SPORTELLO DI ORIENTAMENTO AL LAVORO ED ALLE

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“IL MONDO DEL LAVORO”- SPORTELLO DI ORIENTAMENTO
AL LAVORO ED ALLE PROFESSIONI
I.I.S.S. “P. GIANNONE - E. MASI”
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
SPORTELLO DI ORIENTAMENTO
AL LAVORO ED ALLE PROFESSIONI
Relazione finale
PROGETTO:
IISS “P.GIANNONE – E. MASI”-FOGGIA
IN COLLABORAZIONE CON AGENZIA FORMATIVA “ARETE’ S.r.l.”
A.S. 2013-2014
Presidente Berardino dott. Antonio__________________________________________
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“IL MONDO DEL LAVORO”- SPORTELLO DI ORIENTAMENTO
AL LAVORO ED ALLE PROFESSIONI
I.I.S.S. “P. GIANNONE - E. MASI”
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Programmazione delle attività
Il progetto “Il mondo del lavoro”- Sportello di Orientamento al lavoro ed alle professioni è stato
finalizzato alla realizzazione di attività di orientamento per promuovere meccanismi di scelta
consapevole, funzionali alla pianificazione di un valido progetto personale e professionale; per le
classi V partecipare ad un percorso di orientamento assume connotazione strategica in previsione
delle scelte importanti che gli studenti intraprendono nel periodo di transizione verso l’ambiente
universitario e/o verso il mondo delle professioni e del lavoro.
Come programmato con il Referente Orientamento dell’Istituto Scolastico- Prof.ssa Valeria
Loredana Urbano - l’attività si è realizzata in momenti di incontro con gli esperti dell’Agenzia
formativa Aretè S.r.l., svolti nel periodo compreso tra marzo e aprile 2014. Durante gli incontri,
l’attenzione è stata posta nell’adeguare la proposta progettuale alle reali esigenze dei ragazzi delle
classi V, ovvero a maturare una scelta consapevole degli studi e/o delle professioni.
I destinatari dell’attività di Sportello sono stati gli studenti delle classi V; nello specifico, hanno
preso parte al progetto n.9 classi V dell’Istituto d’Istruzione Secondario Superiore “P. Giannone - E.
Masi”- sede di Foggia e n.1 classe V dell’Istituto d’Istruzione Secondario Superiore “P. Giannone E. Masi”- sede distaccata di Candela (FG) e di Troia (FG). L’incontro con ciascun gruppo classe ha
avuto durata di n. 5 ore; complessivamente sono state svolte n. 50 ore di incontri presso la sede
scolastica.
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Identificazione del campione
Il campione complessivo è costituito dagli studenti di n.10 classi, appartenenti a tutti gli indirizzi di
studio presenti presso l’Istituto Scolastico. Sul totale delle classi coinvolte, il 27% del campione è
di sesso femminile, mentre il 73% è di sesso maschile. Tutti i ragazzi che hanno partecipato alle
attività hanno una età compresa fra i 17 anni ed i 21 anni.
COMPOSIZIONE ALLIEVI
ISTITUTO SCOLASTICO
Maschi
73%
Femmine
27%
COMPOSIZIONE GRUPPO-CLASSE
27%
MASCHI
FEMMINE
73%
Attraverso i colloqui individuali, si è potuto rilevare che il gruppo dei destinatari è eterogeneo per:
 provenienza socio – culturale;
 caratteristiche personali;
 predisposizioni ed attitudini;
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 interessi.
Nella parte iniziale degli incontri, dopo una breve presentazione dell’attività, è stato chiesto agli
studenti il futuro orientamento individuale, in relazione alle decisioni da maturare, da settembre in
poi, nella scelta tra università e lavoro.
ORIENTAMENTO
INDIVIDUALE
Università
48%
Lavoro
36%
Formazione
professionale
8%
Non so
8%
ORIENTAMENTO INDIVIDUALE
8%
8%
UNIVERSITA'
48%
LAVORO
FORMAZIONE
PROFESSIONALE
36%
NON SO
Dall’analisi dei dati, nel campione complessivo è risultato che il 48% degli studenti è orientato
verso l’Università - tra le Facoltà maggiormente indicate, si rileva la predominanza della scelta per
Economia e Commercio, Economia aziendale, Architettura, Ingegneria e Giurisprudenza - mentre il
36% propende per l’ingresso nel mondo del lavoro (soprattutto attraverso le possibilità offerte dai
concorsi pubblici per l’ingresso in corpi militari). Inoltre l’8% degli studenti ritiene importante
iscriversi a corsi professionali, che rappresentano una possibilità di cambiamento per tutti i ragazzi
che pensano di aver sbagliato il proprio percorso di studi perché poco affine ai propri interessi; per
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il restante 8% degli studenti è risultato essere indeciso circa la scelta post-diploma, spesso perché vi
è stata un’errata valutazione nella scelta della scuola secondaria superiore.
Premessa metodologica
La programmazione delle attività ha previsto, preliminarmente, una fase di analisi dei fabbisogni,
realizzata di concerto con la Prof.ssa Valeria Loredana Urbano, al fine di individuare gli strumenti
più adeguati per le esigenze dei ragazzi coinvolti. Tale analisi è stata condotta prendendo in
considerazione dati raccolti all’interno dell’Istituto Scolastico in una mappatura di riferimento,
organizzata ex-ante dai docenti della Scuola.
Per la realizzazione delle attività di Sportello, il gruppo di esperti di Orientamento e Counselling ha
utilizzato uno stile comunicativo coinvolgente ed empatico, di registro differente rispetto a quello
utilizzato in ambito curriculare al quale i ragazzi sono abituati in classe. Tale scelta è stata
funzionale al raggiungimento del risultato ed ha assunto connotazione strategica per instaurare, in
maniera veloce ed efficace, un rapporto diretto con il target di riferimento e per permettere ai
ragazzi di “aprirsi” e relazionarsi con gli esperti dell’Agenzia Formativa in maniera scevra da
imbarazzi, pregiudizi ed eventuali resistenze di tipo caratteriale.
Nella maggior parte dei casi, dal confronto realizzato con gli studenti, è emerso che i risultati dei
test coincidono perfettamente con quanto percepito dagli studenti rispetto a se stessi ed alle proprie
scelte, relativamente al percorso di studi, alle attitudini, alle propensioni, alle caratteristiche
personali di ciascuno di loro; questo elemento ha rappresentato un valido sostegno per la
motivazione dei ragazzi a perseguire con entusiasmo e convinzione la scelta effettuata.
Durante gli incontri, si è cercato di scomporre e analizzare singolarmente gli elementi che
compongono la scelta del successivo percorso di studi o del successivo percorso professionale:
attitudini per aree disciplinari/discipline specifiche, valori perseguiti nell’impostare il proprio
presente e progettare il proprio futuro, sogni e vocazioni coltivate dall’infanzia, principali aree di
interesse e di attività, occasioni concrete esperite nel quotidiano, anche mediante stage e tirocini
formativi... Prevalentemente è stato posto l’accento sull’importanza del cercare di comprendere la
propria personalità ed i propri obiettivi, se si vuole essere soddisfatti del lavoro scelto.
Lo scopo fondamentale dell’attività e dei test realizzati è stato quello di evidenziare alcuni aspetti
della personalità degli studenti, collegandoli ai diversi tipi di lavoro ed ai differenti contesti
professionali in cui andare a collocarsi ed impiegarsi.
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E’ stato più volte messo in evidenza, sia durante il colloquio con i ragazzi sia durante la
compilazione dei test, che non esistono risposte corrette o sbagliate, ma risposte sincere, su se
stessi, sul proprio comportamento e sui propri sentimenti, che possono generare risultanti affidabili
e veritiere dai test effettuati.
Contestualmente, è stato richiesto ai ragazzi uno sforzo ulteriore di “sincerità” nelle risposte, in
quanto l’affidabilità del risultato del percorso di orientamento è direttamente proporzionale alla
capacità del soggetto di esprimersi e rappresentarsi esattamente come è e come si percepisce,
piuttosto che mediante un’immagine o un modello a cui, nella fase adolescenziale e giovanile,
inevitabilmente, si fa riferimento.
I ragazzi hanno compreso la criticità di questo passaggio e si sono impegnati per “sgomberare” la
propria mente da tutte le eventuali “percezioni distorte” relative a un’immagine ideale di se stessi,
non conforme alla realtà. Non considerandosi nei termini di “chi vorrebbero essere”, gli allievi si
sono calati con serietà ed impegno nel percorso di orientamento ed hanno svolto i test proposti,
manifestando interesse e curiosità per l’azione proposta.
Per quanto concerne la scelta degli strumenti, l’attività si è svolta facendo compilare, in gruppo, agli
studenti n.2 test:
 “Test di personalità CVAG”
 “Test di valutazione della motivazione professionale”.
Il primo test, "Test di personalità CVAG" (composto da n.2 parti), è finalizzato all'acquisizione di
consapevolezza circa le proprie caratteristiche individuali, per permettere - a ciascun soggetto che si
approccia al mondo del lavoro e delle professioni - di collocarsi nel contesto lavorativo
maggiormente consono e ricettivo rispetto alle proprie caratteristiche individuali, con l'obiettivo di
perseguire la realizzazione personale e professionale, nonché di favorire elevate performance
lavorative. Attraverso un’opportuna combinazione di aspetti/caratteristiche, riguardanti la
personalità, sono emersi alcuni profili, o combinazioni di profili, associati alla propria personalità
ed alla futura scelta della professione più consona.
I ragazzi hanno risposto nella prima parte del test, a domande a risposta chiusa, riguardanti
indicatori di auto-valutazione, mentre nella seconda parte del test, hanno risposto a domande
riguardanti indicatori di etero-valutazione.
Si è cercato di orientare la riflessione degli allievi verso la criticità di aspetti che entrano in gioco
nella fase di placement, in quanto non è facile “prendere le misure precise” quando si mette in gioco
la personalità di ciascuno; inoltre, per la variabilità delle caratteristiche personali, si possono
assumere atteggiamenti diversi, a seconda delle situazioni, dei contesti, delle circostanze ed alcune
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caratteristiche, inoltre, possono modificarsi con l’esperienza e con la maggiore conoscenza di se
stessi. Riflettere sulla propria personalità è necessario per acquisire sicurezza in se stessi e maturare
scelte consapevoli circa il proprio futuro.
Di seguito sono state inserite alcune slide esplicative sugli indicatori utilizzati nel test, a partire
dalla polarizzazione con i fattori “CVAG”, che rappresenta una combinazione tra:
 “C” personalità concreta che ha all’opposto, sulla scala, “S” personalità sensibile;
 “V” personalità vivace che ha all’opposto, sulla scala, “T” personalità tranquilla
 “A” personalità aggressiva che all’opposto, sulla scala, “P” personalità aggressiva;
 “G” personalità orientata al gruppo che ha all’opposto, sulla sua scala, “I” personalità
indipendente.
L’indicatore C caratterizza una personalità concreta, realistica e pratica:
LE CARATTERISTICHE DI C
(PERSONALITÀ CONCRETA)
La scala C indica il grado di importanza che date ai sentimenti e di
propensione ad usarli in una situazione di lavoro. Molti ritengono che
avere a che fare con i sentimenti impedisca di operare in modo efficiente. Più è
alto il vostro punteggio sulla scala C, maggiore è la probabilità che siate una
persona quadrata, con un approccio alla vita realistico e pratico. Quasi
sicuramente preferite trattare problemi concreti che richiedono di essere
affrontati in modo logico; vi trovate cioè, bene se “sapete dove siete”. Vi piace
vedere le situazioni in modo chiaro ed avere la certezza dei risultati.
Probabilmente non vi piacciono le stravaganze e non amate lasciare i lavori in
sospeso; amate l’ordine ed il metodo.
SCALA C
S
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
C
12
13
14
15
16
17
18
19
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All’opposto sulla scala della concretezza appare l’indicatore della sensibilità, che caratterizza una
personalità, più attratta dalle persone che dalle cose e più interessata alle forme di espressione che
alla logica e all’ordine:
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LE CARATTERISTICHE DI S
(PERSONALITÀ SENSIBILE)
Se avete un punteggio basso sulla scala C, tendete più alla
sensibilità che alla concretezza. Siete, quindi, molto consapevoli di ciò
che vi viene detto, sia riguardo a situazioni esterne che riguardo a voi
stessi; ma ciò che vi colpisce maggiormente è come le comunicazioni vi
vengono fatte. Probabilmente vi sentite più attratti dalle persone che
dalle cose e più interessati alle forme d’espressione che alla logica e
all’ordine.
Se il vostro punteggio sulla scala C è molto basso, sarete in grado di
vedere entrambi i poli di una discussione. Inoltre, potrete facilmente
capire l'importanza delle situazioni in cui sono coinvolti i sentimenti. Nel
prendere una decisione, per voi peseranno di più le ragioni legate al
fattore emotivo che quelle obiettive o, eventualmente, giuridiche.
SCALA C
S
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
C
12
13
14
15
16
17
18
19
20
L’indicatore V caratterizza una personalità vivace, amante dei cambiamenti e della varietà delle
situazioni:
LE CARATTERISTICHE DI V
(PERSONALITÀ VIVACE)
La persona vivace tende a reagire prontamente nei confronti sia
di circostanze che di persone. Se vi identificate in questa
caratteristica, siete il tipo di persona a cui piace veder scorrere
velocemente gli avvenimenti; amate i cambiamenti e la varietà delle
situazioni. Probabilmente siete spontanei e qualche volta prendete
decisioni in modo impulsivo; se siete estremamente vivaci, vi piacerà
coltivare i più diversi interessi, ma potreste anche essere un po'
dispersivi.
SCALA V
T
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
V
12
13
14
15
16
17
18
19
20
All’opposto, sulla scala della vivacità, appare l’indicatore della tranquillità, che caratterizza una
personalità calma, che non si lascia, di solito, turbare dalle situazioni della vita quotidiana:
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LE CARATTERISTICHE DI T
(PERSONALITÀ TRANQUILLA)
Se siete sul lato più basso della scala, siete una persona tranquilla
di natura e probabilmente coerente e fidata.
Non siete mai turbati da qualcosa, e, qualora lo foste, quasi sicuramente
aspettereste che il problema si risolva da sé; preferireste non intervenire
o fare scenate.
La persona calma spesso rappresenta un ancoraggio sicuro nelle
situazioni di panico.
SCALA V
T
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
V
12
13
14
15
16
17
18
19
20
L’indicatore A indica una personalità aggressiva, desiderosa di ottenere dei risultati e degli
obiettivi:
LE CARATTERISTICHE DI A
(PERSONALITÀ AGGRESSIVA)
Una persona con un punteggio alto sulla scala A ha sempre un
approccio aggressivo e prepotente, indipendentemente dal fatto
che sia un uomo o una donna.
La scala dell'aggressivo descrive praticamente l' “arrivista”. Se anche voi
appartenete a questa categoria di persone, vi lancerete con tutte le vostre
forze all'ottenimento di ciò che desiderate, anziché rimanere ad aspettare
che esso venga a voi. Spesso siete impazienti.
Avete facilità a trattare con le persone: qualche volta arrivate anche a
raggirarle un po’, oppure dite loro soltanto il minimo indispensabile.
Probabilmente, vi attraggono carriere che promettono potere e autorità.
SCALA A
P
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
A
12
13
14
15
16
17
18
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All’opposto sulla scala dell’aggressività, è presente l’indicatore della passività, che caratterizza una
personalità precisa, tranquilla e mentalmente strutturata:
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LE CARATTERISTICHE DI P
(PERSONALITÀ PASSIVA)
Se avete un carattere passivo, probabilmente avete la capacità di
lavorare in modo strutturato e di fare molta attenzione al
dettaglio. Siete dotati di una forte vena stoica.
Riuscite bene in carriere per le quali potete rimanere dietro le quinte.
Tenterete con tutte le vostre forze di piacere agli altri e questi vi
includeranno nelle loro attività, perché riterranno le vostre
caratteristiche preziose.
SCALA A
P
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
A
12
13
14
15
16
17
18
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L’indicatore G caratterizza una personalità che ama il gruppo, le piace stare in compagnia e si sente
parte del gruppo stesso
LE CARATTERISTICHE DI G
(PERSONALITÀ CHE AMA
IL GRUPPO)
Un vostro punteggio alto sulla scala G indica che amate stare in
compagnia e vi sentite parte del gruppo. Desiderare di stare con le
persone non ha niente a che vedere con l’aggressività o l’eccessiva sicurezza di
sé. Anzi, la persona che ha un punteggio molto alto sulla scala G può sentirsi
troppo esposta se è sola; preferisce appoggiarsi agli altri per ricevere aiuto e
consigli. Tali persone spesso si uniscono tra loro e sono molto leali nei
confronti del gruppo a cui appartengono. Non vogliono fare nulla che
comprometta l’equilibrio del clan, non perché siano passivi o sensibili, ma
perché annettono grande importanza allo spirito di gruppo. Grazie alla vostra
facilità nell’instaurare rapporti con gli altri, riuscirete in carriere in cui è
necessario il contatto interpersonale. Siete il tipo di individuo che, se lavorasse
in un’azienda, considererebbe unico obiettivo dell’impresa il benessere delle
persone che vi lavorano; la produzione di un bene o il conseguimento di un
profitto non sarebbero fini da perseguire.
I
G
SCALA G
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
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All’opposto sulla scala dell’orientamento al gruppo, appare l’indicatore della personalità
indipendente, colui che decide in assoluta autonomia.
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LE CARATTERISTICHE
DI
I
(PERSONALITÀ INDIPENDENTE)
Al lato opposto della scala vi è la persona indipendente, che
prende decisioni autonome.
Un punteggio basso sulla scala G non indica necessariamente una vostra
antipatia per le persone (anche se ciò potrebbe essere possibile).
Il fatto è che la persona indipendente, quando vuole conseguire certe mete,
lavora meglio se è da sola.
Se appartenete a questa categoria, probabilmente non amate troppo le
situazioni di gruppo; se ne doveste far parte, quasi certamente
sopportereste la circostanza, ma non ne gioireste.
SCALA G
I
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
G
12
13
14
15
16
17
18
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Il secondo test, "Test di valutazione della motivazione professionale" (composto da n.2 parti), ha
permesso agli studenti di individuare, in maniera consapevole, la propria predisposizione verso
contesti lavorativi definiti, facendo emergere la motivazione professionale del singolo, all’interno di
un range di n.7 orientamenti possibili, i e. motivazione letteraria, creativa, sociale, manageriale, di
ricerca, pratica o amministrativa. I ragazzi hanno risposto, nella prima parte del test, a domande a
risposta chiusa, riguardanti gli abbinamenti di professioni, mentre nella seconda parte a domande
riguardanti gli abbinamenti di abilità.
La motivazione è un fattore importante quanto la personalità e in alcuni casi è anche superiore, in
quanto si può essere dotati di grandi abilità, ma avere scarso desiderio di raggiungere mete elevate,
o può anche capitare, di superare ostacoli o di raggiungere mete per le quali si percepiva inadatti,
conseguendo alla fine successo e soddisfazione. In sostanza, la possibilità o meno di realizzare
qualcosa è, per la maggior parte di noi, determinata dalla motivazione, ed è ciò che si è cercato di
far comprendere a tutti gli studenti. Si può essere motivati da molte cose (desiderio di emergere,
desiderio di aiutare gli altri, capacità di tendere ad obiettivi ritenuti importanti...) in quanto spesso la
motivazione nasce da esigenze connesse a profondi e fondamentali bisogni di sopravvivenza, che
hanno la loro radice nell’origine della nostra personalità. Ciascun soggetto nasce con una propria
struttura intellettuale, una propria personalità e cresce in una propria situazione di vita e di contesto;
crescendo, ciascun soggetto si misura costantemente con varie possibilità, si scoprono i caratteri
distintivi della propria motivazione e si ha maggiore consapevolezza di se stessi, imparando a
rapportare tutto ciò con la moltitudine di opportunità che si presentano, nel corso della vita.
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Elaborazione dei risultati- (campione complessivo)
RISULTANTE TEST PERSONALITA'
STAG-L’INSEGNANTE
15%
STPI-IL SOLITARIO
15%
SVAG-IL FAUTORE DI CAMPAGNE
12%
STPG-IL SOSTENITORE
10%
CVAI-L’IMPRENDITORE
9%
STAI-IL CONSIGLIERE
8%
CTAI-IL PERORATORE DI CAUSE
7%
CTAG-IL MANAGER
6%
SVPI-L’IRREQUIETO
4%
SVAI-L’ARTISTA
4%
SVPG-COLUI CHE DA UNA MANO
3%
CTPI-LO SPECIALISTA
3%
CVAG-IL POLITICO
2%
CVPG-L’ASSISTENTE
1%
CTPG-COLUI CHE AMA PROVVEDERE
1%
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RISULTANTE PERSONALITA'
STAG-L'INSEGNANTE
STPI-IL SOLITARIO
SVPI-L'IRREQUIETO
8%
CVAI-L'IMPRENDITORE
15%
7%
SVPG-COLUI CHE DA UNA MANO
4%
1%
CVPI-LA PERSONA LIBERA
15% SVAG-IL FAUTORE DI CAMPAGNE
6%
STPG-IL SOSTENITORE
CVPG-L'ASSISTENTE
2%
3%
1%
4%
CTPI-LO SPECIALISTA
CVAG-IL POLITICO
10%
9%
12%
1%
3%
CTAG-IL MANAGER
CTPG-COLUI CHE AMA PROVVEDERE
SVAI-L'ARTISTA
CTAI-IL PERORATORE DI CAUSE
STAI-IL CONSIGLIERE
Dal grafico posto in alto, i valori più elevati sono associati alle seguenti combinazioni:
 STAG - L’INSEGNANTE 15%:
Il profilo STAG ha origine dalla combinazione tra sensibilità, tranquillità, aggressività ed
orientamento al gruppo. Tali caratteristiche sono indice di una personalità che capta al volo le
possibilità, ma con coerenza e fermezza, si unisce alle persone con facilità, le piace essere
responsabile per gli altri, decisa sulle scelte da compiere.
 STPI - IL SOLITARIO 15%:
Il profilo STPI ha origine dalla combinazione tra sensibilità, tranquillità, passività, indipendenza.
Tali caratteristiche sono indice di una personalità riflessiva ed intelligente, che desidera lavorare per
conto proprio ed è in grado di farlo, interessata a diverse cose, ponderata e previdente.
 SVAG – IL FAUTORE DI CAMPAGNE 12%:
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Il profilo SVAG ha origine dalla combinazione tra sensibilità, vivacità, aggressività ed orientamento
al gruppo. Tali caratteristiche sono indice di una personalità premurosa verso l’altro e con tanta
inventiva e creatività, è una personalità che desidera fare del bene, migliorare le situazioni e creare
un mondo migliore.
 STPG – IL SOSTENITORE 10%:
Il profilo STPG ha origine dalla combinazione tra sensibilità, tranquillità, passività ed orientamento
al gruppo. Tali caratteristiche sono indice di una personalità dotata di perspicacia, , che ha acquisito
utili conoscenze che le consentono di contribuire al benessere altrui, rappresenta un prezioso
completamento per ogni gruppo.
Risultano meno elevati i valori associati alle seguenti combinazioni:
 CVAI - L’IMPRENDITORE 9%:
Il profilo CVAI ha origine dalla combinazione tra concretezza, vivacità, aggressività ed
indipendenza. Tali caratteristiche sono indice di una personalità determinata nell’agire, che ha
spirito di iniziativa e fermezza di proposito, esuberante ed energica
 STAI - IL CONSIGLIERE 8%:
Il profilo STAI ha origine dalla combinazione tra sensibilità, tranquillità, aggressività ed
indipendenza. Tali caratteristiche sono indice di una personalità affascinata dalle persone e dalle
idee, che possiede una prospettiva distaccata e logica, senza farsi coinvolgere personalmente dalle
situazioni.
 CTAI – IL PERORATORE DI CAUSE 7%:
Il profilo CTAI
ha origine dalla combinazione tra concretezza, tranquillità, aggressività ed
indipendenza. Tali caratteristiche sono indice di una personalità forte, che sa vedere i fatti con
chiarezza ed esporli in modo tranquillo e logico, con grande fiducia in sé e nelle proprie
potenzialità.
 CTAG – IL MANAGER 6%:
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Il profilo CTAG ha origine dalla combinazione tra concretezza, tranquillità, vivacità ed
orientamento al gruppo. Tali caratteristiche sono indice di una personalità interessata alle persone,
che ha un’eccellente intuito nel capire cosa fa comportare le persone in un certo modo, è una
persona ordinata e con molto auto-controllo.
 SVPI – L’IRREQUIETO 4%:
Il profilo SVPI ha origine dalla combinazione tra sensibilità, vivacità, passività ed indipendenza.
Tali caratteristiche sono indice di una personalità che non ama essere coinvolta troppo negli
avvenimenti, con notevoli interessi, con un carattere irrequieto, che non chiede nulla agli altri, è una
personalità sempre alla ricerca di qualcosa.
 SVAI – L’ARTISTA 4%:
Il profilo SVAI ha origine dalla combinazione tra sensibilità, vivacità, aggressività ed indipendenza.
Tali caratteristiche sono indice di una personalità premurosa, riflessiva, acuta e perspicace, capace
di riconoscere eventuali discordanze in molte situazioni.
 SVPG – COLUI CHE DA UNA MANO 3%:
Il profilo SVPG ha origine dalla combinazione tra sensibilità, vivacità, passività ed orientamento al
gruppo. Tali caratteristiche sono indice di una personalità che ha la tendenza a sperimentare cose
nuove, molto comunicativa e desiderosa di fare qualcosa, è attratta dalle situazioni vivaci ed è felice
quando vi è molto movimento attorno a sé.
 CTPI – LO SPECIALISTA 3%:
Il profilo CTPI ha origine dalla combinazione tra concretezza, tranquillità, passività ed
indipendenza. Tali caratteristiche sono indice di una personalità che ragiona in modo chiaro, acuto e
distaccato, e non si lascia influenzare da cose banali e non pertinenti ai propri interessi, ha una
spiccata tendenza per questioni tecniche, perché sa vedere le cose in modo logico.
 CVAG – IL POLITICO 2%:
Il profilo CVAG ha origine dalla combinazione tra concretezza, vivacità,passività ed orientamento al
gruppo. Tali caratteristiche sono indice di una personalità molto determinata, flessibile cioè capace
di muoversi da un contesto all’altro, abile nei rapporti interpersonali, capace di ricoprire ruoli di
responsabilità.
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 CVPG – L’ASSISTENTE 1%:
Il profilo CVPG ha origine dalla combinazione tra concretezza, vivacità, passività ed orientamento
al gruppo. Tali caratteristiche sono indice di una personalità realista e affidabile, che ha capacità di
problem solving e non ha difficoltà ad inserirsi in contesti lavorativi di gruppo.
 CTPG – COLUI CHE AMA PROVVEDERE 1%:
Il profilo CTPG ha origine dalla combinazione tra concretezza, tranquillità, passività ed
orientamento al gruppo. Tali caratteristiche sono indice di una personalità che all’interno di un
gruppo si mostra proattivo e affidabile, è attratta da situazioni in cui vige l’ordine, la pianificazione
e in cui è possibile agire concretamente.
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RISULTANTE TEST MOTIVAZIONE
PROFESSIONALE
AMMINISTRATIVA
17%
AMMINISTRATIVAMANAGERIALE
9%
SOCIALE
8%
PRATICA
8%
AMMINISTRATIVA - SOCIALE
6%
PRATICA - CREATIVA
5%
CREATIVA
5%
MANAGERIALE
4%
LETTERARIA - CREATIVA
4%
DI RICERCA
3%
SOCIALE-CREATIVA
3%
DI RICERA-PRATICA
3%
AMMINISTRATIVA-PRATICA
3%
LETTERARIA-SOCIALE
3%
AMMINISTRATIVA-DI
RICERCA
3%
CREATIVA-DI RICERCA
3%
PRATICA-SOCIALE
3%
LETTERARIA
2%
MANAGERIALE-PRATICA
2%
MANAGERIALE-SOCIALE
1%
MANAGERIALE-DI RICERCA
1%
MANAGERIALE-CREATIVA
1%
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MANAGERIALELETTERARIA
1%
LETTERARIA-DI RICERCA
1%
LETTERARIA-PRATICA
1%
AMMINISTRATIVACREATIVA
1%
AMMINISTRATIVALETTERARIA
1%
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MOTIVAZIONE PROFESSIONALE
6%
1%
1% 1%1%2%
5%
8%
5%
4%
9%
3%
3%
3%
8%
1%
3%
2%
1%
3%
17%
3%
3% 1%
1% 3%
4%
LETTERARIA
CREATIVA
SOCIALE
MANAGERIALE
DI RICERCA
PRATICA
AMMINISTRATIVA
CREATIVA-LETTERARIA
SOCIALE-CREATIVA
SOCIALE-MANAGERIALE
MANAGERIALE-DI RICERCA
DI RICERCA-PRATICA
PRATICA-AMMINISTRATIVA
LETTERARIA-SOCIALE
CREATIVA-MANAGERIALE
MANAGERIALE-PRATICA
DI RICERCA-AMMINISTRATIVA
LETTERARIA-MANGERIALE
CREATIVA-DI RICERCA
SOCIALE-PRATICA
MANAGERIALE-AMMINISTRATIVA
LETTERARIA-DI RICERCA
CREATIVA-PRATICA
SOCIALE-AMMINISTRATIVA
LETTERARIA-PRATICA
CREATIVA-AMMINISTRATIVA
LETTERARIA-AMMINISTRATIVA
Dal grafico posto in alto si evincono i seguenti indicatori, che rappresentano una combinazione di
motivazioni, legate ai diversi aspetti della personalità:
 Motivazione Amministrativa (17%);
 Motivazione Sociale (8%);
 Motivazione Pratica (8%);
 Motivazione Creativa (5%)
Dagli indicatori rilevati emergono aspetti personali e caratteriali che, talvolta, non combaciano
perfettamente con la scelta del proprio progetto personale e professionale, infatti vi è la presenza
della motivazione sociale e della motivazione pratica. La prima, indica la presenza di studenti che
sono attratti da professioni che, non li porterebbero semplicemente a contatto con le persone, ma il
cui prodotto finale è il soddisfacimento dei prodotti altrui; la seconda, invece indica la presenza di
studenti che non sono tanto attratti da carriere sedentarie, quanto da professioni in cui si ha la
possibilità di muoversi e di essere impegnati fisicamente. Il valore elevato di queste motivazioni,
non indica che per questi ragazzi la scelta dell’Istituto scolastico sia stata necessariamente sbagliata,
ma denota una diversità tra le caratteristiche personali e le scelte intraprese, in quanto ciascuno di
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noi valorizza il proprio percorso di vita con la forza della propria personalità e contestualizzando
ciascuna delle proprie caratteristiche.
MOTIVAZIONE
SOCIALE
Il vostro maggior desiderio è aiutare o assistere coloro che sono in
difficoltà. Per contro, siete meno attratti dalle persone quando vedete che
esse progrediscono, migliorano se stesse e diventano indipendenti. Siete
pronti a dare la priorità all’assistenza agli altri; le vostre aspirazioni
saranno perseguite in un secondo tempo. A voi non interessa
semplicemente stare con la gente, bensì svolgere un lavoro il cui prodotto
finale è il soddisfacimento dei bisogni altrui.
In che modo sviluppate le relazioni con gli altri? Siete portati per natura
a prendervi cura della gente e vi sentite appagati solo quando essa trae
vantaggio dalla vostra attenzione? Oppure amate sì fare qualcosa per gli
altri, ma senza troppo coinvolgimento personale?
Sappiate che quasi tutte le carriere nell’area sociale comportano un certo
grado di coinvolgimento emotivo. Tuttavia, se siete troppo sensibili e vi
risentite facilmente, quest’area non fa per voi. Spesso è necessaria una
forte personalità per fronteggiare le situazioni che possono venirsi a
creare ed in alcuni casi bisogna essere più corazzati di quanto si potrebbe
supporre.
MOTIVAZIONE
PRATICA
Se vi sentite motivati in questo senso, siete per
natura sempre pronti ad agire.
Una carriera sedentaria ha per voi ben poca attrattiva:
vi sentireste fisicamente relegati o avreste l’impressione di avere poche
opportunità di realizzare qualcosa di “concreto” secondo il vostro punto di vista.
Infatti, questa motivazione è caratterizzata da due forti elementi, ed è possibile la
presenza anche di uno solo di essi per avere un elevato punteggio nel
questionario.
Un elemento è il desiderio di muoversi e di essere impegnati fisicamente. L’altro
elemento è il bisogno di lavorare con le vostre mani, sia in attività che richiedono
precisione e particolare specializzazione, sia in altre più semplici: in entrambi i
casi traete piacere dal toccare materiali e costruire oggetti. Potreste avere
un’inclinazione tecnica o artigianale e quest’ultima potrebbe anche raggiungere
livelli artistici. Non è detto, comunque, che siate necessariamente degli artigiani.
Vi piace essere attivi, muovervi e fare sfoggio delle vostre qualità fisiche, di cui
andate orgogliosi.
Una naturale inclinazione a lavorare con i materiali, o un particolare interesse
per l’ambiente, spesso, sono individuati già dall’infanzia.
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La motivazione maggiormente riscontrata è stata quella amministrativa, suffragata dalla tipologia di
istituto scolastico scelto dagli studenti e dal campione che ha rilevato una cospicua presenza di
maschi; tale profilo riguarda la gestione di un organismo, sia esso un’impresa privata o
un’istituzione pubblica, ed include l’organizzazione delle persone, delle risorse e dell’informazione.
Gli studenti, quindi, presentano come caratteristiche personali preponderanti, l’ordine, la
sistematicità, l’abilità nel rapportarsi con gli altri e la propensione verso l’approfondimento delle
conoscenze tecniche.
MOTIVAZIONE
AMMINISTRATIVA
Quest’area di motivazione è molto vasta:
abbraccia, infatti, la finanza aziendale e l’amministrazione aziendale.
Riguarda la gestione di un organismo, sia esso un’impresa privata o
un’istituzione pubblica, ed include l’organizzazione delle persone, delle
risorse e dell’informazione.
Per avere successo dovete essere ordinati e sistematici, sebbene in modi
diversi da quelli richiesti per lo scienziato. Mirate ad essere degli
organizzatori, dei coordinatori e dei consiglieri in un ambiente
commerciale (inteso nel senso più ampio del termine). Gli amministratori
“sono sempre al corrente di tutto ciò che succede” all’interno
dell’organizzazione e passano l’informazione a chi ne ha bisogno.
Raramente prendono decisioni strategiche da soli. Chi ha questa
motivazione conosce l’importanza delle qualifiche professionali e quindi è
consapevole del proprio “valore di mercato”.
Un ultimo indicatore riguarda la motivazione creativa, che accomuna il 5% degli studenti, i quali
ritengono che, le professioni appartenenti a questo ambito, siano stimolanti ed accattivanti in quanto
consentono di esprimere la propria personalità attraverso mezzi d’espressione come l’immagine, la
musica o il suono.
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MOTIVAZIONE
CREATIVA
Desiderate una carriera che vi dia la possibilità di esprimervi
creativamente, non tanto con le parole, ma attraverso la musica o altre
forme artistiche. Il vostro mezzo d’espressione è l’immagine, o il suono se
siete musicisti. La bellezza e l’estetica sono le vostre passioni.
Molte persone sono attratte da carriere in quest’area perché le ritengono
eccitanti. L’opportunità di esprimere se stessi ha sempre costituito un
richiamo universale; si ama l’idea di poter condurre una vita creativa ed
anticonformista. Tuttavia, essere un artista di successo non è facile, si
può andare incontro a forti delusioni. Spesso, infatti, il successo è legato
non necessariamente al talento – o a specifiche abilità – ma al gusto
popolare e alla moda.
Forse ritenete che già a scuola non vi sia stata data l’opportunità di
sviluppare il vostro talento e che successivamente abbiate dovuto
soffocarlo del tutto quando siete stati obbligati a dare la priorità ad
un’occupazione che vi garantisca una sicurezza finanziaria.
Meno elevati risultano essere gli indicatori di:
 Motivazione Manageriale (personalità attratta da attività in cui può organizzare ed
influenzare gli altri) 3%:
MOTIVAZIONE
MANAGERIALE
Siete motivati da attività in cui potete organizzare ed
influenzare gli altri. Volete avere la responsabilità di gestire le persone ed
essere liberi di prendere decisioni su ciò che dovrebbe essere fatto e su
come dovrebbe essere realizzato.
In molte carriere è richiesto un certo grado di responsabilità manageriale.
Forse, però, per voi questo tipo di motivazione è una caratteristica
distintiva che vi porta ad essere estremamente ambiziosi. Probabilmente
volete imporvi e a volte siete anche aggressivi pur di ottenere ciò che
volete.
Se la vostra punta motivazionale è molto elevata quasi sicuramente non
siete tipi da accontentarvi di una posizione da “comandanti in seconda”.
Volete avere prove tangibili del vostro successo, raggiungere il vertice ed
ottenere ricompense materiali.
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 Motivazione di Ricerca (personalità desiderosa di acquisire nuove conoscenze) 3%:
MOTIVAZIONE
DI RICERCA
Questo tipo di motivazione denota da parte vostra
un grande desiderio di acquisire conoscenze.
Siete disposti a dedicare tanto tempo allo studio e siete attratti da carriere
che generalmente richiedono determinati titoli di studio, qualifiche
professionali o specializzazioni. Volete scoprire “perché” le cose accadono in
un determinato modo. Non volete fare congetture o tentare di indovinare.
Volete capire la ragione degli avvenimenti. Amate lavorare con i fatti ed
arrivare alle soluzioni attraverso un’indagine logica ed analitica. A scuola,
le vostre materie preferite sono quelle scientifiche. Amate risolvere
problemi e vagliare informazioni allo scopo di trarre conclusioni.
Molte persone ammirano il rigore intellettuale richiesto dalle carriere nel
campo della ricerca, ma non tutti posseggono la pazienza e la disciplina per
riuscire bene in tali attività. È difficile intraprendere queste professioni
come seconda carriera, perché la formazione professionale richiesta deve
essere svolta subito dopo aver completato gli studi.
 Motivazione Letteraria (personalità attratta da carriere che richiedono un largo uso di parole,
inventiva e comunicazione) 3%:
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MOTIVAZIONE
LETTERARIA
Siete attratti da carriere che richiedono un largo uso di parole, inventiva
e comunicazione. Sarete felici se leggerete o scriverete molto – o entrambe
le cose. Potreste anche essere attratti da altri interessi ed attività, ma
questi sarebbero relegati al tempo libero. Ciò che essenzialmente
desiderate è passare la maggior parte del vostro tempo svolgendo
un’attività letteraria.
Probabilmente avete già fatto esperienza in questo campo. Le vostre
materie preferite a scuola potrebbero essere state italiano o altre
discipline collegate (ad es: storia). Forse vi siete anche già cimentati nel
campo della scrittura. Le parole vi affascinano: vi piace conoscerne il
significato ed usarle in modo appropriato.
Se, invece, non vi siete ancora impegnati in ambito letterario, ma i
risultati evidenziano una forte motivazione in tale area, potrebbe voler
dire che i vostri desideri sono recentemente cambiati e potrebbe essere il
momento di verificare se avete talento in questo settore.
Per ciò che concerne gli abbinamenti di motivazioni sono emerse le seguenti:
 Motivazione Amministrativa-Manageriale (9%) indice di una personalità estremamente
energica, molto protesa verso la gestione aziendale e che ben si colloca nel processo
decisionale di un’impresa;
 Motivazione Amministrativa-Sociale (6%) indice di una personalità attratta dal lavoro che
ha come fine l’aiuto degli altri ma allo stesso tempo desidera occuparsi dell’organizzazione
delle risorse necessarie a raggiungere tale scopo;
 Motivazione Pratica-Creativa (5%) indice di una personalità concreta, amante del senso
estetico, ma anche della progettazione;
 Motivazione Letteraria-Creativa (4%) indice di una personalità attratta dalle idee e non
dalle cose materiali che riesce ben ad esprimersi in un ambiente ricco di immaginazione e
creatività;
 Motivazione Sociale-Creativa (3%) indice di una personalità particolarmente sensibile per
l’arte e per una particolare attenzione verso gli altri, dotata di pazienza, tatto e calore umano;
 Motivazione di Ricerca-Pratica (3%) indice di una personalità concreta con una forte
inclinazione per la scienza ma allo stesso tempo abile con le mani, che si traduce nel vedere
accadere le cose e constatare che ciò produce risultati finali concreti;
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 Motivazione Amministrativa-Pratica (3%) indice di una personalità estremamente concreta,
attenta agli aspetti pratici ed attivi della propria occupazione;
 Motivazione Letteraria-Sociale (3%) indice di una personalità che presenta un forte
desiderio per una carriera che consenta, contemporaneamente, il “prestare aiuto agli altri” e
nello stesso tempo la circolazione di idee;
 Motivazione Amministrativa-di Ricerca (3%) indice di una personalità attratta dai dati e dai
numeri, che desidera trattare informazioni ed ha un approccio alla soluzione dei problemi di
tipo sistematico e logico;
 Motivazione Creativa-di Ricerca (3%) indice di una personalità abile sia nel campo delle
arti che nel campo della scienza;
 Motivazione Pratica-Sociale (3%) indice di una personalità interessata alle persone e che
vuole fare qualcosa che sia pratico e che dia risultati certi.
 Motivazione Manageriale-Pratica (2%) indice di una personalità in grado di combinare lo
studio con l’esperienza pratica, con una spiccata capacità di problem solving;
 Motivazione Manageriale-Sociale (1%) indice di una personalità che ama lavorare con le
persone, allo scopo di guidarle, e che trova giusta collocazione in un’area commerciale di
un’azienda o nell’ambito della direzione amministrativa;
 Motivazione Manageriale-di Ricerca (1%) indice di una personalità che presenta un forte
desiderio per professioni prevedano l’associazione tra l’attività intellettuale e l’attività
commerciale;
 Motivazione Manageriale-Creativa (1%) indice di una personalità che ama stare in un
ambiente stimolante ed espressivo, ma che, allo stesso tempo, richiede prove tangibili del
proprio successo;
 Motivazione Manageriale-Letteraria (1%) indice di una personalità attratta dalle idee e
dalla comunicazione che saranno oggetto di un’attività economica, di conseguenza vi è
un’attrazione per carriere che richiedono elevate capacità intellettuali e imprenditoriali;
 Motivazione Letteraria-Ricerca (1%) indice di una personalità precisa, particolarmente
protesa verso la curiosità di conoscere, che ama l’elemento letterario e ne fa uno degli
obiettivi del suo progetto di vita;
 Motivazione Letteraria-Pratica (1%) indice di una personalità che ama le parole, la
comunicazione ma allo stesso tempo è attiva e dinamica;
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 Motivazione Ammnistrativa-Creativa (1%) indice di una personalità particolarmente
creativa, che sa ben organizzare;
 Motivazione Amministrativa-Letteraria (1%) indice di una personalità attratte da attività che
prevedano un elevato grado di comunicazione con gli altri e nelle quali le cifre hanno un
ruolo importante.
Successivamente alla compilazione dei Test, è stato restituito a ciascun partecipante del
gruppo un breve report sulla scelta consigliata, a seguito del percorso e a seguito dell’analisi
delle attitudini, delle qualità personali, dei valori, delle aspirazioni, delle motivazioni che
caratterizzano ciascuno di loro. E’ stato suggerito ai ragazzi di utilizzare il report come
punto di partenza, per discutere e confrontarsi con i compagni, con i docenti ed anche a casa,
con la famiglia e gli amici. Tale confronto, oltre a rappresentare un’appendice dal punto di
vista del percorso di riflessione attivato, si connota quale ideale completamento del processo
di auto-valutazione ed etero-valutazione, su cui si basano tutte le scelte che un individuo è
chiamato a compiere.
La maggiore difficoltà rilevata nello svolgimento delle attività è relativa al fatto che i ragazzi non
sono abituati a riflettere su se stessi in termini di abilità e capacità (saper fare) e in relazione a
vocazioni, attitudini, inclinazioni personali (saper essere). I ragazzi hanno aderito con grande
entusiasmo alle attività, ma, talvolta, hanno evidenziato scarsa consapevolezza rispetto a se stessi ed
alle proprie risorse. Ciò ha stimolato una serie di domande interessanti, a cui si è cercato di dare
risposta mediante un coinvolgimento attivo e diretto di tutti i presenti. In alcuni casi, i ragazzi
sembrano prendere poco sul serio le proprie qualità, mostrando poca convinzione anche nel
manifestare i propri desideri, in quanto l’atteggiamento prevalente è la disillusione. Sono apparsi, in
alcuni casi, demoralizzati, già avviliti dalle difficoltà, dai fallimenti, dai compromessi che
percepiscono come condizione insita nell’essere adulto e che sicuramente si prospettano come
inevitabili anche nel proprio futuro.
Il messaggio che genericamente e, spesso, superficialmente, gli adulti trasferiscono ai più giovani è
un senso di sfiducia, di scarsa speranza, di scarsa autostima e di inevitabilità del fallimento, della
sconfitta o della difficoltà nel realizzare i propri sogni.
Pur riconoscendo che la difficoltà è un aspetto ineludibile dalla condizione stessa di esser umani (a
maggior ragione nella contingenza dell’attuale crisi economica), si è cercato di trasferire ai ragazzi
il fondamento centrale dell’autostima: è importante rinforzare la fiducia in se stessi e nelle proprie
capacità, in quanto, con l’impegno ed il senso di responsabilità, i giovani possano non solo
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realizzare i propri desideri, ma anche contribuire a migliorare qualcosa dell’ambiente che li
circonda.
La finalità principale dello Sportello di Orientamento al lavoro ed alle professioni si è esplicata
nell’opportunità offerta ai ragazzi di creare uno spazio in cui essi potessero condividere tra loro (e
con gli esperti) timori, perplessità, desideri, aspettative relative al proprio futuro, in cui si potesse
parlare del futuro senza dare per scontato che i propri obiettivi siano irraggiungibili, e con la
consapevolezza che, se si ha fiducia nelle proprie capacità, potenzialità e attitudini, tali obiettivi
diventano raggiungibili e realizzabili.
Ciascun gruppo classe ha rivelato caratteristiche specifiche per la qualità delle relazioni interne, a
volte più solidali e coese, altre volte più frammentate in sottogruppi, e per il tipo di rapporto
instaurato con l’autorità, a volte più disponibile, altre volte più provocatorio e diffidente. La
partecipazione alle attività proposte ha richiesto, talvolta, la costante ri-motivazione da parte degli
esperti.
In generale, i ragazzi hanno accolto con entusiasmo e disponibilità l’intervento degli esperti,
soprattutto perché consapevoli della loro profonda difficoltà ad intraprendere una scelta complessa e
determinante nella loro vita, quale quella del successivo percorso di studi o della successiva scelta,
circa il percorso professionale da intraprendere. Nello svolgimento delle attività, è stato comunque
necessario ricordare agli allievi l’importanza dell’obiettivo finale e sostenere e facilitare il loro
impegno alla partecipazione con la proposta di attività pratiche, finalizzate alla realizzazione di
prodotti concreti (compilazione di test con successiva esposizione e consegna dei risultati).
La metodologia utilizzata per lo svolgimento delle attività ha tenuto conto sia delle caratteristiche
del target cui esse erano indirizzate, sia dello spirito con cui esse sono state collocate nella
programmazione iniziale dell’attività di sportello, ovvero quello di comprendere ed approfondire le
motivazioni profonde, personali e familiari, psicologiche e sociali che inducono nei ragazzi,
talvolta, ad una scelta abbastanza precisa, circa il proseguimento della propria vita personale e
professionale, e talvolta a uno scarso senso di attaccamento allo studio e un disinvestimento rispetto
al proprio futuro, per cui è fondamentale in tal caso, rinforzare gli elementi personali e collettivi che
si propongono come risorsa nel sostenere il percorso di crescita dei ragazzi.
Pertanto, si è puntato su una metodologia che, mettendo in contatto i ragazzi con i loro desideri più
profondi, li coinvolgesse in un percorso di maggior comprensione delle proprie qualità e risorse e
nella ricerca attiva delle “strade” più opportune e percorribili, date le loro attitudini, per raggiungere
l’obiettivo della loro autorealizzazione.
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La metodologia ha compreso lavori in gruppo, discussioni, brain storming, oltre a colloqui di
orientamento individuali e di gruppo. Il messaggio che si è voluto offrire agli allievi, è stato che
qualsiasi percorso di vita/di studio/di professione, richiede impegno, compartecipazione al destino
comune, interesse per il proprio benessere e per quello altrui, coerenza con i propri valori personali,
ma anche con le proprie scelte e con i propri sogni; soprattutto perché ciascuna persona è nata con
una propria struttura intellettuale, una propria personalità e cresce in una propria situazione, tante
sono le influenze che subiamo, che ci spingono ad andare in diverse direzioni, ovviamente non
abbiamo tutti le stesse possibilità e potenzialità, ma ciò che è stato più volte ripetuto agli allievi, è
che gli incontri fatti, hanno potuto solo far emergere degli indicatori di riflessione, che in futuro
potranno modificarsi, limarsi, ma che è comunque, la motivazione che consentirà a ciascuno di
loro, in quanto persona, di arrivare molto vicino a ciò che desiderano.
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Colloquio individuale
Le giornate di Orientamento sono state strutturate, considerando le attività di gruppo relative:
- alla somministrazione dei questionari sulle motivazioni professionali e sulla personalità,
-alla conoscenza del curriculum formato europass,
- all’attività individuale del colloquio.
I colloqui individuali hanno seguito l’impostazione dettata dal questionario strutturato dall’Esperto.
Tutti i ragazzi hanno utilizzato “lo strumento” del colloquio individuale, organizzato al fine di
promuovere delle riflessioni personali sulle proprie scelte, abilità, esperienze di vita importanti,
interessi, in modo da poter successivamente strutturare un progetto professionale adatto a se stessi.
Il colloquio è stato per molti studenti un momento delicato ed importante in cui condividere vissuti
e stati d’animo molto forti che spesso condizionano il loro presente ed il futuro, catturando molta
attenzione e energia.
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Quali sono stati i passaggi/gli eventi più importanti della tua vita?
EVENTI IMPORTANTI VITA PERSONALE
LUTTO
11%
14%
PROBLEMI FAMILIARI
7%
3%
RELAZIONI INTERPERSONALI
SALUTE/MALATTIA
17%
SCUOLA
31%
PRESENZA FAMIGLIA
SPORT
11%
6%
ALTRO
Durante i colloqui individuali è emerso che gli eventi importanti, considerati dai ragazzi, sono
riconducibili principalmente alla sfera relazionale, all’interno della quale ognuno ha posto la propria
attenzione su un’amicizia, un fidanzamento, l’integrazione in un Paese nuovo, un incontro speciale
che ha permesso di guardarsi con occhi diversi, di condividere esperienze importanti di crescita
emotiva. Così il 31% ha indicato, fra gli eventi importanti della propria vita che in qualche modo
hanno avuto un “peso” maggiore nell’orientarli ad essere così come si percepiscono oggi, una
relazione, la presenza della propria famiglia (17%) come luogo in cui condividere dei valori,
comportamenti, un modo di vivere. All’interno dell’espressione “altro” (14%) sono racchiuse
situazioni, consapevolezze, esperienze particolari, (come la frequentazione dell’ambiente
parrocchiale, un’attitudine spiccata, un viaggio, il superamento dell’esame per la patente) che a
modo loro sono riuscite ad orientare e formare i ragazzi in periodi particolari della propria vita.
Anche le perdite di persone care (11%) sono state vissute dai ragazzi come momenti delicati,
intensi, in cui perdere fisicamente qualcuno d’importante ha significato ricevere un’eredità affettiva
fatta di ricordi, gesti, valori importanti da custodire e portare con sé nel proprio cammino. Allo
stesso modo, la scelta e la vita scolastica fatta di relazioni con i professori, bocciature, cambio di
Istituto, è stata considerata da molti ragazzi (11%) come un’esperienza importante della propria
vita. Infine anche le difficoltà familiari (7%), intese come separazioni e difficoltà economiche, i
problemi di salute (6%) e le esperienze sportive (3%) vissute come partecipazione ad un mondo
fatto di regole, impegno, metodicità, performance, sono state percepite dai ragazzi come eventi
rilevanti nel proprio bagaglio esperienziale.
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Come hai preso le decisioni in quei momenti?
STRATEGIE DECISIONALI
2%3%
6%
1%
MAGGIORE MATURITA'
15%
EMOTIVITA'
SUPPORTO EMOTIVO
NESSUNO
6%
67%
CONDIZIONAMENTO ALTRUI
DIFFICOLTA' DECISIONALE
SPIRITO ADATTAMENTO
Mentre il 2% dei ragazzi non è riuscito a definire, a mettere a fuoco una modalità, una strategia con
cui ha preso delle decisioni, tutti gli altri hanno ben osservato, condiviso e raccontato come si sono
comportati nei momenti considerati importanti.
Gli eventi identificati come salienti, nella propria vita, secondo i ragazzi, sono stati affrontati
sviluppando maggiore maturità (67%), attraverso un supporto emotivo (15%) ricevuto da figure
importanti della propria vita, vivendo appieno le emozioni del momento (6%), mostrando difficoltà
nel decidere (6%), facendosi condizionare da altri perché troppo piccoli (3%) o semplicemente
mostrando spirito d’adattamento (1%).
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I.I.S.S. “P. GIANNONE - E. MASI”
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Qualcuno ha deciso per te? Oppure con chi hai preso quelle decisioni?
CAPACITA' DECISIONALE
11%
DECISIONE AUTONOMA
28%
SUPPORTO
61%
CONDIZIONAMENTO
Il 61% dei ragazzi, ha affermato in maniera decisa di essere sempre stato consapevole che il
consiglio di altri non ha pesato sulla propria autonomia decisionale, mentre nel 28% dei casi il
supporto di figure importanti è stato ricercato per poi poter prendere una decisone in merito ad
eventi e situazioni.
Solo l’11% ha tristemente sottolineato la difficoltà nel poter decidere qualcosa e quindi il peso del
condizionamento, principalmente dei propri genitori, in tutto ciò che li riguarda (scelta abiti, scuola,
possibilità di frequentare amici, luoghi, hobby, ecc).
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“IL MONDO DEL LAVORO”- SPORTELLO DI ORIENTAMENTO
AL LAVORO ED ALLE PROFESSIONI
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Quali interessi/hobby hai attualmente?
HOBBY
7% 1%
3%
7%
0%
1%
6%
18%
SHOPPING
ANIMALI/NATURA
15%
TV/CINEMA/TEATRO
MUSICA
SPORT
ABILITA' MANUALI
SOCIALIZZARE
VIAGGI
PC
11%
LETTURA
31%
SCRITTURA
Gli hobby, gli interessi dei ragazzi sono numerosi e spaziano in vari ambiti. La maggior parte degli
studenti ha affermato di praticare sport nel proprio tempo libero (31%), di ascoltare musica (18%),
di uscire per incontrare amici (15%) o praticare attività che richiedono buona manualità (11%)
come guidare e modificare la moto, cucinare, sistemare unghie e capelli.
Inoltre il 7% afferma di trascorrere molto tempo utilizzando il pc o video giochi (7%), leggendo
libri e fumetti (7%), o guardando serie tv, film o andando a teatro (6%). Solo il 3% sottolinea
l’importanza di investire il proprio tempo in viaggi, rimanendo affascinati dalle diversità culturali e
paesaggistiche, dal senso di libertà che si respira ogni qual volta si parte.
Infine l’1% evidenzia quanto sia importante trascorrere parte del proprio tempo immersi nella
natura o in compagnia di animali o semplicemente facendo shopping e scrivendo.
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AL LAVORO ED ALLE PROFESSIONI
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Per quale motivo hai scelto di iscriverti a questo istituto scolastico?
SCELTA SCOLASTICA
11%
1%
ERRATA VALUTAZIONE
14%
CONSIGLIO
5%
INTERESSE MATERIE
18%
CONDIZIONAMENTO
VICINANZA
LAVORO IMMEDIATO
51%
Poco più della metà del gruppo (51%) che ha partecipato alle attività di sportello di orientamento al
lavoro ed alle professioni, ha affermato di aver scelto l’istituto scolastico perché interessato alle
materie caratterizzanti (quali ad esempio economia, informatica, lingue, disegno o matematica). Il
18% dichiara di essere stato consigliato perché indeciso (e di aver accettato il suggerimento),
mentre il 14% afferma di aver fatto delle valutazioni errate, troppo infantili e ad aver perso di vista
altri parametri importanti nella scelta. Qualcuno dichiara di aver fatto una scelta in base alla
vicinanza dell’istituto scolastico a casa propria (11%), mentre il 5% è consapevole di essere stato
condizionato da parenti ed amici.
Solo l’1% ha considerato le possibilità lavorative offerte da questo tipo di percorso di studi.
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AL LAVORO ED ALLE PROFESSIONI
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Cosa vorresti fare dopo aver conseguito il diploma:
vorresti iscriverti all’Università o preferisci lavorare?
ORIENTAMENTO FUTURO
8%
8%
UNIVERSITA'
48%
36%
LAVORO
FORMAZIONE
PROFESSIONALE
NON SO
Il 48%, sia a causa delle scarse possibilità lavorative sia perché interessato a carriere lavorative
particolari, crede di voler proseguire gli studi iscrivendosi all’Università, mentre l’8% è orientato a
concludere la propria formazione attraverso corsi di formazione professionale (quali corsi per
parrucchiere, estetista, esperti in determinati programmi informatici, ecc).
Il 36% crede che il proprio percorso di studi si stia concludendo e vuol comprendere quanto il
proprio diploma possa essere sfruttabile nel mondo del lavoro, provando subito un concorso o
comunque cercando possibilità d’inserimento nei dintorni.
Fra i ragazzi, orientati ad entrare nel mondo del lavoro, alcuni già sanno di non poter scegliere un
lavoro, ma che dovranno proseguire le attività dei propri genitori.
L’8% si sta prendendo ancora del tempo, rinviando ogni forma di decisione all’inizio del periodo
estivo o comunque dopo l’esame di Stato.
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“IL MONDO DEL LAVORO”- SPORTELLO DI ORIENTAMENTO
AL LAVORO ED ALLE PROFESSIONI
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Punti di forza e punti di debolezza del tuo carattere
PUNTI DI FORZA PERSONALI
1%
2%
0%
4%
2%
DETERMINAZIONE
4%
4%
2%
ESTROVERSIONE
46%
PROSOCIALITA'
RAZIONALITA'
5%
AUTONOMIA
5%
ORGANIZZAZIONE
CREATIVITA'
RIFLESSIVITA'
3%
RISEVATEZZA
CURIOSITA'
9%
FLESSIBILITA'
OTTIMISMO
13%
ONESTA'
RESPONSABILITA'
I punti di forza del proprio carattere, riconosciuti da ogni ragazzo, su cui fare leva, sono
principalmente: la determinazione (46%), l’estroversione (13%) e la prosocialità (9%) intesa come
capacità di ascoltare ed aiutare gli altri.
Anche l’autonomia e la capacità organizzativa (5%) rappresentano qualità considerate dagli studenti
come vincenti. A seguire la responsabilità, l’onestà e la riflessività (4%) seppur con “meno
popolarità” sono ancora una risorsa per i giovani.
La curiosità, la creatività, la riservatezza, la razionalità, la flessibilità e l’ottimismo invece, sono
considerate ancora punti di forza del proprio carattere, ma solo da una piccola minoranza che si
attesta su un valore che oscilla dal 3% a meno dell’1%.
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
PUNTI DI DEBOLEZZA PERSONALI
IMPULSIVITA'
13%
1%
0%
2%
INFLUENZABILITA'
12%
TESTARDAGGINE
1%
9%
POLEMICITA'
1%
PIGRIZIA
10%
PERMALOSITA'
7%
INSICUREZZA
4%
1%
DISPETTOSO
EMOTIVITA'
RIGIDITA'
7%
25%
AGGRESSIVITA'
INTROVERSIONE
7%
EGOISMO
IRREQUIETEZZA
NESSUNO
Gli aspetti del proprio carattere vissuti come criticità sono soprattutto l’insicurezza (25%),
l’introversione (13%) e l’impulsività (12%): tutti aspetti che sottolineano una cattiva capacità di
“gestire” il proprio sé.
Anche l’emotività (10%) intesa come un esagerato modo di vivere i sentimenti e l’influenzabilità
(9%) o incapacità di dire dei “no” agli altri, sono elementi caratteriali vissuti dai ragazzi come un
vero e proprio “tallone d’Achille” del proprio carattere.
La testardaggine, la pigrizia e la permalosità (7%) sono altri punti di debolezza personali che invece
evidenziano quanto la mancanza di flessibilità nell’accettare e promuovere il cambiamento, opinioni
diverse siano percepiti in maniera consapevole come dei “limiti”.
Infine anche la polemicità, l’essere dispettosi, la rigidità, l’aggressività, l’egoismo e l’irrequietezza,
sono altri aspetti, meno diffusi, ma vissuti come aree di miglioramento su cui impegnarsi.
Soltanto il 2% dei ragazzi non è riuscito ad individuare nessun punto critico del proprio carattere.
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