Le economie esterne marshalliane Marshall (1842-1924): fenomeni complessi economie esterne di localizzazione (o locali) distinzione fondamentale → economie interne → economie esterne nuova unità di analisi: il sistema locale → economie esterne di scala → apprendimento tramite relazioni non mercantili → coesione socio-culturale sistema locale = “grappoli” di piccole imprese Dalle economie esterne Marshalliane al distretto industriale Economie esterne di localizzazione base della costruzione teorica del distretto industriale sistema marshalliano: impresa e industria sono inseparabili distretto = concezione sistemica industria marshalliana le economie esterne di localizzazione promuovono → la riproduzione di competenze → la diffusione di conoscenza → lo sviluppo di attività sussidiarie → l’impiego di macchinari specializzati → mercato del lavoro specializzato → sviluppo di industrie complementari sistema locale → atmosfera industriale → Italia fine anni ’70 → “spazio” Definizione di distretto industriale: un sistema locale “caratterizzato dalla compresenza attiva fra una comunità di persone e un’industria principale costituita da una popolazione di piccole imprese indipendenti, specializzate in fasi diverse di uno stesso processo produttivo” comunità organizzazione I sistemi locali Formazioni e sviluppo di sistemi produttivi aventi una chiara configurazione territoriale concetto di sistema locale al centro 2 innovazioni dal punto di vista teorico → percorsi di sviluppo alternativi → insufficienza economia “ispessimenti localizzati” Sintesi della ricerca economico-sociale Bagnasco e Pini → specificità del rapporto capitale-lavoro → 2 poli → 2 classi secondo un continuum → origini: frammentazione dalla proprietà terriera → comunità familiari organizzazione territoriale peculiare → fitto reticolo di piccoli e medi centri urbani → rapporto fra campagna e città → campagna urbanizzata cultura positiva del lavoro → azienda familiare → famiglia allargata → industrializzazione diffusa mobilità sociale del lavoro → mobilità orizzontale → mobilità verticale → regolatori sociali → struttura urbana interconnessa “Modello” fondato su determinanti ambientali e storico-sociali: componenti non-economiche recupero delle componenti non-economiche distretto industriale come stile d’analisi Reti e relazioni evolutive prossimità geografica: vitale importanza → “nuovi spazi industriali”: approccio atomistico → “distretto”: approccio solistico approccio a rete → rete = operatore collettivo con soggetto-impresa descritto in termini di relazioni funzionali 3 distinti spazi di vita dell’impresa: → spazio di produzione → spazio di mercato → spazio di socializzazione Portata teorica: approccio dinamico allo sviluppo dell’impresa complesso insieme di relazioni passaggio da un livello micro ad un livello medio di analisi Dimensione evolutiva dell’impresa: trascende mere logiche economiche relazioni di socializzazione: collaborative e competitive nozione di rete contesto sistemico Effetti esercitati dall’organizzazione a rete sugli attori: scambio di informazioni concertazione relativamente sistematica per meglio scambiare le informazioni (differenti forme di organizzazione orizzontali e verticali) sviluppo di una cultura tecnica che agevola la condivisione, tacita ed esplicita, dell’informazione (il mercato trasmette infatti solo una piccola parte dell’informazione e a costi elevati) Dinamica di rete: processo di apprendimento e di innovazione collettiva rete con grande impresa = rete transterritoriale due livelli di rappresentazione: globale/locale → livello globale → livello locale nuova logica: rottura col determinismo che tende ad interpretare i processi di globalizzazione come una tendenza irreversibile all’omogeneizzazione Agire economico e agire comunicativo Importanza del concetto di rete: dinamica dei sistemi territoriali concetto di interazione sociale confronto fruttuoso tra economia, sociologia, antropologia, filosofia e scienze del territorio MA rete = insieme di rapporti di interdipendenza fra soggetti relazionati → relazioni formali → necessità di strutture e infrastrutture fisiche → scambi di informazioni dinamica come un processo di apprendimento informazione = risorsa complessa Teoria dell’agire comunicativo teoria sistemica: → agire strategico → agire comunicativo → comunanza di saperi e di linguaggio → conoscenza importanza della dimensione cognitiva Nonaka + Polanyi: natura duale della conoscenza → conoscenza codificata → conoscenza contestuale (tacita) → doppio processo di conversione sistema di produzione (Becattini e Rullani) → collegamento della conoscenza codificata al sistema produttivo → conversione della conoscenza contestuale in conoscenza esplicita sistema locale = luogo di integrazione fra sapere contestuale e sapere codificato funzionamento del sistema economico sviluppo capitalistico dell’800 fordismo globalizzazione l’organizzazione diventa protagonista sistemi territoriali locali Alla ricerca dell’entità intermedia Diverse prospettive sistema locale = unità intermedia d’analisi dimensione territoriale per superare l’antinomia → livello macroeconomico → livello microeconomico sistema locale = livello per la dinamica relazionale ampio dibattito sui sistemi locali: profonda revisione che ha incrinato alcune “certezze” superata la separazione positivistica Assunti teorici ed elementi empirici importanza del contesto socio-culturale superamento della diffidenza positivistica nei confronti di categorie concettuali deboli → impresa fordista → costi di transazione tesi sul radicamento territoriale dell’impresa processi formativi sono il risultato di un radicamento → radicamento cognitivo → radicamento politico → radicamento culturale radicamento territoriale → incrocio fra le due componenti in un’unica spirale cognitiva Analisi storica di Varaldo i fattori di localizzazione nelle diverse epoche capitalismo concorrenziale → economie naturali di localizzazione modello fordista → economie funzionali di localizzazione organizzazione reticolare → economie immateriali di localizzazione = economie esterne marshalliane generalizzazione per definire un sistema locale: 2 concetti → forme differenti & intensità di radicamento → impresa distrettuale → impresa multinazionale interazione “doppia convergenza” → grande impresa oligopolistica → nuove strategie di comportamento Co-evoluzione fra impresa e ambiente precondizione dello sviluppo dell’impresa fattore di riproduzione dell’identità dei sistemi locali ambiente socio-culturale non fine dell’era dei grandi monopoli → scomposizione dell’impresa in centri flessibili e autonomi → gestione più efficiente delle risorse locali questione controversa → impresa culturalmente decentrata → ricompattare i due nessi → la globalizzazione non sopprime, ma esalta, le diversità territoriali