Oppioidi nel dolore neuropatico da neuropatia periferica e nevralgia post-erpetica La sfida delle neuropatie dolorose • L’approccio al dolore neuropatico rimane deludente • La migliore conoscenza dei meccanismi patofisiologici non si è tradotta in un miglioramento nelle terapie mirate • Il dolore nelle neuropatie periferiche è considerato un evento inevitabile (es. diabetica) • Il migliore risultato della terapia sintomatica è ridurre l’intensità del dolore del 50% nel 50% dei pazienti • Le co-morbidità (es. depressione) complicano la relazione medicopaziente, compliance e risposta alla terapia Dolore cronico non maligno • Studio epidemiologico caso-controllo in Danimarca su 10.000 persone: – – – – Prevalenza del dolore cronico = 19% (16% m; 21% f) Prevalenza maggiore con l’età (>67 aa 4 volte maggiore) Maggiore rischio in divorziati e separati (1.5 volte maggiore) Maggiore rischio in persone con basso livello culturale (2 volte maggiore) e lavori pesanti (2.2 volte maggiore) – Persone con dolore cronico: • Richiedono il doppio dei contatti medici (>25% vs popolazione generale) • 33% è deluso dalla visita • 40% è deluso dalla terapia • 12% usa regolarmente oppioidi (3% della popolazione danese) Dolore neuropatico • Studio di popolazione in Olanda (362.693 persone) ha mostrato: – Incidenza 8.2/1000 pz/anno (1% popolazione) – Rapporto donna:uomo=1.6 Mononeuropatie 4.3/1000 • Sindrome del tunnel carpale 2.3/1000 • Neuropatia diabetica 0.72/1000 • Nevralgia post-erpetica 0.42/1000 • Pain (2008), doi:10.1016/j.pain.2008.03.002 Dolore neuropatico : cosa è clinicamente significativo? • Studio USA ha analizzato 94 pazienti con PHN (2-6 settimane dal rash) a 6 mesi di follow up – 64 pts asintomatici – 30 pts (32%) PHN • 28 pts (93%) VAS >0 • 2 pts (7%) VAS >3 • RCT in Olanda in 598 pazienti con HZ (<1 settimana dal rash) at 6-month follow-up – 50% pts had PHN if VAS >0 – 22% pts had PHN if VAS >3 La definizione di PHN dovrebbe essere modificata • Opinabile generalizzare i risultati clinici dei clinical trial • Dolore neuropatico: quale definizione? Pain initiated or caused by a primary lesion or dysfunction in the nervous system (IASP) Pain arising as a direct consequence of a lesion or disease affecting the somatosensory system La diagnosi del dolore neuropatico • La nuova definizione implica un approccio che può apparire semplicistico, ma che in realtà è organicistico e richiede una risposta a due domande cruciali: – Che tipo di lesione? • Fisiopatologia di segni e sintomi – Dove è la lesione? • Correlazione anatomo-clinica Quale priorità nel trattamento? 1. Terapia causale (disease modifying therapy) 2. Terapia sintomatica a. Valutazione di efficacia e tollerabilità b. Cambio di dose c. Cambio di farmaco d. Terapia combinata 3. Trattamento delle co-morbidità (es. depressione, RLS) Quale ruolo per gli oppioidi? Efficacy based on class I RCT (except HIV): • TCA, duloxetine, venlafaxine, gabapentin, pregabalin, opioids, tramadol First line: • TCA or gabapentin/pregabalin Second line: • duloxetine or venlafaxine Third line • Opioids (ossicodone e tramadolo) 1966-2006 (PubMed, Embase, Cockrane) 97.3% not vs placebo Opioids Efficacy Side effects Diagram of reliability and net gain Reliability Power of the study (number of patients) • Quality of the study • Net gain • Rate between percentage of patients showing efficacy and side effects Diagram of reliability and net gain Buprenorfina TDS e neuropatie dolorose Scopo dello studio • Valutare l’efficacia della terapia con buprenorfina TDS nel dolore da neuropatia periferica cronica • Analisi di tollerabilità del farmaco: incidenza, tipologia e severità degli effetti collaterali. Buprenorfina • Caratteristiche farmacologiche – – – – • Lipofilica, basso peso molecolare Agonista parziale μ Antagonista κ Metabolizzata dal citocromo P450 Efficacia nel dolore cronico – Maligno – Non maligno (neuropatico, scheletrico) • Caratteristiche del cerotto – Farmaco dissolto in una matrice adesiva polimerica – Emivita di 26 h – Evita l’effetto di primo passaggio • Posologia – 35 μg/h – 52.5 μg/h – 70 μg/h (0.84 mg/die) (1.26 mg/die) (1.68 mg/die) Pazienti e Metodi • Tipologia dello studio: – pilot, add-on, open-label in 30 pazienti • Multineuropatia • Polineuropatia assonale – diabete, HCV, idiopatico • Criteri di inclusione: – – – – – Età 18-75 anni Diagnosi di multineuropatia o polineuropatia dolorosa cronica Controllo insoddisfacente del dolore con la terapia pre-trial (VAS >5) Terapia pre-trial invariata per almeno 4 settimane Non controindicazioni all’uso di oppioidi Endpoints • Primario – Numero di responders (riduzione >30% alla VAS a T14 - T28 T42 - T70) • Secondario – Patient global impression of change (PGIC) – Qualità del sonno (SQNRS) – Riduzione nell’assunzione di altri analgesici • Studio della tollerabilità del farmaco: incidenza, tipologia e severità degli effetti collaterali. Valutazione di efficacia • VAS Indichi l’intensità media del dolore nelle ultime 24 ore Massimo dolore immaginabile Nessun dolore • PGIC (patient global impression of change scale) Come è variato il suo stato di salute generale dall’inizio della terapia? estremamente migliorata molto migliorata minimamente migliorata invariata minimamente peggiorata molto peggiorata estremamente peggiorata • SQNRS (short sleep quality questionnaire) Qual è stata la qualità del suo sonno durante la scorsa notte? pessima mediocre abbastanza buona molto buona Posologia • Avvio terapia 35 μg/h – – – – • ¼ cerotto per 3 giorni ½ cerotto per 3 giorni ¾ cerotto per 3 giorni 1 cerotto, da sostituire ogni 3 giorni. Incremento a 52.5 μg/h – 70 μg/h se VAS <30% Risultati – 1 30 pazienti – 9 pazienti drop-out per effetti collaterali – Nausea e sonnolenza (7) – Stipsi (3) – Ipotensione (3) – Ritenzione urinaria (2) – Iperalgesia paradossa (1) • 4 avvio con 1 cerotto Æ DO nella prima settimana • 5 avvio con 1/4 cerotto Æ DO nelle prime 2 settimane – 13 pazienti responder • ↓ VAS >30% (10 a T14, 1 a T28 e 2 a T42) • 5 pz a 52.5 mcg/h (3 aT14 e 2 a T28) – 8 non responders • 4 pz in FU fino a T70, nessuno ha permesso di incrementare la dose a 70mcg/h • 2 pz usciti dallo studio a T14 e T28 per scarso beneficio • 2 pz usciti dallo studio a T28 per paura di dipendenza nonostante VAS >30% Risultati – 2 Media VAS 10 8 6 4 2 0 T0 T14 T28 T42 T70 min 4,8 0,2 0,8 2 1,1 max 9,5 8 8,7 6,6 6,9 30 paz. 21 paz. 18 paz. 14 paz. 12 paz. Risultati – 3 Percentuale riduzione VAS in responders 100 90 80 70 % 60 50 40 30 20 10 0 T14 21 paz. T28 18 paz. T42 14 paz. T70 12 paz. Risultati – 4 Media PGIC estremamente peggiorata 7 molto peggiorata 6 minimamente peggiorata 5 invariata 4 v 3 minimamente migliorata molto migliorata 2 estremamente migliorata 1 0 T14 T28 T42 T70 Risultati – 5 Media SQNRS pessima 4 mediocre 3 abbastanza buona 2 molto buona 1 0 T0 T14 T28 T42 T70 Conclusioni • Efficacia: – 8/30 non responders – 13/30 responders – riduzione media intensità dolore 30-40% • Posologia ottimale: – 35 - 52.5 μg/h • Effetti collaterali: – Severi in 30% pazienti (9/30 drop-out) – Necessità di titolazione da ¼ di cerotto 35 μg/h Trattamento combinato P<0.001 gabapentin vs gabapentin–morphine; P=0.04 morphine vs gabapentin–morphine; P<0.001 for gabapentin–morphine vs placebo; P=0.01 morphine vs placebo; P>0.05 gabapentin vs placebo Oppioidi e neuropatie dolorose Efficaci, con frequenti effetti collaterali • Utilizzabili in 3° linea • Possibile uso in terapia combinata con gabapentinoidi, ma necessità di conferma con studi controllati • • Necessario acquisire informazioni su efficacia e tollerabilità a lungo termine (ignote peraltro anche per farmaci di 1° e 2° linea oltre 8-12 settimane)