Verifica del 2° principio di Kirchhoff Cenno storico – Se in una rete si parte da un punto qualsiasi e si effettua un percorso chiuso sommando algebricamente tutte le tensioni che si incontrano per poi ritornare al punto di partenza, è evidente che la tensione tra il punto di partenza e quello di arrivo è zero, in quanto i due punti coincidono. Il percorso effettuato rappresenta per definizione una “maglia”, per cui si può enunciare il 2° principio di Kirchhoff che dice: “In una maglia la somma algebrica di tutte le tensioni presenti è uguale a zero”. ∑E I + ∑ RI I I + ∑ V I = 0 Dove le E i rappresentano le tensioni dei generatori di tensione; le R iV i rappresentano le tensioni ai capi delle resistenze; le V i rappresentano le tensioni ai capi dei generatori di corrente. Poiché la somma è algebrica, occorre attribuire ad ogni termine, un segno positivo o negativo, che si ricava attraverso la seguente procedura: a) Si posizionano ai capi di ogni bipolo i segni della corrispondente tensione, ricordando che ai capi del generatore di tensione il segno è dato; ai capi di una resistenza il positivo della tensione si trova al morsetto entrante della corrente, mentre nei generatori di corrente il segno della tensione viene posto in maniera arbitraria; b) Si stabilisce un verso di percorrenza arbitrario della maglia, orario o antiorario. Il segno algebrico di ogni tensione inclusa nella sommatoria, sarà positivo se la tensione è concorde con il senso di percorrenza, negativo se è discorde. Schema elettrico – Strumenti adoperati – V1,V2 ,V3,V4 Voltmetro R2,R3,R4 Resistenza E Alimentatore Esecuzione della misura – Sono state effettuate 8 misure, per ognuna delle quali si dovrà verificare la relazione V1 - V2 - V3 -V4=0 Ovvero V1 = V2 + V3 +V4; dove i valori di V1,V2 ,V3,V4 sono stati letti sui rispettivi voltmetri e riportati in tabella: R2 (KΩ Ω) R3 (KΩ Ω) R4 (KΩ Ω) V1 (V) δV1 (V) V2 (V) δV2 (V) V3 (V) δV3 (V) V4 (V) δV4 (V) 4 10 3 8 0.35 2 0.2 4 0.2 1.2 0.2 0 8 2 8 0.28 0 0 6 0.2 1.6 0.2 1 2 2 8 0.35 1.6 0.2 3.2 0.2 3.2 0.2 1 2 2 6 0.35 1.2 0.2 2.4 0.2 2.4 0.2 1 2 2 4 0.28 0.8 0.02 1.6 0.2 1.6 0.2 0 8 2 6 0.28 0 0 4.4 0.2 1.2 0.2 0 4 2 10 0.28 0 0 6.4 0.2 3.2 0.2 0 4 2 8 0.28 0 0 5 0.2 2.6 0.2 N.B. Valori di R i=0 stanno ad indicare che abbiamo sostituito la resistenza con un conduttore, quindi il circuito risulta essere formato solo da 2 resistenze e non da tre, come risulta dallo schema elettrico. Calcoli – Il nostro scopo è quello di verificare la relazione: V1 = V2 + V3 +V4 ; Utilizzando la teoria sulla propagazione degli errori e considerando le incertezze indipendenti e casuali avremo: δVi = (δV2 ) 2 + (δV3 )2 + (δV4 )2 Conclusioni – Per ogni misura, tenendo conto degli errori degli strumenti, è verificata la relazione V1 = V2 + V3 +V4 e quindi il 2° Principio di Kirchhoff.