Economia Politica
Appunti delle lezioni
Raffaele Paci
testo di riferimento:
Mankiw, Principi di economia,
3°ed., 2004, Zanichelli
Cap 7
Efficienza dei mercati
MERCATI, BENESSERE E INTERVENTO PUBBLICO
Questo modulo si occupa dell’economia del benessere, dell’efficienza dei
mercati e dell’economia dell’intervento pubblico. Finora abbiamo svolto un’
analisi positiva (ciò che è) studiando come si determina l’equilibrio nei
mercati concorrenziali grazie alla flessibilità dei prezzi che garantiscono
l’equivalenza tra domanda e offerta.
Vogliamo ora effettuare un’ analisi normativa (ciò che dovrebbe essere),
ossia capire se l’equilibrio concorrenziale è in grado di garantire una
distribuzione ottimale in termini di benessere per gli agenti economici.
Vedremo come i mercati di concorrenza perfetta garantiscono, di norma, il
raggiungimento del massimo livello di benessere per il sistema economico.
Passeremo poi ad analizzare come si misura e come varia il benessere per
la collettività in presenza di tassazione e di commercio internazionale.
Vedremo infine in quali circostanze il mercato “fallisce”, ovvero non riesce a
garantire condizioni di massimo benessere per la collettività richiedendo
pertanto un intervento di regolamentazione da parte dello Stato.
1
Inquadramento generale
Il compito di questa unità è di introdurre l’analisi della economia del
benessere, ossia lo studio di come l’allocazione delle risorse nella
produzione dei vari beni e servizi influenza il benessere del sistema
economico.
In particolare impareremo a misurare il benessere per gli agenti economici
(consumatori e produttori) e vedremo le proprietà in termini di benessere
dell’equilibrio di concorrenza perfetta esaminato finora.
Obiettivi di apprendimento
•esaminare la relazione tra disponibilità a pagare del consumatore e curva
di domanda
•imparare a definire e misurare il surplus del consumatore
•esaminare la relazione tra costi di produzione del venditore e curva di
offerta
•imparare a definire e misurare il surplus del produttore
•vedere come l’equilibrio concorrenziale tra domanda e offerta massimizza
la rendita complessiva del sistema economico.
Disponibilità a pagare e curva di domanda
Definiamo disponibilità a pagare il massimo prezzo che un
compratore è disposto ed è in grado di pagare per ottenere un
bene.
E’ una misura del valore che il compratore attribuisce a quel
bene o servizio.
La curva di domanda indica la disponibilità a pagare dei consumatori, ogni
punto sulla curva rappresenta l’ammontare massimo che il consumatore è
disposto a pagare per quel determinato bene.
2
Disponibilità a pagare e curva di domanda
Compratore
Prezzo
A
100
B
80
C
70
D
50
€100
Quantità
domandata
>100
Nessuno
Da 80 a 100
A
1
Da 70 a 80
A, B
2
Da 50 a 70
A, B, C
3
< 50
Tutti
4
a pagare
P
Compratore
Disponibilità
0
disponibilità a pagare
A
B
80
disponibilità a pagare
C
70
disponibilità a pagare
D
50
disponibilità a pagare
Domanda
0
1
2
3
4
Q
Costruzione del surplus del consumatore /1
Immaginiamo di avere una sola unità
del bene e di fare un’asta partendo
da 10 euro. Man mano che il prezzo
sale i consumatori con disponibilità a
pagare più bassa si ritireranno.
100
80
70
50
Domanda
1
2
3
4
Acquirente
Disponibilità
a pagare
A
100
B
80
C
70
D
50
Quando l’asta raggiunge 80€
A ottiene il bene (gli altri 3
sono fuori dal mercato),
pagando € 20 in meno di
quanto sarebbe stato
disposto a pagare.
Rendita del consumatore = 20 €
3
Costruzione del surplus del consumatore /2
Supponiamo ora di avere due beni e di fare un’asta con
le stesse modalità di prima
Quando l’asta raggiunge 70€ A e B
ottengono il bene (gli altri 2 sono fuori dal
mercato), pagando A € 30 in meno di
quanto sarebbe stato disposto a pagare, e
B 10 € in meno.
100
80
70
50
Rendita del consumatore = 40 €
Domanda
1
2
3
4
Surplus o Rendita del consumatore
L’area compresa tra la curva di domanda (che riflette la
disponibilità a pagare dei compratori) e il livello del prezzo
che viene effettivamente pagato è la misura della rendita
del consumatore.
Se il prezzo diminuisce,
aumenta la quantità acquistata
A
B
ABC = rendita del
consumatore
C
Prezzo
di mercato
BCED=rendita addizionale per i
consumatori iniziali
A
B
D
C
E
F
CEF= rendita
addizionale per i nuovi
consumatori
rendita del consumatore = disponibilità a pagare - prezzo di mercato
La rendita è una buona misura del benessere in quanto si basa sulle preferenze dei
consumatori e ci illustra il vantaggio che ricavano dalla partecipazione al mercato.
4
Costi di produzione e curva di offerta
Così come il surplus del consumatore è collegato alla curva di domanda,
il surplus (o rendita) del produttore è collegato alla curva di offerta.
Per ogni quantità, il prezzo indicato sulla curva di offerta rappresenta il
costo del venditore marginale, il venditore che lascerà per primo il
mercato se il prezzo si dovesse abbassare anche di pochissimo.
Consideriamo come esempio il mercato degli imbianchini dove operano
quattro produttori che hanno costi diversi (dovuti a diverse abilità,
tecnologie, costo opportunità)
Venditore
A
B
C
D
Prezzo
900
800
600
500
Quantità
offerta
Venditori
> 900
tutti
4
Da 800 a 900
B, C, D
3
Da 600 a 800
C, D
2
Da 500 a 600
D
1
< 500
Nessuno
0
Costi di produzione e curva di offerta
Per ciascun prezzo avranno convenienza a stare nel mercato e quindi offrire
il bene solo quei produttori che hanno costi di produzione non superiori al prezzo
di mercato.
Prezzo
offerta
900
800
600
500
1
2
3
4
Quantità
La curva di offerta rappresenta i costi di produzione dei venditori
5
Misurare il surplus del produttore con la curva di offerta
Ipotizziamo che sul mercato prevalga un prezzo = €800. A questo prezzo solo
due produttori (D,C) avranno convenienza, dati i costi di produzione, a offrire
il bene.
Prezzo
Offerta
Surplus totale
produttori (€500)
€900
800
surplus
produttore C (200)
600
500
surplus
produttore D (300)
Quantità
0
1
2
3
4
I costi di produzione (curva di offerta) sono più bassi del prezzo di mercato, la differenza
costituisce la rendita dei produttori
Il Surplus o Rendita del produttore
Il surplus del produttore è dato dalla differenza tra prezzo di mercato e
costi di produzione rappresentati dalla curva di offerta.
Prezzo
surplus addizionale
per i produttori iniziali
BCED
P2 D
P1 B
Surplus
iniziale
ABC
E
F
C
Offerta
… se il prezzo sale a P2
aumenta il surplus dei produttori
Surplus per i
nuovi produttori
CEF
A
0
Q1
Q2
Quantità
6
Surplus consumatore e produttore nell’equilibrio di mercato
Una misura del benessere totale del sistema economico è data dalla
somma delle rendite degli agenti economici che operano sul mercato:
consumatori e venditori.
Rendita Totale = Rendita del consumatore (RC) + Rendita del produttore (RP)
dove:
Rendita consumatore = valore del consumatore – prezzo pagato
Rendita produttore = prezzo ricevuto – costo per il venditore
poiché il prezzo pagato = prezzo ricevuto si ha:
Rendita Totale = valore del consumatore - costo per il venditore
Rendita totale
Surplus totale = surplus consumatore + surplus produttore (area AEC)
Prezzo
A
D
Prezzo
di equilibrio
Offerta
surplus
consumatore
E
surplus
produttore
B
Domanda
C
0
Quantità di equilibrio
Quantità
7
Efficienza
Efficienza: proprietà grazie alla quale una società attraverso l’allocazione
delle proprie risorse scarse, massimizza il surplus totale dei suoi membri.
Ci domandiamo se l’allocazione delle risorse (prezzo e quantità di
equilibrio) risultante dal libero mercato in concorrenza perfetta è efficiente
oppure no.
Efficienza della quantità di equilibrio nel mercato concorrenziale
Prezzo
Offerta
Valore per
compratori
Costo per
produttori
Costo per
produttori
0
Valore per
compratori
Quantità di
equilibrio
Il valore per i compratori
è maggiore del costo per
i produttori.
Nel punto di
equilibrio
la Rendita totale
è massima
Domanda
Quantità
Il valore per i compratori
è minore del costo per i
produttori.
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Mercati concorrenziali ed efficienza Conclusioni
Il libero mercato alloca l’offerta ai compratori che gli attribuiscono un
maggior valore.
Il libero mercato alloca la domanda ai venditori che possono produrre al
costo più basso.
Il libero mercato produce la quantità di beni che massimizza la somma
delle rendite dei consumatori e dei produttori.
Non esistono altre allocazioni (ossia altri livelli di prezzo e quantità) che
possono garantire un benessere maggiore per la collettività nel suo
insieme. Solo nel punto di equilibrio la rendita totale (valore per
consumatore – costo per produttore) è massima.
Il mercato concorrenziale è in grado di allocare le risorse scarse nella
produzione dei vari beni in modo tale che in ciascun mercato vi sia una
situazione di efficienza in cui la quantità prodotta è esattamente quella
per la quale il valore assegnato dai consumatori all’ultima unità prodotta
è uguale al costo di produzione di questa ultima unità.
Fallimento del mercato
Tuttavia si deve sottolineare che i mercati non sempre sono in grado di
allocare le risorse in modo efficiente. In particolare ciò avviene quando
alcune delle caratteristiche dei mercati concorrenziali che abbiamo elencato
in precedenza non si verificano.
Ad esempio, in presenza di esternalità, oppure beni pubblici, potere di
mercato da parte dei produttori, ecc..
In questi casi siamo in presenza di fallimenti di mercato e il libero mercato
non è in grado di garantire alla collettività condizioni di efficienza e pertanto
è preferibile l’intervento di regolamentazione da parte di un pianificatore
sociale (ossia lo Stato).
Efficienza ed Equità
Infine è bene ricordare che l’equilibrio di concorrenza perfetta garantisce
condizioni di efficienza ma non dice niente sull’ equità di tale situazione. In
altri termini ci dice che la torta prodotta dal sistema economico è la più
grande possibile, ma non ci dice se la divisione tra i diversi agenti economici
è equa.
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