Strumenti e Tecniche di Misura Prof. Ing. Francesco Martelli, Ing. Alessandro Cappelletti PhD Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 1 Investigazione del flussi Introduzione Attraverso l’investigazione dei flussi è possibile risalire alle prestazioni delle macchine per fare ciò sono disponibili due famiglie di strumenti: Strumenti Sperimentali Strumenti Numerici Le procedure di lavoro si basano in generale sull'impiego integrato di attività sperimentale e simulazioni numeriche. Questo approccio si dimostra appropriato per affrontare e risolvere le problematiche relative alle macchine in termini di: •Accuratezza •Costi/benefici Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 2 Strumenti di tipo Sperimentale Gli strumenti sperimentali si possono dividere in due gruppi: Banchi Prova od Apparati Sperimentali: Strutture dedicate alla prova dei componenti le macchine o modelli delle stesse. Strumenti di misura, sensori: sistemi per misurare le diverse grandezze termofluidodinamiche di interesse; Si noti che gli strumenti di misura sono impiegati anche nel controllo e monitoraggio delle macchine e degli impianti. Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 3 Banchi Prova od Apparati Sperimentali Banchi prova: (GDV, banchi prova, combustione, etc..) struttura necessaria provare il modello della macchina o parte di essa: Gallerie del vento – tunnel idraulici Laboratori dedicati Macchine prototipo Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 4 Banchi Prova Sperimentali Low Speed Wind Tunnel Technical Features Wind Tunnel: blow-down open circuit, centrifugal fan: electric power 100kW Low Speed Wind Tunnel GDV-DE Test Section: Max. area 0.1 m2, Max. flow velocity Mach 0.3 1 - Silencer Filter 2 – Centrifugal fan 3 – Rest Chamber 4 – First nozzle 7 6 5 4 3 2 Static pressure taps 5 –Honeycomb box 6 – Second nozzle, inlet duct 1 7 – Test section Total pressure probe Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 5 Strumenti di Misura Strumenti di misura, sensori, sistemi per misurare le diverse grandezze termofluidodinamiche di interesse: Misure tipiche di impianto Industriale (Freddo) - Misure Coppia: Meccaniche di torsione - Misure di Velocità di rotazione: (C · ω=Potenza) -Misure di Temperatura: T, -Misure di Portata: m -Misure di Pressione: p (trasduttori di pressione) -Misure di Velocità: u,v,w, u’,v’,w’ Misure tipiche di impianto Industriale (Caldo) -Diagnostica della combustione -Misure di Specie chimiche (OH, NO, CO, etc…), -Analisi chimiche, composizione combustibile: gas cromatografo, prodotti della combustione, mixing: sonde di prelievo gas Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 6 Strumenti di Misura -Strumenti di misura, sensori, sistemi per misurare le diverse grandezze termofluidodinamiche di interesse in : Misure tipiche da Apparato Sperimentale di Ricerca -Misure di Pressione: p (trasduttori di pressione anche unsteady) -Misure di Temperatura: T, -Misure di Velocità: u,v,w, u’,v’,w’ -Visualizzazioni di Flusso -Diagnostica della combustione (Composizione gas, fiamma , etc.) -Misure di Specie chimiche (OH, NO, CO, etc…), Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 7 Strumenti di Misura Strumenti di misura, sensori, sistemi per misurare le diverse grandezze termofluidodinamiche di interesse: - Misure di Portata: m (flange, venturimetri, boccagli, i più svariati,…) -Coppia: Meccaniche di torsione -Velocità di rotazione: (C · ω=Potenza ) - Misure di Temperatura: T, termocoppie, termoresistenze - Misure di Pressione: p (trasduttori di pressione) -Misure di Velocità: u,v,w, u’,v’,w’ - Sonde pneumatiche (1 holes, 3h, 5h) HW, PIV, LDV - Misure di Specie chimiche (OH, NO, CO, etc…), Analisi chimiche, composizione combustibile: gas cromatografo, prodotti della combustione, mixing: sonde di prelievo gas -Diagnostica della combustione:sistemispettroscopia laser, Laser Induced Fluorescence (LIF) Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 8 Tecniche di misura A livello industriale si hanno più comunemente: •Misure di portata: flange tarate, boccagli, venturimetri, … •Misure di temperatura: Termocoppie, Termoresistenze •Misure di pressione: pressure taps + trasduttore Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 9 Tecniche di misura Catena di acquisizione (di misura/calibrazione) Sensore Raccolta /Cattura della grandezza fisica Trasd. Conversione della grandezza fisica in segnale elettrico Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Amplific Filtro PC Anal./Dig. Miglioramento segnale elettrico • Acquisizione • Conversione da misura elettrica a valore della grandezza fisica • Post -Processing Pagina 10 Le Misure In Combustione (Chimica a caldo) Composizione combustibile: Gas cromatografo Prodotti della combustione, mixing: Sonde isocinetiche di prelievo gas Specie chimiche (NO, CO, etc…) Analisi chimiche Sistemi di spettroscopia laser: (RAMAN) Laser Induced Fluorescence (LIF) Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 11 Le misure di velocità Mulinelli Mulinelli (Turbinette ω = velocità) LDA Anemometria Laser Doppler HWA Anemometria a Filo Caldo PIV Pitot, 3F, 5F LSV Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Velocimetria Planare Sonde di Pressione 1D, 2D, 3D Visualizzazioni di flusso a Lama di Luce Laser Pagina 12 Tubo di Pitot /Misure Velocità Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 13 Tubo di Pitot /Misure Velocità Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 14 Tubo di Pitot /Misure Velocità Sonda di tipo totale - statica E’ lo strumento più usato per misure di velocità nei fluidi. Misurando pressione statica e totale la velocità 1 p1 + ρc12 = p0 2 c1 = 2( p0 − p1 ) ρ NB: E’ necessario l’allineamento della sonda con il flusso a meno di un determinato angolo di insensibilità Andamento della pressione statica lungo lo stelo della sonda Pb: Lettura della pressione statica. Esiste una localizzazione ideale delle prese di p. statica che minimizza l’errore. In questo punto l’effetto dell’espansione sull’ogiva e dell’interferenza dell’asta tendono a controbilanciarsi. Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 15 Le misure di Pressione Misure di pressione Statica Possibili fonti di errore: l/d foro (u basse l/d <2) Finitura (Spigoli vivi: no raccordi) Orientamento e forma del raccordo Dimensione massima (d=0.5-1.0 mm) Disallineamento flusso Curvatura e/o ostruzione del condotto Misure di pressione Totale Possibili fonti di errore: Rallentamento isoentropico (M<1) Sensibilità all’angolo di incidenza 10°- 40° Re=UD/ν ⇒ err. Max 5% Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 16 Sonde Pneumatiche a 3 Fori (2D) o 5 fori (3D) Le sonde a 3 fori misurano pressione statica, totale e la velocità (determinandone l’angolo di yaw nel piano) Le sonde a 5 fori determinano pressione statica, totale e la velocità (nelle tre direzioni dello spazio). Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 17 Calibrazione di Sonde pneumatiche 2D – (1) Il multitrasduttore equipaggiato con set di trasduttori di pressione opportuni. Nel caso considerato trasduttori relativi da 10 Psi (circa 0,7 bar), necessari visto il valore elevato della pressione dinamica di questo caso (u=259-270 m/s). Sonda pneumatica Pressione Camera di Calma Pressione Foro Sinistro Personal Computer Pressione Foro Centrale Pressione Foro Destro Multi Convertitore A/D HIGH Trasduttore C1 C2 C3 C4 LOW Presa di pressione CC Termoresistenza Catena di acquisizione Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pressione Atmosferica Multitrasduttore Schema di collegamento dei canali delle prese di pressione ai trasduttori. Pagina 18 Calibrazione di Sonde pneumatiche 2D – (1) Curve di pressione sui 3 fori Il grafico riporta l’andamento sul campo angolare di calibrazione delle pressioni misurate dai tre fori della sonda(Sx, Centrale, Dx), nel caso di flusso alla massima velocità 270 m/s; gli andamenti restano pressoché invariati nel caso delle altre due velocità considerate. La sonda presenta una buona simmetria di funzionamento sul campo angolare -40°, +40 per tutte le prese di pressione. I fori destro e sinistro sono sensibili all’angolo di yaw su un range angolare di ca. 48°; 70 60 50 Pressione (kPa) L’andamento del valore di pressione misurato dal foro centrale fornisce una curva sufficientemente simmetrica. Valori di Pressione Sonda Prismatica UNI - 270 m/s 40 30 SX P0=160.5 kPa M0=0.80 Velocità=270 m/s M=0.86 20 10 Centrale DX 0 -10 -40 -32 -24 -16 -8 0 8 Angolo di Yaw (°) 16 24 32 40 Pressioni misurate, c= 270 m/s; sonda prismatica Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 19 Trasduttori : tipologie • Strain gage diversa conducibilità elettrica causata dalla deformazione • Piezoelettrici generazione differenza di potenziale quando sono soggetti ad una deformazione meccanica • Capacitivi alta risposta in frequenza Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 20 Le misure di Pressione Misure di pressione non Stazionarie Sistema : Foro/tubo/cavità/trasduttore ⇒ Calcolo della risposta in frequenza della sonda Problema: oscillazione e sfasamento del segnale, fattori: Lunghezza tubo (minima) Diametro del tubo (massima) Cavità trasduttore (contenuta, Cavità con liquidi) Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 21 Velocimetria Laser Doppler La velocimetria Laser Doppler (LDV) è una tecnica di misura della velocità di un oggetto in movimento. Si usa per la misura di componenti di velocità di un flusso in un determinato punto di misura (Rif. Euleriano) Principio di funzionamento: si illumina l’oggetto e si rileva il “Doppler shift” (variazione della frequenza) della luce diffusa dall’oggetto in moto Applicazione: consiste nel “raccogliere” e processare la luce diffusa da particelle inseminanti che si assume siano in moto con il fluido LDV è una Tecnica di misura : • NON-invasiva, • Notevole accuratezza • Elevata risoluzione spaziale. Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 22 Velocimetria Laser Doppler Diverse configurazioni ottiche possono essere impiegati in quasi tutte le applicazioni (misure). Il più comune attualmente è quello indicato come: “Dual Beam” o configurazione Doppler differenziale detto anche a modalità a frange che impiega due fasci laser per ogni componente di velocità. LDV a 2 Fasci Laser Il sistema ottico comprende: •Un sistema per dividere in 2 fasci il laser originario •Un sistema di lenti per mettere a fuoco e intersecare i 2 fasci (regione di misura) Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 23 LDV a 2 Fasci Laser Il ricevitore ottico raccoglie e concentra una porzione di luce diffusa dalle particelle e dirige la luce verso verso il Photodetector •Il Fotorilevatore converte l’energia luminosa in segnale elettrico analogico •La frequenza del segnale risulta proporzionale alla componente di velocità della particella •Un processore di segnale estrae l’informazione di frequenza dal segnale (da cui t) e fornisce un valore digitale che rappresenta la vel. Istantanea della particella Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Forma del segnale • La figura mostra un segnale ideale (assenza di rumore di fondo) per una particella che passa per il centro della regione di misura • La forma del segnale dipende dalla traiettoria della particella all’interno del vol. di misura • La distribuzione dell’intensità luminosa nella regione di misura è di tipo gaussiano Pagina 24 Velocimetria Laser Doppler Vantaggi della tecnica LDV nella misura della “time-history” u=u(t) della velocità in un punto del campo di moto: • Regione di misura molto piccola (puntuale) • Elevata accuratezza della misura • Capacità di misurare ogni componente di velocità isolatamente • Misura accurata di elevate intensità di turbolenza anche di flussi ricircolanti • Il sistema non richiede calibrazione • Assenza di sonda nel flusso (non intrusione, misura in ambienti “ostili”) • Elevata risposta in frequenza Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 25 Anemometria a Filo Caldo (HWA) Misura puntuale intrusiva della velocità dei flussi gassosi Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 26 Sonde a filo diritto con estremità rivestite Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 27 Principio di Funzionamento HWA La Ue è la cosiddetta velocità efficace, cioè la “frazione” di velocità che effettivamente influenza lo scambio termico, essa è in generale diversa dal modulo della velocità U. Nel caso di una sonda reale, sia per la lunghezza finita del filo, sia per la presenza dei supporti, la situazione è più complessa. A tale proposito si consideri la figura che riporta un filo caldo investito da un flusso avente una generica velocità U. Scomponiamo il vettore velocità U nelle tre componenti UT, UN, UB rispetto alla terna con assi x, y contenuti nel piano della sonda. Esprimendo tali componenti in funzione degli angoli di yaw α e di pitch β si ottiene : U T = U sen α Corso di Macchine – A.A. 2014-15 U N = U cosα cos β U B = U cosα sen β Pagina 28 Principio di Funzionamento HWA Se la risposta del filo caldo fosse identica per le tre componenti di velocità allora il nostro anemometro misurerebbe il modulo del vettore velocità del flusso, U e = U = (U N2 + U T2 + U B2 ) 1/ 2 In realtà la risposta alle tre componenti non è uguale: per cui la velocità effettiva e quindi quella misurata è diversa da quella reale del flusso. Relazione di Joergensen, ampiamente adottata, che stabilisce: U e 2 = (U N2 + k 2U T + h 2U B2 ) = U 2 ( cos 2 α cos 2 β + k 2 sen 2 α + h 2 cos 2 α sen 2 β ) dove k e h sono i coefficienti di yaw e di pitch; questi: •dipendono dall’aspect-ratio del filo l/D, •risultano indipendenti dagli angoli di inclinazione del flusso rispetto al filo e dal modulo di velocità. •Valori tipici di k e h, per fili di tipo standard, sono rispettivamente 0.2 e 1.05. In definitiva la tensione in uscita dipende dal modulo della velocità del flusso e dalla direzione con cui essa incide sul filo, di conseguenza: E = f (U e ) = f1 (U , α , β ) Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 29 E = f (U e ) = f 1 (U , α , β ) E rappresenta quindi l’informazione del valore istantaneo della velocità efficace. In pratica è necessario ricorrere ad una calibrazione diretta anche per la risposta angolare di ogni singola sonda, questo porta alla: determinazione di una curva di risposta all’angolo di yaw s(α) e di una curva di risposta all’angolo di pitch g(β), che unitamente alla curva di risposta al modulo della velocità danno: E = f c (U ) s(α ) g( β ) Resta da sottolineare il fatto che la sensibilità all’angolo di yaw e di pitch è indipendente dalla velocità e dalla direzione del flusso Per la forma e la taratura della funzione fc (s, g) si rende necessaria una fase di calibrazione: La legge di King costituisce l’equazione più importante da un punto di vista storico ed applicativo per la funzione fc(U) , essa viene utilizzata con ottimi risultati, sottoponendo a calibrazione le costanti A, B ed n. E 2 = A + BU n Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 30 Calibrazione di una sonda per HWA La Calibrazione di una sonda a filo caldo si effettua ponendola in un flusso con direzione nota e modulo di velocità variabile, che costituisce la velocità di riferimento. Operando in modo discreto si determina così una serie di coppie di valori velocitàtensione (Ur , E) che, in una fase successiva, vengono interpolati secondo una equazione che può essere scelta fra: I. quelle di tipo “classico”, mantenendo così un legame alla fisica del problema II. oppure sulla base di considerazioni puramente matematiche. H.w Con questo secondo tipo di approccio si considerano le sole coppie di valori (Ur , E) e si cerca, con metodi matematici (minimi quadrati, spline,..), l’equazione che meglio le approssima, a prescindere da considerazione di carattere termofluidodinamico. 3 2 Unità di Regolazione del flusso Compressor 1 Ugello Scanivalve Catena acquisizione PC IBM 80386 Multimetro Schema di una catena di calibrazione per sonda HWA Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 31 Particle Image Velocimetry (PIV) Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 32 Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 33 Confronto fra Tecniche di Misura Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 34 VISUALIZZAZIONI Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 35 VISUALIZZAZIONI Image from http://www.newtonlab.it/ Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 36 VISUALIZZAZIONI Image from http://www.newtonlab.it/ Credit: TAKESHI TAKAHARA/SCIENCE PHOTO LIBRARY Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 37 VISUALIZZAZIONI Formazione di Ghiaccio Image from http://facilities.grc.nasa.gov/irt/index.html Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 38 Laser Sheet Visualization - LSV Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 39 Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 40 Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 41 Low Speed Wind Tunnel Components Aerodynamic Study: Turbine cascades investigation Burner Aerodynamics, Premixing system Jets impingements View of the converging duct and the cascade from the flow discharge side DLN – GT Burner Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Cascade outlet section Pagina 42 Low Speed Wind Tunnel: Turbine Cascade Investigation Hot-wire Anemometry: Measurements of Vortex Shedding and Wake Decay of a Turbine Inlet Guide Vane Turbulence Intensity Map S.S. wall 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 30 T.E. A PS 10 T.E. 0 TIP HUB - % Blade to Blade 20 SS -10 -20 B -30 Probe positioning 10 20 30 40 50 60 70 80 90 T.E. % Blade Span Hot wire in spanwise direction Probe: Dantec 55P11 Acquisition frequency 30 kHz Nozzle exit - Plane 2 5.3% chords downstream of T.E. Grids points: 255 0 SS -4 -8 T.E. 5 Probe positioning 15 25 0 35 2 4 45 55 % Blade Span 6 8 10 12 14 65 16 18 75 20 85 95 6 2 P.S. PS T.E. T.E. -2 -6 TIP PS 4 HUB - % Blade to Blade 8 TIP T.E. HUB - % Blade to Blade Turbulence Intensity Map SS -10 5 15 25 45 55 % Blade Span 65 75 85 95 22 0 Nozzle exit - Plane 1 0.9% chords downstream of T.E. Grid points: 285 Corso di Macchine – A.A. 2014-15 35 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Nozzle exit – Plane 3 7.2% chords downstream of T.E. Grid points:285 Pagina 43 Low Speed Wind Tunnel: Turbine Cascade Investigation Pneumatic Probes (5H) esempi 5-Holes Probe: Secondary Flow Structure at the Outlet Turbine Inlet Guide Vane Inlet condition Uin 41 m/s, Mach = 0.12, Reynolds =175000 Probe: the miniature five-hole head (∅ = 1.4 mm) has 0.1 mm bore pressure taps connected to a 150 mm capillary tube with an internal diameter of ∅=0.12 mm C B A The secondary flow pattern is dominated by the presence of the two passage vortices: A B •which are located at the hub and tip at the trailing edge (passage A), •but roll up close downstream of the nozzle (passage B), Plane 1 C 0.9% chords downstream of T.E. •leaving the hub and tip regions and displacing towards midspan (passage C). 93 75 50 25 7 % SPANWISE Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 44 Appendice Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 45 Calibrazione di Sonde pneumatiche 2D – (1) Curve di pressione sui 3 fori Il grafico riporta l’andamento sul campo angolare di calibrazione delle pressioni misurate dai tre fori della sonda(Sx, Centrale, Dx), nel caso di flusso alla massima velocità 270 m/s; gli andamenti restano pressoché invariati nel caso delle altre due velocità considerate. La sonda presenta una buona simmetria di funzionamento sul campo angolare -40°, +40 per tutte le prese di pressione. I fori destro e sinistro sono sensibili all’angolo di yaw su un range angolare di ca. 48°; L’andamento del valore di pressione misurato dal foro centrale fornisce una curva sufficientemente simmetrica. 70 60 50 Pressione (kPa) In questo senso la prismatica sperimentata non é particolarmente adatta a flussi ad alta velocità, in quanto il campo di calibrazione angolare non è molto ampio. Valori di Pressione Sonda Prismatica UNI - 270 m/s 40 30 SX P0=160.5 kPa M0=0.80 Velocità=270 m/s M=0.86 20 10 Centrale DX 0 -10 -40 -32 -24 -16 -8 0 8 Angolo di Yaw (°) 16 24 32 40 Pressioni misurate, c= 270 m/s; sonda prismatica Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 46 Calibrazione di Sonde pneumatiche 2D – (2) Curve dei coefficienti di calibrazione Le curve di calibrazione sono stati costruite considerando il seguente set di coefficienti, [set(A)], che consente una riduzione diretta dei dati. I coefficienti sono definiti come : Cβ' = ' CPd = Pd − Ps P + Ps Pc − d 2 ' = CPt Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pd + Ps 2 P0 − P Pc − Dove: Ps = pressione foro sinistro Pd = pressione foro destro Pc = pressione foro centrale P0 = pressione totale P = pressione statica Pc − P0 P0 − P Pagina 47 Calibrazione di Sonde pneumatiche 2D – (3) Di seguito vengono presentate in successione le curve dei coefficienti, funzione dell’angolo di yaw, alle tre diverse velocità sperimentate. Caratteristica generale di queste curve, che resterà subito evidente, è quella di essere pressoché insensibili ai valori di velocità. Cβ' = Risposta angolare: Coefficienti C’ß Pd − Ps P + Ps Pc − d 2 In termini di C’β, si nota una discontinuità per valori di angolo di yaw prossimi a +40° alle due velocità più basse per cui il coefficiente risulta negativo. Coefficiente Cβ ' (setA) - Sonda Uni 25 20 15 10 Coefficiente Cb' 5 0 -5 -10 -15 230 set(A) -20 250 set(A) -25 270 set(A) -30 -35 -40 -45 -40 -32 -24 -16 Corso di Macchine – A.A. 2014-15 -8 0 8 Angolo di Yaw (°) 16 24 32 40 Questo deriva dal fatto che sostituendo i valori di pressione misurati nella definizione di Cß’ si ha il denominatore negativo poiché per angolo di yaw=+40° il recupero di p. dinamica operato dal foro centrale non è capace di superare la media dei valori di pressione dal foro Dx e Sx. Questo fenomeno sparisce per la velocità di 270m/s, alla quale la pressione sul centrale torna ad essere predominante al denominatore del Cß’. Pagina 48 Calibrazione di Sonde pneumatiche 2D – (4) Coefficienti di dinamica : C’Pd C ' Pd = Pd + Ps 2 P0 − P Pc − Le curve del C’pd - set(A), rappresentative dell’errore relativo nella misura della pressione dinamica rispetto ad un ipotetico tubo di Pitot allineato. Per una sonda ideale allineata, tale coefficiente dovrebbe essere 1. Coefficienti Cpd' set(A) e Cps set(B) - Sonda Uni 0.9 230 set(A) 250 set(A) 0.8 270 set(A) Coefficiente Cpd' - Cps 0.7 230 set(B) 250 set(B) 0.6 270 set(B) 0.5 0.4 0.3 Le curve mostrano un andamento circa costante a +0.8 per un ristretto intervallo -8, +6° dell’angolo di yaw. Al di fuori di questo ristretto campo angolare si hanno andamenti lineari decrescenti fino a valori pressoché nulli, poiché il foro centrale recupera sempre meno della quota cinetica e uno dei due fori laterali diventa sempre più una presa di totale. Si noti che i valori del coefficiente C’pd set(A) risulta negativo a +40° per i valori di velocità di 230 e 250 m/s. Questo coincide con quanto detto per il Cß’; infatti, per i coefficienti set (A), il denominatore del Cß’ è uguale al numeratore del C’pd. 0.2 0.1 0 -0.1 -40 -32 -24 -16 -8 0 8 Angolo di Yaw (°) Corso di Macchine – A.A. 2014-15 16 24 32 40 In generale si può affermare che la sonda presenta una buona simmetria per entrambi i coefficienti considerati. Pagina 49 Calibrazione di Sonde pneumatiche 2D – (5) Coefficiente di errore sulla pressione totale: C’Pt ' CPt P − P0 = c P0 − P Il coefficiente Cpt, è misura della differenza fra il valore di pressione totale letta sul foro centrale della sonda e la pressione totale effettiva. Per una sonda ideale tale coefficiente dovrebbe avere valore nullo per sonda allineata. In particolare per yaw=0 il coefficiente assume il valore teorico indice di un completo recupero di pressione totale da parte del foro centrale e di basse perdite nell’efflusso dalla camera di calma allo scarico. Coefficiente Cpt set(A-B) - Sonda Uni 0.05 0.00 -0.05 -0.10 Coefficienet Cpt -0.15 -0.20 Il coefficiente resta poi inferiore a -0.05 nell’intervallo -16, +12°. -0.25 -0.30 -0.35 -0.40 230 set(A-B) -0.45 250 set(A-B) -0.50 270 set(A-B) Infine si può notare asimmetria delle curve. una leggera -0.55 -0.60 -40 -32 -24 -16 Corso di Macchine – A.A. 2014-15 -8 0 8 Angolo di Yaw (°) 16 24 32 40 Pagina 50 Velocimetria Laser Doppler La velocimetria Laser Doppler (LDV) è una tecnica di misura della velocità di un oggetto in movimento. Si usa per la misura di componenti di velocità di un flusso in un determinato punto di misura (Rif. Euleriano) Principio di funzionamento: si illumina l’oggetto e si rileva il “Doppler shift” (variazione della frequenza) della luce diffusa dall’oggetto in moto Applicazione: consiste nel “raccogliere” e processare la luce diffusa da particelle inseminanti che si assume siano in moto con il fluido Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 51 Velocimetria Laser Doppler LDV è una Tecnica di misura : • NON-invasiva, • Notevole accuratezza • Elevata risoluzione spaziale. Elevata diffusione a livello di R&S e anche Industriale, permette misure in: – – – – – Flussi con elevati livelli di turbolenza Flussi attorno oggetti fermi così come in movimento (rotori di turbomacchine) Flussi a velocità sia molto elevata sia molto bassa Flussi ad elevata temperatura Flussi di fluidi in ambienti ostili e in spazi estremamente ristretti Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 52 Velocimetria Laser Doppler Diverse configurazioni ottiche possono essere impiegati in quasi tutte le applicazioni (misure). Il più comune attualmente è quello indicato come: “Dual Beam” o configurazione Doppler differenziale detto anche a modalità a frange che impiega due fasci laser per ogni componente di velocità. LDV a 2 Fasci Laser Il sistema ottico comprende: •Un sistema per dividere in 2 fasci il laser originario •Un sistema di lenti per mettere a fuoco e intersecare i 2 fasci (regione di misura) Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 53 LDV a 2 Fasci Laser Il ricevitore ottico raccoglie e concentra una porzione di luce diffusa dalle particelle e dirige la luce verso verso il Photodetector •Il Fotorilevatore converte l’energia luminosa in segnale elettrico analogico •La frequenza del segnale risulta proporzionale alla componente di velocità della particella •Un processore di segnale estrae l’informazione di frequenza dal segnale (da cui t) e fornisce un valore digitale che rappresenta la vel. Istantanea della particella Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Forma del segnale • La figura mostra un segnale ideale (assenza di rumore di fondo) per una particella che passa per il centro della regione di misura • La forma del segnale dipende dalla traiettoria della particella all’interno del vol. di misura • La distribuzione dell’intensità luminosa nella regione di misura è di tipo gaussiano Pagina 54 Velocimetria Laser Doppler Vantaggi della tecnica LDV nella misura della “time-history” u=u(t) della velocità in un punto del campo di moto: • Regione di misura molto piccola (puntuale) • Elevata accuratezza della misura • Capacità di misurare ogni componente di velocità isolatamente • Misura accurata di elevate intensità di turbolenza anche di flussi ricircolanti • Il sistema non richiede calibrazione • Assenza di sonda nel flusso (non intrusione, misura in ambienti “ostili”) • Elevata risposta in frequenza Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 55 Anemometria a Filo Caldo (HWA) Misura puntuale intrusiva della velocità dei flussi gassosi Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 56 Sonde a filo diritto con estremità rivestite Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 57 Principio di Funzionamento HWA Si consideri la relazione fondamentale di scambio termico convettivo e la definizione del numero di Nusselt si ha: • Q = h c A(Tw − T∞ ) = Nu kf D A( Tw − T∞ ) = f 2 ( Re) k f πl( Tw − T∞ ) dove A=πDl è l’area della superficie del filo caldo; rielaborando si ha: • Q k f πl(Tw − T∞ ) ρUD = f2 µ (1) Nell’ipotesi di flusso stazionario e che le quantità di calore disperse dal filo per irraggiamento e per convezione libera siano trascurabili rispetto all’energia scambiata per convezione, si può porre che la potenza termica (Q) nella sia uguale alla potenza elettrica dissipata dal filo per effetto Joule. Infatti come il filo è mantenuto caldo dal passaggio di una corrente i che attraversandolo incontra una resistenza Rw, quindi: • Q = i 2 Rw La resistenza Rw del filo è a sua volta funzione della temperatura Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 58 Principio di Funzionamento HWA La resistenza Rw del filo è funzione della temperatura secondo una relazione del tipo : [ ] R w = R0 1 + α 0 ( Tw − T0 ) + α 1 ( Tw − T0 ) + 2 In essa R0 è la resistenza del filo ad una data temperatura T0, tale valore viene fornito dal costruttore unitamente alla costante α0 valutata a quella stessa temperatura. Nelle applicazioni di anemometria a filo caldo la quantità Tw-T0 è spesso contenuta fra i 150-250 °C e il valore della costante α1 è dell’ordine di 10-7 i termini di ordine superiore al primo in parentesi quadra della equazione vengono trascurati. Rw = R0 [1 + α 0 (Tw − T0 )] Per un filo di lunghezza finita si ha scambio termico conduttivo fra questo e i suoi supporti, ciò determina una caduta della temperatura agli estremi del filo stesso. => In pratica si considera questo effetto valutando la resistenza Rw alla Tw intesa come temperatura media del sensore. Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 59 Principio di Funzionamento HWA Sostituendo le relazioni per Rw e R0 nella (1) si ottiene: I 2 R w R0 α o πk f l ( R w − R ∞ ) ρUD = f2 µ Supponendo che la temperatura statica del fluido T∞ non vari e quindi resti costante la resistenza del filo (R∞ ), in base alla relazione sopra, si possono individuare le due modalità di funzionamento di un anemometro a filo caldo: 1. mantenendo il valore della corrente i costante e l’informazione sul valore attuale della velocità si ottiene dalla variazione della resistenza Rw, 2. operando a resistenza costante (CTA), cioè mantenendo costante la temperatura Tw, e il valore attuale della velocità si ottiene dalla variazione della corrente, ed in ultima analisi della tensione. Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 60 Principio di Funzionamento HWA Esprimendo la potenza termica scambiata in termini di tensione si ha : ρUD E w2 = f2 k πl (Tw − T∞ ) Rw µ f dove Ew è la tensione ai capi del sensore risulta proporzionale al segnale di uscita E dell’anemometro completo, infatti: R + R L + Rw E∝ 1 Ew Rw dove R1 e RL sono rispettivamente la resistenza del cavo di collegamento al ponte anemometrico e delle antenne. Operando a Temperatura costante e supponendo costanti le proprietà fisiche del fluido rispetto alle sue variazioni di temperatura si ha: E = f (U , T∞ ) E = f (U e ) Poiché la sensibilità dello strumento risulta strettamente legata alla temperatura operativa del filo (Tw) è quindi opportuno operare ad elevati valori di “overheat” pur mantenendo ben presenti i problemi di ossidazione e di “burn-out” connessi alle alte temperature. Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 61 Principio di Funzionamento HWA La Ue è la cosiddetta velocità efficace, cioè la “frazione” di velocità che effettivamente influenza lo scambio termico, essa è in generale diversa dal modulo della velocità U. Nel caso di una sonda reale, sia per la lunghezza finita del filo, sia per la presenza dei supporti, la situazione è più complessa. A tale proposito si consideri la figura che riporta un filo caldo investito da un flusso avente una generica velocità U. Scomponiamo il vettore velocità U nelle tre componenti UT, UN, UB rispetto alla terna con assi x, y contenuti nel piano della sonda. Esprimendo tali componenti in funzione degli angoli di yaw α e di pitch β si ottiene : U T = U sen α Corso di Macchine – A.A. 2014-15 U N = U cosα cos β U B = U cosα sen β Pagina 62 Principio di Funzionamento HWA Se la risposta del filo caldo fosse identica per le tre componenti di velocità allora il nostro anemometro misurerebbe il modulo del vettore velocità del flusso, U e = U = (U N2 + U T2 + U B2 ) 1/ 2 In realtà la risposta alle tre componenti non è uguale: per cui la velocità effettiva e quindi quella misurata è diversa da quella reale del flusso. Ricerche relative a questo aspetto hanno portato alla relazione di Joergensen, ampiamente adottata, che stabilisce: U e 2 = (U N2 + k 2U T + h 2U B2 ) = U 2 ( cos 2 α cos 2 β + k 2 sen 2 α + h 2 cos 2 α sen 2 β ) dove k e h sono i coefficienti di yaw e di pitch; questi: •dipendono dall’aspect-ratio del filo l/D, •risultano indipendenti dagli angoli di inclinazione del flusso rispetto al filo e dal modulo di velocità. •Valori tipici di k e h, per fili di tipo standard, sono rispettivamente 0.2 e 1.05. In definitiva la tensione in uscita dipende dal modulo della velocità del flusso e dalla direzione con cui essa incide sul filo, di conseguenza: E = f (U e ) = f 1 (U , α , β ) Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 63 E = f (U e ) = f 1 (U , α , β ) E rappresenta quindi l’informazione del valore istantaneo della velocità efficace. In pratica è necessario ricorrere ad una calibrazione diretta anche per la risposta angolare di ogni singola sonda, questo porta alla: determinazione di una curva di risposta all’angolo di yaw s(α) e di una curva di risposta all’angolo di pitch g(β), che unitamente alla curva di risposta al modulo della velocità danno: E = f c (U ) s(α ) g( β ) Resta da sottolineare il fatto che la sensibilità all’angolo di yaw e di pitch è indipendente dalla velocità e dalla direzione del flusso Per la forma e la taratura della funzione fc (s, g) si rende necessaria una fase di calibrazione: La legge di King costituisce l’equazione più importante da un punto di vista storico ed applicativo per la funzione fc(U) , essa viene utilizzata con ottimi risultati, sottoponendo a calibrazione le costanti A, B ed n. E 2 = A + BU n Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 64 Calibrazione di una sonda per HWA La Calibrazione di una sonda a filo caldo si effettua ponendola in un flusso con direzione nota e modulo di velocità variabile, che costituisce la velocità di riferimento. Operando in modo discreto si determina così una serie di coppie di valori velocitàtensione (Ur , E) che, in una fase successiva, vengono interpolati secondo una equazione che può essere scelta fra: I. quelle di tipo “classico”, mantenendo così un legame alla fisica del problema II. oppure sulla base di considerazioni puramente matematiche. H.w Con questo secondo tipo di approccio si considerano le sole coppie di valori (Ur , E) e si cerca, con metodi matematici (minimi quadrati, spline,..), l’equazione che meglio le approssima, a prescindere da considerazione di carattere termofluidodinamico. 3 2 Unità di Regolazione del flusso Compressor 1 Ugello Scanivalve Catena acquisizione PC IBM 80386 Multimetro Schema di una catena di calibrazione per sonda HWA Corso di Macchine – A.A. 2014-15 Pagina 65