Numero 2 del 29 febbraio 2012 ATTIVATO SERVIZIO DI ACCOGLIENZA E REABILITAZIONE PSICOLOGICA AL P.S. DEL CANNIZZARO È già stato attivato all’Ospedale Cannizzaro il “Progetto di riabilitazione psicologica in Pronto Soccorso” che prevede la realizzazione di un servizio di psicologia ed orientamento, per gli utenti che accedono in regime di emergenza/urgenza. Le figure professionali dedicate a tale attività sono due assistenti sociali e tre unità dedicate al servizio accoglienza coordinate da una psicologa. È noto che per i cittadini, l’ospedale rappresenta il più importante punto di riferimento per la soluzione dei problemi di salute. Il Pronto Soccorso è molto spesso la prima sede in cui il cittadino-utente si interfaccia con il Sistema Sanitario e viene comunemente percepito come la struttura a cui rivolgersi quando si ha un problema di salute, collegato alla necessità di volerlo risolvere subito, anche per placare l’ansia del malessere. Ciò indipendentemente dalla gravità o dall’urgenza dello stesso. Nell’immaginario collettivo recarsi al Pronto Soccorso significa chiedere una consulenza o prestazione medica in tempi rapidi. Nella quotidianità gli infermieri ed i medici di questo servizio, devono gestire diverse tipologie di richieste che tra loro condividono la matrice “tutto e subito”. È comprensibile che, in certi casi, ciò finisca col mettere a dura prova la relazione operatore/utente. Secondo l'assessore alla Salute, Massimo Russo, "l'obiettivo è la globale presa in carico del paziente. Il Pronto Soccorso è la porta d'ingresso per i cittadini nelle strutture ospedaliere e quindi puntare sulla qualità dell'assistenza non può che essere una priorità delle azioni dell'Assessorato alla Salute". Per poter incidere positivamente sulla complessa ed intensa attività, tipica del regime di urgenza sanitaria, l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro ha messo in atto delle azioni Numero 2 del 29 febbraio 2012 concrete di miglioramento per la fruizione del P.S., attraverso l’istituzione di un Servizio di accoglienza finalizzato all’ascolto delle aspettative e dei bisogni degli utenti e l’educazione al corretto utilizzo delle strutture sanitarie dell’emergenza. In molte occasioni l’accesso al P.S. non è appropriato e ciò è la principale causa delle lunghe attese, a loro volta motivo di ulteriore sofferenza e percezione negativa nei confronti del servizio; garantire un supporto psicologico ai cittadini-utenti e ai loro familiari durante i tempi di attesa e in situazioni di crisi per migliorare la qualità percepita della struttura ospedaliera e ridurre le maggiori criticità relazionali/comunicative rappresenta l’obiettivo principale dell’èquipe di psicologi ed assistenti sociali del P.S. del Cannizzaro. Il miglioramento della qualità dell’offerta assistenziale del Pronto Soccorso con particolare attenzione agli aspetti legati all’umanizzazione, all’ottimizzazione del rapporto fra “Sistema P.S.” e cittadino, al miglioramento delle performance degli operatori sanitari, agli interventi di accoglienza e riabilitazione psicologica, finalizzati ad una adeguata comunicazione, per fornire all’utenza in modo tempestivo e trasparente tutte le informazioni utili, rappresentano i punti cardine del progetto e costituiscono risorse indispensabili e strategiche per il successo di ogni azione connessa all’erogazione di prestazioni nell’ area critica di pronto soccorso. “Ridisegnare l’accoglienza secondo i principi dell’umanizzazione della medicina, ponendo sempre più al centro delle cure il paziente, inteso come persona, con lo scopo di migliorare i rapporti umani e ridurre la sofferenza - ha detto la Dott.ssa Sabina Cilia, psicologa, coordinatrice del progetto - rappresenta una sfida culturale, significa pianificare e mettere in pratica una serie di azioni tendenti a modificare sia la qualità dei rapporti relazionali tra personale sanitario e utenti (pazienti e loro familiari) che curare gli aspetti logistici dell’organizzazione dell’MCAU e dell’erogazione dei servizi. Il nostro Numero 2 del 29 febbraio 2012 intervento ha la finalità di sviluppare le competenze comunicative in situazioni assistenziali a forte impatto emozionale e a forte richiesta relazionale, con l’utilizzo di tecniche di ascolto attivo e comunicazione assertiva e di gestire le dinamiche stressogene in ordine agli stili relazionali dell’utenza in contesti di urgenza.”