SCHEDA TERAPIA DEL DOLORE Milano è stata la prima sede universitaria Europea che abbia attivato un insegnamento universitario di fisiopatologia e terapia del dolore (Prof. MarioTiengo 1982) e con il Prof Giuseppe De Benedittis aveva istituito il primo centro italiano di terapia del dolore con cure ambulatoriali presso la clinica neurochirurgica del Policlinico di Milano. Sempre a Milano, all’Istituto dei Tumori, il Prof Vittorio Ventafridda ha dato avvio al movimento delle cure palliative che si è tradotto nell’assistenza domiciliare ai malati di cancro e alla realizzazione di centri per le cure di fine vita. Nell’Istituto Neurologico Besta, a Milano il Prof Giovanni Broggi ha eseguito i primi interventi di neuro modulazione (impianto di neurostimolatori spinali) in Italia ed è stato il pioniere mondiale del trattamento della cefalea grave con elettrostimolazione cerebrale. All’ospedale San Raffaele di Milano, presso la sede di Villa Turro, nel 1988 è stato realizzato il primo centro italiano di medicina del dolore, concentrando nella stessa unità funzionale diagnostica strumentale, ricoveri e trattamenti invasivi interamente dedicati alla terapia del dolore cronico e oncologico. Nello stesso centro del San Raffaele nel 1996 è stato eseguito il primo impianto in Italia di pompa d’infusione per la somministrazione spinale di morfina e nel 2004 di Ziconotide. L’insegnamento di fisiopatologia del dolore dell’università di Milano è terminato dopo il pensionamento del suo fondatore ed il centro di medicina del dolore del San Raffaele ha terminato l’attività nel 2005 per motivazioni economiche e la terapia del dolore erogata oggi negli altri ospedali milanesi è limitata dal confinamento a soli servizi ambulatoriali. Il dolore è un riconosciuto problema mondiale, molto sentito tra la popolazione milanese. La Fondazione Bernardelli ha presentato un ampio documento a sostegno dell’impatto scientifico, economico e sociale di questo problema. Con questo progetto intende ricuperare le esperienze e le competenze presenti a Milano attraverso la strutturazione in via sperimentale di una struttura dedicata alla terapia del dolore. OBIETTIVI Attività scientifica - Obiettivo dei ricercatori clinici è la raccolta d’informazioni standardizzate che consentano ai farmacologi e ai genetisti di ottenere dati attendibili sull’efficacia dei farmaci ora utilizzati, natura degli effetti collaterali e peculiarità di gruppi e sesso dei pazienti nel rispondere a trattamenti o nel presentare effetti collaterali, in particolare tolleranza e iperalgesia da oppioidi e sedazione da bloccanti dei canali ionici. Attività clinica - Obiettivo primario è la messa a punto di una cartella clinica informatizzata in collaborazione con il dipartimento sanità dell’università di Lugano per la coerente ed uniforme raccolta di dati clinici. Stesura di protocolli diagnostico terapeutici per le principali condizioni di dolore cronico (polineuropatia diabetica, nevralgia post erpetica, lombosciatalgia, dolore articolare, dolori iatrogeni neuropatici). Raccolta informazioni sui costi per la terapia antalgica per successivi confronti. Selezione di casistiche particolari meritevoli di approfondimento scientifico per studi genetici e studi di risposta ai farmaci. - Attivazione, in via sperimentale, di una struttura dedicata alla diagnosi e alla terapia del dolore Attività di collaborazione pubblico-privato - sono prevedibili collaborazioni con aziende del farmaco e di presidi biomedicali (si sono dichiarate interessate a progetti sul dolore cronico Eisai Italia, Medtronic Italia, Newron Pharmaceuticals, Brane research). Il progetto sull’esame della sensibilità si svilupperà in collaborazione con la cattedra di Pain research dell’Istituto Karolinska di Stoccolma, Svezia (Prof Per Hansson). Il progetto di stesura della cartella clinica informatizzata con il dipartimento di scienze informatiche dell’Università di Lugano, Svizzera.