Le patologie croniche

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LE PATOLOGIE CRONICHE
Le malattie cardiovascolari
Le più frequenti sono quelle di origine aterosclerotica. Tra queste, quelle epidemiologicamente più
rilevanti sono le malattie ischemiche del cuore e del sistema nervoso centrale (infarto del miocardio
e ictus). Nel nostro Paese i disturbi al sistema circolatorio costituiscono la principale causa di morte.
Nel 2010 (ultimo dato di mortalità disponibile) in Italia si sono verificati, complessivamente,
220.539 decessi per malattie del sistema circolatorio (95.952 negli uomini e 124.587 nelle donne);
di questi, 72.023 decessi sono stati attribuiti a malattie ischemiche del cuore (36.742 negli uomini e
35.281 nelle donne) e 60.586 a malattie cerebrovascolari (23.991 negli uomini e 36.595 nelle
donne). Dati dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare (ISS), raccolti tra il 2008 e il 2012,
su un campione di popolazione italiana, riportano, nella fascia di età 35-79 anni, una prevalenza di
angina pectoris del 3,2% negli uomini e di 4,8% nelle donne; di infarto del miocardio del 2,1%
negli uomini e dello 0,7% nelle donne, di ictus dell’1,1% negli uomini e dello 0,7% nelle donne. Il
peso delle malattie cardiovascolari sui ricoveri ospedalieri è in aumento. I dati di dimissione
ospedaliera indicano che più della metà dei ricoveri per queste patologie sono dovuti a evoluzione
cronica e complicazioni di eventi acuti (fra i più frequenti lo scompenso cardiaco, disturbi del ritmo,
effetti tardivi dell’ictus), nonché a complicanze dell’ipertensione arteriosa e del diabete1.
I tumori
Si stima che nel 2016, in Italia, verranno diagnosticati verranno diagnosticati più di 365.000 nuovi
casi di tumore, di cui 189.600 (54%) negli uomini e 176.200 (46%) nelle donne. Complessivamente
nel nostro Paese ogni giorno circa 1.000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore. Il tumore
più frequente in Italia, nel totale di uomini e donne, risulta quello del colon-retto con circa 52.000
nuove diagnosi stimate per il 2016 (29.500 uomini e 22.900 donne), seguito dal tumore della
mammella con circa 50.000 nuovi casi; seguono il tumore del polmone con oltre 41.000 nuovi casi
(27.800 uomini e 13.500 donne), della prostata con 35.000 nuove diagnosi e della vescica con circa
26.600 nuovi casi (21.400 tra gli uomini e 5.200 tra le donne). Negli uomini prevale il tumore della
prostata che rappresenta il 19% di tutte le neoplasie diagnosticate; seguono quello del polmone
(15%), del colon-retto (13%), della vescica (11%) e dello stomaco (4%). Tra le donne il cancro
della mammella rappresenta il 30% delle neoplasie, seguito da colon-retto (13%), polmone (6%),
tiroide (5%) e corpo dell’utero (5%)2.
Le malattie respiratorie croniche
Includono tutte le patologie dell’apparato respiratorio, le più comuni sono Bronco Pneumopatie
Croniche Ostruttive, bronchite cronica ed enfisema. Colpiscono oltre 7 milioni e mezzo di italiani e
rappresentano la terza causa di morte dopo i tumori e le patologie cardiovascolari. Il numero di
nuovi casi è in aumento in tutte le fasce d’età, dal neonato all’over65. La mortalità per BPCO
aumenta con l’età ed è 20 volte maggiore negli uomini rispetto alle donne. Tale patologia, presente
nel 4% - 10% della popolazione adulta, è in rapida crescita nei paesi Europei in relazione
all’aumento del tabagismo e dell’inquinamento e a una più lunga aspettativa di vita. Le malattie
respiratorie sono un problema non trascurabile anche in età giovanile. Il 10% di giovani tra i 20 e i
44 anni presenta tosse ed espettorato senza ostruzione bronchiale e il 3,6% presenta sintomi con
ostruzione bronchiale3.
Il diabete
Il diabete è destinato a diventare la causa maggiore di disabilità e di mortalità nei prossimi venti
anni: l’OMS lo ha, infatti, inserito tra le patologie su cui è importante investire, dato il crescente
peso assunto anche nei Paesi in via di sviluppo. Nel complesso i diabetici italiani sono circa 5
milioni. Il 95% di questi 5 milioni di questi ha diabete tipo 2, il 2-3% ha diabete tipo 1 e il restante
ha varietà meno comuni della malattia. L’età media alla diagnosi in Italia è attualmente 50 anni ma
ormai molti diabetici tipo 2 ricevono la diagnosi della malattia all’età di 20 e 30 anni. Per il tipo 1,
la diagnosi avviene quasi sempre prima dei 20 anni e non infrequentemente nei prima anni di vita.
Il diabete di tipo 2 è di gran lunga la forma più frequente: è tipico dell'età matura e l'insulina è
prodotta a ritmo rallentato, in quantità quasi normale, ma è poco attiva sulle cellule. Questo diabete
è detto Non(N) Insulino (I) Dipendente (D) perché l'iniezione di insulina esterna non è vitale, a
differenza del tipo 1 detto ID (Insulino Dipendente), tipico del giovane, in cui il pancreas non
produce più l'insulina o ne produce troppo poca ed è necessario, anzi vitale, fornirla dall'esterno con
una, due o più iniezioni al giorno4.
Osteoporosi
E’ la patologia metabolica più frequente dello scheletro e colpisce per la maggior parte donne in
post-menopausa. E’ caratterizzata da una perdita di massa ossea e da un peggioramento della
struttura dell’osso, che globalmente determinano un aumento della fragilità e del rischio fratture. E0
generalmente asintomatica e si manifesta solo con la frattura ossea è quindi importante la diagnosi
precoce. In Italia colpisce 3.5 milioni di donne e 1 milione di uomini5.
Malattie neurodegenerative
La malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson, la demenza senile, la sclerosi laterale amiotrofica
(SLA) e la sclerosi multipla sono patologie caratterizzate dalla perdita lenta e progressiva di una o
più funzioni del sistema nervoso. Hanno un impatto sociale molto elevato, sono fortemente
invalidanti, la maggioranza dei malati non è quasi mai ospedalizzata e oltre il 75% delle cure e
dell’assistenza è fornita dalla famiglie, che vivono il dramma quotidiano di una emergenza sanitaria
ancora irrisolta.
Artrosi e artrite
L’artrosi è una delle malattie più frequenti nella popolazione. E’ provocata dalla perdita del
fisiologico equilibrio tra fenomeni di distruzione e di riparazione della cartilagine articolare, questa
malattia, col passare del tempo, finisce per colpire tutta l’articolazione portando a quello che viene
definito ‘scompenso articolare’. Nell’artrite invece rientrano più di cento condizioni diverse. Tutte
queste forme hanno in comune la caratteristica di provocare una infiammazione a livello articolare,
frequentemente accompagnata da gonfiori, arrossamenti, aumento della temperatura e dolori che
comportano un irrigidimento e una perdita di funzionalità.
Fonti:
1
Ministero della Salute, Piano nazionale della prevenzione 2014-2018
AIOM-AIRTUM I Numeri del Cancro 2016
3
http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_4.jsp?area=Malattie_dell_apparato_respiratorio
4
Diabetes Monitor, Italian Monitoring prevention, cure, political, social and economic facts on diabetes
care, Italian Barometer Diabete Observatory
5
SIOMMMS Guidelines for the diagnosis,prevention and management of osteoporosis
2
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