AFASIA: DISTURBO NELL’USO E NELLA COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO. La valutazione del paziente con disturbo della parola analizza se il paziente sa: 1. parlare fluentemente, con ritmo e articolazioni normali e senza parafrasi, errori di sintassi o grammaticali o l’uso di circolocuzioni; 2. ripetere con precisione suoni, parole o frasi; 3. comprendere il linguaggio parlato; 4. nominare oggetti di uso comune; 5. leggere ad alta voce correttamente e con comprensione; 6. sillabare le parole; 7. scrivere correttamente. Compiti di transcodificazione: lettura ad alta voce, ripetizione, scrittura sotto dettato, copia. AFASIA DI BROCA PRONUNCIA, RITMO Difficoltosa, disartria balbettio Omissione di sillabe, agrammatico, telegrafico Compromessa,ma RIPETIZIONE migliore VERBALE dell’eloquio spontaneo COMPRENSIONE Sufficientemente normale o DEL lievemente LINGUAGGIO deficitaria PARLATO COMPRENSIONE Maggiormante deficitaria del DEL linguaggio LINGUAGGIO parlato SCRITTO Goffa, SCRITTURA sgrammaticata, errori di ortografia CONTENUTO VERBALE DENOMINAZIONE Migliore dell’eloquio spontaneo Emiplegia ALTRI SEGNI aprassia AFASIA DI AFASIA DI GIRO LOBO REGIONE AFASIA WERNICKE CONDUZIONE ANGOLARE TEMPORALE OCCIPAITALE GLOBALE INFERIORE Normale, Normali Normali Pause Normali Molto fluente, occasionali per compromessi loquace trovare le parole Uso di parole Alcune parole Spesso Talvolta normale Molto sbagliate o sbagliate normale circonlocuzioni compromesso inesistenti Compromessa Compromessa normale normale normale Molto compromessa Molto compromessa Lievemente compromessa normale normale normale Molto compromessa normale Molto compromessa Molto compromessa normale normale Molto compromessa Molto compromesso Talvolta compromesso Molto compromesso Emianopsia, anomia per i colori Emiplegia Compromessa Spesso normale Molto ma meno del compromessa linguaggio parlato Calligrafia non Talvolta errori di Molto compromessa, sillabazione e di compromessa, ma errori di linguaggio errori di sillabazione e sillabazione in accuratezza Nomi sbagliati Talvolta nomi Spesso sbagliati compromesso Talvolta emianopsia e aprassia Lieve emiparesi, Lieve emiparesi, acalculia, mancata agnosia digitale, percezione degli emianopsia stimoli al destra AFASIE NON FLUENTI. Il paziente parla poco, usando frasi brevi Afasia Motoria o Afasia di Broca, L’afasia di Broca consiste nella perdita della memoria dello schema motorio necessario per il linguaggio, senza compromissioni del movimento muscolare. L’eloquio è estremamente impoverito sino ad essere funzionalmente muti, sovente è ridotto a frasi stereotipali o non senso. L’eloquio è ridotto per la presenza di aprassia verbale. L’aprassia verbale è un disturbo della produzione dei fonemi (unità sonore di base del linguaggio parlato) per anomalie nell’iniziazione, coordinazione o nella sequenzialità dei movimenti muscolari. I pazienti affetti da aprassia verbale sono in grado di muovere i muscoli coinvolti nel parlare, ma hanno difficoltà nell’esprimersi per un diminuito controllo volontario di tali muscoli. Sembra che il paziente abbia dimenticato come produrre i suoni del linguaggio. Sono caratteristici dell’aprassia verbale gli errori fonemici e i movimenti di prova dei muscoli articolari. La prosodia può presentare delle anomalie anche quando sono lievi l’ipostenia, il rallentamento o la ridotta coordinazione nei riflessi e nella risposta automatica. L’aprassia verbale va differenziata dalla disartria e dall’aprassia bucco-facciale non verbale. La produzione è agrammatica (riduzione e semplificazione delle regole grammaticali). I verbi, quando ci sono, appaiono in forme non declinate, generalmente all’infinito, participio passato o terza persona singolare del presente indicativo. Pronomi e preposizioni tendono ad essere omessi. Sono presenti anomie e parafasie verbali. La comprensione orale può apparire normale su argomenti familiari e in semplici prove d’esame.. Una valutazione più approfondita mette tuttavia in luce un deficit di comprensione sia se viene valutata con test sufficientemente impegnativi (Test dei Gettoni), sia quando la comprensione dipende dalla corretta interpretazione di strutture sintattiche (frasi passive). Pazienti con produzione agrammatica presentano una produzione scritta simile. Compiti di transcodificazione. La copia è conservata. Il dettato presenta le stesse difficoltà della scrittura spontanea Lettura ad alta voce e la ripetizione presentano le stesse difficoltà del linguaggio orale. Il paziente ha sovente consapevolezza della propria condizione con conseguente reazione emotiva di frustrazione. Afasia Globale Una lesione che distrugge gran parte delle aree fronto temporo parietali del linguaggio provoca l’afasia globale. I associano generalmente emiparesi, emianestesia e frequentemente anche emianopsia, Il disturbo del linguaggio è così grave che una valutazione neuropsicologica approfondita non è possibile. Tutti gli aspetti del linguaggio sono generalmente compromessi. La produzione orale, non fluente, gravemente ridotta può essere esclusivamente composta da alcuni suoni sillabici o stereotipie Queste ultime, dette anche espressioni ricorrenti, consistono in una serie di sillabe senza senso, o in un neologismo, una o più parole significative ( oh mio Dio), o una frase, che vengono ripetute senza variazione ogni volta che il paziente vuole dire qualcosa. La comprensione è sempre molto deficitaria. La scrittura spontanea e la comprensione della lettura sono compromesse quanto il linguaggio orale. I compiti di transcodificazione sono nulli Afasia Trancorticale Motoria Corrisponde all’afasia dinamica di Luria. Consegue generalmente a lesioni frontali premotorie con risparmio dell’area di Broca. Sono state descritti anche casi per lesione dell’area supplementare motoria sulla faccia mesiale del lobo frontale. Può esservi emiparesi ma raramente si hanno disturbi aprassici. Di fatto il paziente è in grado di eseguire correttamente tutti i compiti linguistici: l’eloquio è ben articolato, la comprensione del linguaggio parlato e scritto è, se non integra, poco compromessa ed i compiti di transcodificazione sono ben eseguiti. Il paziente tende a non usare spontaneamente il linguaggio e, quando lo fa, usa parole isolate o frasi molto brevi. Vi è una notevole dissociazione tra la sua capacità di descrivere un evento ( che è gravemente compromessa) e la sua capacità di ripetere frasi anche lunghe e complesse. AFASIE FLUENTI. Afasia Sensoriale o Afasia di Wernicke La lesione responsabile dell’afasia di Wernicke è una lesione localizzata nella parte posteriore della prima circonvoluzione temporale (Area di Wernicke). Sono frequenti i deficit del campo visivo (emianopsia o quadrantopsia), aprassia ideomotoria e ideativi. L’eloquio è fluente spesso relativamente abbondante, in alcuni casi logorroico. Caratterizzato da errori fonetici ( parafasie fonetiche, neologismi, gergo fonetico). La prosodia è ben conservata. Il paziente è inconsapevole che la sua produzione è incomprensibile per l’interlocutore. La comprensione sia del linguaggio orale che della lettura è gravemente compromessa. La scrittura è qualitativamente simile all’eloquio. Ripetizione, lettura ad alta voce e dettato sono gravemente compromessi. Nella produzione spontanea e nei compiti di denominazione oltre agli errori fonetici (più o meno evidenti), si ritrovano degli errori verbali ( parafasie semantiche e anomie) che nei casi più gravi possono arrivare ad un gergo. Afasia di conduzione Tre possibili sedi lesionali che provocano l’afasia di conduzione: il giro sovramarginale e la sostenza bianca sottostante, la corteccia uditiva, la corteccia dell’insula. Frequentemente è presente disturbi di moto e del campo visivo, più raramente deficit aprassici. L’eloquio è fluente ma vi sono frequenti interruzioni dovute alle conduites d’approche (successive variazioni fonetiche della parola bersaglio prodotte dal paziente nel tentativo di autocorregersi). La produzione è caratterizzata da altri tipi di errori fonemico, soprattutto parafasie fonetiche e anomie; più rare le parafasie verbali. La ripetizione e la lettura ad alta voce sono caratterizzate dagli stessi tipi di errori ed il paziente può non essere in grado di leggere o ripetere neppure una parola. La grave compromissione della capacità di ripetere è in netto contrasto con la buona comprensione. Afasia transcorticale sensoriale È una forma abbastanza rara. Si ritiene che la lesione si collochi nelle aree posteriori del linguaggio, aree 37 e 39, risparmiando l’area di Wernicke. I disturbi del campo visivo sono molto frequenti Quasi sempre si riscontra aprassia ideomotoria e ideativi. Alcuni pazienti presentano anche anosoagnosia e ecolalia. L’eloquio è fluente con anomie e frequenti parafasie verbali che possono arrivare a destrutturate totalmente la produzione che si presenta allora come un gergo verbale totalmente incomprensibile. La ripetizione di parole e frasi è corretta, anche se il paziente non ne capisce il significato. La comprensione del linguaggio parlato e scritto è gravemente compromessa. La lettura e la scrittura, spontanea e sotto dettato, sono più o meno parallele alla produzione orale d evidenziano lo stesso tipo di errori con prevalenza di parafasie verbali. Afasia amnestica o anomica Non si è certi della localizzazione della lesione. Il sintomo principale è l’anomia, cioè la difficoltà a produrre dei nomi in compiti di denominazione e in produzione spontanea. Vi possono essere, poco frequenti, alcune parafsie fonetiche o verbali. L’eloquio è fluente e le frasi sono grammaticalemente corrette anche se spesso vengono interrotte per la difficoltà del paziente a recuperare parole specifiche, che possono essere sostituite da circonlocuzioni o parole pass-par-tout. Il paziente è in grado di comprendere bene quanto sente e quanto legge. Nella produzione scritta si ritrovano le stesse caratteristiche di quella orale con qualche errore disortografico. I compiti di transcodificazione sono ben eseguiti.