L'angolo dei...
Quando pensiamo agli animali selvatici immaginiamo boschi, foreste, savane, comunque luoghi lontani e affascinanti, ma… vicino a noi, in tutto
il mondo c’è un piccolo mammifero
selvatico con cui conviviamo spesso
a nostra insaputa: il pipistrello.
La sera, all’imbrunire, vediamo sfrecciare nell’aria sagome silenziose e a
volte incuriositi ne seguiamo le evoluzioni. Volano ma non sono uccelli,
sono mammiferi, cioè non depongono uova, ma generano piccoli che
vengono allattati e curati dalle loro
mamme.
Di pipistrelli ce ne sono di tantissime specie diverse. Quelli che siamo
soliti vedere nelle nostre città e nei
nostri paesi sono piuttosto piccoli:
non sono più grandi di cinque, sette centimetri e pesano dai quattro ai
dieci grammi.
Sono animaletti proprio particolari, cacciano la sera, si appendono a
testa in giù, a volte emanano strani
suoni. Hanno le “mani” che sono diventate ali; di qui il loro nome scien20
tifico: Chirotteri (Xeiros in greco
significa proprio mano). Proprio queste loro stranezze hanno creato tanta
curiosità, tante paure e tante leggende metropolitane; vediamo allora di
conoscerli più da vicino.
Innanzi tutto dove vivono i pipistrelli?
In tutto il mondo e ce ne sono più di
1000 specie. In sud America, in Australia e in Asia vivono anche grandi
pipistrelli frugivori, che si nutrono di
frutti; invece in Europa vivono i Microchirotteri, pipistrelli generalmente di piccola taglia che si nutrono
per lo più di insetti. Nelle nostre città
vivono sotto le grondaie o tra le fessure dei muri i pipistrelli antropofili
cioè quei pipistrelli che si sono adattati all’uomo ed hanno imparato a
convivere con lui.
Un’altra credenza molto diffusa è che
i pipistrelli siano ciechi. Non è così.
I pipistrelli ci vedono e hanno un
senso in più rispetto a noi: possono
“vedere” anche attraverso l’ecolocalizzazione e usano ultrasuoni per
muoversi e per individuare meglio
PIPISTRELLI
di Alessandra Tomassini
le prede e per comunicare tra loro. A
volte, in particolari periodi dell’anno,
può succedere di imbatterci in un pipistrello.
Niente paura: non si attaccano ai
capelli, non si nutrono di sangue (ci
sono alcune specie che mangiano
sangue, ma non vivono in Italia, ma
in centro e sud America) non sono
come i topi e non portano la peste! Può accadere che abbiano perso l’orientamento e per puro errore
siano entrati proprio in casa nostra.
Basterà aprire la finestra, spegnere
la luce e se ne voleranno via; oppure sono solo caduti dal nido perché
ancora non sono bravissimi a volare, in tal caso c’è chi si può
occupare di loro. Ci sono
centri specializzati, dei veri e
propri “ospedali” per la cura degli
animali selvatici.
Spesso hanno anche dei numeri verdi da chiamare per avere consigli in
caso di ritrovamento di animali in
difficoltà. Informatevi su quello più
vicino al posto dove abitate.✴
Individui adulti di Pipistrellus Kuhlii (una
specie antropofila).
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