Verso la prova di Matematica all’esame di Stato Quesiti sulla geometria piana o ad essa riconducibili Liceo Scientifico tradizionale 1. Quesito 10, a.s. 2010/11, sessione suppletiva Data una circonferenza di centro O, si conducano negli estremi A e B di un suo diametro AB le tangenti e siano C e D i punti d’intersezione di esse con una terza tangente alla circonferenza. Di dimostri che l’angolo CÔD è retto. 2. Quesito 9, a.s. 2010/11, sessione ordinaria Si provi che, nello spazio ordinario a tre dimensioni, il luogo geometrico dei punti equidistanti dai tre vertici di un triangolo rettangolo è la retta perpendicolare al piano del triangolo passante per il punto medio dell’ipotenusa. 3. Quesito 10, a.s. 2009/10, sessione suppletiva Si dimostri che la differenza dei quadrati di due lati di un triangolo è uguale alla differenza dei quadrati delle rispettive proiezioni dei lati stessi sul terzo lato del triangolo. 4. Quesito 2, a.s. 2009/10, sessione ordinaria Siano ABC un triangolo rettangolo in A, r la retta perpendicolare in B al piano del triangolo e P un punto di r distinto da B. Si dimostri che i tre triangoli PAB, PBC e PCA sono triangoli rettangoli. 5. Quesito 4, a.s. 2008/09, sessione straordinaria Se P è un punto arbitrario del diametro MN di una data semicirconferenza, sui segmenti MP e NP, presi come diametri, si descrivano due semicirconferenze dalla stessa parte di quella data. Si dimostri che la figura (è detta arbelo, limitata dalle tre semicirconferenze, è equivalente al cerchio il cui diametro è medio proporzionale tra MP e NP. 6. Quesito 4, a.s. 2008/09, sessione suppletiva Dato un triangolo rettangolo inscritto in un semicerchio, se sui suoi cateti presi come diametri ed esternamente si costruiscono due semicerchi, da questi e dal dato semicerchio sono determinati due menischi, detti lunule d’Ippocrate. Si dimostri che la loro somma ha la stessa area del triangolo. 7. Quesito 5, a.s. 2006/07, sessione suppletiva Fra tutti i triangoli isosceli inscritti in una circonferenza di raggio r, si determini quello per cui è massima la somma dell’altezza e del doppio della base.