Diapositiva 1

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Q1 = Q2
PROPRIETA’ DEI VASI: RELAZIONI TRA DISTENSIBILITA’, RESISTENZA, GITTATA CARDIACA E
PRESSIONE VENOSA
CV= ∆VV /∆PV ; compliance vasi venosi
CA= ∆VA /∆PA ; compliance vasi arteriosi
Q=(PA-PV)/R ; gittata cardiaca
C = COMPLIANCE
(DISTENSIBILITA’)
R= resistenze periferiche (art. + venose)
∆VA =- ∆VV ; condizione di circolo chiuso
R
Pcm= pressione circolatoria media (se Q=0)
Pd= pressione venosa atrio destro
In un sistema chiuso (in cui non esistono perdite di liquido) la legge di conservazione della massa impone (nel caso di un
liquido incomprimibile) che le variazioni di volume nel compartimento venoso siano uguali e contrarie a quelle del
compartimento arterioso, ovvero: .VA = - VV.
Nel sistema circolatorio, in assenza di flusso si misura una pressione uniforme, indicata come pressione circolatoria
media Pcm. In presenza di flusso (Q>0), la pressione dovuta al flusso sarà data da P- Pcm, ad indicare che il trasferimento
di fluido in un compartimento crea una pressione aggiuntiva a Pcm.
DERIVAZIONE CURVA FUNZIONE VASCOLARE
Dalla definizione di compliance e dalla condizione di circolo
PA + P cm - PV = QR
chiuso si ha:
−∆VV
Q
∆VV
∆VA
= CV
= CA ;
∆PV
∆PA
∆VA
−∆VV = ∆VA
∆VA = −∆VV ;
Q
Q
PA
PV
R
Dato che
∆PA = PA − Pcm e ∆PV = PV − Pcm
Riarrangiando si arriva alla funzione che
descrive la curva vascolare:
avremo:
C A ⋅ ∆PA = −CV ⋅ ∆PV ;
∆PV
CA
=−
∆PA
CV
 CA 

PV − Pcm = (PA − Pcm ) ⋅  −
 CV 
 CA
PV = − R ⋅ 
 C A + CV

 ⋅ Q + Pcm

LA CURVA DELLA FUNZIONE VASCOLARE
La curva della funzione vascolare indica
che l’aumento della gettata cardiaca (Q)
PV = − R ⋅
CA
⋅ Q + Pcm
C A + CV
causa una riduzione della pressione
venosa (Pv). L’aumento della gettata
cardiaca causa infatti un maggiore
trasferimento di sangue dal
compartimento venoso a quello
arterioso, con il conseguente aumento
della pressione arteriosa (Pa) e
riduzione di quella venosa (Pv).
La pendenza della curva della
funzione vascolare dipende dalla
resistenza periferica e dalle proprietà
elastiche delle pareti dei vasi.
I DIURETICI MODIFICANO LA
CURVA DELLA FUNZIONE
VASCOLARE IN MANIERA
ANALOGA ALL’EMORRAGIA
VARIAZIONI VOLUME PLASMA:
EFFETTI SULLA CURVA DELLA
FUNZIONE VASCOLARE
Un aumento od una diminuzione del
volume plasmatico non modifica la
resistenza periferica o l’elasticità dei vasi.
Quindi la pendenza della curva della
funzione vascolare non si modifica.
L’aumento o la diminuzione del volume
plasmatico influenzano invece Pcm.
Pertanto durante una trasfusione o
un’emorragia si ha traslazione
della curva della funzione
vascolare.
Una perdita di liquidi si ha anche
in risposta al trattamento con
diuretici o con ACE inibitori.
L’AUMENTO DELLA PRESSIONE
AORTICA (RIFLESSO BAROCETTIVO)
INIBISCE IL TONO ORTOSIMPATICO E
CAUSA VASODILATAZIONE
VARIAZIONI RESISTENZA: EFFETTI
SULLA CURVA DELLA FUNZIONE
VASCOLARE
La variazione della resistenza periferica
(R) influenza la pendenza della curva della
funzione vascolare senza alterare Pcm.
L’aumento della resistenza
(vasocostrizione - attivazione del sistema
L’ATTIVAZIONE DEL
SISTEMA
ORTOSIMAPTICO
AUMENTA LE
RESISTENZE
PERIFERICHE
ortosimpatico) causa un aumento della
pendenza. La riduzione del tono simpatico
(vasodilatazione - attivazione riflesso
barocettivo) causa invece la riduzione della
resistenza periferica.
A parità di gittata cardiaca l’aumento
della resistenza periferica causa una
riduzione della pressione venosa, dovuto
ad un ridotto trasferimento di liquido dal
compartimento arterioso a quello venoso.
EQUILIBRIO TRA CUORE E CIRCOLO: INTERSEZIONE TRA FUNZIONE CARDIACA E VASCOLARE
Il grafico mostra l’intersezione tra la
curva della funzione vascolare e quella della
funzione cardiaca. La coppia di valori di pressione
venosa e gettata cardiaca da’ il punto di
equilibrio del sistema. Nel punto di
intersezione il flusso attraverso il cuore
IL FLUSSO IN
USCITA
BILANCIA
QUELLO IN
ENTRATA
(gittata cardiaca) e quello attraverso il
compartimento vascolare coincidono e quindi
la pressione venosa é stabile.
Se Pv aumenta, per il meccanismo di Starling
(regolazione intrinseca eterometrica)
aumenta la gittata cardiaca (punto B). Ma
l’aumento della gittata causa un aumentato
trasferimento dal compartimento venoso a quello
arterioso e riduzione di Pv (C) con
riduzione di Q (D).
DIURETICI E ACE INIBITORI RIDUCONO LA PRESSIONE VENOSA E LA GITTATA CARDIACA
(MINORE LAVORO CARDIACO)
Una variazione del volume plasmatico
modifica la pressione circolatoria
media (Pcm), senza alterare ne la
resistenza periferica (R) ne la
compliance dei vasi (CA e CV).
EFFETTO DELL’AUMENTO DI CONTRATTILITA’ SULLA FUNZIONE CIRCOLATORIA
LA DIGITALE AUMENTA LA
CONTRATTILITA’ DEL
MIOCARDIO E LA GITTATA
CARDIACA (RIDOTTA
PRESSIONE VENOSA -MINOR
SVANTAGGIO MECCANICO EMINOR EDEMA
POLMONARE
Un effetto analogo a quello della stimolazione
simpatica del cuore (senza variazione delle
resistenze periferiche) si ha con la digitale.
L’effetto è quello di aumentare la gittata
cardiaca, riducendo la pressione venosa.
In pratica aumenta il trasferimento di sangue
dal compartimento venoso a quello arterioso.
Questo ha come conseguenza una riduzione
della tendenza all’edema periferico, incluso
quello polmonare.
VARIAZIONI RESISTENZA E CONTRATTILITA’: EFFETTI SULLA GITTATA CARDIACA E SULLA
PRESSIONE VENOSA
L’attivazione del sistema ortosimpatico
provoca un aumento della resistenza
periferica e della contrattilità cardiaca, con
aumento della gittata cardiaca e riduzione
della pressione venosa. Aumenta il
trasferimento di sangue dal compartimento
arterioso a quello venoso.
La riduzione del tono adrenergico provoca
una riduzione della resistenza periferica e
della contrattilità cardiaca, con riduzione
della gittata cardiaca e aumento della
pressione venosa. Si riduce il trasferimento
di sangue dal compartimento venoso a
quello arterioso.
Tre principali meccanismi di controllo della resistenza arteriolare:
1) Controllo locale;
2) Controllo nervoso;
3) Controllo ormonale
1) Controllo locale
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