La diagnostica ormonale salivare

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16
giugno2004
MEDICINABIOLOGICA
DENTISTA
La diagnostica
ormonale salivare
Novità per
raddrizzare i denti
Da diversi anni, ormai, si sente parlare di questi dosaggi che presentano molti vantaggi
L’ambito della diagnosi e della
terapia ormonale è uno dei punti di forza della medicina biologica. Le malattie nelle quali il
coinvolgimento ormonale è determinante sono molto frequenti, soprattutto nel sesso femminile; ma anche il sesso maschile può essere affetto da questi
disordini, forse molto di più di
quello che si crede.
Uno dei problemi più spinosi e
più complessi è rappresentato
dalla diagnostica di laboratorio,
con particolare riferimento ai
dosaggi ormonali. Qualunque
medico è consapevole che i dosaggi ormonali sul sangue non
sono completamente attendibili: perché?
Soprattutto per quanto riguarda gli ormoni chiamati steroidei (estrogeni, progesterone,
testosterone, ecc.), essi nel sangue sono legati per il 95-98% circa a delle proteine e non rappresentano la quota che l’organismo utilizza, mentre la loro
frazione libera (non legata alle
proteine) è quella attiva, che
esplica la vera funzione. Esaminando questa frazione libera,
noi siamo in grado di avere
un’idea molto accurata di come
sta funzionando il nostro organismo e possiamo, tra l’altro,
monitorizzare una eventuale terapia ormonale (naturale o
meno).
Ebbene, il liquido biologico
dove è possibile misurare la
parte attiva di questi ormoni è
la saliva. Da diversi anni, ormai,
si sente parlare di questi dosaggi ormonali salivari: è sufficiente navigare su internet per avere un’idea di come sia diffusa
questa pratica in molte parti del
mondo. Esiste anche una copiosa letteratura in merito: molte
riviste mediche prestigiose
ospitano articoli al riguardo.
Gli ormoni steroidei sono presenti in quantità infinitesimali
nella saliva: pensate, si parla di
picogrammi, vale a dire di mi-
liardesimi di milligrammo! In
altre parole, alcuni miliardesimi di milligrammo di ormone
sono in grado di provocare modifiche anche molto sostanziali
nel nostro organismo, come
nella pubertà o in menopausa.
Quali sono i vantaggi della determinazione degli ormoni salivari? Intanto, la completa assenza di dolore: è sufficiente
mettere la propria saliva in una
provetta. Poi, c’è l’enorme vantaggio di poter effettuare esami
e raccolte multiple non solo
nell’arco del mese (pensiamo
alle variazioni del ciclo mestruale mensili), ma anche nella stessa giornata: ciò si rivela
molto utile per valutare le variazioni giornaliere della frazione
libera del cortisolo, un ormone
prodotto principalmente dalla
ghiandola surrenale in stretto
rapporto con lo stress. C’è poi
da dire che la o il paziente può
non muoversi da casa per fare
l’esame: si può tranquillamente
inviare il campione salivare tramite corriere al laboratorio di
analisi, il quale invierà poi la risposta per posta. Questo è possibile perché gli ormoni salivari
sono stabili per diversi giorni.
Altro vantaggio non da poco è
rappresentato dal fatto che i costi sono più bassi rispetto ad
una valutazione sul sangue.
Personalmente, ritengo che da
un punto di vista scientifico
sarà possibile studiare meglio i
legami esistenti fra ormoni e
malattie attualmente poco comprese: pensiamo alle malattie
autoimmuni come l’artrite, la
sclerosi multipla, o anche malattie ormonodipendenti come
le neoplasie mammarie o prostatiche. Molto incoraggianti
sono le valutazioni attualmente
effettuate nelle donne in menopausa o in età fertile, lo studio
BILANCIO
L’Att in cifre
Bilancio 2003 più che positivo per l’Att, l’associazione che si occupa di assistenza domiciliare gratuita ai malati oncologici, attraverso un’équipe di medici, psicologi e volontari.
Nel corso del 2003 l’Att ha registrato un notevole incremento delle attività d’assistenza grazie anche all’istituzione d’una sede a
Prato. Le richieste sono aumentate del 34%, da 485 a 601, di cui
544 a Firenze e 75 a Prato.
La maggiore risposta alle richieste è stata possibile grazie ad un
aumento dell’organico, che è composto attualmente da sei medici, quattro psicologhe, due infermieri professionali e cinque collaboratori socio-sanitari, cui si aggiunge il personale di segreteria,
che comprende un responsabile organizzativo dei volontari, un
responsabile amministrativo, un responsabile relazioni esterne,
un addetto al trasporto malati e supporto logistico all’organizzazione di eventi, una segretaria per la sede di Prato.
I contributi volontari da parte di privati hanno registrato un incremento del 67% rispetto all’anno precedente, attestandosi a
299.250 euro: un dato particolarmente importante, perché denota una conoscenza dell’Associazione da parte d’un maggiore numero di persone, e, soprattutto un notevole apprezzamento per
l’attività che quotidianamente viene svolta.
Gli obiettivi futuri sono ora di allargare l’esperienza istituendo
nuove sedi dell’associazione nel territorio regionale dove aprire,
appena possibile, il servizio di Cure Domiciliari Oncologiche e di
reperire i fondi per istituire un servizio medico dedicato esclusivamente alle emergenze /urgenze, durante il fine settimana, (il servizio costituirebbe una sorta di “118 oncologico”).
sulla fertilità femminile e maschile e sui disturbi del ciclo
mestruale delle donne. Grazie
alla valutazione salivare si è potuto scoprire come il periodo
post-menopausale sia caratterizzato non da una carenza assoluta di estrogeni (che si riducono ma solo del 40-50%), ma da
un netto deficit di progesterone
(non essendoci più l’ovulazione) ed è quindi risultato essere molto importante il rapporto estrogeni/progesterone.
Oggi, gli ormoni valutabili nella
saliva sono i seguenti: cortisolo,
Dhea, progesterone, 17 beta
estradiolo, estriolo, testosterone.
È molto importante avere sotto
gli occhi il pannello completo,
poiché consente al medico di
interpretare i valori rapportandoli fra loro e di poter capire,
per esempio, l’importanza dello
stress nella malattia in questione, tramite i valori del cortisolo
e del Dhea. Risulta altresì utile
monitorizzare l’impatto della terapia in atto, per poter comprendere se si sta andando verso un buon equilibrio oppure
no; è particolarmente evidente
anche l’influenza che hanno
molti farmaci antidepressivi sul
quadro ormonale, consentendo
una ottimizzazione del trattamento. Possiamo valutare molto accuratamente che cosa succede sotto terapia estro-progestinica (pillola o cerotto). Infine, è anche possibile evidenziare come un trattamento omeopatico o fitoterapico abbia un effetto deciso e quantificabile, se
ben impostato, sul quadro ormonale responsabile del problema che si sta trattando.
dott. Danilo Vaccai
medico-chirurgo
omeopata-omotossicologo
specialista in reumatologia
Gli interessati a maggiori informazioni
possono rivolgersi alla redazione
il lunedì e il martedì,
tel. 055340811, fax 055340814
Per raddrizzare i denti esiste un’alternativa sia agli attacchi metallici
sia a quelli estetici in materiali ceramici.
Una nuova procedura americana, chiamata “Invisalign” non utilizza
più alcun attacco ma solo mascherine trasparenti praticamente
invisibili ).
Come funziona?
Si prende un’impronta della bocca, le radiografie del cranio, le foto
del sorriso e del volto e si manda tutto in America, in California,
dove mediante un lettore laser viene rilevata la forma dei denti e
con uno speciale tornio computerizzato riprodotta la forma della
bocca.
Un computer ricostruisce tutti i movimenti che i denti devono
effettuare per riottenere un bel sorriso e crea anche tutti i modelli
che riproducono la forma che avrà la bocca mano a mano che si
svolgerà la terapia. Questo programma di elaborazione dei dati e
delle immagini permette, anche prima di iniziare la cura, di far
vedere su un computer al paziente tutte le fasi della cura stessa ed il
risultato finale. Cioè la forma finale della bocca.
Vengono così costruite una serie di mascherine trasparenti che
mediante la loro elasticità sposteranno i denti nella posizione voluta
e già prevista.
Queste mascherine sono pressoché invisibili ed il paziente dovrà
portarle il più possibile, levandosele solo per lavare i denti e per
mangiare o in occasioni speciali, come riunioni di lavoro o esami.
Ogni 2 settimane le mascherine dovranno essere sostituite con
nuove mascherine che permetteranno un ulteriore piccolo
movimento dei denti.
Ma chi decide questi movimenti dei denti?
Solo un attento esame prima dell’inizio del trattamento può
assicurare un trattamento corretto. Il proprio dentista che si occupa
di ortodonzia deve stabilire il trattamento più adatto ad ottenere
una buona armonia del sorriso. Oppure saprà consigliare a chi
rivolgersi.
È sempre possibile utilizzare questa procedura?
Questa metodica è utilizzabile su adulti o adolescenti già grandi.
Molti casi sono trattabili ma sempre è necessario un esame
specifico per valutare il singolo paziente ed eventualmente proporre
un trattamento alternativo. Solo un odontoiatra ortodontista può
valutare la opportunità del trattamento.
LIDAP
dott. Cesare Paoleschi
Gruppi di auto-aiuto contro il panico
In una società che sembra acquisire
sempre più familiarità con le fobie e
le paure verso oggetti o situazioni
ben definite, una buona dose di
ignoranza e pregiudizio sopravvive
ancora nei confronti del Dap (Disturbo da Attacchi di Panico), che
nasce invece da motivi indefiniti e
spesso sconosciuti al nostro subconscio, e che registra un fortissimo aumento di casi nel mondo occidentale. Chi ha provato l’esperienza
di un attacco di panico sa che a volte
la psiche, con le sue misteriose
complessità, ci può far sprofondare
in profonde paludi, da cui ci si tira
fuori a fatica. Dolori al petto, tremori, sudorazione, nausea, vertigini,
senso di irrealtà e paura di morire,
sono solo alcuni dei numerosi sintomi psicofisici che caratterizzano
questo disturbo, il quale conduce
l’individuo colpito ad un progressivo isolamento sociale e a una lotta
quotidiana per rivendicare la dignità clinica del panico.
Le numerose ricerche scientifiche
sul Dap, hanno provato che le crisi
di panico sopraggiungono per lo più
a causa di eventi traumatici: lutti,
abbandoni, disastri finanziari, malattie, ma anche per difficoltà di normale vita quotidiana o per insoddisfazioni affettive e lavorative. Le
cure tradizionali sono quella farmacologia e psicoterapica; spesso
però, eliminata la “febbre” (il sintomo), rimane “l’infezione” (le cause
che l’hanno determinato).
L’unico modo per poter guarire davvero è quello di cercare di comprendere le origini del panico, ascoltare
il messaggio profondo che porta
con sé.
A questo scopo sono nati i gruppi di
auto-aiuto, che offrono una valida
alternativa di cura o si integrano
con le terapie tradizionali, fornendo
strumenti di altra natura. Persone
affette dallo stesso disturbo, si ritrovano per solidarizzare il problema,
trovare comprensione e sostegno,
intraprendere un lavoro psicologico
su se stessi facendo leva sulle proprie risorse. Il gruppo di auto-aiuto
è il luogo dove parole, emozioni
sentimenti, trovano uno spazio pri-
vilegiato, e chi soffre di panico riesce spesso non solo a dimenticarsi
dei sintomi ma anche a ritrovare
frammenti della propria vita e della
propria identità persi per strada negli anni.
Con queste finalità è nata la Lidap
(Lega Italiana contro i disturbi
d’ansia, d’agorafobia e da attacchi di
panico), attiva sul territorio nazionale con circa 50 gruppi, ed offre
agli utenti un servizio preliminare
di ascolto telefonico e di accoglienza.
Per informazioni:
Anna, tel. 055607069, 3337464798
Pietro,
tel. 0552048863, 3381596441
LEGAQUARTIERE1CGILSPI
«Ci vediamo
a settembre…»
La Lega Quartiere 1 del Sindacato Spi-Cgil con sede in via G.
Monaco 29 comunica che la propria attività ricreativa-culturale
viene sospesa nei mesi estivi.
«L’appuntamento con coloro che hanno seguito in passato la
nostra attività – affermano i responsabili -, hanno apprezzato le
nostre iniziative e con chi vorrà in futuro approfittare degli eventi
che metteremo in calendario è a settembre con un nuovo e
interessante programma!».
INFO: tel. 0553249045, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12
Nr. 6 giugno 2004
Reg. Trib. di Firenze:nr. 5270 del 24/4/03
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Hanno collaboratoPaolo Boschi,Ginevra Costa, Maria Luisa Dipalo,
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Chiusura in redazione21 maggio 2004
Inizio distribuzionevenerdì 28 maggio 2004
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