Dalle Guerre d`Indipendenza all`Unità d`Italia

L’immagine dell’Italia, eredità antica
dalle Guerre di Indipendenza all’Unità d’Italia (sezione II, parte III)
di Maria Grazia Maioli
Archeologo Emerito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Realizzazione di Valentina Catagnano
Editing Carla Conti
Dopo la caduta di Napoleone, nel liberale Granducato di Toscana
la chiesa di Santa Croce diventa il Pantheon dei grandi italiani
Nel 1829 Stefano Ricci, discepolo del Canova,
vi costruisce il monumentale cenotafio di Dante
Dante
La personificazione
dell’Italia
La Poesia coi capelli sciolti
piange il suo Poeta
L’immagine dell’Italia nel mausoleo di Dante in Santa Croce è il
simbolo della consapevolezza dell’Unità di una Nazione che
ancora, politicamente, non esiste
Nella Divina Commedia infatti l’Italia è concepita come un’unità
anche se al momento non è libera ed è divisa
“Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello! ”
Purgatorio, Canto VI
Nei codici miniati della Commedia l’Italia e Roma sono raffigurate
piangenti e con i capelli sciolti in segno di lutto
Questo modello riprende quello usato in epoca romana soprattutto per indicare
personificazioni di barbare o prigioniere di città e province conquistate
Barbara prigioniera da
sarcofago del III sec. d. C.
Barbara con figlio nella Colonna
Antonina ( 161-2 d.C.), Roma
Dai Poemata di Convenevole da Prato, Allegoria dell’Italia e di
Roma, British Museum, Londra (XIV sec.)
Non è vero che Beatrice sia la personificazione dell’Italia
I tre colori con cui è vestita, bianco, verde e rosso,
corrispondono alle tre Virtù Teologali: Fede, Speranza e Carità
Non possono quindi essere considerati come una prefigurazione
dei colori della bandiera italiana
Anonimo, Quadro del XIX
Particolare, miniatura del XIV sec.
Dopo la lunga gestazione iniziata nel Medioevo,
tra il Settecento e l’Ottocento giunge a maturazione l’idea
che l’Italia non sia solo una realtà geografica ma anche politica
“Una d’arme, di lingua, d’altare,
Di memorie, di sangue e di cor”
Marzo 1821, A. Manzoni
Questa nuova consapevolezza è attestata dalle medaglie che gli
scienziati italiani fanno coniare in occasione delle riunioni
che si svolgono annualmente a partire dal 1839
Medaglia della sesta riunione degli scienziati italiani tenutasi a Milano nel 1844
Le immagini delle medaglie mantengono le tipologie classiche
Iscrizione
relativa alla
riunione
promossa da
Ferdinando I
d’Asburgo
Minerva
Dea della
Sapienza
Personificazione
della Città di
Milano con corona
turrita
Milano faceva
parte del
Lombardo-Veneto
quindi dell’Impero
Austriaco
La medaglia della settima riunione degli scienziati italiani (Napoli, 1845)
ne è un ulteriore esempio…
Vesuvio
Partenope con corona
turrita: è la personificazione
della Città di Napoli
Simboli
Scudo con la raffigurazione
geografica della Penisola e
delle Isole maggiori
La fiaccola è simbolo
di Libertà e Conoscenza
La corona turrita caratterizza le
immagini di Città e Stati
I simboli: sfera o globo, specchio o lente, rotolo o
volume, vanno sempre considerati relativi alla ricerca
della Conoscenza
L’immagine dell’Italia geografica sullo scudo fa sì che la personificazione
della Città di Napoli rappresenti anche quella dell’Italia
Cronologia
1815- caduta di Napoleone; congresso di Vienna; risistemazione degli stati italiani con territori e regnanti anche
diversi
1831- Carlo Alberto sale al trono del Regno di Sardegna
1836- viene nominato papa Pio IX
1847- Carlo Alberto concede una serie di riforme
1848- Carlo Alberto concede lo statuto (Statuto Albertino)
- Cinque giornate di Milano
- Guerra del Piemonte contro l’Austria (I Guerra di Indipendenza), con la partecipazione, nella prima fase, del
papa Pio IX, del granduca di Toscana Leopoldo II, del re di Napoli Ferdinando II; prime vittorie; Carlo Alberto
viene acclamato “re d’Italia”; rivolte in vari stati italiani; i monarchi alleati si ritirano; partecipazione alla guerra di
volontari; tregua e seconda campagna militare
1849- Proclamazione della Repubblica Romana, difesa da Garibaldi
- Sconfitta di Novara e fine della I Guerra di Indipendenza; abdicazione ed esilio di Carlo Alberto: sale al
trono del Piemonte Vittorio Emanuele II; viene proclamata la Repubblica di Venezia.
- Luigi Bonaparte,al governo in Francia (Napoleone III) assedia Roma: caduta della Repubblica Romana;
fuga di Garibaldi; caduta della Repubblica di Venezia
1850- trattato di pace fra Piemonte ed Austria; Cavour entra nel governo del Piemonte
Dopo Napoleone, il Regno delle Due Sicilie è assegnato a
Ferdinando II di Borbone (1830-1859)
Negli oggetti d’uso continua a essere utilizzata l’immagine di Napoli come Partenope.
I modelli neoclassici conservano le tipologie derivate dalla scultura classica, principalmente
romana, rinnovate dai rinvenimenti di Pompei ed Ercolano
Ferdinando II come Marte
Ninfa Partenope turrita
Dea Minerva
Vittoria che
registra la
Storia
Divinità fluviale
(Sebeto)
Centrotavola in porcellana prodotto dalla fabbrica di Capodimonte (1832)
Il territorio italiano viene nuovamente diviso in Regni
con confini diversi dai precedenti
Il Regno di Sardegna, comprensivo di Genova e della Liguria, viene riassegnato ai Savoia.
Nel 1831 sale al trono Carlo Alberto di Savoia, futuro protagonista della
Prima Guerra d’ Indipendenza
Re Carlo Alberto
Quadro ufficiale dell’incoronazione
Re Carlo Alberto In abiti militari
Sotto la benedizione della Chiesa e dei Martiri,
tutti i Popoli dei vari Stati italiani ed europei con le proprie bandiere,
rendono omaggio alla statua della Libertà
che regge un cartiglio con l’iscrizione “Diritti dell’Uomo”;
per terra i trattati e carte distrutti e sullo sfondo è l’Albero della Libertà
Allegoria, Frèdèric Sorrière (1848), Biblioteca Nazionale - Parigi
Si inizia a rappresentare l’Italia come un personaggio vero e proprio che agisce
in modi diversi, a seconda degli autori delle opere
Lo vediamo soprattutto nelle vignette di giornali e gazzette
L’Italia come angelo e la Francia come Diavolo danno suggerimenti
diversi al Papa Pio X;
Il Pappagallo, A. Grossi (1881)
L’Italia con Roma e Venezia
invita Vittorio Emanuele II alla guerra;
incisione dell’epoca
Allegoria del 1847 a favore della confederazione degli Stati italiani:
in alto Pio IX, Ferdinando II e Carlo Alberto; in basso a destra Leopoldo II, Carlo Ludovico
Di Borbone Parma E Francesco V di Modena; al centro le sei bandiere dei Principati
Italiani; a sinistra in basso l’Italia che mostra a Metternich (ministro degli Esteri dell’Impero austriaco)
la Patria unita nel motto “Vis unita fortior”
Una coppia alla moda…
Metternich
con la
marsina (giacca
da cerimonia)
L’Italia in uno dei
pochi esempi in cui
è vestita e pettinata
alla moda di una
dama ottocentesca
Carlo Alberto inizia una politica relativamente liberale in antitesi a quella
reazionaria del suo predecessore.
Il nuovo Papa con l’ “Editto del perdono” concede la libertà ai prigionieri politici
provocando un diffuso entusiasmo
Le modeste riforme portano i liberali italiani a considerare i due regnanti precursori della creazione
della futura Italia unita
Carlo Alberto
Pio IX
Barca dell’Indipendenza italiana
L’Italia con Stella, corna e cornucopia
Uno dei temi preferiti dai giornali satirici è l’anticlericalismo
L’Italia è spesso protagonista
Arianna addormentata, copia romana di un originale ellenistico
del II sec.a. C., Musei Vaticani
Il modello della figura femminile addormentata copia modelli
classici: viene utilizzato spesso per rappresentare
l’Italia che non si muove
La parabola politica di Pio IX
“Il Fischietto” di Torino del 4/10/1849
A causa della recessione economica dal 1845 al1848 scoppiano
moti insurrezionali in Europa e in particolare in Francia e in Italia
I primi esplodono nel Regno delle Due Sicilie (Reggio e Messina) diffondendosi in seguito anche
nel nord della Penisola. Nel Lombardo-Veneto il segnale del moto insurrezionale è dato dalle
Cinque Giornate di Milano
Le donne partecipano attivamente all’Insurrezione
Le tre protagoniste
rappresentano le tre età
della donna secondo la
concezione classica
Episodio delle Cinque Giornate in Piazza Sant’Alessandro, A. Stragliati (1848)
Museo del Risorgimento, Milano
1848, Prima Guerra di Indipendenza:
Carlo Alberto scende in guerra contro l’Austria
Stendardo di un corpo di volontari
Cinque Lire del governo provvisorio della Lombardia
Sul rovescio L’Italia in abbigliamento classico con corona turrita,
stella e scettro e le iscrizioni : “Italia Libera- Dio lo Vuole”
La figura riprende perfettamente i modelli della statuaria romana
Allo scoppio della guerra, Pio IX si rifugia a Gaeta ponendosi sotto la protezione
della Francia mentre a Roma viene fondata la Seconda Repubblica Romana.
Luigi Bonaparte aiuta il Papa assediando Roma e sconfiggendo i suoi difensori,
compreso Garibaldi
In una vignetta satirica dell’epoca, il lanciere francese a cavallo del Gallo, simbolo della Francia, colpisce la
personificazione dell’Italia, rappresentata con vesti logore e capelli sciolti
La raffigurazione riprende la tipologia delle donne barbare prigioniere
di epoca romana imperiale
In quest’epoca i giornali e le gazzette iniziano ad avere una notevole diffusione: vi si trovano spesso immagini
satiriche relativi agli avvenimenti politi e sociali
Nel 1849 scoppia un’insurrezione anche a Genova
Questa vignetta, pubblicata ne LA STREGA del 28 marzo 1850, costò al
tipografo una condanna per oltraggio alla religione
L’Italia, nuda, è sulla croce; Mazzini e Garibaldi pregano ai suoi piedi;
Cavour e Rattazzi ne giocano ai dadi i vestiti; il generale La Marmora e Pio IX, a cavallo, la torturano; i ladroni, sulle croci laterali,
sono Carlo Alberto e Ferdinando II di Borbone
Il giovane imperatore austriaco, Francesco Giuseppe, porta martello e chiodi
Cronologia
1849- Vittorio Emanuele II sale al trono del Regno di Sardegna; conferma lo Statuto Albertino
1850- Trattato di pace con l’Austria; Cavour è ministro dell’Agricoltura, del Commercio
1851- Cavour diventa anche ministro delle Finanze; in Francia Luigi Napoleone fa un colpo di Stato
1852- Cavour diventa Capo del Governo; Napoleone III diventa imperatore dedi Francesi
1853- Fallita insurrezione di Milano
1854- Francia, Inghilterra e Turchia iniziano la Guerra di Crimea contro la Russia
1855- Il Regno di Sardegna prende accordi per partecipare alla Guerra di Crimea; viaggi di Vittorio Emanuele II e
Cavour a Parigi e a Londra
1856- fine della Guerra di Crimea; congresso di pace a Parigi
1857- Fallita insurrezione mazziniana a Genova
1858- attentato di Felice Orsini contro Napoleone III; accordi di Plombières fra Cavour e Napoleone III
1859- alleanza segreta fra Francia e Regno di Sardegna; il governo di Cavour respinge l’ultimatum austriaco;
inizio della II Guerra di Indipendenza; insurrezioni in Garfagnana e a Firenze; vittorie franco-piemontesi; le
guarnigioni austriache liberano i Ducati di Parma-Piacenza e di Modena-Reggio e delle Legazioni Pontificie
Emiliane; insurrezioni popolari in Emilia, Umbria, Marche; armistizio di Villafranca; le assemblee dei deputati
toscani ed emiliani votano l’annessione al Piemonte; pace di Zurigo fra Austria, Francia e regno di Sardegna.
Resiste il tema dell’anticlericalismo nei giornali satirici…
La parabola politica di Pio IX
“Il Fischietto”, Torino del 4/10/1849
Il soldato bonapartista aiuta il papato a tenere prigioniera l’Italia
“Il Fischietto”, Torino 18/09/1862
Vittorio Emanuele II è nominato Re del Regno di Sardegna nel
1849 e dal 1861 al 1878 è Re d’Italia
Ritratti ufficiali del Re
Il sentimento popolare è evidente in litografie molto diffuse
In questa, dal titolo “Affretta o Re”, l’Italia con corona turrita invita il Re Vittorio Emanuele
II a salvare le due città: Venezia indossa l’ermellino e il berretto duca mentre
Roma è caratterizzata dal vestito regionale e ai piedi il Leone di San Marco e
le rovine del Foro Romano
Re V.E. II
Venezia
Roma
L’Italia turrita
Molto popolare è anche la figura di Garibaldi che qui vediamo rappresentato
come salvatore fra Roma (a destra con lupa e gemelli)
e Venezia (a sinistra con Leone di S. Marco)
Le immagini di Roma e Venezia mantengono l’iconografia della prigioniera
piangente
Quadro di anonimo (1860 circa)
Garibaldi è il protagonista di molte vignette nei giornali inglesi
Come nuovo Perseo salva l’Italia immaginata
come Andromeda seguendo il mito greco
L’Italia invita Garibaldi a scacciare la diplomazia;
l’immagine dell’Italia riprende i modello classici
Si comincia ad utilizzare anche la fotografia
Italia sottomessa, allegoria fotografica, E. Savoistre (1860)
Giornali e gazzette hanno una parte importante per la formazione
dell’idea di Italia, nel periodo anteriore e successivo alla
Prima Guerra di Indipendenza
“La Satira è l’esame di coscienza dell’intera società (…) è un sale che impedisce la corruzione”
(C. Cattaneo)
L’opera lirica si rivela molto efficacie per propagandare le idee del Risorgimento
italiano. Giuseppe Verdi diventa il simbolo della ribellione e
il motto “VIVA VERDI”,
acrostico per “Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia”, è lo slogan di questa nuova
forma di mobilitazione popolare
Incisione popolare dell’epoca
L’opera verdiana I Lombardi alla Prima crociata viene messa in
scena per reperire finanziamenti per l’impresa dei Mille
Manifesto originale conservato al
Museo del Risorgimento a Bologna
Cavour come Primo Ministro avrebbe preferito un’Italia divisa in tre Stati,
mantenendo quindi il Regno delle Due Sicilie e lo Stato della Chiesa
In questa vignetta del 1860 l’opinione dei liberali italiani
L’Italia, giovane fanciulla con corona turrita, sgrida Cavour tirandogli l’orecchio mentre Garibaldi lo guarda con disprezzo.
Sullo sfondo il Leone di Venezia tenuto prigioniero dall’Austria e la Lupa capitolina
Cavour ottiene la collaborazione di Napoleone III partecipando prima alla
guerra di Crimea nel 1855 e firmando gli accordi di Plombiéres nel 1858
Nel 1859, dopo svariate insurrezioni, inizia la Seconda Guerra di Indipendenza conclusa con
l’annessione al Piemonte della Lombardia;
nel 1860 vengono annesse anche l’Emilia e la Toscana
Per ottenere la neutralità della Francia nel caso di ulteriori annessioni al Sud,
vengono cedute Nizza e la Savoia
Garibaldi: Ancora degli sventurati in questa terra di martiri. Anche tu farai parte dell’Italiana famiglia
Nizza: Sono stanca di soffrire le torture, a te solo mi raccomando per la mia liberazione
Italia: Come potrò sedere felice in Campidoglio mentre uno dei miei diletti figli giace in dura prigionia
L’Italia con la
corona turrita
e lo scettro
con fiaccola
riprende la
tipologia
classica delle
dee madri
Garibaldi
La
Fortezza
di Gaeta
La personificazione di Nizza riprende il modello della donna
piangente prigioniera seminuda
e coi capelli sciolti
L’incapacità degli italiani di unirsi per ottenere qualche risultato politico è
sottolineato da questa vignetta de “Il Fischietto” del 20/01/1849
Un austriaco si inchina davanti all’Italia che si avvolge nella bandiera e trattiene con la mano la corona turrita mentre soffia in vento
della discordia caratterizzato da un ironico “Viva L’Unione”
Nelle raffigurazioni ufficiali, la personificazione dell’Italia mantiene invece
l’aspetto regale ormai tradizionale e derivato dai modelli classici
Vittorio Emanuele II e l’Italia turrita in uno stendardo donato
dalle città italiane
L’Italia fra il re e Cavour in una litografia posteriore all’Unità:
l’Italia veste l’ azzurro dei Savoia
Il 1859 è un anno cruciale per la nascita del futuro
Regno d’Italia
Dopo l’alleanza segreta fra la Francia e il Regno di Sardegna,
sancita dal matrimonio fra Maria Clotilde di Savoia e Gerolamo Napoleone, e
l’ultimatum dell’Austria, ha inizio la Seconda Guerra di Indipendenza,
seguita dalle insurrezioni nei diversi stati dell’Italia; in seguito all’armistizio di
Villafranca, nel 1860, verranno annesse al Piemonte la Lombardia, la
Toscana e l’Emilia; in seguito all’Impresa dei Mille, verranno unite anche la
Sicilia e l’Italia Meridionale e, in successione, le Marche e l’Umbria
Nel 1861 viene proclamato lo Stato Nazionale, subito riconosciuto
dall’Inghilterra, dalla Svizzera e dagli Stati Uniti d’America
Non fanno parte del Regno d’Italia il Veneto, con Venezia, Trento e Trieste, e il
Lazio con Roma
E la Storia continua…