Pronto soccorso, boom del Papa Giovanni

Città 17
L’ECO DI BERGAMO
MERCOLEDÌ 7 GENNAIO 2015
Pronto soccorso, boom del Papa Giovanni
Da solo ha più utenti di 3 ospedali insieme
Viaggio nei reparti di emergenza e urgenza alla Trucca e alle Gavazzeni, Ponte San Pietro e Seriate
Alto ovunque il numero dei codici verdi. Pozzi, presidente Ordine dei medici: rafforzare il personale
FEDERICO BIFFIGNANDI
Il pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è il più gettonato. In un giorno di festa come
quello di ieri, a metà pomeriggio
circa, i pazienti che si sono rivolti al nuovo ospedale cittadino erano una sessantina (57 per
la precisione) ed erano decisamente di più di quelli che invece
hanno scelto gli altri tre centri
ospedalieri più vicini alla città:
Seriate, Ponte San Pietro e Humanitas Gavazzeni. Addirittura
il dato dei pazienti presenti al
Papa Giovanni XXIII era nettamente superiore alla somma di
quelli che attendevano di essere
visitati negli altri pronto soccorso presi in considerazione.
Un dato che fa riflettere e che
rende più comprensibile il motivo per il quale lunedì, il giorno
della vigilia dell’ Epifania, la sala
d’aspetto del nuovo ospedale
bergamasco era presa d’assalto
con pazienti che hanno atteso
di essere visitati anche dodici
ore trascorrendo lì l’intera giornata. Più della metà degli utenti
presenti ieri al Papa Giovanni
XXIII (36 per l’esattezza) era
registrato come codice verde e
il restante in codice giallo.
Le attese
I tempi di attesa annunciati dallo schermo informativo parlavano di circa 1 ora e mezza per
gli utenti in codice verde e poco
più di 20 minuti per i codici
gialli. Al Policlinico San Pietro
di Ponte San Pietro situazione
decisamente più tranquilla con
meno di una decina di pazienti
presenti in sala d’aspetto e nelle
sale adibite alle visite. Anche in
questo caso i codici verdi avevano la netta prevalenza ricopren-
do, anzi, l’intera lista dei pazienti in attesa o in trattamento.
Tempi d’attesa dunque ridotti
con un’ora circa di previsione
tra le 17.30 e le 18. Tra le 18 e le
18.30 invece leggermente diversa era la situazione all’Humanitas Gavazzeni dove erano presenti 21 pazienti di cui 14 in
codice verde e 7 in codice giallo.
Tempi d’attesa sostanzialmente
in media con gli altri, anche in
questo centro non si andava oltre l’ora e mezza. Più lunghe
invece le procedure all’ospedale Bolognini di Seriate con
tempi d’attesa che si aggiravano
intorno alle due ore di tempo.
Per il resto situazione analoga
con prevalenza di codici verdi
(11 utenti) su un totale di 12
pazienti che si sono rivolti a
questo ospedale, uno solo il codice giallo registrato.
Questi i numeri e aiutano a
fare una prima analisi di quello
che accade nei pronto soccorso
in Bergamasca, ma osservando
chi era in attesa di essere visitato si sono potuti sfatare diversi
tabù. Tra questi l’età del paziente medio: non anziani e bambini
ma persone di mezza età con
percentuale di uomini e donne
sostanzialmente uguale. E poi
l’origine dei pazienti: pochissimi gli extracomunitari presenti,
anzi in alcuni casi addirittura
non se ne sono visti in sala. Tutto questo solo facendo un lavoro
di osservazione. C’è però uno
studio più dettagliato e approfondito: l’Ordine dei medici
bergamasco infatti ha recentemente effettuato uno studio che
aveva l’obiettivo di capire quale
è il rapporto tra i bergamaschi
e il pronto soccorso. Emilio Pozzi, presidente dell’Ordine, sfata,
di fatto, un’altra leggenda che
La sala d’aspetto del Pronto soccorso al Papa Giovanni
Pomeriggio al pronto soccorso
Rilevamento tra le 17:15 e le 18:30 del 6 gennaio
BERGAMO
PAPA GIOVANNI
57 pazienti codice
SERIATE
BOLOGNINI
verde 36
giallo 21
12 pazienti codice
verde 11
giallo 1
TEMPO D’ATTESA
per verde 1h34 min
per giallo 21 min
TEMPO D’ATTESA
un paio d’ore d’attesa
BERGAMO
OSP. HUMANITAS GAVAZZENI
PONTE SAN PIETRO
POLICLINICO SAN PIETRO
21 pazienti codice
verde 14
giallo 7
TEMPO D’ATTESA
intorno all’ora e mezza
8 pazienti
codice verde
8
TEMPO D’ATTESA
intorno all’ora
La Palazzolo allarga l’offerta
Aperto il reparto di Odontoiatria
Si arricchisce l’offerta della
Casa di Cura Beato Palazzolo: da circa un
mese oltre ai tradizionali servizi, si aggiunge anche il reparto di Odontoiatria
la cui direzione è affidata a Giuseppe
Terzitta, da 30 anni professionista della
Chirurgia orale.
Oggi, dunque, chi si rivolge alla
struttura di via San Bernardino
può accedere anche alle cure dentali, da quelle tradizionali alle più
innovative, seguito da medici e
personale con una mission speciale: riportare il sorriso sulla bocca di tutti, con un occhio di riguardo per alcune categorie. «Questa
unità operativa – commenta il responsabile, Giuseppe Terzitta –
nasce per soddisfare le esigenze di
persone che sono meno protette
rispetto ad altri, come anziani, disabili, disagiati o chi per patologia
o età ha difficoltà ad accedere a un
dentista. Qui da noi troverà le mi-
gliori cure e un ambiente sereno».
Gli utenti dalla Casa di Cura
Beato Palazzolo da tempo possono contare su vari reparti e i relativi servizi: dall’Oculistica all’Urologia, dall’Ortopedia alla Chirurgia Generale, dalla Medicina al
Centro dei Disturbi del comportamento alimentare solo per citarne
alcuni. Con l’unità operativa di
Odontoiatria potranno accedere
anche a tutte le cure dentali, da
quelle più semplici e tradizionali,
come l’igiene orale e le otturazioni, passando dalla protesica mobile a quella fissa, fino al trattamento delle patologie dell’articolazione temporo-mandibolare. E scoprendo anche tecniche innovative, come la «All on four»: «Si tratta
di un trattamento conosciuto anche come implantologia a carico
immediato che consente di curare
anche persone affette da scarsità
La clinica Palazzolo ha un nuovo reparto di Odontoiatria
riconduceva le attese infinite
come quella di lunedì all’assenza dei medici di base. «I risultati
di una nostra indagine – spiega
Pozzi – ci dissero che il giorno
in cui c’è il maggior afflusso di
pazienti in pronto soccorso era
il lunedì che, solitamente, è un
giorno in cui i medici di base
sono presenti in studio. Ecco
perché ritengo che il motivo per
il quale ci siano casi in cui si
attenda nella sala d’aspetto una
giornata intera non sia l’assenza
del proprio medico di base.
Piuttosto dico che da parte delle
persone ci sia una preoccupazione eccessiva della propria
salute e dei sintomi che possono
subentrare e che portano ad
avere un congestionamento dei
centri. È altrettanto vero che i
pronto soccorso avrebbero bisogno di più personale e di medici maggiormente addestrati.
Queste due caratteristiche consentirebbero di organizzare
meglio il lavoro, di accorciare i
tempi d’attesa e di garantire al
paziente una miglior qualità
dell’operato. Penso all’aspetto
psicologico: molto spesso chi
arriva in pronto soccorso è
emotivamente instabile e il livello di ansia aumenta nel vedere tanta gente intorno, se i medici che accolgono gli utenti
prestassero maggior attenzione
a questo aspetto potrebbero risolvere in breve tempo tante
situazioni che molte volte non
richiedono esami clinici approfonditi». 1
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dell’osso mascellare o paraden- medico non ci sono soluzioni uniziopatia (piorrea) applicando in voche». La clinica è aperta a tutti,
una sola giornata i denti definiti- con un’attenzione particolare nei
vi», spiega Terzitta, laureato a Mi- confronti di alcune categorie:
lano in Medicina e chirurgia con «Cerchiamo di rispondere alle
specializzazione in Implantologia esigenze delle persone disagiate,
a Parma. Il primario evidenzia le di anziani, disabili e chi per patopeculiarità di questa tecnica im- logia o per età ha qualche difficoltà
portata dall’estero: «La mattina si in più ad accedere dal dentista. Ma
inizia con un intervento di una mi aspetto che possa risolvere i
quarantina di minuti per l’estra- problemi di tanti, anche perché è
zione dei denti o l’inseun reparto ospedaliero
rimento degli impianin controtendenza».
ti. Poi è necessaria
«Grande Anche la Palazzolo deun’ora per la presa delfar tornare i conti,
attenzione ve
le impronte. Infine, la
ma è meno aggressiva
sera si chiude il lavoro alle esigenze dal punto di vista ecoin 15 minuti avvitando
Oltre alla predelle persone nomico.
la protesi agli impianparazione e alla proanziane fessionalità, garantita
ti». Come detto,
l’Odontoiatria della
dal collega Gue disabili» anche
Casa di Cura Palazzolo
glielmo Campus,
offre tutti i servizi, ma
esperto in ortodonzia,
offre anche consulti e informazio- odontoiatria e handicap, si potrà
ni: «È possibile chiedere anche trovare «un ambiente sereno –
solo un appuntamento – aggiunge conclude – per bambini e adulti,
Terzitta, già direttore scientifico per disabili e anziani». Tutte le
di gruppi odontoiatrici esteri e ita- informazioni possono essere riliani e tra i primi cinque italiani ad chieste al numero 035/389223,
aver studiato Odontoiatria laser consultando il sito www.casadicuall’Università di Nizza –anche per rapalazzolo.it oppure presentanottenere un parere e per confron- dosi direttamente al civico 56 di
tare le proposte di altri, bisogna via San Bernardino. 1
ricordare sempre che in campo Elisa Riva