La Vallecamonica
La Valle Camonica (o anche Valcamonica e, nei dialetti camuni, Al Camònega) è una delle valli più
estese delle Alpi centrali, nella Lombardia orientale, lunga circa 90 km. Inizia dal Passo del Tonale,
a 1883 m s.l.m. e termina alla Corna Trentapassi presso Pisogne, sul lago d'Iseo.
Ha una superficie di circa 1335 km2.
È attraversata in tutta la sua lunghezza dall'alto corso del fiume Oglio, che nasce a Ponte di Legno
ed ha la sua foce nel Sebino tra Pisogne e Costa Volpino.
L’origine del nome “Valle Camonica” deriva dal latino Vallis Camunnorum, ovvero la Valle dei
Camuni (così i romani chiamavano Camunni, l’antica popolazione).
La valle è ricompresa nel territorio amministrativo della Provincia di Brescia.
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Confini
È delimitata da questi confini:
Nord

Provincia di
Sondrio
Est

a- Valtellina

Trentino Alto
Adige
a- Val di Sole
b- Val Rendena
Provincia di
Brescia
a- Val Trompia
b- Val Sabbia
Sud

Lago d'Iseo

Provincia di
Bergamo
a- Val
Borlezza
Ovest

Provincia di
Bergamo
a- Val Cavallina
b- Val Seriana
c- Valle di Scalve*
*La Val di Scalve è una valle tributaria della Valle Camonica, ma ne è sempre stata, sia
storicamente che amministrativamente, una entità separata.
Idrografia (scienza che studia la distribuzione delle acque sul suolo terrestre)
La Valle Camonica è attraversata dal fiume Oglio (Oi in dialetto camuno), il quinto fiume più
lungo d'Italia, che nasce a Ponte di Legno dalla confluenza dei torrenti Frigidolfo e Narcanello.
Sfocia nel lago d'Iseo tra i comuni di Pisogne e Costa Volpino. All'altezza del paese di Rogno, la
sua sponda occidentale rientra sotto l'amministrazione della provincia di Bergamo.
Numerosi sono i torrenti che scendono dai lati dei monti per congiungersi all'Oglio di cui alcuni
sono stagionali e durante l'estate si trovano in secca.
Ad alta quota vi sono molteplici laghi alpini, tra cui il Lago d'Arno, il Lago Moro, oltre che
numerosi bacini imbriferi (Il bacino idrografico è un pezzo di territorio che, a causa della sua
struttura, raccoglie acque piovane o provenienti dallo scioglimento di ghiacciai o nevai che scorrono
tutte verso un incavo dando origine ad un corso d' acqua, o verso una conca o depressione dando
origine ad un lago o a una zona paludosa) costruiti nella prima metà del XX secolo, al fine di
canalizzare le acque verso le centraline idroelettriche della zona.
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Orografia e geologia
La Valle Camonica, a causa della sua estensione, viene considerata sia una vallata alpina, nel
suo settore più a nord, che prealpina, nella zona della bassa Valle.
La Valle Camonica è ricca di vallate laterali, tra cui le più importanti sono la Valle di Corteno, la
Val Paisco, la Valle di Saviore, la Val Grigna e la Valle di Scalve.
È racchiusa tra i monti del gruppo dell'Adamello a est e quelli delle Prealpi Orobiche a ovest.
Queste montagne comprendono diverse cime che superano i 3000 m; fra queste l'Adamello
(3.539 m slm) . Esso è formato da una particolare tipologia di granito detta tonalite, chiamata
così in onore del passo del Tonale.
Sul versante occidentale dell'Oglio vi sono le prealpi Orobiche, formate soprattutto da calcari
come la dolomia: qui anticamente si trovavano importanti cave di marmo occhialino. Sono
inoltre presenti ammassi di verrucano lombardo, pietra arenaria (roccia costituita da sabbia
cementata) famosa perché costituisce il supporto preferito per le incisioni rupestri della
Valcamonica. Inoltre vi sono numerosi giacimenti di ardesia, chiamata piòda, usata un tempo
per coprire i tetti delle case.
Presso il lago d'Iseo, nella zona tra Costa Volpino e Pisogne, si trovano giacimenti di gessi
silicati chiamati volpinite.
A nord, sulla dorsale che divide la Valcamonica dalla Valtellina, vi sono invece le miniere da cui
si estraeva il marmo di Vezza d'Oglio.
Clima
Il clima varia molto in base alla zona ed all'altimetria a cui ci si trova: si parte dai 187 m s.l.m. di
Pisogne fino ai 1.257 di Ponte di Legno. Molto dipende anche dalle zone esposte a venti o
dall'ombreggiatura prolungata, così da segnare rilevanti sbalzi climatici con località vicine, ma
soleggiate e riparate.
La neve cade raramente in fondovalle, ma è abbondante, soprattutto durante la stagione
invernale, sulle cime delle montagne e nelle stazioni sciistiche.
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Climaticamente è possibile suddividere la Valle Camonica in cinque sezioni che sfumano
gradatamente all'altezza di Gianico, Cividate Camuno, Forno d'Allione ed Edolo.
Lago d'Iseo - Gianico - Questo settore, orientato da Sud-Ovest a Nord-Est, è influenzato dalle
fredde brezze che risalgono dal vicino lago, in modo da rendere le massime primaverili ed
estive più basse che nel tratto superiore, mentre le minime sono simili a quelle del tratto
superiore sino a Pisogne.
Gianico - Cividate Camuno - Tratto di valle sempre disposto da Sud-Ovest a Nord-Est, è
caratterizzato da massime estive più alte che nei restanti segmenti grazie alla minore rilevanza
delle brezze lacustri e dal notevole soleggiamento, dovuto anche alla modesta altezza dei
monti, che permettono un'alba precoce ed un tramonto tardo, ma anche dalla notevole
larghezza della vallata.
Cividate Camuno - Forno d'Allione - In questo settore la Valle Camonica subisce un primo
restringimento e le temperature sia estive che invernali, sia massime che minime, decrescono.
La disposizione da Nord verso Sud e gli alti monti che lo delimitano riducendo il soleggiamento
del fondovalle, rendono la zona molto ventosa.
Forno d'Allione - Edolo - Anche questo troncone è disposto da Nord verso Sud, eccetto la
piana di Malonno che è disposta da Sud-Ovest a Nord-Est. Le temperature massime
diminuiscono a poco a poco all'aumentare dell'altimetria, mentre le minime subiscono un
brusco calo proprio presso la piana di Malonno, dove si insacca l'aria fredda a causa della
strozzatura di Forno d'Allione.
Edolo - Passo del Tonale - L'ultimo settore è disposto circa da Ovest ad Est, con minime molto
basse d'inverno e il sole che riesce a scaldare poco anche di giorno. Qui la neve è frequente e
resiste per lunghi periodi.
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È possibile suddividere il territorio della Valle Camonica in tre macro-settori:
1. Bassa Val Camonica: è una zona pianeggiante, ricca di prati e campi, che inizia dalla sponde del
Lago d'Iseo e giunge fino alla cresta trasversale di Bienno, a volte indicata come la Soglia di Breno;
2. Media Val Camonica: dalla Soglia di Breno giunge fino ai comuni di Sonico-Edolo. La media valle
inferiore si estende da Breno a Sellero, quella superiore inizia dalla stretta gola di Cedegolo sino a
Sonico-Edolo;
3. Alta Val Camonica: questo settore della vallata segue la linea Insubrica, con un orientamento
est-ovest. Inizia dalla Val di Corteno e prosegue fino al comune di Ponte di Legno, posto in testata.
Climaticamente è simile alla media Valtellina.
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Breve storia
L'antichissima storia della Valle Camonica inizia con la fine dell'ultima glaciazione, circa 15.000
anni fa, quando il ghiacciaio, sciogliendosi, crea la vallata.
Il ghiacciaio che scavò la valle era lungo 90 km e spesso qualche centinaio di metri.
Gli abitanti, che avevano iniziato a visitare la vallata già nel paleolitico, si stanziarono a partire dal
neolitico. Essi erano gli antichi Camuni, popolo di origine incerta (probabilmente celtica), famoso
per le incisioni rupestri. Sebbene si sappia poco della sua società, questo popolo ci ha lasciato oltre
350.000 petroglifi, che fanno della Valle Camonica il maggior centro d'arte rupestre in Europa.
Verso la fine del primo secolo la Valle Camonica è annessa all'Impero Romano e viene fondata la
città di Cividate Camuno, dotata di terme, teatro ed anfiteatro e di un santuario di Minerva, tra i
più grandi delle Alpi.
Durante il medioevo la zona sono frequenti e numerosi gli scontri tra i guelfi e ghibellini camuni, i
primi che si appoggiavano al potere del Vescovo di Brescia e del papato, i secondi dell'imperatore
del Sacro Romano Impero. Nel 1287 i camuni si ribellarono alle ingerenze di Brescia ed i Visconti di
Milano, chiamati da entrambe le parti come arbitri, estesero nel corso del XIV secolo il controllo
nell'intera area.
Venezia e Milano si condenderanno a lungo, durante la prima parte del XV secolo, la Valle
Camonica, che infine passerà sotto il controllo della Serenissima fino al 1797. In questo lungo
periodo, conosciuto come la Pax Veneta, la popolazione civile si dedicò al commercio, soprattutto
del ferro, e si governò in modo quasi autonomo con una Comunità di Valle Camonica che era
espressione delle vicinie locali.
Il XIX secolo è un periodo molto complesso, in cui la zona passerà attraverso il controllo francese a
quello dell'impero austroungarico del regno Lombardo-Veneto. Solo a fine '800 la Valle Camonica
venne annessa al Regno d'Italia.
Nel 1914 vi è lo scoppio della prima guerra mondiale: in Valle essa è combattuta sulla linea di
confina posta lungo il Gruppo dell'Adamello. Essa è conosciuta come Guerra Bianca in Adamello.
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