La difficoltà di tale procedura risiede nel fatto che il posizionamento del catetere è soggetto a difficoltà di tipo anatomico, poiché i vasi di interesse possono essere talvolta tortuosi, piccoli, non raggiungibili o raramente assenti, e difficoltà di tipo elettrico, in quanto in alcuni casi non si riesce ad ottenere una buona soglia di stimolazione nella posizione stabilita. Tuttavia, grazie allo sviluppo di nuovi sistemi di canulamento del seno coronarico, e di elettrocateteri sempre più performanti, le percentuali di successo di questa procedura sono sensibilmente migliorate. 16 __________________________________________________Scompenso Cardiaco 17 __________________________________________________Scompenso Cardiaco 2.10 Misura dei Ritardi di conduzione e movimento Tramite EcoCardiografo Lo scompenso cardiaco ed il relativo rimodellamento delle camere determina anche uno squilibrio nella conduzione elettrica dell’impulso cardiaco. Si verificano infatti le dissincronie, ovvero dei ritardi nella conduzione: • Atrio-Ventricolare • Inter-Ventricolare • Intra-Ventricolare L’indagine Ecocardiografica assume una importanza fondamentale nella diagnostica dello scompenso cardiaco. Questa tecnica di rilevazione tramite onda sonora è in grado di valutare pareti e movimenti. 18 __________________________________________________Scompenso Cardiaco L’indagine Doppler permette inoltre di riconoscere la velocità dei fluidi e poter valutare i movimenti dei liquidi all’interno delle camere cardiache. In base alla velocità del flusso è possibile rappresentare con diversi colori sul video, il movimento del sangue. Con il Doppler è possibile vedere, ad esempio, il flusso in entrata ed uscita dal ventricolo sinistro: 19 __________________________________________________Scompenso Cardiaco Nella diagnostica ecocardiografica relativa allo scomponevo cardiaco si utilizzano quattro tipi di approcci ECO trans-toracico, che permettono di misurare differenti parametri cardiaci: - Soprasternale - Parasternale - Apicale - Subcostale L’approccio ECO apicale permette sia una vista a due camere che una a quattro camere. La Vista a 4-camere è la più utilizzata: 20 __________________________________________________Scompenso Cardiaco Vista Eco Apicale a 4 Camere La Vista A 4-camere consente di: a) osservare le anormalità nei movimenti delle pareti ventricolari b) misurare la Frazione di Eiezione (FE): Valori normali di FE sono superiori al 50%. 21 __________________________________________________Scompenso Cardiaco Inoltre con la vista Apicale ad asse lungo possiamo osservare, grazie alla tecnica Doppler diversi parametri: a) Il Rigurgito Mitralico: L’incapacità della valvola mitralica di chiudere ermeticamente i lembi durante la fase di chiusura, in modo da garantire l’assenza di flusso improprio (come nei cuori normali). Questo è ovviamente dovuto alla deformazione che si crea nelle camere cardiache e che slabbra la valvola stessa. Obiettivo del pacing biventricolare è anche quello di cercare di resincronizzare i movimenti delle pareti per ridurre tale rigurgito. 22 __________________________________________________Scompenso Cardiaco b) La riduzione del Riempimento Diastolico: In un cuore sano il riempimento ventricolare della fase diastolica avviene in due momenti distinti: - Il riempimento ventricolare : Quando il ventricolo, al termine della contrazione, si rilascia, generando un risucchio che garantisce il massimo del riempimento ventricolare. - Il contributo atriale A: Quando la contrazione atriale immette nel ventricolo il sangue rimasto in atrio. In un cuore scompensato queste due fasi si fondono e non si distinguono più le due onde E ed A. 23 __________________________________________________Scompenso Cardiaco In genere viene calcolato il tempo di riempimento rispetto all’intervallo RR. In un soggetto sano la percentuale del tempo di riempimento deve superare il 45%. c) Ritardo meccanico Interventricolare: E’ possibile valutare il tempo che intercorre tra l’attivazione elettrica ventricolare (l’inizio del QRS sull’ECG) e il flusso di uscita dai due ventricoli. - PEP-RV: Ritardo tra l’inizio del QRS e l’inizio dell’onda doppler del flusso polmonare. - PEP-LV: Ritardo tra l’inizio del QRS e l’inizio dell’onda doppler del flusso aortico. 24 __________________________________________________Scompenso Cardiaco Il ritardo meccanico inter-ventricolare (IVMD) è quindi misurato in base alla seguente formula: IVMD=LVPEP-RVPEP 25 __________________________________________________Scompenso Cardiaco Vista ParaSternale Asse Lungo La Vista ParaSternale (asse lungo e corto) ci permette una visione laterale di ventricoli. Utilizzando l’Asse Lungo è possibile osservare e misurare i movimenti della parete posteriore del ventricolo sinistro e del setto interventricolare Dalla vista ParaSternale con asse lungo misuriamo i movimenti delle pareti settale e posteriore del ventricolo sinistro, quindi il Ritardo IntraVentricolare Sinistro e Diametri EDD e ESD rispettivamente al termine di diastole e sistole. 26 __________________________________________________Scompenso Cardiaco Vista ParaSternale Asse Corto La vista ParaSternale con asse corto permette un’ immagine chiara della valvola mitrale, dei muscoli papillari, della parete libera del ventricolo destro e della parete posteriore del sinistro. EcoDoppler Tissutale (TDI) Il TDI permette di valutare i movimenti del miocardio durante il ciclo cardiaco. Questi movimenti possono essere analizzati per segmenti predefiniti della parete ventricolare (basale, medio, apicale) con il ColorDoppler 2-D o con il Doppler Tissutale Pulsato. Ovviamente con questa tecnica è possibile misurare i ritardi delle pareti scelte. 27