L`enciclica di Benedetto XVI, "Deus Caritas est"

L’ENCICLICA DI BENEDETTO XVI
DEUS CARITAS EST
appunti-schema della relazione di don Giovanni Sandonà
22 febbraio 2010
TRE PREMESSE:
- fra teismo e teodicea….. L’Ineffabile, il non dicibile di un Dio non omologabile, un Dio “diverso”.
Recuperare oggi l’essenziale per la coscienza dei credenti nel post moderno. Si veda l’intervento del
papa alla GMG di Colonia nell’agosto 2005.
- Caritas senza “h”….. Charis, Charitos (acc Charita) Χάρις = Grazia, inteso come soggetto,
sinonimo di Dio inteso come identità-concetto: Dio è GRAZIA.
Caritas, caritatis = benevolenza, carità, amore, inteso come qualità, tipologia di
relazione. Non è un concetto statico, ma una relazione, una realtà dinamica da cui l’identità. Un Dio
che si fa relazione-dono e in questa dinamica relazionale manifesta se stesso….
Cfr. La dinamica Trinitaria e dinamica dell’incarnazione.
- La fede che il Papa ripropone alla Chiesa è nella sua essenza “dinamica relazionale”. Non si tratta
di credere e/o capire un Dio-concetto, ma di accogliere la Rivelazione quale dinamica rivelativorelazionale , quale esperienza di sequela, quale identità nel divenire della relazione storica di
sequela. In altre parole la relazione diventa luogo teologico, antropologico ed ecclesiologico.
1. LA TEOLOGIA
Dio si manifesta dentro la storia e la storia è una storia di relazioni, di amore, di salvezza… E’ Dio
il soggetto amante e l’uomo “risponde” . La fede è “responsoriale”, passiva. “Amati”, perciò
credenti. E tutta la storia si fa Storia di Salvezza: è la storia dell’Alleanza. Ecco in che senso
possiamo parlare di Trinità come storia; di Gesù di Nazareth storia di Dio, Dio della storia.
Vedi DC (= Deus Caritas) nn. 14; 12; 5.
2. L’ANTROPOLOGIA
La persona umana diventa se stessa, realizza la propria identità imparando ad mare. Eros ed Agape
non si oppongono, l’umano e il divino non si respingono ma il secondo porta a maturità, fin oltre il
tempo, il primo. Dunque fra evangelizzazione e promozione umana non vi è contrasto, né il
cristiano viene disturbato o impoverito dall’umano. Semmai il divino inibita l’umano, l’amare
umano porta in sé un’esigenza di ulteriorità fin oltre il tempo. Vedi DC n7 pag.20
E la libertà della creatura umana matura non nell’indipendenza ma nella consegna. La pienezza
dell’amore umano-divinio, del discepolo “figlio nel Figlio”, esprime la misura massima della libertà
nella misura massima dell’amore ossia la consegna. Vedi DC n 6 pag.18; n.18 pag.40
Peraltro, detta libertà-consegna, sarà possibile solo quale culmine di un cammino, di un divenire
dove la maturità umana significa percorso di “unità” fra le varie dimensioni della creatura umana:
intelletto, volontà, sentimenti; pensare,volere,sentire; credere,vivere,sperare. Vedi DC n.14 pag.34;
n.17 pag.39.
3. L’ ECCLESIOLOGIA ( la Missione ecclesiale)
La carità, identità e qualità relazionale, è un diventare umani e cristiani, il se stessi dei discepoli,
attraverso un divenire esperienziale dove la qualità e la misura della prossimità non stanno nel
“buon senso” ma superandolo mosse dall’esperienza di Dio-Agape diventano evangelizzanti, ossia
mostrano il volto di Dio-Carità oggi nella “diversità” di relazioni, di prossimità interpersonali fino
allo “scandalo” o alla “stoltezza” per la religione antropomorfa o la sapienza umana. Vedi Giovanni
Paolo II nella Novo Millennio Ineunte n. 49; i nostri orientamenti pastorali Cristiani si diventa
n.3.1
Ne diviene icona il perdono. Qui la qualità della relazione di prossimità fra esseri umani diventa
divina, ossia manifesta l’esperienza di Dio che trasfigura le relazioni umane.
Il Perdono nel rivelarsi di Dio in Cristo e nella sequela evangelica,
riconcilia giustizia e amore: vedi DC n. 10 pag. 26; n. 12 pag. 31
riconcilia la persona umana con se stessa: vedi DC n. 17-18 pagg. 38-42
riconcilia la Chiesa con se stessa: vedi DC n. 13 pagg. 32-34
riconcilia la creatura con il tempo: vedi DC n16 pag. 37
4. POLITICA, LUOGO STORICO DELLA GIUSTIZIA.
GIUSTIZIA, LUOGO TEOLOGICO DELLA CARITA’.
Politica luogo storico della giustizia: vedi DC n. 28 pag. 59
Giustizia luogo teologico della carità: vedi DC n. 28 pag. 60
Giustizia: un cammino contro l’idolatria; la fede come supplemento critico rispetto l’idolatria del
potere; la politica come inculturazione della giustizia; la carità come ulteriorità della giustizia: vedi
DC n 28 pagg. 58-63
5. LA PROSSIMITA’ DALLA (NELLA) CARITA’
Competente: DC n 31 pag. 72a
Motivata: DC n 31 pag. 72a
Non ideologica: DC 31 pagg. 73-74; oltre l’antagonismo classista: DC n 37 pag.83; n.38 pag. 84-85
Gratuita (no proselitismi): DC n 31c pagg. 74-75
Oltre l’individualità nel NOI della fede (l’ecclesiale): DC nn. 32-33 pagg. 76-79
Oltre la prestazione, nel primato della relazione: DC n. 34 pagg. 79-80
Oltre ogni merito e guadagno: DC n. 35 pagg. 80-81
Verso un fine che matura nel Principio: DC n. 39 pagg. 85-86