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SETTEMBRE 2007
NEWSLETTER CARE
S-CARE
PER GLI ASSICURATI DI SANITAS CORPORATE PRIVATE CARE
EDITORIALE
Nel corso della propria vita ognuno
sviluppa un proprio modo di dormire. Da
bambini dobbiamo imparare a trovare
un ritmo di sonno, quando siamo adolescenti rifuggiamo il primo mattino, in
vecchiaia il sonno torna ad essere leggero e a volte inaffidabile. Comunque sia,
ne abbiamo bisogno, è la cosa più ovvia
del mondo e ognuno di noi conosce le
conseguenze della mancanza di sonno e
l’appagante sensazione di benessere
dopo una buona dormita.
s-care/i/09.07
Perché allora ci ostiniamo a trattare il
sonno come un fratellino dispettoso che
vuole rubare tempo prezioso alla veglia?
È ora di andare a dormire e in TV c’è
un giallo appassionante, oppure devo
assolutamente prenotare un viaggio in
Internet o leggere il giornale. Tanto vale
rimanere svegli e approfittare del tempo
finché si può. Il po’ di sonno basterà a
superare il giorno seguente. Forse, ma
forse no. E invece di sperare in un fine
settimana benessere, in una serata con
gli amici o in un buon massaggio per
sfuggire allo stress quotidiano, che ne
direste di dormire un po’ di più? Troppo
facile?! Ma perché complicarsi la vita
più del necessario?
INTERVISTA
«NIENTE È PIÙ RISTORATORE
DEL SONNO»
Il dott. Jürg Schwander dirige la clinica del sonno a Zurzach e a Lucerna e tratta
pazienti con disturbi del sonno. Nell’intervista si batte a favore di un atteggiamento più consapevole nei confronti del sonno, per riconoscerlo quale
amico e non quale nemico.
CHE COSA È IL SONNO? Innanzi tutto il sonno è un modo per sganciarsi dagli influssi del nostro ambiente. La cosa interessante è che siamo comunque reperibili in caso
di urgenza.
PERCHÉ CI SERVE? A riposarci. Niente è più ristoratore del sonno. Probabilmente la
memoria nasce durante il sonno. Si sa che apprendendo qualcosa prima di andare a
dormire, lo si sa meglio il giorno dopo.
COSA SUCCEDEREBBE SE SI CERCASSE DI NON DORMIRE PIÙ? Con le persone
ovviamente non è possibile fare un esperimento che prevede la privazione del sonno
per giorni. Sarebbe una tortura. Ma un esperimento compiuto sui ratti ci dimostra che
una settimana senza sonno è letale. Il sonno è necessario sia per gli animali che per
l’uomo e tutti gli animali, anche gli esseri viventi meno complessi, conoscono un tipo
di rigenerazione simile al sonno.
QUANTE PERSONE SOFFRONO DI DISTURBI DEL SONNO? Circa un quarto della
popolazione soffre di tanto in tanto di disturbi del sonno, per il 10–15 % si tratta di
problemi costanti.
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CREDE AI MANAGER CHE AFFERMANO DI NON AVER BISOGNO DI PIÙ DI 4 O 5 ORE DI SONNO? Per la verità no. Esistono solo pochissime persone che riescono a sopravvivere a lungo
con meno di 5 ore di sonno e anche per esse il bisogno effettivo di sonno probabilmente è maggiore. Ci sono persone che
dormono veramente così poco e si presume che siano solo in
grado di reprimere meglio le conseguenze della mancanza di
sonno durante il giorno.
Il dott. Jürg Schwander è specialista di medicina interna, si occupa da
anni della tematica del sonno e cura pazienti con disturbi del sonno.
PERCHÉ GLI ADOLESCENTI DORMONO SPESSO TANTO E
LE PERSONE ANZIANE SPESSO SOFFRONO DI INSONNIA?
La pubertà è il periodo in cui si ha maggiormente bisogno di
sonno. Inoltre, il ritmo si sposta verso le ore del giorno e sarebbe meglio se per questi ragazzi la scuola iniziasse solo alle 9.
Con l’avanzare dell’età non diminuisce veramente il bisogno di
sonno, si tratta piuttosto di abitudini che cambiano e la qualità del sonno che è più superficiale. Le persone anziane avvertono più facilmente il fattore di disturbo del sonno oppure preferiscono fare un sonnellino durante il giorno ed hanno meno
bisogno di sonno durante la notte.
SI REGISTRA UN AUMENTO DEI PROBLEMI DI SONNO?
Da uno studio effettuato su un gruppo di 20–30enni nell’arco
di cinque anni, ne è risultato che i problemi legati al sonno raddoppiano nel periodo di osservazione. Non è possibile dire quanto sia valido il risultato per l’intera popolazione, ma si osserva
un certo aumento. Non è chiaro da cosa dipenda. Sicuramente ha a che fare con lo sviluppo della nostra società in generale, ma anche con la sempre crescente pressione sul lavoro e la
sindrome da burn-out che ne consegue. D’altro canto oggi siamo
più attenti ed osserviamo e registriamo con più accortezza fenomeni di disturbi del sonno.
DI QUANTE ORE È LA DURATA «NORMALE» DEL SONNO?
Gli Europei occidentali dormono in media 7 ore al giorno. Cinquanta anni fa questa cifra era più alta e nel Medioevo la gente
passava fino a 14 ore a letto, inframmezzate però da una fase
di veglia.
COME RICONOSCO LA MIA NECESSITÀ DI SONNO INDIVIDUALE? Il modo migliore è osservare quanto si dorme durante le vacanze, senza l’uso della sveglia e senza costrizioni. Chi
durante l’anno nel fine settimana dorme più di un’ora in più
rispetto alla settimana, ha decisamente bisogno di riprendersi
e vuol dire quindi che dorme troppo poco durante la settimana.
I DISTURBI DEL SONNO SONO CURABILI O È POSSIBILE
COMBATTERE SOLO I SINTOMI? Dipende dal problema. È
possibile risolvere chirurgicamente i disturbi respiratori durante
il sonno spostando la mascella, soprattutto per le persone giovani. Una malattia come la «sindrome delle gambe senza riposo», un disturbo che si manifesta spesso la sera e che costringe a camminare provocando quindi l’insonnia, deve essere trattato con i farmaci. Per i sonnambuli spesso basta un ambiente
sicuro. A casa sono sicuri, ma in albergo o alla scuola reclute il
sonnambulismo può essere pericoloso. Anche per questo ci sono
dei medicinali che aiutano. Per chi non riesce ad addormentarsi o si sveglia ripetutamente, si possono ottenere miglioramenti lavorando col paziente sul suo comportamento.
QUALI CONSIGLI DÀ PER UN ATTEGGIAMENTO PIÙ SANO
NEI CONFRONTI DEL SONNO? Il sonno va curato. Non si tratta solo di un mezzo per arrivare allo scopo, ma di una delle attività più piacevoli della nostra esistenza. Non costa nulla, non ci
sono differenze sociali, la si può svolgere in molti luoghi e ci
dona forza e ristoro. In altri termini, le si dovrebbe dedicare
tempo a sufficienza. Ci si dovrebbe rilassare e sentirsi al sicuro.
In caso di disturbi del sonno è importante che si vada a dormire sempre alla stessa ora, che non si resti troppo a letto e che il
letto sia adoperato principalmente per il sonno e non per leggere, mangiare o guardare la TV. Chi vede il sonno quale amico
e non quale nemico è sulla strada giusta per un vero sonno ristoratore.
I consigli per un buon sonno si trovano al sito del centro per la medicina del sonno Hirslanden: www.sleepmed.ch (tedesco)
Un elenco di tutti i centri del sonno certificati in Svizzera si trova al sito:
www.swiss-sleep.ch
LE CLINICHE DEL SONNO DI ZURZACH E LUCERNA
Il PD dott. Jürg Schwander dirige la clinica per la medicina del sonno di Zurzach fondata nel 1995 che oltre all’ambulatorio
offre anche esami e cure stazionari e dispone di un laboratorio del sonno. Nel 2002 ha fondato un’altra clinica per la medicina del sonno presso la Clinica St. Anna a Lucerna.
Entrambe le cliniche del sonno diagnosticano e curano tutte le forme di disturbo del sonno grazie all’impegno di specialisti
(internisti, neurologi, specialisti del sonno, psichiatri e psicologi). Ad essi si aggiungono altre prestazioni di servizio quali una
scuola del sonno per prevenire o curare i disturbi del sonno, la ricerca clinica, la cura della sindrome da burn-out e la consulenza per chi fa turni di lavoro irregolari. Per ulteriori informazioni si rimanda a Internet: www.ksm.ch (tedesco e inglese)
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INTERVISTA
LA MIGLIOR TORNATA DI
PREMI DA ANNI
Quale si prevede che sia la situazione dei premi nel 2008
per Sanitas Corporate Private Care? Per la maggior parte dei
clienti Sanitas i premi per l’assicurazione base non subiranno
aumenti, ma rimarranno invariati o saranno addirittura in ribasso! In singoli cantoni come Basilea Città si verificano leggeri
aumenti, ma nei cantoni Zurigo, Argovia, Berna, Zugo, Giura,
Neuchâtel e Ginevra restano invariati o diminuiscono addirittura. Quest’anno nel complesso possiamo parlare di «Good News»
per gli assicurati.
E per quanto riguarda le assicurazioni complementari?
Buone anche lì. Nelle categorie BASIC, PRIVATE e ROYAL i premi
restano invariati. Solo per s-care COMFORT ci saranno lievi
aumenti e solo per gli uomini dopo i 41 anni e per le donne
dopo i 55 anni. Il motivo va ricercato nei costi della salute registrati per queste fasce d’età negli ultimi anni.
Quali sono i fattori che hanno influito positivamente sullo
sviluppo dei premi nell’assicurazione base? I fattori sono
tre. Gli assicurati hanno richiesto meno prestazioni di quanto
previsto, la Sanitas si trova in una situazione finanziaria straordinaria e infine, lo smantellamento delle riserve ordinato dall’Ufficio federale della sanità pubblica. Tuttavia, misure atte a contenere i costi continuano ad essere di primaria importanza. Difatti, secondo quanto pronosticato dall’Ufficio federale di statistica,
la crescita annua dei costi della salute prosegue. In altre parole, occorrono misure che rafforzino la concorrenza e la consapevolezza dei costi nel sistema sanitario.
È possibile che alcuni assicurati trovino comunque un premio sensibilmente più alto nella comunicazione dei premi
per il prossimo anno? Sì, può succedere. Ma i motivi sono
altri, non legati alla tornata di premi. Ad esempio, è possibile
che cambi lo sconto in assenza di sinistri se durante l’anno si
sono richieste prestazioni, oppure qualcuno fa un cosiddetto
«salto d’età» e passa ad una categoria di premi superiore.
Può spiegare cosa sono questi «salti d’età»? Per non gravare troppo sulle famiglie con bambini, il legislatore ha previsto
che l’assicuratore debba concedere sconti sull’assicurazione base
per i bambini fino a 18 anni e lo lascia libero di decidere se fare
altrimenti con i giovani adulti fino al 25° compleanno. La Sanitas
concede uno sconto del 25% ai 19–25enni. Quindi, chi nel 2008
compie 19 o 26 anni è interessato dal rispettivo aumento di
premio. A partire da 26 anni in ambito LAMal tutti gli adulti
pagano lo stesso premio.
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Markus Aufdenblatten è il responsabile di Sanitas Corporate Private
Care e nell’intervista spiega i motivi che hanno portato al piacevole
sviluppo dei premi.
Per le assicurazioni complementari gli assicuratori hanno più
libertà nella struttura dei premi. Come nell’assicurazione base,
nelle nostre assicurazioni complementari si registrano salti d’età
a partire da 19 e da 26 anni. Dai 41 i premi aumentano ogni
cinque anni (l’ultima volta all’81° compleanno), seguendo così
di pari passo l’aumento dei costi della salute che avviene con
l’avanzare dell’età.
Come fanno gli assicurati a risparmiare sui premi? A chi è
sano conviene scegliere una franchigia alta per l’assicurazione base.
E ora con CallMed (vedasi riquadro a pagina 3) esiste la possibilità di ridurre il premio dell’assicurazione base fino al 10% facendo semplicemente una telefonata prima di una visita medica.
CONDIZIONI D’ASSICURAZIONE PIÙ CHIARE
Per il 2008, le Condizioni generali d’assicurazione (CGA)
sono state leggermente adeguate e strutturate in modo
più chiaro. Dal punto di vista contenutistico gli adeguamenti riguardano le modifiche di legge e delle ordinanze
a livello federale e precisazioni di regolamentazioni già
esistenti. È possibile ordinare le nuove CGA presso il
Service Center della Sanitas (telefono 044 298 85 00,
orari d’ufficio 8 –12 e 13–17).
Concetto & design: denise schmid communications / sonja studer grafik AG, Zurigo. Produzione: Mediafarbrik AG, Foto: Frederic Meyer / gettyimages. Stampa: Kromer Print, Lenzburg
Come si sviluppano i premi dell’assicurazione malattia
nel 2008? Markus Aufdenblatten, responsabile Sanitas
Corporate Private Care, parla dei «Good News» per gli
assicurati.
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