Stadi Amplificatori di Base Biagio Provinzano Marzo 2005 Ipotesi di lavoro: i) Transistor npn acceso ed in zona attiva −→ vBE 1 ≈ 0.7V e vC > vB ii) Consideriamo un classico schema di polarizzazione con quattro resistenze discrete ed una singola alimentazione positiva, pensando di lavorare in zona attiva diretta iii) Operiamo in media frequenza utilizzando il modello semplificato del transistor per piccoli segnali −→ vbe ¿ VT (= kBeT ≈ 26mV con T = 300K) Di seguito riporto delle formule utili che descrivono i parametri del modello impiegato e le relazioni funzionali tra le correnti del transistor sempre in zona attiva diretta. iC = IS e iC iE (BJT ) gm = rπ re ro rπ µ iE ¶ ∂iC ∂vBE vBE VT (1 + vCE ) VA = βiB β iC →α= = α β+1 = iC + iB iC =IC ' IC mA ( ≈ 40 per IC = 1mA) VT V vbe VT β = = → range dei kΩ ib IB gm vbe VT α = = = → range delle decine di Ω ie IE gm "µ #−1 ¶ ∂iC VA = ' → centinaia di kΩ ∂vCE vBE =VBE IC = = (β + 1) re 1 In queste note riprendiamo dal Sedra la convenzione adottata per rappresentare i segnali in cui si vuole separare il bias ed il contributo di piccolo segnale, vBE = VBE + vbe . 1 Amplificatore ad emettitore comune (con elettrodo a massa) disegnato per il segnale, dove RB = RB1 k RB2 . Stadio ad Emettitore Comune Rin Rout AV = = RB1 k RB2 k rπ = RC k ro vout Rin =− gm (RC k RL k ro ) vin R + Rin Osservazione 1 Nell’analisi di piccolo segnale, passando dalla tensione di base del transistor alla tensione di collettore (uscita), si ha una inversione di segno. Osservazione 2 Il massimo guadagno ottenibile con un singolo stadio amplificatore CE è dato da limRL →∞ AV = −gm ro = − VVA (consideriamo pari a uno T RC→∞ la partizione resistiva in ingresso, apriamo l’uscita e sostituiamo RC con un generatore ideale di corrente). 2 Amplificatore ad emettitore comune (senza elettrodi a massa) disegnato per il segnale Stadio ad Emettitore Comune con resistenza sull’emettitore Rin Rout ' RB1 k RB2 k (β + 1)(re + RE ), se ½ ro À RE ro À RC k RL ' RB1 k RB2 k βRE , con β À 1 e RE À re " # gm RE = RC k ro 1 + RE 1 + rπ +(RkR B1 kRB2 ) ¾ ' RC k ro (1 + gm RE ) se RE ¿ rπ + (R k RB1 k RB2 ) AV ³ ´ L re 1 + RCrkR vout Rin o ³ ´ = '− gm (RC k RL ) RC kRL vin R + Rin RE + re 1 + ro ⎧ ⎫ gm ro À 1 ⎨ ⎬ ro (β + 1) À RC k RL con ⎩ ⎭ ro À RE Rin gm (RC k RL ) , se ro À RC k RL R + Rin 1 + gm RE Rin (RC k RL ) ' − , se inoltre gm RE À 1 R + Rin RE ' − 3 Osservazione 3 Nell’espressione della resistenza di uscita se rπ À (R k RB1 k RB2 ) ed RE → +∞, si ottiene comunque Rout = RC k ro (β + 1), poichè la corrente di test iniettata nel collettore continua a scorrere nella base del transistore. Osservazione 4 Anche in questo caso il guadagno di tensione vvout risulta inin vertente ed è dato (senza contare la partizione di tensione all’ingresso dell’amplificatore, che diventa pari ad uno quando Rin À Rs ) dal rapporto tra la resistenza complessiva nel circuito di collettore e la resistenza totale nel circuito di emettitore. Osservazione 5 Lavorando con una resistenza RE di emettitore si introduce esplicitamente una controreazione negativa nello schema dell’amplificatore proposto. Ciò porta ad avere tre principali vantaggi: 1) il guadagno AV diventa meno dipendente da β; 2) si può applicare un segnale di maggiore ampiezza in ingresso senza rischiare distorsioni non lineari; 3) si migliora notevolmente la risposta alle alte frequenze (contemporaneamente si riduce il guadagno di un 1 fattore 1+gm RE ) Stadio a base comune disegnato per il segnale 4 Stadio a Base Comune Rin ' ' Rout = ' ¶ ½ ¾ RC k RL gm ro À 1 RE k re 1 + , con ro (β + 1) À RC k RL ro ½ ¾ α ro À RC k RL re = , se ancora RE À re gm RC k [ro + (1 + gm ro )(R k RE k rπ )] RC k βro con (R k RE k rπ ) ' rπ AV = µ vout Rin '+ gm (RC k RL k ro ), con gm ro À 1 vin R + Rin Osservazione 6 In questo caso non c’è inversione di segno passando dalla tensione di emettitore alla tensione di collettore. Il guadagno di corrente in corto circuito risulta uguale ad α. Questo amplificatore ha una larghezza di banda più ampia di quella dell’amplificatore ad emettitore comune. Osservazione 7 Nella formula approssimata proposta per la Rin ci si può chiedere cosa succede se RC k RL → 0Ω. Si può obiettare che pur agendo ro , la formula ci restituisce solo Rin ' RE k re . Questo è il risultato della approssimazione fatta, per cui se si fa il calcolo diretto con il circuito equivalente si trova la seguente formula Rin = RE k rπ ro ' RE k re , se (β + 1)ro À rπ (β + 1)ro + rπ per cui con questa approssimazione, praticamente sempre verificata, le due formule si conciliano. Osservazione 8 Si noti con attenzione che nel caso in cui RL → ∞, RC → ∞ (sostituiamo RC con un generatore ideale di corrente), l’emettitore non è più un punto ad impedenza molto bassa per il segnale (ovvero gαm ) ma si ottiene Rin = rπ . 5 Stadio amplificatore a collettore comune disegnato per il segnale Stadio a Collettore Comune Rin Rout AV = RB1 k RB2 k (β + 1) [re + (RL k RE k ro )] rπ + (R k RB1 k RB2 ) = RE k ro k = β+1 ∙ ¸ α (R k RB1 k RB2 ) + = RE k ro k gm β+1 vout Rin (RE k RL k ro ) =+ vin R + Rin re + (RE k RL k ro ) gm (RE k RL k ro ) Rin ' + , con α ' 1 R + Rin 1 + gm (RE k RL k ro ) = Osservazione 9 In questa configurazione il guadagno di tensione passando dal terminale di base a quello di emettitore (uscita) è pari circa ad uno, di qui il nome di inseguitore di tensione (impiego come buffer di tensione, ultimo stadio di un amplificatore multistadio). Osservazione 10 Il massimo guadagno teorico (pari ad uno) di piccolo segnale ottenibile con uno stadio CC si ha considerando Rin → ∞ (ovvero β → ∞), ro → ∞, RL → +∞, RE → +∞ (ovvero si considera un generatore ideale di tensione che imponga la corrente di emetittore). 6 Passiamo alle strutture MOS... Ipotesi di lavoro: i) NMOS ad arricchimento (per fissare le idee) acceso e polarizzato in zona di saturazione −→ vGS > Vth e vGD < Vth ii) Consideriamo un classico schema di polarizzazione con quattro resistenze discrete ed una singola alimentazione positiva, pensando di lavorare sempre nella regione di saturazione iii) Operiamo in media frequenza utilizzando il modello semplificato del MOS per piccoli segnali −→ vgs ¿ 2(VGS − Vth ) Alcune formule utili e parametri del modello. vDS ) (in zona di saturazione) VA iD = K(vGS − Vth )2 (1 + K= (MOS) gm = = µ 1 W µ Cox 2 n L ∂iD ∂vGS ¶ vGS =VGS 2K(vGS − Vth ) W = µn Cox (vGS − Vth ) L r p Wp = 2µn Cox ID L mA W ≈ 2 per ID = 1mA e = 100 V L (MOS) (BJT ) < gm =⇒ in generale si ha gm ro = "µ ∂iD ∂vDS ¶ vGS =VGS #−1 ' VA → decine/centinaia di kΩ ID 7 Stadio a Source Comune Rin Rout AV = = RG1 k RG2 = RD k ro vout Rin =− gm (RD k RL k ro ) vin R + Rin Amplificatore a source comune (con elettrodo di source a massa) disegnato per il segnale, dove RG = RG1 k RG2 Osservazione 11 Nell’analisi di piccolo segnale, passando dalla tensione di gate del MOS alla tensione di drain (uscita), si ha una inversione di segno. Osservazione 12 Il massimo guadagno ottenibile con un singolo stadio ampliA A ficatore CS è dato da limRL →∞ AV = −gm ro = − VGS2V−V = − 2V Vov (consideriath RD→∞ mo pari a uno la partizione resistiva in ingresso, apriamo l’uscita e sostituiamo RD con un generatore ideale di corrente). Osservazione 13 Si noti come in questa configurazione non si ha effetto body, poichè la tensione più bassa è la massa alla quale sono agganciati sia il source che il substrato. 8 Stadio a Source Comune con resistenza sul source Rin Rout AV = RG1 k RG2 = RD k [ro + RS (1 + gm ro )] ' RD k ro (1 + gm RS ), con gm ro À 1 vout Rin gm (ro k RD k RL ) =− vin R + Rin 1 + RS (1+gm ro ) ro +RD kRL ½ ¾ Rin gm (RD k RL ) gm ro À 1 ' − , se ro À RD k RL R + Rin 1 + gm RS = Rin (RD k RL ) , se inoltre gm RS À 1 R + Rin RS Osservazione 14 Se si tiene in conto l’effetto body, bisogna sostituire gm con gm + gmb nella formula ricavata per la resistenza di uscita e al denominatore dell’espressione del guadagno. ' − Amplificatore a source comune con una resistenza sul source, disegnato per il segnale 9 Stadio a Gate Comune Rin Rout AV = 1 RD k RL (1 + ) gm ro = RD k [ro + (1 + gm ro )(RS k R)] ' RD k ro [1 + gm (RS k R)] , con gm ro À 1 = RS k vout Rin '+ gm (RD k RL k ro ), se gm ro À 1 vin R + Rin Osservazione 15 Per la Rin si può fare un discorso analogo a quello fatto a proposito dello stadio a base comune. Cosa se succede se RD k RL → 0Ω? Anche qui si può eseguire il calcolo diretto Rin = RS k ro 1 ' RS k , con gm ro À 1 1 + gm ro gm per cui anche in questo caso l’apparente discrepanza tra le due formule viene annulata con la condizione, praticamente sempre verificata, sopra espressa. Osservazione 16 Soprattutto per il MOS si noti con attenzione che nel caso in cui RL → ∞, RC → ∞ (sostituiamo RC con un generatore ideale di corrente), il source non è più un punto ad impedenza molto bassa per il segnale (ovvero 1 gm ) ma si ottiene Rin = ∞. Osservazione 17 Se si tiene in conto l’effetto body, bisogna sostituire gm con gm + gmb nelle formule ricavate per le resistenze di ingresso e di uscita e nell’espressione del guadagno. 10 Stadio a gate comune disegnato per il segnale Stadio a Drain Comune AV = Rin = RG1 k RG2 Rout = RS k ro k vout Rin =+ vin R + Rin = + 1 gm 1 gm (RS k RL k ro ) + (RS k RL k ro ) gm (RS k RL k ro ) Rin R + Rin 1 + gm (RS k RL k ro ) 11 Amplificatore a drain comune disegnato per il segnale Osservazione 18 Se si tiene in conto l’effetto body, bisogna sostituire gm con gm + gmb nella formula ricavata per la resistenza di uscita e al denominatore dell’espressione del guadagno. Osservazione 19 A differenza dell’emitter follower l’inseguitore di tensione presentato (source follower) ha un guadagno teorico massimo pari a lim AV = RL →∞ ro→∞ RS →∞ Rin →∞ 1 1 = gm + gmb 1+χ ∼ con χ = ggmb = 0.1 ÷ 0.3. Onde evitare distorsioni per ampi segnali bisogna m quindi eliminare l’effetto del substrato con accorgimenti tecnologici (fabbricando il dispositivo in una well isolata). 12