parte 1 - ARGENTIA

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Raffaello
(1483-1520)
Ille hic est Raphael, timuit quo sospite
vinci rerum magna parens, et moriente
mori
(Antonio Tebaldi)
I principali centri dell’attività di Raffaello
Sposalizio della Vergine, 1504.Olio
su tavola, 170x117. Milano,
Pinacoteca di Brera
Perugino, Lo sposalizio della Vergine,
1503-04. Olio su tavola, 234x185. Caen,
Musée des Beaux-Arts
Lo Sposalizio della Vergine fu dipinto per la cappella della famiglia Albizzini
nella chiesa di s.Francesco a Città di Castello
L’opera s’ispira allo Sposalizio della Vergine di Perugino, maestro di
Raffaello
Rispetto alla pala del Perugino…
La scena di Raffaello è meno rigida, grazie alla disposizione delle figure in
primo piano a semicerchio e alla posa del sacerdote che piega la testa e le spalle
verso destra
Le figure sullo sfondo creano una serie di piani in scala proporzionale, che
suggeriscono uno spazio reale, mentre nella pala del Perugino non c’è rapporto
proporzionale e tutto è più schematico
I personaggi sono più solidi e caratterizzati da atteggiamenti contrapposti
(calma delle fanciulle e dinamicità degli uomini)
La linea dell’orizzonte è più alta e ciò conferisce più monumentalità al
tempio sullo sfondo, che appare più morbido di quello del Perugino
L’influsso di Leonardo è
evidente:
•Soprattutto nella produzione
di Madonne con Bambino
•Nell’attenzione a rendere i
moti dell’animo e la
delicatezza del paesaggio
•Nella fusione delle figure con
il paesaggio
•Nella composizione
piramidale
Leonardo, Sant’Anna, la Vergine, il
Bambino e San Giovannino (Cartone di
Burlington House), 1508-10, Londra,
National Gallery
•Nell’uso dello sfumato e nel
disegno
Leonardo, Sant’Anna, la Vergine, il
Bambino, 1502-13, Louvre
Leonardo, La Vergine delle Rocce,
1483-86, Louvre
Madonna con il Bambino e san
Giovannino (La bella giardiniera),
1507, olio su tavola, 122x80 cm,
Parigi, Louvre
Madonna con il Bambino e san
Giovannino (Madonna del
cardellino), 1506-07, olio su tavola,
107x77 cm, Firenze, Galleria degli
Uffizi
Sacra Famiglia Canigiani, 150708.Olio su tavola, 131x107.
Monaco, Alte Pinakothek
La Madonna con il bambino è
uno dei soggetti prediletti da
Raffaello
È qui realizzato l’ideale di
bellezza dell’artista, in esso si
fondono naturalezza e classica
eleganza.
La particolare composizione ha
un effetto illusionistico, poiché il
gomito della Madre e quello del
Bambino sembrano riflessi da
uno specchio convesso, e
accentua con il suo andamento
avvolgente il linguaggio dei gesti
e degli affetti appreso da
Leonardo.
Madonna con il Bambino e san Giovannino (Madonna
della seggiola), 1513-14 ca, olio su tavola, diam.71 cm,
Firenze, Palazzo Pitti, Galleria palatina
L’influsso di
Michelangelo è
evidente:
•Nel volume di
panneggi
•Nel plasticismo
•Nella dinamicità
compositiva, anche se
le figure di Raffaello
sono più esili ed
aggraziate e
caratterizzate da un
dolore meno
tormentato
Il trasporto di Cristo
(Pala Baglioni), 1507,
olio su tavola, 184x176.
Roma, Galleria Borghese
Michelangelo, Tondo Doni,
1504. Tempera su tavola,
diam.120 cm. Firenze,
Galleria degli Uffizi
Michelangelo, Pietà, 149899, marmo, h174cm, Roma,
basilica di S.Pietro
Le Stanze Vaticane
STANZA DI COSTANTINO
STANZA DI ELIODORO
STANZA DELLA SEGNATURA
STANZA DELL’INCENDIO DI
BORGO
IL PROGRAMMA DEGLI AFFRESCHI
•
STANZA DELLA SEGNATURA: ILLUSTRA LE STRADE CHE
PORTANO ALLA SUPREMA CONOSCENZA. IL BENE , IL BELLO, IL
VERO.
•
STANZA DI ELIODORO: DOCUMENTA COME NELLA STORIA LA
CHIESA SIA STATA MIRACOLOSAMENTE PROTETTA DA DIO
•
STANZA DELL’INCENDIO DI BORGO: CELEBRAZIONE DI PAPA
LEONE X ATTRAVERSO EPISODI DELLA VITA DI PONTEFICI
PRECEDENTI AVENTI LO STESSO NOME (LEONE III E LEONE IV)
•
STANZA DI COSTANTINO: HA COME TEMA LA SCONFITTA DEL
PAGANESIMO
La Stanza della Segnatura:
una monumentale allegoria
• Complessa allegoria che esprime
l’umanistica conciliazione tra la cultura
classica e quella cristiana
• Scene monumentali e non narrative
popolate da personaggi del passato e del
presente
• Misurata scansione ritmica, scenografie
architettoniche classiche e bramantesche
Il programma decorativo della Stanza della
Segnatura
La Stanza ha preso il nome di Stanza della Segnatura perché intorno al 1540 venne
utilizzata come tribunale ecclesiastico della Signatura gratiae, e sebbene tale
designazione sia in uso ancora oggi, in origine il locale era destinato ad
ospitare la biblioteca privata di Giulio II, umanisticamente ripartita nei settori
filosofico, teologico, poetico e giuridico.
Sulle pareti sono raffigurate le vie per raggiungere la conoscenza suprema:
•
•
•
•
I. Verità razionale – filosofia - Scuola di Atene.
II. Verità rivelata – teologia – Disputa sul Sacramento
III. Il Bello- poesia , musica, arti – Il Parnaso
IV. Il Bene- virtù cardinali, teologali e diritto- Personificazioni delle Virtù ed
episodi storici relativi all’istituzione del diritto civile e del diritto canonico:
Triboniano consegna le pandette a Giustiniano e Gregorio IX approva le
decretali
Raffaello, La scuola di Atene, 1509-10.Affresco, base 814 cm. Città del
vaticano, Stanza della Segnatura
Michelangelo, Cappella Sistina,
particolari.
Raffaello, La scuola di Atene, particolari.
Cartone per la Scuola di Atene, carboncino e biacca, 285x804cm, Milano, Pinacoteca
ambrosiana.
La decorazione profana delle dimore signorili…
•È ispirata alla pianta
della villa romana
•Interno ed esterno si
fondono grazie alle
aperture e alle
decorazioni delle
sale a finte
architetture o
pergolati che
riprendono
l’architettura reale
esterna e la
vegetazione del
parco
Baldassarre Peruzzi e Raffaello, Villa Farnesina, 1506-19, Roma
Ali aggettanti della facciata verso il
giardino. Tra di esse veniva allestito
il palco per gli spettacoli teatrali
Cornicione sommitale con alternanza
di finestre quadrate e festoni a rilievo
sorretti da putti
Loggia di
Psiche
Paraste tuscaniche che scandiscono
l’impianto articolato in due ordini
sovrapposti
•La scena s’ispira ad un passo del retore
greco Filostrato, che descriveva un
quadro antico che rappresentava il
trionfo di Galatea, tradotto da Poliziano
•Galatea con lo sguardo verso l’alto
rappresenta l’amore platonico in
contrapposizione all’amore terreno
rappresentato dai tritoni e dalle Ninfe
•Il delfino che morde il polpo
simboleggia la sconfitta del male ad
opera del bene
•Il tema è colto e raffinato, ma
interpretato con naturalezza e vivacità
narrativa
Trionfo di Galatea, 1511-12,
affresco, 295x225cm
•S’ispira alla Favola di Amore e
Psiche, narrata nelle
Metamorfosi di Apuleio, tradotte
da Boiardo
•La vicenda mitica allude forse
all’amore tra Agostino Chigi e
Francesca Odescalchi: come
l’umana Psiche diventa
immortale sposando il divino
Amore, così alla veneziana
sarebbe stato possibile ascendere
di rango sociale grazie all’amore
del potente Agostino Chigi
•La villa stessa, destinata
all’otium umanistico, viene ad
identificarsi quindi con il palazzo
di Amore descritto nella favola
Loggia di Psiche, 1517-19
Il recupero dell’antico si affranca da
qualsiasi messaggio filosofico,
ponendo l’accento piuttosto su un
aperto edonismo, a cui alludono le
ghirlande e l’uso armonico e
spensierato dei nudi
Raffaello e allievi, Amore e le Grazie, 1517-19,
affresco, Loggia di Psiche
LA RITRATTISTICA RINASCIMENTALE (approfondimento)
La riconoscibilità del soggetto
cara alla tradizione fiamminga,
non era considerata il solo fine
dell’opera dagli artisti italiani,
poiché il dipinto doveva
valorizzare le qualità umane e
il rango sociale e gli aspetti
psicologici del personaggio
dipinto.
Successo del ritratto.
Ritratti dipinti o scultorei
erano molto richiesti dal
clero e dai sovrani e ben
presto quest’uso si diffuse
anche tra la borghesia.
L’individuo assume un
ruolo centrale sia
nell’ambito culturale, sia
sociale, sia artistico.
Rispetto agli antichi schemi di
profilo, seguiti perlopiù nei primi
decenni del ‘400, gli artisti nel corso
del ‘500 sperimentano nuove
soluzioni compositive e si ispirano
ai modelli fiamminghi (grande
realismo nella resa dei dettagli,
taglio della figura a mezzo busto,
visione del soggetto di tre quarti, che
istituì un innovativo colloquio tra
soggetto dipinto e spettatore)
L’osservatore può leggere
le opere su tre livelli
ESTERIORE
(Abilità tecnica, linguaggio)
INTELLETTUALE/SIMBOLICO
(Significati simbolici contenuti)
INTERAZIONE CON LO
SPETTATORE
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