Lateralizzazione emisferica • I due emisferi sono funzionalmente simmetrici? • Nel secolo scorso una serie di osservazioni di tipo anatomo-clinico evidenziò la superiorità dell’emisfero sinistro per il linguaggio (nacque il concetto di dominanza emisferica) Lateralizzazione emisferica • 1863 Paul Broca descriveva otto casi nei quali a lesioni del lobo frontale sinistro conseguivano disturbi espressivi del linguaggio • 1874 Karl Wernicke descriveva un’area la temporale sinistra (tra la corteccia uditiva primaria ed il giro angolare) la cui compromissione determinava un disturbo di comprensione Il modello di WernickeGeschwind Centro Verbo-motore Rievocazione delle immagini motorie: M Codice dei movimenti muscolari Centro dei concetti B Rievocazione dei significati Centro Uditivo verbale A Riconoscimento uditivo Articolazione Motoria delle parole Stimolo acustico Corteccia motrice Area di Broca Corteccia uditiva primaria Lateralizzazione emisferica • Più recentemente prove sperimentali di inattivazione di un emisfero da iniezione di un barbiturico • Prove anche dai pazienti split-brain: asimmetria nella capacità di verbalizzare delle risposte – numeri, parole, figure ed oggetti presentati nell’emicampo visivo destro sono denominati/letti senza difficoltà. Descrizioni verbali di stimoli sensoriali sono impossibili per l’emisfero destro (emicampo sinistro) Lateralizzazione emisferica • Nella quasi totalità dei soggetti destrimani (96%) e nel 70% mancini l’emisfero sinistro è dominante per le funzioni linguistiche (93% degli adulti) • Il processo di lateralizzazione inizia verso il 3° 4° anno di vita e si va successivamente consolidando sino a completarsi verso i 12/15 anni. Dopo tale età l’emisfero sinistro ha assunto gran parte dell’intera funzione linguistica I due emisferi sono anatomicamente simmetrici? • I due emisferi sono quasi del tutto simmetrici: l’unica eccezione è costituita dall’area del planum temporale (nel 65% più estesa nell’emisfero sinistro) • Tale asimmetria è già visibile in epoca prenatale tanto da far pensare allo sviluppo del linguaggio abbia forti componenti innate I due emisferi sono anatomicamente simmetrici? Correlati anatomici delle funzioni linguistiche • Livello corticale: area perisilviana – Settore anteriore:area di Broca, giro precentrale, sostanza bianca sottostante – Settore posteriore: area di Wernicke, giri di Heschl, il giro angolare • Livello sottocorticale: – Talamo – Nuclei della base che cos’è l’AFASIA? Il paziente afasico ha difficoltà in uno o più dei seguenti processi: – – – – parlare comprendere quando gli altri parlano, scrivere, leggere ad alta voce, comprendere quello che viene letto che cos’è l’AFASIA? Definizione di afasia – Il termine afasia si utilizza per indicare diversi quadri clinici caratterizzati da un deficit della capacità di comprendere, elaborare e produrre messaggi linguistici che consegue a lesioni focali del cervello, in persone che avevano in precedenza già acquisito un uso normale del linguaggio. – Il deficit compare solitamente per lesioni focali dell’emisfero cerebrale di sinistra. – Nessun disturbo sensoriale (uditivo o visivo), né motorio è responsabile di tali deficit Come insorge? • La lesione cerebrale é ACQUISITA e non congenita, può instaurarsi improvvisamente (eventi traumatici o vascolari) oppure in maniera lenta e progressiva (sindromi neoplastiche o degenerative) • La lesione cerebrale è focale, coinvolge, in tutto o in parte, le cosiddette “aree del linguaggio”, zone perisilviane, dell’emisfero sinistro …ma è un disturbo generico della comunicazione? • Usualmente l’afasico comunica meglio di come parla – è in grado di mantenere l’interscambiabilità di ruoli – é in grado di esprimersi attraverso strumenti comunicativi non linguistici, quali il disegno o il gesto – mantiene la capacità di formulare uno scopo comunicativo – di interpretare le informazioni contestuali e di intuire le motivazioni e le aspettative dell’interlocutore L’afasia non è un disturbo di articolazione della parola • la paralisi e l’ incoordinazione della muscolatura articolatoria (disartria) impediscono una buona articolazione dei fonemi, ma non compromettono la capacità di comprendere o programmare un messaggio verbale in tutti i suoi aspetti linguistici (selezione delle parole, strutturazione della frase) L’afasia non è un disturbo di fonazione • i pazienti con patologie a carico dell’apparato fonatorio (afonie, disfonie) hanno gravi difficoltà nel parlare ma mantengono integra la capacità di comprendere il linguaggio o di produrre tramite la scrittura L’ afasia non è un deficit dell’intelligenza o del pensiero • i pazienti afasici mostrano, spesso, un disturbo limitato alle competenze linguistiche Riassumendo!! • L’Afasia è un disturbo acquisito che interessa i processi centrali di elaborazione linguistica, può coinvolgere una o più componenti del processo di COMPRENSIONE PRODUZIONE Linguaggio ORALE Linguaggio SCRITTO Linguaggio ORALE Linguaggio SCRITTO Fluenza 1° criterio diagnostico • Il termine fluenza indica un certo numero di caratteristiche quali: – Prosodia (ritmo e pattern di intonazione) – Articolazione (sforzo, inceppi vs fluidità) – Abbondanza dell’eloquio: operativamente la più lunga sequenza di parole prodotta nel linguaggio spontaneo Fluenza 1a suddivisione • AFASIA FLUENTE: – Prosodia conservata – Articolazione non difficoltosa – Abbondanza dell’eloquio: 6-7 parole per sequenza • AFASIA NON FLUENTE: – Prosodia alterata – Difficoltà articolatorie – Abbondanza dell’eloquio: max 4 parole per sequenza ERRORI • STEREOTIPIE (ST):qualunque stimolo linguistico, (frammenti sillabici “ta ta ta”, parole significative “mamma mamma”, neologismi “totomete”), ripetuto iterativamente dal paziente. Parole passe-partout • DIFFICOLTA’ ARTICOLATORIE (DA): Emissione esplosiva o scandita, inceppi, elisione e/o sostituzioni di fonemi secondo tendenze ben definite (“picchiere” per /bicchiere) • ANOMIE (A): qualsiasi ovvia difficoltà a trovare la parola voluta: il paziente commenta di non ricordare la parola corretta (es: “sì lo so ma non mi viene”, fa il gesto di scrivere per /penna/) o fa uso di CIRCONLOCUZIONI (“quella che serve per aprire la porta” per /chiave/) ERRORI • PARAFASIE SEMANTICHE (PS): Parole semanticamente correlate alla parola bersaglio ( “frutta” per /ciliegia/, “cane” per /gatto/) • PARAFASIE VERBALI (PV): Parole che non sono semanticamente e /o fonologicamente correlate alla parola/bersaglio (“cappello” per /sedia/) • PARAFASIE FONEMICHE: Elisione, sostituzione, inserzione o trasposizione di un fonema di una parola che però resta riconoscibile (“obrello” per /ombrello/; “telepono” per /telefono/; “automiobile” per /automobile ERRORI • GERGO PARAFASICO (GP): Successione fluente di parole in sé significative, ma semanticamente inappropriate emesse con normale prosodia e integrate in frasi sintatticamente ben strutturate ma inutili alla comunicazione in quanto globalmente incomprensibili (“ieri il tavolo con mio marito andremo più tardi” per /ombrello/). Talvolta si può rintracciare in questa “insalata di parole” qualche nucleo di significato affine a ciò che é stato richiesto. ERRORI • NEOLOGISMI (N): Non parole che non hanno somiglianza fonologica con la parola bersaglio (“pertina” per /barca/) • GERGO FONEMICO-NEOLOGISTICO (GNF): Serie sillabiche senza senso, emesse con scioltezza e normale prosodia, così da dare l’impressione di un eloquio normale in idioma sconosciuto (“este ni falino pesso tone” per /orologio/); a volte il gergo può essere costituito da un miscuglio di parole reali e sillabe senza senso ERRORI •AGRAMMATISMO (Agr):La struttura della frase risulta impoverita a causa di omissioni di elementi grammaticali (preposizioni, articoli, ausiliari, flessioni grammaticali); restano soltanto gli elementi più significativi quali sostantivi, aggettivi, i verbi sono poco frequenti e coniugati spesso all’infinito. Linguaggio telegrafico (“rubinetto…….acqua scendere….sapone….spugna…..asciugare”) ERRORI •PARAGRAMMATISMO: Non é la riduzione dell’organizzazione grammaticale quanto la giustapposizione di sequenze inaccettabili: scelta errata delle preposizioni, confusione nella coniugazione del verbo, confusione nell’accordo di genere o numero (io era molto stanco; ho sentito un troppo calore”) Le sindromi afasiche classificazione di Boston (Goodglass e Kaplan 1972) • L’afasia di Broca – – – – L’emissione del discorso non è fluente Disturbi articolatori Cattiva ripetizione Comprensione buona o moderatamente compromessa per frasi brevi. Alterata per frasi sintatticamente più complessa – Correlato anatomico: lesioni frontali che arrivano ad interessare la parte posteriore del terzo giro frontale (44,45 Brodmann). Nei casi più gravi si estende alle regioni premotorie e prefrontali • I pazienti con afasia di Broca usano solo parole chiave (linguaggio telegrafico) • I sostantivi sono usati solo al singolare, i verbi all’infinito o participio, vengono eliminati gli articoli, gli aggettivi e gli avverbi (agrammatismo/paragrammatismo) • Consapevolezza dei deficit Le sindromi afasiche • Afasia di Wernicke – – – – evidenti deficit di comprensione Il linguaggio è fluente ma parafasico Deficit di ripetizione La lesione interessa principalmente la parte posteriore del lobo temporale sinistro (22 Brodmann) ma si estende anche alla parte superiore del lobo temporale (aree 40 e 39) ed inferiormente (area 37) Le sindromi afasiche • Come parla l’afasico di Wernicke – Usano parole sbagliate o combinazioni di parole sbagliate (parafasia) – Nelle forme più gravi inventano parole nuove – Sono molto loquaci (logorrea) – Alla domanda “dove abiti?”: “sono venuto là prima di qua e sono ritornato là” Le sindromi afasiche • L’afasia globale • È la forma clinica più grave caratterizzata da un eloquio non fluente e una comprensione uditiva deficitaria • È dovuta a lesioni estese che interessano i lobi frontali e temporali dell’emisfero dominante Le sindromi afasiche • Le afasie transcorticali • sono caratterizzate dalla presenza di ripetizione conservata – Nella forma motoria: l’eloquio è ridotto, non fluente spesso agrammatico mentre la comprensione è normale. Lesioni del lobo frontale che interrompono le connessioni tra area di Broca e altre strutture frontali – Nella forma sensoriale: l’eloquio è fluente ma ricco di parafasie, la comprensione è deficitaria. La lesione riguarda la giunzione parieto-temporo-occipitale Le sindromi afasiche • Le afasie anomica – Caratterizzata dalla peculiare difficoltà a trovare le parole esatte. L’eloquio è corretto, fluente, senza difficoltà articolatorie ma con latenze – La comprensione è buona