Esercitazioni 24/2/2016 Esercizio 1 Un veicolo inizialmente fermo si mette in movimento su un lungo rettilineo con accelerazione costante di modulo a1 = 900 km/h2 . Dopo un intervallo di tempo t1 = 4 min l’accelerazione si annulla bruscamente e il moto del veicolo resta uniforme per un intervallo di tempo t2 = 10 min, dopodiché il veicolo comincia a rallentare con accelerazione costante di modulo a2 = 1800 km/h2 . Si calcoli: 1) L’intervallo di tempo t3 impiegato dal veicolo per fermarsi e lo spazio totale percorso dal veicolo. 2) La velocità scalare media vm e l’accelerazione scalare media am del veicolo sull’intero percorso. Soluzione 1 Il moto del veicolo è unidimensionale e uniformemente accelerato, quindi le equazioni che andremo ad usare sono v = v0 + at 1 s = s0 + v0 t + at2 2 Per 0 < t ≤ t1 avremo (1) 1 s = a1 t2 2 (2) 1 s = a1 t21 + a1 t1 (t − t1 ) 2 (3) v = a1 t per t1 < t ≤ t1 + t2 avremo v = a1 t1 e infine per t1 + t2 < t ≤ t1 + t2 + t3 avremo 1 1 s = a1 t21 +a1 t1 t2 +a1 t1 [t−(t1+t2)]− a2 [t−(t1+t2)]2 2 2 (4) 1) All’istante t1 + t2 + t3 la velocità del veicolo si annulla, quindi dalla (4) segue v = a1 t1 −a2 (t−(t1 +t2 )) t3 = a1 t1 = 2 min = 120 s a2 1 (5) Lo spazio percorso complessivamente sarà 1 1 s(t3 ) = a1 t21 + a1 t1 t2 + a1 t1 t3 − a2 t23 = 13 km 2 2 (6) 2) Nell’intervallo di tempo (0, t1 ) la velocità scalare varia linearmente col tempo e, poiché all’istante iniziale è nulla, il suo valore medio in tale intervallo di tempo è v(t1 )/2; nell’intervallo di tempo (t1 , t1 + t2 ) la velocità resta costante; infine, nell’intervallo di tempo di ampiezza t3 , la velocità diminuisce linearmente col tempo fino ad annullarsi, cosicché il corrispondente valore medio v(t1 )/2. La velocità media sull’intero percorso è allora vm = t1 v(t1 )/2 + t2 v(t1 ) + t3 v(t1 )/2 = 49 km/h t1 + t2 + t3 (7) L’accelerazione media vale am = t1 a1 − t3 a2 =0 t1 + t2 + t3 (8) risultato ovvio poiché all’inizio e alla fine il veicolo possiede la stessa velocità (nulla). Esercizio 2 Due sassi vengono lanciati verticalmente verso l’alto con velocità iniziale v0 = 50 m/s, a distanza temporale di 2.0 s l’uno dall’altro. 1) Dopo quanto tempo i due sassi si incontrano in aria? 2) Quando i sassi si incontrano, il sasso lanciato per primo ha già cominciato la fase di discesa? 3) Se l’intervallo di tempo tra il lancio dei due sassi fosse stato di 20 s il problema avrebbe soluzione fisicamente accettabile? Soluzione 2 1) Il moto è unidimensionale, e scegliamo come sistema di riferimento un asse x orientato positivamente verso l’alto. L’accelerazione è quella di gravità ed è costante, quindi abbiamo moto uniformemente accelerato. Chiamiamo inoltre t0 il ritardo temporale nel lancio del secondo sasso. Le leggi orarie per i due sassi sono xA (t) = v0 t − gt2 /2 xB (t) = v0 (t − t0 ) − g(t − t0 )2 /2 (9) La condizione di incontro è che xA (t) = xB (t) 2 (10) cioè che v0 t − gt2 /2 = v0 (t − t0 ) − g(t − t0 )2 /2 (11) che ha come soluzione t1 = 6.0 s. Sostituendo infatti nelle leggi orarie otteniamo xA (t1 ) = xB (t1 ) = 120 m. 2) Il primo sasso incomincia la fase di discesa subito dopo aver raggiunto il punto più alto, dove la sua velocità si annulla. L’equazione per la velocità del primo sasso è vA (t) = v0 − gt (12) che posta uguale a zero dà t2 = v0 /g = 5.1 s. Poiché t1 > t2 , il primo sasso è già in fase di discesa quando incontra il secondo sasso. Notare che anche il secondo sasso impiegherà un tempo t2 per raggiungere la massima altezza, ma non la raggiungerà mai, essendo t1 < t0 + t2 3) Supponendo che il sasso parta da x = 0, se poniamo xA (t) = 0 otteniamo il tempo che impiega il sasso a ritornare nella mano del lanciatore (assumendo per il momento l’assenza di un secondo sasso da dover lanciare), ovvero tr = 2v0 /g = 10 s. Se t0 = 20 s allora il problema non ha soluzione fisicamente accettabile perché il secondo sasso verrebbe lanciato quando il primo è già tornato al punto di partenza. Esercizio 3 Un sasso vincolato a muoversi su un piano viene lanciato con velocità v0 = 12 m/s da una finestra alta 8.0 m dal livello del suolo. L’angolo che la velocità iniziale forma con l’orizzontale è α = 30◦ . Trascurando la resistenza dell’aria, 1) Determinare la legge oraria. 2) Calcolare il tempo tc dal momento del lancio in cui il sasso tocca terra. 3) Calcolare la distanza xc dalla finestra a cui il sasso cade. 4) La quota massima ym raggiunta dal sasso. Soluzione 3 1) Per ricavare la legge oraria cominciamo con scrivere l’accelerazione. Preso un sistema di riferimento cartesiano Oxy, avremo ay = −g ax = 0 (13) con g = 9.8 m/s2 accelerazione di gravità. Le condizioni iniziali per la velocità sono vx = v0 cos(α) vy = v0 sin(α) (14) per cui, integrando la (13) rispetto al tempo otteniamo l’andamento della velocità lungo i due assi, vy (t) = v0 sin(α) − gt vx (t) = v0 cos(α) 3 (15) Dalle condizioni iniziali fornite sulla posizione (x0 = 0 m e y0 = 8 m), ed integrando la (15), otteniamo infine la legge oraria richiesta, x(t) = v0 cos(α)t 1 y(t) = y0 + v0 sin(α)t − gt2 2 (16) 2) Quando il sasso tocca terra y(tc ) = 0. Ponendo y(t) = 0 nella seconda equazione della (16) otteniamo p v0 sin(α) ∓ v02 sin2 (α) + 2gy0 t1,2 = (17) g ovvero t1 = 2.0 s e t2 = −0.81 s, da cui tc = t1 poiché il tempo non può essere negativo. 3) La distanza xc si ottiene sostituendo tc nella prima equazione della (16), dato che la massima distanza si ha quando il sasso tocca terra. xc = x(tc ) = v0 cos(α)tc = 20.8 m (18) 4) Dalla (16) si nota che la legge oraria lungo l’asse y è l’equazione di una parabola con concavità verso il basso. La quota massima si raggiungerà nel vertice della parabola, che corrisponde ad un punto con tangente orizzontale. Dato che la derivata della legge oraria è la velocità, nel punto di massima quota la velocità avrà solo componente orizzontale, quindi vy = 0. Imponendo questa condizione nella seconda equazione della (15), otteniamo innazitutto il tempo in cui la quota massima viene raggiunta, v0 sin(α) = 0.61 s (19) tm = g Sostituendo nella legge oraria per la componente y otteniamo la quota massima 1 ym = y(tm ) = y0 + v0 sin(α)tm − gt2m = 1.8 m 2 (20) Esercizio 4 Una ruota di raggio R = 50 cm gira con moto uniforme in verso orario attorno ad un asse orizzontale passante per il suo centro O; la velocità angolare vale ω = 4.0 rad/s. Nell’istante in cui il raggio OA forma l’angolo θ = 30◦ con l’asse x, si stacca da A un punto materiale che dopo un certo tempo colpisce una parete distante d = 1.0 m da O. Calcolare il tempo di volo del punto e la sua velocità nell’istante dell’urto. 4 A R θ O x d y Soluzione 4 Il moto del punto è parabolico con velocità iniziale v0 = ωR = 2 m/s; le componenti sono v0x = v0 sin(θ) = 1.0 m/s, v0y = v0 cos(θ) = 1.7 m/s. La posizione iniziale ha le coordinate x0 = Rcos(θ) = 0.43 m, y0 = −Rsin(θ) = −0.25 m. La proiezione del moto del punto lungo l’asse x è un moto uniforme di equazione x = v0 t e quindi il tempo di volo è t = (d − x0 )/v0x = 0.57 s. Al tempo t la componente y della velocità del punto è data da vy = v0y + gt = 7.3 m/s (21) e quindi la sua velocità finale è v= q vx2 + vy2 = 7.4 m/s (22) Esercizio 5 Due automobili A e B viaggiano lungo una strada rettilinea piana, a distanza d l’una dall’altra, con la stessa velocità di modulo v0 = 72 km/h. Ad un certo istante il guidatore dell’automobile di testa A frena, l’automobile prosegue con accelerazione scalare costante aA e si arresta dopo un tratto l = 50 m. Per questioni di riflessi, il guidatore dell’automobile B inizia la fermata con un ritardo τ = 0.4 s e l’automobile prosegue con accelerazione costante aB . Si calcoli: 1) L’accelerazione aA . 2) Il valore minimo di d affinché le automobili non si urtino se aA = aB . 3) La velocità di urto tra le due automobili se aB = 0.5aA e d = 8.7 m. 5 Soluzione 5 1) Sia t = 0 l’istante in cui il guidatore A inizia a frenare. Sulla traiettoria delle automobili si fissi un sistema di riferimento con verso positivo nel verso delle automobili e origine nella posizione occupata da B al tempo t = 0. Il moto di A si svolge con le leggi 1 vA (t) = v0 + aA t sA (t) = d + v0 t + aA t2 (23) 2 L’automobile si arresta all’istante t1 = −v0 /aA e quindi corrispondentemente deve essere sA (t1 ) − d = l = 50 m. Si ottiene quindi aA = −4.0 m/s2 e t1 = 5.0 s. 2) All’istante t = τ il guidatore di B inizia la frenata e il moto dell’automobile da uniforme diviene uniformemente ritardato. Per t < τ valgono le relazioni vB (t) = v0 sB (t) = v0 t (24) mentre per t ≥ τ si ha 1 sB (t) = v0 t + aB (t − τ )2 (25) 2 Se aA = aB affinché le automobili non si urtino è necessario che d sia maggiore dello spazio percorso da B nell’intervallo di tempo tra t = 0 e t = τ . Si ricava d > v0 t = 8.0 m. 3) In questo caso si ha aB = −2.0 m/s2 e d = 8.7 m. L’urto avverrà ad un istante t2 , e la condizione d’urto si ottiene imponendo sA (t2 ) = sB (t2 ), dalla quale si ricava t2 = 2.6 s. Le due velocità saranno quindi vB (t) = v0 + aB (t − τ ) vB (t2 ) = 15.6 m/s vA (t2 ) = 9.6 m/s (26) Esercizio 6 Un fiume largo d = 1 km scorre da Sud a Nord; la velocità della corrente è vt = 3 km/h. Una barca si stacca dal punto A sulla riva occidentale e si muove perpendicolarmente alla direzione del fiume, in modo da approdare al punto B sulla riva opposta. Quanto tempo impiega la barca ad attraversare il fiume se la sua velocità è di 5 km/h rispetto all’acqua? Soluzione 6 La velocità relativa al sistema di riferimento solidale alla corrente è data da v 0 = v − vt (27) ed applicando il teorema di Pitagora si ottiene v = 4 km/h. L’angolo φ tra v e v0 è φ = arctg(vt /v) = 37◦ . La barca deve quindi avere questa angolazione per raggiungere il punto desiderato. Il tempo impiegato per attraversare il fiume è t = d/v = 15 min. 6