Dr.ssa Maria Rosa Schivardi

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TUMORE DELLA CERVICE IN ITALIA
INCIDENZA DEL TUMORE DELLA CERVICE NEL MONDO
Incidenza correlata all’esecuzione del pap test
I paesi con l’incidenza più alta sono quelli
in cui non sono stati attivati programmi di screening
La prevenzione del tumore della cervice uterina mediante
la diagnosi dei suoi precursori ha una lunga storia.
Georgios Papanicolaou (Kymi Grecia 1883 - New Jersey USA 1962)
fu il primo a suggerire nel 1928 che il cancro della cervice uterina
poteva essere diagnosticato con l’analisi citologica delle cellule
provenienti dalla cervice.
La sua ricerca non fu presa in considerazione fino al 1943.
A lui dobbiamo la creazione del test per lo screening del cancro
della cervice,
lo screening oncologico più diffuso al mondo,
che ha ridotto drasticamente la mortalità di questo tumore.
Test semplice, non invasivo, con elevata sensibilità.
TUMORE
TUMORE
TUMORE
DEL
DELCERVICE
COLLO
COLLO DELL’UTERO
DELL’UTERO
UTERINA IN IN
EUROPA
EUROPA
Circa 34.000 nuovi casi ogni anno
Oltre 16.000 morti ogni anno
Tassi di mortalità:
13.7/100.000 in Romania
10/100.000 in Lituania
1.1/100.000 in Finlandia
TUMORE CERVICE UTERINA IN ITALIA
Incidenza: 7.7/100.000 donne/anno
Ogni anno vengono
diagnosticati circa
2.200 nuovi casi
Rischio cumulativo
di ammalarsi è di
1 donna su 163
Mortalità: circa 1.000 decessi/anno
TUMORE CERVICE UTERINA
Brescia
Nord Ovest
Pool Registri
tumori TALIA
AIRTUM-Associazione italiana Registri tumori 2014
TUMORE CERVICE UTERINA ASL BRESCIA
“Incidenza dei tumori maligni
nei distretti dell’ASL di Brescia”
Osservatorio Epidemiologico 2013
Tassi standardizzati
popolazione italiana
nei distretti dell’ASL
di Brescia
TUMORE DELLA CERVICE E HPV
Il carcinoma cervicale è il primo cancro che
l’Organizzazione Mondiale della Sanità
ha riconosciuto come
totalmente riconducibile a un’infezione
World Health Organization Agency for Research on cancer. IARC
monographs on the evaluation of carcinogenic risks to humans.
Human Papillomaviruses. Lyon: IARC Press, 2007:90.
Epitelio
Alterazioni
normale
Displasia lieve
moderata
grave
Tumore
localizzato
La ripetizione periodica del pap test consente
di individuare le lesioni quando sono curabili
con interventi semplici
Tumore
invasivo
Razionale per l’introduzione dello screening di
popolazione per il carcinoma della cervice
1. Può individuare la malattia in fase asintomatica, quando è più
probabile che questa sia in fase preinvasiva o all’inizio della
fase invasiva;
2. Consente di identificare non solo le lesioni tumorali molto
precoci, ma anche quelle preneoplastiche.
in grado di ridurre la mortalità per carcinoma, favorendone la
diagnosi in una fase in cui il trattamento può essere efficace, e
l’incidenza della neoplasia invasiva, attraverso il trattamento
delle forme preneoplastiche.
PROGRAMMA SCREENING CITOLOLOGICO
Il programma garantisce tutte le fasi
del percorso, dall’invito per
l’esecuzione del pap test fino al
trattamento, quando necessario, e al
follow up delle lesioni riscontrate.
Tutte le donne residenti nel territorio
dell’ASL di Brescia, con età compresa
fra25 e 64 anni, vengono invitate ad
eseguire un pap test ogni 3 anni.
Circa 95.000 donne/anno
AVVIO DEL PROGRAMMA SCREENING CITOLOGICO ASL BRESCIA
2004 distretti 2 e 3
2006 distretto 4
Restanti distretti entro ottobre 2008
STRUTTURE OSPEDALIERE CONVENZIONATE
I.C. Città di Brescia
Spedali Civili Brescia
Presidi Brescia-Gardone VT-Montichiari
A.O. Desenzano
Presidi Desenzano-Gavardo-Manerbio
A.O. Chiari
Presidi Chiari-Iseo
Fondazione Poliambulanza Brescia
Diagramma a flusso per l’invito della popolazione
CENTRO SCREENING ASL
Elenco agende programmazione alle
sedi di esecuzione pap test
SPEDIZIONE INVITO
NO
Adesione
SI
SPEDIZIONE INVITO DI SOLLECITO
Esecuzione pap test
NO
Adesione
RICHIAMO AL ROUND SUCCESSIVO
SI
SCREENING CITOLOGICO
andamento adesione al pap test
Da ottobre 2008 estensione inviti a tutto il territorio ASL
Esecuzione pap test
32 SEDI PRELIEVO
37 OSTETRICHE
4 SERVIZI CITOLOGIA
Pap test con cellule normali
Donna riceve
lettera con esito
Normale e indicazione
del richiamo a 3 anni
SCREENING CITOLOGICO
esiti pap test in percentuale
Indicatore GISCi
desiderabile 55
Diagramma a flusso per la gestione dei referti
REFERTO PAP TEST
POSITIVO
NEGATIVO
Contatto
telefonico
INADEGUATO
RIPETIZIONE
DOPO TERAPIA
SPEDIZIONE POSTALE
LETTERA CON ESITO
NORMALE
INVIO AL II LIVELLO
NUOVO APPUNTAMENTO
PER RIPETIZIONE PAP TEST
Pap test con alterazioni da HPV
Donna riceve
telefonata
dall’ostetrica che ha
eseguito il pap test per
un colloquio
Programmazione colposcopia
SCREENING CITOLOGICO
primi inviti - anno 2013
100.000
90.000
95.631
80.000
Pap positivi = 3.4%
70.000
60.000
50.000
48.097
40.000
30.000
1.680
20.000
10.000
0
donne invitate
donne aderenti donne inviate al
II°livello
SCREENING CITOLOGICO
diagnosi citologiche - anno 2013
HSIL=lesioni squamose intraepiteliali di
alto grado
LSIL= lesioni squamose intraepiteliali di
basso grado
ASCUS –ASC-H=cellule squamose
atipiche di significato indeterminato
AGC=cellule ghiandolari atipiche di
significato indeterminato
SCREENING CERVICE
II livello: colposcopia
La colposcopia riveste un ruolo
chiave nell’approfondimento
diagnostico e nel successivo
percorso terapeutico dello
screening
Individua la lesione, ne definisce i limiti
topografici, esprime un grading, indica la sede per
la/e biopsia/e mirata/e.
II LIVELLO SCREENING CITOLOGICO
andamento adesione al II livello
Indicatore Gisci
Desiderabile>90%
100%
CITOLOGIA PAP TEST:
Identificazione anomalie cellulari
TUTTI I CASI DI PAP TEST ANOMALI
VANNO VALUTATI CON LA
COLPOSCOPIA COME INDAGINE
DI SECONDO LIVELLO:
L’ACCURATEZZA DIAGNOSTICA
DELLA COMBINAZIONE
COLPOCITOLOGIA +
COLPOSCOPIA CON ISTOLOGIA
E’ VICINA AL 100%
COLPOSCOPIA:
Identificazione lesione sospetta
ISTOLOGIA BIOPSIA
(biopsia sotto guida colposcopica)
diagnosi
La prevenzione della comparsa dei tumori
invasivi viene garantita:
• dalla corretta individuazione delle
lesioni pre-invasive nelle fasi di
approfondimento diagnostico
• da un trattamento adeguato.
Trattamenti conservativi delle
lesioni cervicali intraepiteliali
Tecniche ablative:
DTC
Crioterapia
Termocoagulazione
Laservaporizzazione
Tecniche escissionali:
Conizzazione laser
Conizzazione chirurgica
Resezione con ansa/ago
a radiofrequenza
280-300 CONSERVATIVI/ANNO
Diagramma a flusso per la gestione degli esiti della colposcopia
COLPOSCOPIA (+ BIOPSIA)
POSITIVA
Colloquio
con la donna
Protocolli
per il trattamento
INTERVENTO
INDICAZIONE A ULTERIORI
CONTROLLI
Le lesioni
di basso grado che non richiedono un
trattamento vengono controllate x 1-2 anni
CONTROLLI PERIODICI CON
PAP TEST E COLPOSCOPIA
PERSISTENZA
RICHIAMI PERIODICI FOLLOW UP
CON PAP TEST E COLPOSCOPIE
SOLUZIONE
RICHIAMI PAP
A 3 ANNI
Centro screening
garantisce inviti e
richiami
II LIVELLO SCREENING CITOLOGICO
colposcopie eseguite nei 10 centri convenzionati per tipo di invito
Follow up
Controlli
II livello dopo pap positivo
Anno 2014
4.400 COLPOSCOPIE TOTALI
Requisiti del programma di screening:
Sistema informativo
Condivisione delle procedure e dei protocolli
Monitoraggio delle diverse fasi del percorso
Confronto periodico
ARCHITETTURA DEL SISTEMA INFORMATIVO
Archivio anagrafico
Archivio esiti I livello
Archivio esiti II livello
Archivio dati esiti e
trattamenti
Indicatori di verifica
CENTRO
SCREENING
PAC
Registro tumori
Osservatorio
Epidemiologico
Software screening
Sedi esecuzione
test I livello
Sedi esecuzione
test II livello
Flussi informativi
Servizi
anatomia
patologica
ORGANIZZAZIONE PROGRAMMA DI SCREENING CERVICE
Medici
Medicina
Generale
Garanzia delle prestazioni
ASL DGD
Consultori
!
ASL
Registro tumori
Osservatorio
epidemiologico
ASL
Centro screening
AZIENDE
OSPEDALIERE
Servizi anatomia
patologica
AZIENDE
OSPEDALIERE
Servizi colposcopia
comunicazione
REGIONE
AZIENDE
OSPEDALIERE
Reparti ginecologia
Elementi di forza dei programmi di screening organizzato :
Razionalizzano la domanda e migliorano l’appropriatezza
Garantiscono maggior equità sociale
Ottimizzano i percorsi sanitari
Migliorano le condizioni di salute della popolazione
Con un rapporto costi/benefici molto favorevole
UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI
GLI OPERATORI CHE PARTECIPANO
ALLA REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI
DI SCREENING
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