PREFAZIONE Questo vademecum nasce con l’intento di fornire pratiche e semplici informazioni a quanti sono in attesa di trapianto, a chi inizia una nuova vita dopo l’intervento ed ai familiari, perché possano partecipare consapevolmente a questo percorso. L’A.T.O. Associazione Trapianti Organi, ringrazia i medici dell’ Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano, che hanno messo a disposizione la loro esperienza professionale maturata nel campo della trapiantologia e la Direzione sanitaria, per aver aderito all’iniziativa. Un ringraziamento particolare alla Novartis, che ha condiviso lo spirito di questo progetto, consentendone la realizzazione. Un pensiero speciale va ai donatori ed ai loro cari, che con nobile e sublime gesto hanno reso possibile questo miracolo. IL PRESIDENTE Antonio Limongi 0 Nuovo Ospedale Niguarda Cà Granda 1 CENTRO A. DE GASPERIS PROGRAMMA TRAPIANTO CARDIACO E INSUFFICIENZA CARDIACA IL TRAPIANTO CARDIACO INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE 1-PERIODO PRE-OPERATORIO Il periodo pre-operatorio è il periodo di tempo in cui il paziente, candidato al trapianto cardiaco, è inserito in una lista d’attesa; questa lista d’attesa contiene l’indirizzo ed i recapiti d’urgenza dei pazienti, da utilizzare al momento della chiamata per il trapianto; sono inoltre riportati dati che consentono di attribuire ad ogni singolo paziente il cuore del donatore più adatto. La lista d’attesa per trapianto di cuore non è una lista d’attesa tradizionale (il primo della lista è il primo ad essere operato): ogni volta che si rende disponibile un donatore, viene selezionato dalla lista il paziente in attesa le cui caratteristiche sono più simili a quelle del donatore; per questo motivo il tempo di attesa prima del trapianto è del tutto imprevedibile e dipende solo dalla disponibilità di un donatore idoneo. L’unico criterio di urgenza nella lista d’attesa per trapianto è l’essere ricoverati con necessità di farmaci per via infusionale. Le principali caratteristiche di cui si tiene conto sono: gruppo sanguigno: il gruppo sanguigno (A, B, AB, O) di donatore e ricevente deve essere lo stesso; la compatibilità Rh non ha invece importanza nel trapianto di organi solidi; corporatura: il peso di donatore e ricevente deve essere simile; ipertensione polmonare: se le pressioni nel circolo polmonare di colui che riceve il cuore sono elevate, è necessario reperire un cuore da donatore di peso maggiore; incompatibilità immunologiche: in alcuni casi si sviluppano incompatibilità acquisite nei confronti di antigeni che possono essere presenti in alcuni donatori: in questi casi l’attesa può essere più lunga perché occorre trovare un donatore pienamente compatibile. 2 Il periodo di attesa è molto variabile e questa variabilità NON è prevedibile: può durare da settimane a mesi. Durante tale periodo ogni paziente deve essere sempre rintracciabile: ogni spostamento, ricovero in altra struttura, cambiamento anche temporaneo di residenza deve essere segnalato insieme al nuovo recapito telefonico. La immissione nella lista d’attesa comporta infatti la possibilità di essere chiamati per l’intervento in qualunque momento del giorno e della notte: pertanto è assolutamente necessario essere sempre reperibili e in grado di raggiungere l’ospedale nel tempo più breve, comunque sempre inferiore alle 4 ore dal momento della chiamata. Per questo motivo il paziente in attesa di trapianto dovrà lasciare al personale dell’Ambulatorio uno o più numeri di telefono dove sia possibile essere rintracciati. A questo scopo è utile dotarsi sempre di un telefono cellulare, per poter essere reperiti immediatamente, anche quando si è lontani da casa. Dalla data di ammissione in lista d’attesa ogni paziente deve essere sottoposto a controlli periodici, generalmente a cadenza mensile, presso il nostro Ambulatorio Trapianto Cardiaco e Insufficienza Cardiaca. - La comparsa di infezioni ( es. alle vie respiratorie, vie urinarie, ecc…) con importante rialzo della temperatura o altre malattie ricorrenti; - il ricovero in altri Ospedali; - l’esecuzione di interventi chirurgici; devono essere prontamente segnalati alle infermiere del nostro Ambulatorio. Queste situazioni infatti modificano la posizione del paziente in attesa: ad esempio, un’infezione controindica temporaneamente l’esecuzione del trapianto, fino alla sua risoluzione ( un trapianto eseguito durante un’infezione è un intervento ad elevatissimo rischio), mentre un ricovero per scompenso pone il paziente in una categoria di urgenza; inoltre, se il paziente non risulta rapidamente reperibile perché trasferito o degente in ospedale senza che il nostro Centro ne sia a conoscenza la organizzazione del trapianto può essere messa a repentaglio. 3 Quando si rende disponibile un cuore adatto, trascorrono in genere alcune ore di tempo prima dell’intervento; tuttavia, questo lasso di tempo è molto variabile e talvolta assai ridotto. Le cose da fare prima dell’operazione sono molte, per cui è preferibile che il paziente giunga in ospedale appena possibile per poter svolgere con relativa calma tutti i preparativi necessari. Il paziente, una volta avvisato telefonicamente, dovrà provvedere a raggiungere l’ospedale con il mezzo più rapido a disposizione. A questo scopo per i pazienti che abitano in città lontane dal nostro Centro viene rilasciata un certificazione da presentare alla Prefettura della propria città; con questa dichiarazione potranno richiedere alla Prefettura di essere posti in una lista speciale per il trasporto urgente con mezzo militare nel caso non fosse possibile utilizzare i comuni mezzi di trasporto. Raccomandiamo di non mangiare nulla e di bere solo acqua o the zuccherato dopo la telefonata. Il paziente deve arrivare direttamente in Cardio 2 (Centro De Gasperis, 1a Divisione Cardiologia, 2° piano), dopo essere passati dall’Accettazione o dal Pronto Soccorso, secondo le istruzioni telefoniche, per eseguire una radiografia del torace. Durante il periodo di osservazione e fino al momento del prelievo, il cuore del donatore è sottoposto ad una serie di controlli per verificare l’idoneità al suo utilizzo per il trapianto. Può talvolta accadere che il cuore del donatore nel corso di questi controlli risulti non idoneo; in questo caso l’intervento verrà annullato. Quando il paziente arriva in Ospedale deve essere sottoposto a prelievi per esami di laboratorio, elettrocardiogramma, radiografia del torace, visite del cardiologo e dell’anestesista. Successivamente viene effettuata la preparazione fisica: rasatura, clistere, bagno e spennellatura con soluzione disinfettante. Da allora non potrà più bere o mangiare nulla. Appena il chirurgo sarà sicuro della disponibilità del cuore del donatore, il paziente verrà portato in camera operatoria. L’intervento di trapianto dura 4 ore o più. I familiari dovranno essere preparati a attendere: verranno informati al termine della operazione nella sala di attesa della rianimazione (accesso dal retro dell’edificio della rianimazione post-operatoria). 4 2- PERIODO POST-OPERATORIO In rianimazione Dopo l’intervento il paziente viene trasferito in rianimazione, dove la permanenza, se non vi sono particolari problemi, è solitamente di 4 o 10 giorni. Sarà collegato attraverso un tubo (cannula endotracheale), ad un respiratore che aiuta i polmoni ad espandersi senza sforzo da parte del paziente. La cannula endotracheale comprime le corde vocali e quindi non è possibile parlare: non ci si deve preoccupare per questo; un infermiere sarà sempre disponibile per aiutare a comunicare. La cannula endotracheale verrà tolta appena possibile. In questa fase il paziente sarà collegato ad un monitor per controllare il funzionamento del cuore . Durante questo periodo di maggiore vulnerabilità ogni paziente rimarrà in stretto isolamento in ambiente sterile per prevenire le infezioni. La mobilizzazione dal letto avverrà gradualmente fino a trascorrere in poltrona la gran parte della giornata. Corsia cardiologia (2°piano) Il paziente trapiantato rimane in questo reparto per un periodo in genere di 10 o 15 giorni; qui il suo isolamento sarà meno rigido. In breve tempo la maggior parte dei pazienti è in grado di muoversi in corridoio e recarsi accompagnato presso i vari laboratori (radiologia, ecocardiografia, ecodinamica). Durante Questo periodo verranno effettuati controlli strumentali come l’ecocardiogramma e la biopsia endomiocardica. Si impara inoltre a prendere autonomamente i farmaci necessari ed a tenere il diario giornaliero. 5 Riabilitazione cardiologia Dopo la degenza in corsia i pazienti vengono spesso inviati nei Centri di Riabilitazione Cardiologica per eseguire dei programmi di ripresa e/o incremento programmato della attività fisica. Nonostante la permanenza in tali Centri i pazienti vengono periodicamente sottoposti ai controlli presso il nostro Ambulatorio Trapianti per eseguire prelievi, ecocardiogrammi, biopsie endomiocardiche, visite ambulatoriali. Nel caso di insorgenza di complicanze e/o emergenze ogni informazione relativa ai pazienti viene sempre riferita dai colleghi della Riabilitazione al nostro Centro in un costante contatto reciproco. La durata della degenza presso queste strutture è variabile a seconda delle necessità del singolo paziente. Dopo la dimissione dai Centri di riabilitazione i pazienti continuano ad essere seguiti presso il nostro Centro a tempo indefinito, secondo un calendario che prevede controlli ravvicinati nel primo anno dopo il trapianto (quando il rischio di rigetto o di altre complicanze e la necessità di aggiustamenti della terapia, sono maggiori) e controlli più distanziati nel tempo successivamente, secondo il seguente schema di massima: - biopsie miocardiche settimanali nel primo mese dopo il trapianto; - biopsie miocardiche quindicinali nel secondo e terzo mese; - biopsie miocardiche mensili fino al sesto mese; - un controllo clinico al settimo mese e mezzo; - una biopsia miocardica al nono mese; - un controllo clinico al decimo mese e mezzo - controllo completo del cuore trapiantato, con cateterismo destro, coronarografia, biopsia miocardica, ad un anno dal trapianto; - dopo l’anno dal trapianto sono previsti controlli clinici ogni quattro; sei mesi, a meno di particolari necessità, non vengono più eseguite biopsie miocardiche; - la cadenza dei controlli coronarografici successivi al primo verrà stabilita in base alle necessità del singolo paziente. In occasione di ogni controllo verrà eseguito un prelievo di sangue per gli esami di laboratorio e la determinazione della ciclosporinemia. 6 3- EFFETTI DELLA DENERVAZIONE Il cuore normale ha molte connessioni con il sistema nervoso centrale. Queste servono principalmente a controllare la frequenza cardiaca. Quando il vecchio cuore viene asportato queste connessioni vengono interrotte e generalmente non si riformano dopo il trapianto. Il cuore nuovo è pertanto denervato. Gli effetti principali della denervazione sono due. 1- La frequenza cardiaca (polso) a riposo sarà più elevata che in precedenza , intorno agli 80-100 battiti al minuto, invece dei normali 60-80. 2- Con lo sforzo vi è un incremento molto più lento della frequenza ed anche il ritorno al valore di base dopo la cessazione dell’esercizio è molto più lento. Nessuno di questi effetti è comunque pericoloso o dannoso. L’assenza di innervazione del cuore fa sì che non sia possibile avvertire dolore cardiaco (angina). Un possibile rigetto cronico potrebbe determinare il restringimento delle arterie coronarie con una riduzione dell’apporto di sangue al muscolo cardiaco. Per questo motivo e perché manca il campanello di allarme rappresentato dall’angina, pratichiamo a tutti i pazienti un cateterismo cardiaco con coronarografia dopo un anno dall’intervento e poi ad intervalli da stabilire caso per caso, a seconda dei risultati della scintigrafia miocardica. 4- LA RISPOSTA IMMUNE Il nostro sistema immunitario è predisposto dalla nascita per proteggere il nostro corpo riconoscendo tutte le sostanze estranee come batteri, virus e qualsiasi struttura organica che non ci appartenga. Con l’eccezione dei gemelli identici (monozigoti), ogni individuo ha caratteristiche cellulari uniche. Il sistema immunitario riconosce quindi le cellule o le molecole diverse da sé. a Questo meccanismo serve a proteggerci dalle infezioni, ma provoca un’aggressione infiammatoria verso gli organi trapiantati. Il successo di un trapianto è possibile per l’impiego di farmaci immunosoppressori, che controllano la risposta immune verso l’organo trapiantato; questi farmaci riducono anche la capacità di combattere le infezioni, senza tuttavia abolirla del tutto. 7 I farmaci più comunemente usati sono: ciclosporina, tacrolimus, prednisone, azatioprina e più recentemente micofenolato, everolimus e sirolimus. Le cellule impegnate nella risposta immunitaria hanno comunque una memoria che consente loro di riconoscere sempre le cellule estranee all’organismo. Quindi ci sarà sempre bisogno dei farmaci immunosoppressori per prevenire il rigetto. 5- IL RIGETTO Il nostro organismo individua nel cuore del trapiantato un soggetto “immunologicamente estraneo” e cerca di difendersi (come verso un’aggressione esterna) attraverso un processo conosciuto come “rigetto”. Molti pazienti, soprattutto nel primo anno dopo il trapianto. sperimenteranno almeno un episodio di rigetto acuto, che abitualmente si risolve con l’incremento della terapia immunosoppressiva. Le possibilità che si sviluppi un rigetto sono maggiori nei primi tre mesi dopo il trapianto, per poi diminuire col tempo, ma tale evento può presentarsi in ogni momento dopo il trapianto. Attualmente la biopsia endomiocardica (BEM) è l’unico sistema sicuro per scoprire un rigetto nei pazienti trattati con ciclosporina. La BEM viene quindi eseguita molto frequentemente all’inizio, quando il rischio di rigetto è maggiore: una volta alla settimana per il primo mese, ogni due settimane per il secondo e terzo mese, una volta al mese fino al sesto mese. Con il tempo il rischio di rigetto diminuisce, perché l’organismo si abitua al nuovo cuore; quindi il numero delle biopsie può essere ridotto. Altri esami come l’elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma possono far sospettare un rigetto; tuttavia molti episodi di rigetto lievi non vengono colti con questi esami; pertanto finché il rischio di rigetto è elevato è necessario sottoporsi periodicamente alla biopsia miocardia. Talvolta vi possono essere sintomi indicativi di rigetto,quali: - febbre o febbricola; - battito cardiaco irregolare o veloce; - progressivo aumento di peso superiore ad un chilo al giorno con gonfiore delle caviglie; - affanno e mancanza di respiro durante lo sforzo; - stanchezza e mancanza di appetito. 8 In tutti questi casi è opportuno che i pazienti avvisino il nostro Centro: telefonare al n°: 02/6444-2563-2025 Ambulatorio Trapianto Cardiaco n°: 02/6444-2569 Cardiologia Sezione 2 2° piano De Gasperis Il rigetto può essere più o meno severo, nella maggior parte dei casi viene controllato in modo più che soddisfacente se trattato tempestivamente. Il rigetto viene trattato farmacologicamente con: - steroidi (metilprednisolone endovena); - variazioni dei dosaggi della ciclosporina; - anticorpi monoclonali (OKT3); - eventuali modifiche dello schema terapeutico di lungo periodo. L’insorgere del rigetto non significa la perdita dell’organo trapiantato, a patto che sia trattato con prontezza: lo scopo delle biopsie miocardiche periodiche è proprio quello di cogliere e trattare il rigetto al suo insorgere, prima che dia sintomi. 6-LA BIOPSIA ENDOMIOCARDICA (BEM) La diagnosi precoce del rigetto è essenziale nel trattamento del paziente trapiantato. Attualmente la biopsia cardiaca è il metodo più affidabile per diagnosticarne la presenza. Lo strumento Lo strumento per la biopsia (biotomo) consiste in un catetere flessibile dotato di una pinza all’estremità. La procedura In anestesia locale una guida viene inserita in una vena nella parte destra del collo (vena giugulare interna destra), oppure in una vena dell’inguine destro vena femorale). Il catetere per la biopsia cardiaca viene introdotto attraverso una guaina e avanzato fino alla punta del ventricolo destro sotto controllo radioscopico. Per ottenere un campione si chiude la pinza e si asporta un minuscolo pezzetto di muscolo cardiaco. Si prelevano in media 4 o 5 campioni di2 o 3 millimetri ciascuno. 9 Questa operazione non provoca alcun dolore , se non quello provocato dalla puntura della vena. Alla fine della procedura il biotomo viene ritirato, la guaina rimossa e si applica una compressione sulla sede della puntura. L’elettrocardiogramma viene controllato durante la procedura. La biopsia cardiaca è una procedura sicura e non dolorosa che viene praticata nel laboratorio di emodinamica. Può essere eseguita ambulatorialmente e richiede solo 20-30 minuti, dopo i quali il paziente potrà tornare tranquillamente a casa. Le complicazioni sono molto rare, ma è importante avvertire il medico in caso di dolori al petto, cardiopalmo o mancanza di respiro. 7- L’IMMUNOSOPPRESSIONE Il nostro corpo si difende aggredendo quanto gli è estraneo, sia esso un agente infettivo o un nuovo organo, attraverso il sistema immunitario. Dopo il trapianto il sistema immunitario deve essere modulato in modo tale da prevenire il rigetto contro il nuovo organo, conservando comunque la capacità di reagire alle infezioni. Per ottenere questo scopo vengono somministrati dei farmaci detti immunosoppressori. Questi farmaci devono essere presi ogni giorno per tutta la vita dopo l’intervento. Sono farmaci potenti che possono avere effetti collaterali che ogni paziente deve conoscere. I farmaci immunosoppressori devono essere assunti esattamente secondo le prescrizioni dei medici del Centro Trapianti, senza modificarne le dosi, sempre agli stessi orari. Eventuali modificazioni possono avere gravi conseguenze, come il rigetto acuto. Ogni paziente candidato al trapianto deve essere consapevole che dovrà assumere tale terapia indefinitamente dopo l’intervento. 10 7a-GLOBULINA ANTITIMOCITICA (RATG®, OKT3®) Questo farmaco viene somministrato per via endovenosa per un breve periodo (4-5 giorni) immediatamente dopo l’intervento, quando il rischio di rigetto è maggiore. In casi particolari può essere usato per il trattamento di episodi di rigetto grave, per un periodo in genere più prolungato (8-10 giorni). Agisce bloccando e distruggendo i linfociti, cioè le cellule maggiormente implicate nella reazione di rigetto. Si tratta di un farmaco molto potente, con seri effetti collaterali, pertanto nei casi in cui sia necessaria la sua somministrazione il paziente deve essere ricoverato con necessità di isolamento (maggiore suscettibilità alle infezioni). 7b-CICLOSPORINA (Sandimmun Neoral®) La ciclosporina è attualmente uno dei farmaci immunosoppressori più importanti, che permettono meglio di controllare la risposta anticorpale nei confronti dell’organo trapiantato. Ha inoltre numerosi vantaggi rispetto ad altri farmaci immunosoppressori per la sua capacità di prevenire il rigetto senza alterare significativamente la capacità dell’organismo di combattere le infezioni. Il successo della terapia con la ciclosporina dipende in gran parte da come vengono seguite la norme prescritte per assumerla. Tutte le istruzioni dovranno essere seguite accuratamente, la dose quotidiana, gli orari e gli intervalli di assunzione, la possibilità e la non possibilità di assumerla contemporaneamente ad altri farmaci, che cosa fare in caso di nausea e/o vomito, ecc…. Se ha qualche dubbio domandi ai medici dello staff Trapianti. Dose La quantità di ciclosporina che le viene prescritta è stata calcolata dal medico sulla base del Suo peso, dei risultati degli esami del sangue (livelli plasmatici di ciclosporina e funzione renale) e dalle Sue condizioni cliniche. Il medico potrà modificare questa dose in relazione ai livelli del farmaco nel sangue o ai risultati di altri test. Non modifichi mai la dose di Sua iniziativa. Segua le istruzioni con esattezza e domandi al medico se ha dei dubbi. Prenda sempre la ciclosporina alla stessa ora, preferibilmente prima dei pasti . Non rimanga mai senza la ciclosporina. Se deve andare via da casa , ne porti sempre con sé una scorta adeguata alle Sue necessità. Nel caso abbia saltato una dose, la assuma al più presto possibile; tuttavia, se è ormai ora della successiva assunzione prosegua con lo schema abituale. 11 Ciclosporina liquida La soluzione orale è poco appetibile e va quindi diluita nel latte o nel succo di frutta, preferibilmente a temperatura ambiente. Prelevi la quantità prescritta con l’apposita siringa e la versi nel latte o nel succo di frutta. Mescoli bene e beva immediatamente, senza lasciare depositare la soluzione. Usare un contenitore di vetro (mai di plastica o di carta), versandovi poi ancora della sostanza diluente in modo da essere sicuri di avere assunto tutta la dose; usi sempre lo stesso tipo di diluente per evitare possibili variazioni dell’assorbimento. Avverta sempre il medico in caso di vomito o diarrea, che possono alterare l’assorbimento della ciclosporina. Sciacqui la siringa più volte con acqua tiepida, asciughi l’esterno con un tovagliolo di carta e la reinserisca nella sua custodia. Metta il farmaco fuori dalla portata dei bambini, a temperatura ambiente. Il farmaco non va conservato in frigorifero. Se chiuso si conserva fino alla data di scadenza. Una volta aperto il flacone, la ciclosporina si conserva per due mesi. Ciclosporina capsule Esistono capsule contenenti dosaggi diversi del farmaco: 10 mg, 25 mg, 50 mg, 100 mg. I pazienti per assumere le dosi prescritte devono associare diversi dosaggi ( es. dose giornaliera da assumere 125 mg + 75 mg = 1 capsula da 100 mg + 1 capsula da 25 mg alla mattina e 1 capsula da 50 mg +1 capsula da 25 mg alla sera). Le capsule sono più semplici da assumere e sono ben tollerate a livello gastroenterico. Le dosi sono variabili e dipendono dal peso corporeo, dalla funzione renale, dalla funzione epatica e dalla somministrazione di farmaci concomitanti; sono perciò sempre stabilite dal cardiologo dello staff trapianti e non devono essere modificate senza il parere dello specialista. Le capsule devono essere lasciate dentro il blister fino alla loro assunzione e conservate a temperature inferiori ai 30° C ( non necessariamente in frigorifero). 12 Effetti collaterali Qualunque farmaco può avere effetti collaterali e nel caso della ciclosporina si sono osservati: perdita dell’appetito, nausea e sporadicamente vomito tremore nelle mani aumento della peluria acne e pelle grassa gonfiore delle gengive, che può essere ridotto con una buona igiene orale ipertensione arteriosa lievi anomalie della funzionalità renale o epatica. Questi effetti collaterali possono essere controllati modificando la dose o assumendo altri farmaci; tali cambiamenti sono effettuabili solo su indicazione del medico. Poiché la ciclosporina riduce comunque, anche se lievemente, la resistenza dell’organismo alle infezioni, dovranno essere adottate le precauzioni necessarie per evitare le infezioni. Numerosi farmaci provocano alterazioni dell’assorbimento della ciclosporina o dei suoi livelli nel sangue, o potenziano i suoi effetti collaterali e tossici; per questo è assolutamente necessario consultare sempre il nostro Centro prima di assumere qualunque nuovo farmaco; più avanti viene fornito un elenco dei principali farmaci che interagiscono con la ciclosporina. 7c-PREDNISONE ( Deltacortene®) Il prednisone è un farmaco sintetizzato sulla base di una sostanza naturale prodotta dall’organismo, il cortisone (steroide). Viene impiegato in diversi tipi di malattie, ma nel suo caso viene specificamente associato alla ciclosporina per controllare la risposta immunitaria e quindi ridurre il rischio di rigetto. Le dosi prescritte possono variare; sarà il medico a prescrivere la dose volta per volta, ma anche in questo caso è comunque estremamente importante assumere sempre il farmaco alle ore e nelle dosi prescritte: Non sospenda mai il farmaco improvvisamente senza ordine del medico. Una sospensione improvvisa, dopo un uso prolungato, avrebbe gravi conseguenze. Il prednisone deve essere assunto con il cibo alla stessa ora tutti i giorni, in genere la mattina. Il prednisone ha alcuni effetti collaterali, cioè può causare degli inconvenienti: è opportuno che li conosca per riferirli al medico. 13 Alcuni effetti collaterali sono poco frequenti: mal di testa, disturbi della vista, vertigini, insonnia, alterazioni dell’umore come euforia o depressione, rialzo della pressione arteriosa, sensazione di gonfiore. Può inoltre far comparire iperglicemia (rialzo degli zuccheri nel sangue) fino alla comparsa di un vero e proprio diabete mellito; può ridurre la resistenza alle infezioni e può mascherarne la presenza; è quindi molto importante seguire le precauzioni necessarie per prevenirle. Un altro effetto collaterale della terapia a lungo termine è la perdita della massa muscolare e la comparsa di osteoporosi (rarefazione dell’osso); entrambi questi problemi possono essere quasi completamente eliminati seguendo un programma di esercizio fisico, che ha sempre grande importanza. Il cortisone aumenta l’appetito e favorisce la ritenzione di sale ed acqua. Per evitare un eccessivo aumento di peso è necessario seguire la dieta ed assumere riempitivi a basso contenuto calorico (es. un frutto, verdura, uno yogurt magro), controllando il peso ogni mattina prima di colazione. Il cortisone può provocare ipertensione arteriosa; per questo motivo è importante misurare la pressione spesso ( meglio le automisurazioni, ad orari diversi, ogni 2 o 3 giorni) ed assumere i farmaci prescritti per controllare i valori pressori. Non si allarmi nel leggere queste note. La maggior parte di questi effetti collaterali si verifica solo per dosi molto maggiori di quelle necessarie nel trapianto cardiaco; inoltre possono essere molto ridotti o addirittura evitati seguendo il programma di attività fisica, dieta e controlli medici che le verrà prescritto. 7d- AZATIOPRINA (Azatioprina®) L’azatioprina è un altro farmaco da assumere per il controllo del rigetto. Agisce riducendo il numero di globuli bianchi nel sangue. Il parametro per effettuare le modifiche di dosaggio è appunto il numero di globuli bianchi del sangue; un abbassamento di questo valore indica un buon effetto del farmaco, ma non devono essere superati certi limiti, al di sotto dei quali vi è un aumentato pericolo di infezione. È importante controllare spesso i globuli bianchi del sangue mediante l’esame emocromo; un valore inferiore a 4000/mm3 impone di ridurre la dose di azatioprina o di sospenderla: se questo dovesse verificarsi, è necessario mettersi immediatamente in contatto con noi. Le compresse in commercio hanno un unico dosaggio di 50 mg. Si consiglia l’assunzione una volta al giorno, meglio al pomeriggio/sera, sempre alla stessa ora. Avvertenza: non assumere mai contemporaneamente allopurinolo (Zyloric®) o noramidopiridina (Novalgina®) per il rischio di un grave aplasia midollare. 14 7e- TACROLIMUS (Prograf®) Si tratta di un farmaco immunosoppressore relativamente nuovo. Il suo meccanismo di è simile a quello della ciclosporina (inibizione della interleuchina 2 e della risposta linfocitaria) anche se in alcuni pazienti ha mostrato maggiore efficacia. È usato soprattutto nei casi di rigetto cronico o di rigetto acuto persistente. È un farmaco che viene utilizzato in alternativa alla ciclosporina e come la ciclosporina, il dosaggio ottimale si ottiene monitorizzando i livelli plasmatici, la funzione renale e la crasi ematica. Le formulazioni attualmente disponibili sono: compresse da 1 e da 5 mg, il farmaco si assume generalmente due volte al giorno, ogni 12 ore. Gli effetti collaterali sono simili a quelli della ciclosporina, con una maggiore tendenza alla comparsa di iperglicemia (aumento degli zuccheri nel sangue) e una minore incidenza di irsutismo e iperplasia gengivale. 7f- METOTREXATE (Methotrexate®) Questo farmaco appartiene alla categoria dei farmaci alchilanti ed è utilizzato anche in altre patologie. Si tratta di un farmaco potente che agisce impedendo la sintesi degli acidi nucleici (DNA/RNA) e quindi sia la crescita cellulare sia la sintesi proteica; è un potente inibitore della risposta anticorpale e viene utilizzato nelle forme di rigetto acuto persistente. Tra gli effetti collaterali si segnalano: - leucopenia (riduzione del numero dei globuli bianchi), per cui si rendono necessari controlli frequenti dell’emocromo; - possibilità di manifestazioni infiammatorie a carico del tratto gastrointestinale, soprattutto se utilizzato contemporaneamente ad altri farmaci. Modalità di somministrazione: una compressa per due giorni alla settimana, generalmente per un periodo di otto settimane. Formulazioni: compresse da 5 mg. 15 7g- MICOFENOLATO (Cellcept®) Si tratta di un farmaco immunosoppressore di introduzione più recente, che agisce in modo simile alla azatioprina ( inibizione della sintesi degli acidi nucleici e quindi della proliferazione dei linfociti T e B; effetto citostatico). L’assunzione avviene due volte al giorno, a distanza di 12 ore, a stomaco vuoto). Le dosi sono variabili da 1 a 3 grammi al giorno. L’effetto collaterale maggiore è la riduzione del numero di globuli bianchi; anche in questo caso è opportuno il periodico controllo dell’emocromo. È controindicato in alcune situazioni quali: - ulcera peptica attiva o soggetti con gravi disturbi gastrointestinali; - grave insufficienza renale; - gravidanza, - allattamento, - trattamento con azatioprina ( uso alternativo). Le formulazioni disponibili sono capsule o compresse contenenti il principio attivo alla dose di 250 mg. Si sconsiglia l’assunzione contemporanea di antiacidi e resine a scambio ionico. 7h- EVEROLIMUS ( Certican®) L’everolimus (Certican®) è unimmunosoppressore di nuova generazione, che associa alle proprietà immunosoppressive vere e proprie anche una attività antiproliferativa su cellule non direttamente implicate nei meccanismi di rigetto come le cellule muscolari lisce della parete vasale. Proprio questa sua peculiarità lo fa preferire alla azatioprina ( la quale potrebbe anche essere più efficace) ed al micofenolato, in alcuni pazienti con malattia delle coronarie del cuore trapiantato (evento non infrequente nel medio-lungo periodo dopo il trapianto). Viene sempre impiegato in associazione alla ciclosporina o al tacrolimus, con i quali potrebbe favorire una riduzione dei dosaggi con conseguente salvaguardia della funzione renale. Fra gli effetti collaterali vanno ricordati una maggiore incidenza di infezioni batteriche e l’innalzamento di colesterolo e trigliceridi, che richiede l’impiego associato di una statina. 16 8- AUTOGESTIONE TERAPEUTICA Il buon successo del trapianto dipende in gran parte dalla capacità del paziente di: assumere correttamente la terapia prescritta seguire le norme igieniche e dietetiche consigliate riconoscere le situazioni che impongono il ricorso medico Durante l’ultimo periodo del ricovero dopo l’intervento le sarà insegnato a gestire da solo la terapia prescritta. È opportuno che impari a tenere un diario in cui registrare giorno per giorno: peso temperatura pressione arteriosa medicine assunte ed orari livello di ciclosporinemia (quando le viene comunicato) eventuali disturbi I farmaci verranno lasciati sul Suo comodino. Nel primo periodo l’infermiera controllerà che assuma correttamente i farmaci. Successivamente sarà responsabile in prima persona del Suo trattamento. 9-INFEZIONI I farmaci da assumere per prevenire il rigetto la espongono ad un aumentato rischio di infezioni. Il rischio è maggiore nel primo periodo dopo l’intervento, perché si assumono dosi più alte di immunosoppressori, ma anche durante ed immediatamente dopo eventuali trattamenti “supplementari” per episodi di rigetto. Col tempo il rischio di infezioni si riduce; ma resta comunque più elevato che nell’individuo comune. Per evitare le infezioni è importante evitare sorgenti di infezioni esterne, curare una buona igiene personale, non sovraffaticarsi, avere un dieta regolare e bilanciata, condurre una buona attività fisica. 17 Evitare le situazioni che predispongono ad infezioni, cioè: persone con raffreddore, mal di gola o altre malattie infettive; bambini con malattie infettive infantili (varicella, morbillo, pertosse, parotite, ecc….); ambienti affollati o poco ventilati o fumosi. Ove fosse impossibile evitare queste situazioni, usare la mascherina. È sconsigliato: frequentare piscine pubbliche; praticare attività che possono provocare lesioni della pelle (tagli, punture); tenere animali, particolarmente uccelli e gatti (pericolo di Psittacosi e Toxoplasmosi); mangiare frutti di mare, carne cruda, verdura o frutta non accuratamente lavata, formaggi o latticini di incerta provenienza. È importante misurare la temperatura tutte le mattine. Le ferite aperte dovranno essere disinfettate e medicate accuratamente due volte al giorno. Raccomandiamo di mettersi in contatto con noi in caso di: temperatura superiore a 37,5 °C in due misurazioni consecutive 4 ore di distanza, o superiore a 38 °C in una sola misurazione bruciore o dolore ad urinare; tosse persistente o tosse con catarro, soprattutto se giallastro o verdastro; dolore alla respirazione profonda; affanno o fatica a respirare. 10- ATTIVITÀ ED ESERCIZIO FISICO Una volta dimessi i pazienti sono incoraggiati a riprendere la normale attività, anche se si raccomanda buon senso e moderazione. Esercizio fisico Sarebbe opportuno seguire un programma di esercizio fisico costante e regolare; l’attività fisica è importante per mantenere il peso corporeo ottimale e per antagonizzare gli effetti dello steroide sui muscoli e sulle ossa. I pazienti possono camminare, correre, salire le scale, usare la bicicletta; non si consigliano invece il body building, la pesistica, l’aerobica né la piscina (maggior rischio di esporsi alle infezioni). 18 Lavoro Molte persone possono riprendere la precedente attività lavorativa oppure intraprenderne una più adatta. Guida L’intervento di trapianto cardiaco non costituisce una controindicazione alla guida; tuttavia dal momento che la guida è un’attività potenzialmente pericolosa per sé e per gli altri, in caso di dubbio raccomandiamo di mettersi in contatto con il nostro Centro. Attività sessuale I rapporti sessuali con il partner abituale richiedono approssimativamente la stessa energia necessaria per salire due rampe di scale. Se non ha problemi nel salire due rampe di scale, può riprendere la Sua attività sessuale, dapprima con moderazione. Eviti l’attività sessuale se è stanco o subito i pasti o l’esercizio fisico. Attraverso il rapporto sessuale possono essere trasmesse infezioni che, anche se banali, possono avere un decorso più prolungato e serio per via della terapia immunosoppressiva. Pertanto è necessario evitare rapporti sessuali se il partner ha perdite dai genitali o bruciori e riprenderli solo dopo la cura appropriata. Fumo Non fumi! Il fumo danneggia il delicato tessuto polmonare e può provocare distruzione della mucosa, tosse, problemi respiratori e infezioni polmonari (per non parlare del cancro!). Poiché sta assumendo farmaci immunosoppressori si ha un maggior rischio di infezioni polmonari e il fumo aumenta ancora di più questo rischio. Il fumo è, inoltre, dannoso per il nuovo cuore. Ne danneggia i vasi sanguigni, li restringe e priva il cuore di ossigeno. Anche il fumo passivo è dannoso. 19 11- ALIMENTAZIONE Dopo il trapianto le verrà prescritta una dieta a basso contenuto di grassi animali, sale e colesterolo. I principi e gli scopi della dieta sono: 1- Ottenere e mantenere il peso ideale Il sovrappeso affatica il nuovo cuore, favorisce l’aumento dello zucchero nel sangue (diabete), della pressione (ipertensione), del colesterolo e dei trigliceridi, compromettendo la funzione del cuore “nuovo”. È più facile ingrassare dopo il trapianto sia perché il cortisone aumenta l’appetito sia perché c’è una maggiore tendenza all’accumulo di liquidi. Per contenere l’aumento di peso faccia esercizio fisico e mantenga una dieta a basso contenuto calorico. 2- Ridurre l’assunzione di grassi e colesterolo Le diete ad alto contenuto di grassi animali e colesterolo aumentano il rischio di malattia coronaria. È molto importante, dopo il trapianto, seguire una dieta a basso contenuto di colesterolo e grassi animali per proteggere le coronarie del cuore trapiantato. Si consiglia una dieta “mediterranea”: pasta, pesce e carni bianche. 3- Ridurre l’assunzione di sale Il sale provoca ritenzione di liquidi e aumento della pressione arteriosa; è opportuno usare meno sale sia per i cibi da cuocere sia per quelli crudi; sono da evitare anche i cibi con alto contenuto di sale. VARIE 1- Alcol Il consumo di alcol è permesso in modeste quantità, cioè: un bicchiere di vino al pasto o due bicchieri di birra. I super alcolici possono essere assunti solo eccezionalmente. Si ricordi che anche gli alcolici aumentano l’introito calorico e il peso corporeo, provocano un aumento dei trigliceridi e sovraccaricano il fegato. Non prenda alcol con le medicine, soprattutto con la ciclosporina (almeno un’ora di intervallo). 20 2- Infezioni alimentari È opportuno evitare il consumo di cibi che possono portare un rischio di infezione. In particolare si raccomanda di evitare: frutti di mare; carne cruda; verdura o frutta non accuratamente lavate; latte, formaggi o latticini di incerta provenienza. Potrebbero infatti manifestarsi gravi problemi gastroenterici che comprometterebbero il buono stato di salute. Non è necessario impiegare stoviglie di uso personale, né sterilizzarle, purché siano ben lavate. 12-DIARIO PERSONALE Invitiamo tutti i pazienti a costruirsi un diario clinico nel quale riportare le date dei principali eventi clinici (interventi chirurgici, ricoveri ospedalieri, esami strumentali, infezioni importanti e quanto altro ritengano necessario). Tale diario potrà essere esibito ad ogni visita, non solo cardiologica, allo scopo di facilitare la raccolta della loro storia e di permettere anche ad altri Colleghi di essere più facilmente e con maggiore precisione a conoscenza de i problemi principali. Potrebbe essere una sorta di “carta di identità” clinica. CONCLUSIONI Trapiantare un cuore è un procedimento complesso, che coinvolge decine di persone in almeno due ospedali e presso il Centro di Coordinamento. In questo manuale abbiamo cercato di spiegare, semplificando, la procedura nella speranza di facilitare la guarigione. Dopo il trapianto, come saranno sempre necessari i farmaci, così come sarà sempre indispensabile anche un sforzo da parte Sua, per ottenere i migliori risultati a distanza. Questo impegno sarà sempre meno pesante con il passare del tempo: il programma di controllo, l’esercizio fisico, la dieta e le medicine diventeranno un’abitudine di vita. Nonostante l’impressione di molti ordini e divieti che potrà essere emersa dalla lettura di questo manuale, la qualità della vita nella stragrande maggioranza dei trapiantati è eccellente. L’intervento chirurgico non rappresenta la guarigione da una malattia acuta, ma piuttosto il passaggio da una attesa di vita limitata a una situazione in qualche modo “cronica” che richiede l’uso di farmaci 21 ma che è associata ad una buona qualità di vita. INFORMAZIONI GENERALI L’orario dell’Ambulatorio Trapianti Cardiaci e Insufficienza Cardiaca va dalle ore 08,00 alle ore 15,40, dal lunedì al venerdì. Un cardiologo del programma Trapianto Cardiaco è reperibile 24 ore su 24, sette giorni la settimana. Mansioni e nomi del personale Infermiere: Sig.ra Maria Grazia Cadrobbi Sig.ra Maria Gambella Sig.ra Mirella Pisu Caposala: Sig.ra Rossella Gilardi Cardiologi: Dr.ssa Maria Frigerio (Responsabile) Dr. Fabrizio Oliva Dr. Fabio Maria Turazza Dr. Andrea Garascia Dr. Manlio Cipriani Dr.ssa Grazia Foti Dr.ssa Gabriella Masciocco Dr.ssa Giada Di Stefano Segreteria: Sig.ra Morena Manara Numeri di telefono: 02.64442563-02.64442025 (Ambulatorio Trapianto Cardiaco) . 02.64442569 (Reparto Cardiologia 2 Trapianti, secondo piano) Numeri di fax: 02.64442071-02.66101716 (Ambulatorio Trapianto Cardiaco) 22 FARMACI CHE INTERFERISCONO CON LA TERAPIA IMMUNOSOPPRESSIVA È noto che alcuni farmaci interferiscono con l’assorbimento o con il metabolismo della ciclosporina e di conseguenza ne modificano i livelli plasmatici; altri farmaci possono risultare gravemente nefrotossici se associati alla ciclosporina. Gli effetti possono essere di tre tipi: 1- Aumento dei livelli di ciclosporina nel sangue, con conseguente incremento dei rischi di tossicità; vi sarà la necessità di ridurre le dosi da assumere. 2- Diminuzione dei livelli di ciclosporina nel sangue con conseguente riduzione del livello di immunosoppressione; vi sarà pertanto la necessità di aumentare la dose. 3- Potenziamento dell’effetto nefrotossico della ciclosporina e conseguente grave insufficienza renale: sono farmaci da evitare, o da assumere con estrema cautela. FARMACI CHE AUMENTANO LA CICLOSPORINEMIA Amlodipina Amfotericina B Bromocriptina Cimetidina Clorochina Danazolo Diltiazem Eritromicina Itraconazolo Iosamicina Ketoconazolo Metotrexate Metoclopramide Nicardipina Ranitidina Sulfametossazolo/trimetoprim Sulindac Tobramicina Vancomicina Verapamil Antacal ®, Monopina®, Norvasc® Fungizone® Parlodel®, Serocryptin® Tagamet® Clorochina® Danatrol® Angizem®, Dilzene® Eritrocina® Sporanox® Iosalide® Nizoral® Metotrexate® Plasil® Nicardal® Ranidil®, Zantac® Bactrim® Clinoril® Nebicina® Vancocina® Isoptin® 23 FARMACI CHE RIDUCONO LA CICLOSPORINEMIA Carbamazepina Fenobarbital Fenitoina Isoniazide Rifampicina Ticlopidina Tegretol® Comizial®, Gardenale®, Luminal® Aurantin®, Dintoina®, Fenitoina® Cinvis®, Nicizina®, Nicozid® Rifadin®, Rifocin®, Rimactan® Tiklid® FARMACI NEFROTOSSICI SE ASSOCIATI ALLA CICLOSPORINA Diclofenac Gentamicina Melfalan Naproxene Voltaren® Gentalyn® Alkeran® Floginax®, Naprosyn® FARMACI MIELOTOSSICI SE ASSOCIATI ALL’IMMUNOSOPPRESSIONE Allopurinolo Noramidopirina Zyloric®, Allurit® Novalgina® 24 TESSERA ATO DEL TRAPIANTATO Persone con problemi medici o condizioni che non possono essere facilmente notati o riconosciuti, devono avere la protezione di un tesserino di emergenza. Possono essere fatti errori tragici o addirittura fatali in un trattamento medico di emergenza, a meno che non siano conosciuti gli speciali problemi della persona. Le persone farmaco-dipendenti devono continuare a riceverli in ogni situazione. Tutte le volte che una persona non può esprimersi da sola, perché non è cosciente, o è in stato di shock, delirio, isteria, perdita di favella, ecc…. la tessera del trapiantato può rivelarsi un documento importante per fare conoscere la propria condizione medica. Da quando Lei ha subito un trapianto ed è sottoposto a terapia immunosoppressiva è raccomandabile che ottenga la tessera del Trapiantato. Su questa tessera oltre alla annotazione del tipo di trapianto, vi saranno annotati i farmaci salvavita che dovrà prendere e altri possibili problemi che potrà avere, per esempio: diabete, allergia alla penicillina e/o ad altri farmaci. Se lo desidera Lei può ottenere la tessera iscrivendosi all’ATO Associazione Trapianti Organi. L’ ATO è una ONLUS regolarmente iscritta nel Registro della Regione Lombardia e ha sede all’interno dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda in un locale messo cortesemente a disposizione dalla Direzione Sanitaria dell’Ospedale. Qui un gruppo di volontari a loro volta trapiantati sono disponibili a fornirLe consigli, suggerimenti, indicazioni o aiuto (senza sostituirsi ai Suoi medici), che ritiene opportuni. Il numero di telefono dell’associazione è: 026444 2480 Nella pagina seguente vi è riprodotta la Tessera ATO. 25 26 SOMMARIO Il trapianto cardiaco,informazioni per il paziente 1) Periodo pre-operatorio 2) Periodo post-operatorio 3) Effetti della denervazione 4) La risposta immune 5) Il rigetto 6) La biopsia endomiocardica (BEM) 7) L’immunosoppressione 7a) Globulina antitimocitica 7b) Ciclosporina 7c) Prednisone 7d) Azatioprina 7e) Tacrolimus 7f) Metotrexate 7g) Micofenolato 7h) Everolimus 8) Autogestione terapeutica 9) Infezioni 10) Attività ed esercizio fisico 11) Alimentazione Varie 12) Diario personale Conclusioni Informazioni generali Farmaci che interferiscono con la terapia immunosoppressiva Farmaci che aumentano la ciclosporinemia Farmaci che riducono la ciclosporinemia Farmaci nefrotossici se associati alla ciclosporina Farmaci mielotossici se associati all’immunosoppressione Tessera ATO del trapiantato Fac-Simile della tessera ATO 27 2 2 5 7 7 8 9 10 11 12 13 14 15 15 16 16 17 17 18 20 20 21 21 22 23 23 24 24 24 25 26 ANNOTAZIONI --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 28