LICEO GINNASIO “JACOPO STELLINI”
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PROGRAMMI SVOLTI
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE II SEZ. B
PROF. Anna Giacomarra, Alberto Scodellaro
MATERIA LATINO
Udine, 14 giugno 2016
Il Docente
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Lingua Magistra, Diotti, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori
Morfologia e sintassi dei casi
Accenni ai numerali.
I gradi dell’aggettivo e dell’avverbio.
I verbi deponenti e semideponenti.
Il verbo: sum e composti (ripasso), verbi anomali (fero e composti, fio, passivo dei composti di facio,
volo, nolo, malo, eo e composti, edo e composti), verbi difettivi.
Il pronome: i pronomi e gli aggettivi personali e possessivi (ripasso), dimostrativi, determinativi,
indefiniti e correlativi; il nesso relativo.
Gli avverbi di luogo derivati dai pronomi hic, is, qui.
I casi e le loro funzioni: nominativo, accusativo, genitivo, dativo, ablativo (con ripasso anche di tutti
gli usi già noti).
Le determinazioni di tempo (ripasso).
I valori di pro.
Sintassi del verbo
Il passivo con i verbi servili.
Il modo indicativo ( resa in italiano di presente storico, dum col presente, perfetto logico, piuccheperfetto e futuro anteriore, indicativo con composti di –cumque e pronomi/avverbi raddoppiati).
Il modo congiuntivo (esortativo, accenni al potenziale e al dubitativo).
Il modo imperativo (imperativo negativo presente e futuro).
Il modo infinito (infinito nominale con funzione di soggetto, oggetto, nome del predicato).
Il modo participio (resa in italiano del valore di contemporaneità, anteriorità, posteriorità rispetto al
verbo reggente; particolarità del participio perfetto; uso nominale: attributivo e sostantivato, e verbale:
congiunto, ablativo assoluto, perifrastica attiva; il participio predicativo con i verba sentiendi)
I modi gerundio e gerundivo (l’alternanza tra gerundio e gerundivo, la perifrastica passiva, il gerundivo predicativo con i verbi curo, do, trado, reddo).
Il modo supino (attivo, passivo).
Sintassi del periodo
Coordinazione e subordinazione con rappresentazione grafica.
La congiunzione coordinante copulativa seguita da pronomi o avverbi negativi .
La subordinazione: l’uso dei modi nelle subordinate: indicativo e congiuntivo, congiuntivi con particolari valori semantici (obliquo, caratterizzante, eventuale, di congettura).
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La consecutio temporum dell’indicativo.
La consecutio temporum del congiuntivo (c.t. nelle subordinate di I grado -eccetto i casi di posteriorità
con verbi passivi- compresi i casi in cui il latino non esprime la posteriorità, c.t. nelle subordinate di
grado superiore al primo, proposizioni che non seguono la consecutio: le consecutive.)
Uso di riflessivi, possessivi, di eius e ipse nelle subordinate (ripasso e completamento).
Le subordinate completive: le infinitive (osservazioni sulla consecutio temporum dell’infinito, osservazioni sull’espressione della posteriorità con verbi privi di infinito futuro: la resa del futuro semplice);
le interrogative indirette, le dichiarative con quod, le dichiarative epesegetiche, le circostanziali introdotte da ut/non, le volitive introdotte da ut/ne, le completive rette da verba dubitandi, impediendi e
recusandi, altre completive rette da quin e quominus, le completive rette da verba timendi; costrutti
diversi di iubeo e impero, costrutti alternativi dei verba sentiendi, declarandi, voluntatis.
Le subordinate circostanziali: tutti i modi per esprimere le finali; consecutive e alcuni tipi particolari di
consecutive (relative improprie, dignus/indignus qui, sunt qui, maior quam ut, tantum abest ut); osservazioni sulle causali al congiuntivo; le temporali al congiuntivo (dum, donec, quoad, quamdiu, priusquam/antequam); le avversative (cum e il congiuntivo, relative improprie), le relative improprie, il
periodo ipotetico indipendente.
N.B.
L’ordine espositivo adottato è prevalentemente quello del manuale di Grammatica in uso.
Alcuni argomenti sono ripetuti essendo comuni a più settori.
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