Programma del corso di Lingua italiana per stranieri

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Alta Formazione Artistica e Musicale
CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA
“BRUNO MADERNA”
ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI MUSICALI
CORSO DI LINGUA ITALIANA L2.
Considerato il costante aumento di studenti stranieri presso il nostro istituto scolastico, si ritiene
necessario istituire un Corso di lingua italiana per studenti stranieri le cui finalità sono quelle di
garantire agli studenti una effettiva competenza comunicativa tale da permettere loro di riuscire ad
affrontare transazioni quotidiane relative alla sfera del lavoro, dello studio e alla condizione di ospite
temporaneo in un paese straniero.
Gli obiettivi che il Corso si prefigge si articolano quindi in tre livelli:
1. Apprendere le strutture di base della lingua italiana e un corpus limitato di lessico che consentano
di affrontare le situazioni comunicative di più alta frequenza: oltre alle strutture grammaticali
essenziali, è prevista la mediazione di circa 850 vocaboli, selezionati fra quelli che occorrono con
più frequenza nelle situazioni comunicative quotidiane.
2. Raggiungere un livello elementare che, alla capacità di affrontare transazioni quotidiane,
aggiunga quella di usare la lingua per altri scopi comunicativi inerenti anche il mondo del lavoro
e dello studio, attraverso lo sviluppo di abilità ricettive e produttive: il raggiungimento di tale
obiettivo prevede la mediazione di 1200-1500 parole ( la cui conoscenza copre circa l’85%
dell’uso che i nativi fanno della propria lingua) e delle strutture morfosintattiche di base.
3. Raggiungere una competenza generale che consenta di conseguire un livello intermedio,
ampliando il bagaglio lessicale fino a 2000-2500 parole e acquisendo un soddisfacente grado di
padronanza nell’uso delle strutture morfosintattiche che metta in grado il discente di coprire fino
al 90% dell’uso che i nativi fanno della propria lingua, di decodificare testi scritti e di sostenere
una conversazione relativa ai contenuti di questi con una soddisfacente correttezza.
Il procedimento didattico partirà da un approccio comunicativo che mira a riproporre i contesti delle
situazioni più frequenti in cui uno straniero si trova a interagire quando intrattiene rapporti con
parlanti nativi. Quotidianamente lo studente è chiamato ad assolvere diverse funzioni linguistiche:
esprimere consenso, dissenso, rammarico, chiedere un’informazione, richiedere un certificato o un
documento, telefonare, acquistare in un negozio, invitare qualcuno, scusarsi e a calarsi in ruoli sociali
che presuppongono l’uso di diversi registri di lingua (confidenziale, formale, informale), di
conseguenza le strutture morfosintattiche, lessicali e fonologiche analizzate saranno quelle che
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tel. 0547/28679 fax 0547/610742
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risultano più frequenti nei contesti di comunicazione sopra indicati. Si terranno in considerazione
inoltre le difficoltà più frequenti in cui incorrono gli studenti stranieri nello studio della lingua italiana
individuate sulla base di ricerche statistiche, ma anche sull’esperienza personale maturata in anni di
insegnamento. Lo studio delle strutture della lingua italiana non avverrà quindi secondo la
tradizionale metodologia che parte dallo studio della teoria ( la ‘grammatica’ divisa in Fonetica,
Morfologia e Sintassi) per arrivare alla padronanza della lingua, ma ci si atterrà ad un principio
enunciato da B.W.Beljaev che è alla base della moderna linguistica: “Per quanto si riferisce alla
padronanza pratica della lingua straniera non sono d’importanza determinante le conoscenze
linguistiche teoriche, ma le abitudini linguistiche automatizzate, che non si formano con il semplice
apprendimento delle regole, ma sono il risultato di un ricco training colloquiale nella lingua
straniera.” Non si parte quindi dalla regola, ma si cerca di formare e consolidare delle abitudini
linguistiche che permettano di capire, interiorizzare e padroneggiare la regola stessa attraverso una
serie di esercizi (vedi Metodo) e solo al termine del processo d’apprendimento di un determinato
argomento si può presentare allo studente la sintesi conoscitiva, vale a dire una sintesi grammaticale
ragionata che lo faccia pervenire all’acquisizione consapevole delle regole.
Il metodo che sarà utilizzato per realizzare tale progetto prevede quattro fasi fondamentali:
1. Comprensione: la situazione che contiene le strutture linguistiche e gli elementi di civiltà da
proporre di volta in volta può essere presentata attraverso varie forme di testo:

Dialogo

Descrizione

Racconto
Ciascuna di queste forme ha potenzialità diverse: il dialogo è particolarmente indicato per mediare
strutture grammaticali, mentre la descrizione risulta più adatta per arricchire il bagaglio lessicale, il
racconto infine, conciliando sia la realtà statica che l’azione, assomma sia le proprietà della
descrizione che quelle del dialogo.
2. Rinforzo: in questa fase si devono consolidare le strutture apprese attraverso il dialogo o la
descrizione, cercando di creare degli automatismi nell’uso della lingua attraverso esercizi
strutturali ( di completamento, di espansione, di trasformazione), esercizi di consolidamento ed
esercizi correttivi.
3. Transfer: è la fase più creativa per lo studente, che è stimolato a manipolare le strutture apprese
in contesti e situazioni nuove. Attraverso esercizi situazionali (dialoghi, conversazioni,
drammatizzazioni) si cercherà di creare delle abilità che consentano allo studente di operare dei
transfer con le situazioni acquisite.
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4. Controllo: una prima fase prevede test a scelta multipla ( testing) per valutare le seguenti abilità
linguistiche:

Capire ascoltando

Capire leggendo

Farsi capire parlando

Farsi capire scrivendo
Il testing serve anche a verificare la conoscenza teorica degli argomenti grammaticali presi in
considerazione.
Solo successivamente si può adottare il tipo di valutazione più tradizionale che prevede prove come
il dettato, la traduzione, la composizione, il riassunto.
Naturalmente lo schema proposto non è vincolante e non può essere rigidamente applicato a qualsiasi
situazione; è sempre necessario verificare il livello iniziale della classe e di conseguenza stabilire gli
obiettivi e il procedimento didattico da seguire.
Lo svolgimento del Corso si deve considerare un processo in fieri, in cui gli argomenti da affrontare
emergono di volta in volta dalle esigenze degli allieve stessi, sulla base delle difficoltà che incontrano
quotidianamente nella comunicazione linguistica.
Sulla base di tali princìpi la programmazione prevede lo svolgimento dei seguenti argomenti:

L’italiano lingua alfabetica: nozioni di fonetica. Le parole, combinazioni di segni e di suoni.
Dittonghi e trittonghi, digrammi e trigrammi, le consonanti doppie, la divisione in sillabe. La
lettera h.

L’articolo: determinativo e indeterminativo. Uso dell’articolo. Le preposizioni semplici e
articolate: loro uso.

Il nome: genere e numero. Particolarità.

Il verbo. Le coniugazioni. I modi. I tempi.

I verbi ausiliari avere ed essere.

L’aggettivo: genere e numero. Concordanza. Gradi di comparazione.

Verbi transitivi e intransitivi. Complemento diretto (oggetto) e indiretti.

Il participio passato. Formazione dei tempi composti. Uso degli ausiliari.

Accordo del participio passato con il soggetto e con l’oggetto.

Forma riflessiva del verbo.

Differenza tra imperfetto e passato prossimo.

I pronomi personali. Forme atone, enclitiche e proclitiche. I pronomi combinati.

Particelle avverbiali e pronominali ne, ci, vi.
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
I pronomi relativi.

La concordanza dei tempi.

Il modo congiuntivo. Il condizionale.

Le forme implicite.

La forma passiva.

La forma impersonale.

L’imperativo.

Il periodo ipotetico.

Il discorso diretto e indiretto.
Lo studio delle strutture linguistiche sarà integrato dalla costante riflessione sulla lingua come
strumento di comunicazione e sulle funzioni della lingua. Si cercherà di chiarire come la lingua si
basi su una convenzione, come cambi nello spazio e nel tempo, si introdurrà il concetto di codice e
di registro linguistico, si analizzerà la differenza tra lingua orale e lingua scritta.
A questo lavoro si affiancherà costantemente quello di esplorazione del lessico, con particolare
attenzione ai sinonimi e alla polisemia.
Accanto allo studio della lingua, verranno proposte lezioni di civiltà: si descriveranno feste,
tradizioni, cucina, stimolando un confronto con il paese di provenienza degli studenti..
Infine, considerato che la materia oggetto di studio nel nostro istituto è la musica, fondamentale
importanza verrà data all’insegnamento del linguaggio specialistico musicale, sia per quanto riguarda
il lessico, che per quanto riguarda le principali forme.
Durata del Corso.
Al fine di ottenere risultati apprezzabili dal punto di vista didattico si prevede di articolare il Corso
in due momenti distinti:
I Corso elementare: corso settimanale della durata di 1 ora e mezzo. Le lezioni sono indirizzate agli
studenti che nella prova d’ingresso hanno dimostrato di possedere una scarsa o insufficiente
conoscenza della lingua italiana. L’obiettivo del Corso è quello di raggiungere un Livello A1-A2
secondo il Quadro Comune europeo di riferimento per le Lingue.
II Corso intermedio: corso settimanale della durata di 1 ora e mezzo. Le lezioni sono indirizzate agli
studenti che hanno superato con profitto il I Corso, oppure agli studenti che nella prova d’ingresso
hanno dimostrato di possedere già nozioni elementari di lingua italiana. L’obiettivo del Corso è quello
di raggiungere un Livello B1-B2 ( Quadro Comune europeo di riferimento per le Lingue).
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Docente del Corso: Prof. M. Cristina Garagnani.
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