Una scomoda verità
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Una scomoda verità
Al Gore in una scena del film
Titolo originale An Inconvenient Truth
Lingua
inglese
originale
USA
Paese
2006
Anno
94 min
Durata
colore
Colore
sonoro
Audio
1,85:1
Rapporto
documentario
Genere
Davis Guggenheim
Regia
Lawrence Bender
Productions, Participant
Casa di
produzione Productions, Paramount
Classics
Distribuzione
Paramount Pictures
(Italia)
Davis Guggenheim, Bob
Fotografia
Richman
Montaggio Jay Cassidy, Dan Swietlik
Michael Brook
Musiche
Interpreti e personaggi
 Al Gore: se stesso

Doppiatori italiani
Michele Gammino: Al Gore
« Il film più terrificante che abbiate mai visto »
(tagline del film)
Una scomoda verità (An Inconvenient Truth) è un film-documentario diretto da Davis Guggenheim,
riguardante il problema mondiale del riscaldamento globale, e avente come protagonista l'ex
vicepresidente degli Stati Uniti d'America, Al Gore. Si basa in larga parte su una presentazione
multimediale che Gore crea e sviluppa durante molti anni come parte della sua campagna di
informazione sui cambiamenti climatici.
Il film fu presentato per la prima volta al Sundance Film Festival del 2006 e proiettato a New York
e Los Angeles il 24 maggio dello stesso anno. Ha vinto il premio Oscar 2007 come miglior
documentario e per la migliore canzone originale.
Sia Gore che la Paramount Classics, distributrice del film, si sono impegnati a continuare in futuro
la realizzazione e la diffusione di altri documentari per la campagna di sensibilizzazione sul
riscaldamento globale.
Il film è uscito in DVD per la Paramount Home Entertainment il 21 novembre 2006 negli Stati
Uniti e il 17 maggio 2007 in Italia.
Indice
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1 Il documentario
o 1.1 Tematiche
o 1.2 Base scientifica
o 1.3 La verità nascosta
2 Promozione
o 2.1 Successo
3 Reazione politica
o 3.1 Governo
4 Citazioni
5 Riconoscimenti
6 Note
7 Voci correlate
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Il documentario [modifica]
Tematiche [modifica]
Film-documentario, An Inconvenient Truth passa in rassegna i dati e le previsioni degli scienziati
sui cambiamenti climatici, inframmezzato da eventi della vita personale di Gore. Attraverso una
presentazione diffusa in tutto il mondo, Gore riesamina la posizione degli scienziati, discute le
implicazioni politiche ed economiche della catastrofe, e illustra le probabili conseguenze del
riscaldamento del pianeta se non si interverrà immediatamente e a livello globale per ridurre le
emissioni di gas serra. Il film integra scene in cui vengono confutate le tesi di coloro che sostengono
che il riscaldamento globale sia una falsa minaccia. Per esempio, Gore discute dei rischi che
comporterebbe lo scioglimento dei ghiacci Antartici e della Groenlandia, come l'innalzamento delle
acque oceaniche di circa 6 metri, che costringerebbe oltre 100 milioni di persone ad abbandonare la
propria terra. I ghiacci sciolti della Groenlandia, a causa della loro minore salinità, potrebbero
interrompere la Corrente del Golfo e scatenare un drammatico calo delle temperature in tutto il nord
Europa.
Nell'impegno a spiegare il fenomeno del riscaldamento globale, il film mostra le variazioni di
temperatura e dei livelli di CO2 nell'atmosfera negli ultimi 600.000 anni. L'Uragano Katrina viene
preso come esempio di ciò a cui stiamo andando incontro se la società continuerà di questo passo.
Al Gore suggerisce che lo sviluppo economico possa conseguire solo dal benessere della
popolazione, mostrando ad esempio il cattivo andamento di General Motors rispetto a Toyota in
relazione al diverso atteggiamento dei corrispondenti paesi verso il protocollo di Kyōto. Viene
menzionata anche l'esplosione demografica e la conseguente scarsità di risorse pro capite.
Il documentario si conclude con Gore che osserva come gli effetti tragici del riscaldamento globale
possano essere scongiurati attraverso una cooperazione a livello globale, e una serie di
comportamenti dei singoli individui, per ridurre le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera.
Gore invita anche tutti gli spettatori del documentario ad agire, con una serie di abitudini che
possono aiutare a combattere il problema.
Base scientifica [modifica]
Le basi scientifiche su cui lo studio e la presentazione di Gore si fondano - cioè che il riscaldamento
globale è un fenomeno reale e grave, e dovuto in massima parte alle attività umane - sono
confermate da molteplici ricerche.
Per approfondire, vedi la voce Riscaldamento globale.
Gore stesso mostra nel film vari studi, dati e ricerche che confermano quanto affermato dal film:
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La ritirata dei ghiacciai è mostrata attraverso una serie di foto scattate in anni diversi.
Uno studio condotto da ricercatori dell'università di Berna dell'istituto di Fisica e il
European Project for Ice Coring in Antarctica che mostrano i dati raccolti nei ghiacci
dell'Antartide che rivelano come le concentrazioni di anidride carbonica siano di gran lunga
superiori a qualsiasi altro periodo negli ultimi 650.000 anni.[1]
Un sondaggio del 2004 su una serie di articoli di riviste scientifiche redatti tra il 1993 e il
2003. Il sondaggio sostiene che la totalità degli articoli è d'accordo sulle origini umane del
riscaldamento globale o semplicemente non si esprime.[2]
Tuttavia, nell'editoriale del 26 giugno 2006 del Wall Street Journal, il prof. Richard S. Lindzen del
MIT critica il film di Gore e mette in dubbio quanto da lui affermato.[3] Un giudice dell'Alta Corte
inglese ha stabilito che il film An Inconvenient Truth è «largamente accurato», ma «in un contesto
di allarmismo ed esagerazione»; inoltre, per la presenza di accuse di immobilismo
all'amministrazione Bush «non è solo un documento scientifico, è un film politico». Vengono anche
evidenziate presunte incongruenze scientifiche e rilevando 9 principali errori commessi nel
giungere ad alcune conclusioni.[4][5][6]
Ad esempio Gore discute la possibilità di un innalzamento dei mari di circa "7 metri: se da un lato
una parte di questo innalzamento è dovuto al più sicuro e graduale innalzamento delle acque
dovuto allo scioglimento progressivo dei ghiacciai (stimato tra lo 0,1 e lo 0,85 metri entro il 2100)
una restante parte di innalzamento sarà dovuta allo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia che
gli accusatori ritengono avverrà con tempi più lunghi. Per questo l'affermazione sarebbe
"allarmistica".
In generale le altre 8 critiche riguardano -secondo i detrattori- l'assenza di dimostrazioni scientifiche
indiscutibili riguardo alle affermazioni di Gore.
Il professor Richard S. Lindzen -autore delle critiche a Gore- è a sua volta stato criticato per i
finanziamenti di aziende petrolifere ricevuti da vari istituti di cui è partecipe.[7][8]
La verità nascosta [modifica]
Al Gore è polemico anche con i mass media che spesso credono che sia possibile cambiare la realtà
e guidare l'opinione pubblica, piuttosto che avere l'obiettivo di rivelare la verità.
Egli mostra come tutti gli articoli scientifici concordino che sia in atto un cambiamento climatico,
solo lo 0,1% è di opinione diversa, mentre se questa percentuale si rivolge ai media appare come il
53% dei media mostrino che niente sta cambiando e che i fenomeni attuali sono solo occasionali.
Questa è la verità negata e nascosta da quei media pilotati dalle lobby e dalla politica che non fanno
che creare confusione. Al Gore presenta dati e testimonianze a sostegno del fatto che la lobby del
petrolio abbia perpetrato molteplici casi di frode scientifica, modificando articoli scientifici anche
contro l'opinione del loro autore, esercitando pressioni indebite sugli scienziati e sui centri di
ricerca, al fine di insinuare nel pubblico il dubbio sulla fondatezza scientifica dell'emergenza del
riscaldamento globale.
Promozione [modifica]
Il film è stato pubblicizzato con frasi come "A global warning" (Un avvertimento globale) , "We're
all on thin ice" (Siamo tutti su di un sottile strato di ghiaccio), "By far the most terrifying film you
will ever see" (Di gran lunga il più terrificante film che vedrai), and "The scariest film this summer
is one where you are the villain and the hero" (Questa estate il film più spaventoso è uno in cui tu
sei sia il cattivo che l'eroe).
Successo [modifica]
Il film è stato proiettato per la prima volta il 24 maggio 2006 a New York e a Los Angeles. Nel
giorno del Memorial Day, ha incassato una media di 91.447 $, per cinema, l'incasso più alto di
qualsiasi film nel weekend e un record per un documentario.[9]
Nel 2006, al Sundance Film Festival, il film ricevette tre standing ovation. È stato inoltre proiettato
al Festival di Cannes, e a ha aperto, il 14 giugno 2006, la notte del 27° Festival Internazionale di
Durban. Una scomoda verità fu il documentario più popolare per il Festival internazionale di
Brisbane.[10]
Al 6 settembre 2006 il film ha incassato più di 23 milioni di dollari, il terzo maggior incasso per un
documentario di tutti i tempi dopo Fahrenheit 9/11 e La marcia dei pinguini.[11]
Al Gore ha affermato: Io e mia moglie devolviamo il 100% di tutti i profitti del film e del libro a
una campagna di sensibilizzazione sul riscaldamento globale e ai problemi ambientali.[12]
La Paramount Pictures si è impegnata a devolvere il 5% degli incassi dei propri cinema al gruppo
indipendente Alliance for Climate Protection, per la sensibilizzazione attorno alle problematiche
ambientali e al riscaldamento globale.[13]
Il dipartimento dell'istruzione Britannica ha deciso che ogni scuola del Regno Unito riceverà una
copia del film. Il film farà parte di un progetto più ampio atto a svecchiare i libri di testo britannici e
a renderli più in linea con le moderne teorie scientifiche sull'inquinamento e sull'effetto serra.
Reazione politica [modifica]
Il documentario ha suscitato interesse in molte parti del mondo e ha fatto sì che la consapevolezza
del riscaldamento globale come problema da risolvere crescesse ulteriormente in maniera
internazionale, spingendo sempre più persone a chiedere maggiori azioni da parte dei governi per
salvaguardare il clima. Nonostante il suo successo però, alcuni leaders politici sono poco desiderosi
di accogliere la tematica del film come una necessità reale.
Governo [modifica]
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Il presidente americano G.W.Bush, alla domanda se avesse intenzione di vedere il film
rispose: « Ne dubito ». Ha poi continuato: « E a mio giudizio noi abbiamo bisogno di
mettere da parte la discussione sul se i gas serra sono causati dall'umanità o da effetti
naturali, e focalizzare la nostra attenzione sulle tecnologie che ci permettano di vivere
meglio e allo stesso tempo proteggendo l'ambiente ».[14] Gore rispose che « L'intera
comunità scientifica mondiale è d'accordo sul fatto che sono gli uomini i responsabili del
riscaldamento globale e lui [Bush] ha oggi espresso il suo dubbio che questo sia vero ».[14]
La Casa Bianca ha poi affermato che Bush già è a conoscenza dell'impatto degli esseri
umani sul riscaldamento globale.[14]
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Nel settembre 2006, Gore si è recato a Sydney, in Australia, per promuovere il film. Il primo
ministro australiano, John Howard, in quell'occasione disse che non avrebbe incontrato Gore
o accettato il Protocollo di Kyōto a causa del film: « Non prendo consigli politici dai film »,
disse. L'ex leader dell'opposizione Kim Beazley si unì invece a Gore per la visione del film e
altri membri del parlamento erano presenti ad una speciale proiezione al Parlamento la
settimana prima[15]
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Nel Regno Unito, il leader dell'opposizione e del Partito dei Conservatori David Cameron,
ha esortato la gente a vedere il film per capire i cambiamenti climatici.[16]
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In Belgio, Margaretha Guidone (partito socialista) è riuscita a convincere l'intero governo
belga a vedere il film.[17]
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In Costa Rica, Al Gore ha incontrato il presidente Oscar Arias ed è stato ricevuto con
interesse dagli altri politici e dai media locali.
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In Spagna, dopo un incontro con Gore, il primo ministro José Luis Rodríguez Zapatero ha
affermato che il governo renderà disponibile il documentario nelle scuole. Gore ha ricevuto
quest'anno il premio Principe delle Asturias per la cooperazione internazionale.[18][19]
Citazioni [modifica]
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Prima che Una scomoda verità fosse distribuito, Al Gore fu parodiato nell'episodio
Manbearpig (in italiano Uomorsomaiale) di South Park, che si conclude con Al Gore che
esclama la sua intenzione di fare un film con se stesso come attore nel quale proverà a
salvare il mondo da qualcos'altro (diverso dall'uomorsomaiale). Gore accolse con ironia
questa rappresentazione di se stesso, dicendo che "La loro sensibilità comica è rivolta ad un
pubblico di età diversa da quello al quale io appartengo ma trovo comunque divertente
molto di quello che dicono"[20].
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Durante il film, Al Gore mostra uno spezzone preso dall'episodio Crimes of the Hot (in
italiano Crimini del caldo) di Futurama riguardante il riscaldamento globale; Al Gore fu una
guest star in quell'episodio, ma non è presente nello spezzone. Anche se non ne è stata
l'autrice, la figlia di Gore, Kristin Gore Cusack, ha lavorato nello staff di Futurama come
story editor. Inoltre, Gore appare in un falso trailer creato dagli stessi autori di Futurama e
chiamato A Terrifying Message from Al Gore.[21]
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Nel film I Simpson - Il film, il documentario di Gore è parodiato quando Lisa Simpson,
presentando nello stile di Al Gore i pericoli dell'inquinamento del lago di Springfield ai
residenti, fallisce nel far funzionare una piccola gru per sollevarsi in modo da mostrare un
grafico coi dati sul riscaldamento globale. Il titolo della presentazione di Lisa è Una verità
irritante.
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Nell'episodio 3 della 7ª serie di Scrubs, Ted convince l'inserviente a guardare il film per
redimerlo dal suo comportamento poco attento alle tematiche ecologiche. In seguito alla
visione del film, diventerà l'"Environmental Officer" del Sacro Cuore scontrandosi con le
abitudini viziose del dottor Kelso.
Riconoscimenti [modifica]
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2007 - Premio Oscar
o Miglior documentario a Davis
Guggenheim
o Miglior canzone (I Need To
Wake Up) a Melissa Etheridge
2006 - National Board of Review
Award
o Miglior documentario
2007 - Kansas City Film Critics
Circle Award
o Miglior documentario
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2006 - Los Angeles Film Critics
Association Award
o Miglior documentario a Davis
Guggenheim
2007 - Critics' Choice Movie Award
o Miglior documentario
o Nomination Miglior canzone (I Need
To Wake Up) a Melissa Etheridge
2006 - Satellite Award
o Nomination Miglior documentario