LA MODIFICA DEI
CARICHI INTERNI AGENTI
SULLA COLONNA
VERTEBRALE
Lezione 5 A
Fondamenti di biomeccanica della colonna vertebrale
applicati alla visita medica in azienda
Modifica dei carichi interni
Nella modifica dei carichi interni agenti sulla colonna vertebrale é
necessario innanzitutto avere una colonna vertebrale che abbia una
buona conformazione delle curve fisiologiche ed una sufficiente mobilità
armonica delle vertebre. Fondamentale è poi il tono muscolare.

Per chi presenta rigidità senza particolari alterazioni delle curve
fisiologiche possono essere utili esercizi di mobilizzazione della schiena

Chi presenta alterazioni delle fisiologiche curve deve essere inviato ad
uno specialista.
Il deficit della forza dei muscoli addominali va sempre indagato e
corretto sia in soggetti sintomatici o asintomatici , specie se lavoratori
addetti alla movimentazione manuale dei carichi in quanto il tono
addominale, rinforzando il torchio addominale, allenta il carico sul
rachide lombare.
Modifica dei carichi interni
Vengono qui di seguito descritti alcuni utili esercizi di
mobilizzazione e di stretching da utilizzare su quei pazienti che
presentano colonna vertebrale rigida con scarsa mobilità ed altri
esercizi di rinforzo muscolare addominale da scegliere sulla base
della forza muscolare di partenza che sono invece utili per
coloro che presentano deficit di forza dei muscoli addominali più
o meno marcata.
Esempio di protocollo motorio personalizzato per rigidità
del rachide lombare
Esercizi di mobilizzazione
Questi esercizi risultano utili per i casi di rigidità lombare, fornendo
un’azione di decompressione lombare, agendo in modo simultaneo sui
muscoli responsabili dell’espirazione forzata (muscoli intercostali, retto
dell’addome, obliqui, trasverso, triangolare dello sterno) e sui muscoli che
agiscono nella retroversione del bacino:

Paziente a terra carponi (in genuflessione porre le mani in avanti
appoggiandole sul pavimento alla larghezza delle spalle):
‐ Espirare incurvando la colonna vertebrale verso l'alto fino a svuotare
completamente i polmoni
‐ Ispirando ritornare lentamente nella posizione di partenza
appiattendo la schiena
Esempio di protocollo motorio personalizzato per rigidità
del rachide lombare
Esercizi di mobilizzazione

Paziente seduto su di una sedia a gambe divaricate:
‐ Espirando piegare il busto in avanti ed andare a toccare a terra con
le mani
‐ Ispirando ritornare lentamente nella posizione di partenza

Paziente in decubito supino con le gambe piegate e la pianta dei
piedi a terra:
‐ Espirare flettendo le cosce sul torace
‐ Ispirando ritornare lentamente nella posizione di partenza

Paziente posto in stazione eretta alla spalliera, con le mani ancorate a
livello delle spalle:
‐ Espirare e portare il bacino verso il basso, mantenendo in
retroversione e flettendo la gamba al ginocchio
‐ Ispirando tornare lentamente nella posizione di partenza
Esercizi di strechintg
Esercizi utili per l’allungamento del muscolo ileo-psoas:
 Paziente posto in decubito supino:
‐ Mantenendo la retroversione del bacino lasciare una gamba distesa
a terra e flettere la controlaterale sul torace. Aiutarsi nell’esecuzione
portando entrambe le mani sul ginocchio della gamba piegata
‐ Mantenere la posizione per circa 20’’, quindi lentamente ritornare
nella posizione di partenza e ripetere per l’altro lato
 Paziente posto in posizione eretta:
‐ Compiere un passo di circa un metro e flettere la gamba destra
‐ Lentamente allontanare posteriormente l’altra e appoggiare il
ginocchio della gamba sinistra a terra
‐ Portare il busto in flessione anteriore appoggiando le mani a terra
davanti alla gamba destra
‐ Mantenere la posizione per circa 20’’, quindi lentamente ritornare
nella posizione di partenza e ripetere per l’altro lato
Esercizi di strechintg
Esercizi utili per l’allungamento dei muscoli ischio-crurali e del gran dorsale
controlaterale:

Seduti a terra, distendere una gamba e flettere l’altra in modo da
portare la pianta del piede a contatto con la parte interna del
ginocchio della gamba estesa:
‐ Allungare entrambe le braccia ed il busto in avanti in modo da
avvicinare le dita alla punta del piede
‐ Mantenere la posizione per circa 20’’, quindi lentamente ritornare
nella posizione di partenza e ripetere per l’altro lato
Esercizi di strechintg
Esercizi utili per l’allungamento dei muscoli obliqui e dei muscoli dell’anca
(piriforme, otturatore interno, gemelli, quadrato del femore e glutei):

Seduti a terra, una gamba distesa, l’altra accavallata sulla prima:
‐ Con il gomito controlaterale spingere il ginocchio della gamba
piegata verso l’interno ruotando il busto ed il capo in senso opposto
‐ Mantenere la posizione per 15-20’’ e ripetere per il lato opposto
Esercizi utili alla distensione dei muscoli della schiena, evitando l’azione
dei muscoli che insellano il bacino:

Paziente a terra carponi (in genuflessione porre le mani in avanti
appoggiandole sul pavimento alla larghezza delle spalle):
‐ Avanzare lentamente con le mani e portare il bacino il più possibile
verso il basso in prossimità delle caviglie
‐ Mantenere la posizione per 15-20’’
Esempi di protocollo motorio personalizzato
incentrato sullo sviluppo trofico dei muscoli
addominali
Dopo aver quindi valutato la forza muscolare del soggetto
attraverso i movimenti descritti nella tabella precedente, si vuole
fornire al soggetto un protocollo di esercizi utili al fine di
aumentare la forza dei muscoli addominali personalizzato in
base al punteggio di forza espresso.
Punteggio di forza da 0 a 1
Se il soggetto ha espresso un punteggio di forza da 0 a 1 si
consiglia il seguente protocollo motorio con durata di tre mesi e
successiva rivalutazione
Esercizi da eseguirsi per 15 minuti 2 volte al giorno per 2 mesi
(cominciare con cinque minuti 3 volte al giorno e incrementare
di circa un minuto ogni 2-3 giorni, in modo da raggiungere i 15
minuti x 3 nel giro di 20-30 giorni):
Punteggio di forza da 0 a 1

Paziente in posizione supina con le gambe piegate e le piante dei
piedi appoggiate a terra (su due coperte ripiegate oppure su un
materasso da campeggio oppure sul letto se dotato di reti rigide e
materasso tipo “ortopedico”); braccia lungo il corpo
1. Spingere il bacino in alto mantenendo la schiena tutta aderente al
pavimento – contare lentamente fino a 10 – rilassarsi (gambe
sempre piegate!) – questo esercizio si chiama “retroversione del
bacino”
Riposare contando fino a 10
2. Sollevare il piede destro da terra ed estendere la gamba in alto,
contare lentamente fino a 10 – riappoggiare il piede destro a terra
(gambe sempre piegate!)
Riposare contando fino a 10
Punteggio di forza da 0 a 1
3. Sollevare il piede sinistro da terra ed estendere la gamba in alto,
contare lentamente fino a 10 – riappoggiare il piede sinistro a terra
(gambe sempre piegate!)
Riposare contando fino a 10
4. Sollevare i piedi da terra (circa 20 cm) – contare lentamente fino a
10 – riappoggiare i piedi a terra (gambe sempre piegate!)
Riposare contando fino a 10
5. Prendere le ginocchia con le mani e stringerle al petto – contare
lentamente fino a 10 – rilasciare le braccia – lasciare le ginocchia e
riappoggiare braccia e piedi a terra (gambe sempre piegate!)
Riposare contando fino a 10
Punteggio di forza 2
Se il soggetto ha espresso un punteggio di forza 2 si consiglia il
seguente protocollo motorio con durata di tre mesi e successiva
rivalutazione
Esercizi da eseguirsi per 15 minuti 3 volte al giorno per 3 mesi
(cominciare con cinque minuti 3 volte al giorno e incrementare
di circa un minuto ogni 2-3 giorni, in modo da raggiungere i 15
minuti x 3 nel giro di 20-30 giorni):
Punteggio di forza 2

Paziente in posizione supina con le gambe piegate e le piante dei
piedi appoggiate a terra (su due coperte ripiegate oppure su un
materassino da campeggio oppure sul letto se dotato di reti rigide e
materasso tipo “ortopedico”); braccia lungo il corpo
1. Spingere il bacino in alto mantenendo la schiena tutta aderente al
pavimento – contare lentamente fino a 10 – rilassarsi (gambe
sempre piegate!) – questo esercizio si chiama “retroversione del
bacino”
Riposare contando fino a 10
2. Sollevare i piedi da terra (circa 30 cm) - contare lentamente fino a
10 – riappoggiare i piedi a terra (gambe sempre piegate!)
Riposare contando fino a 10
Punteggio di forza 2
3. Sollevare i piedi da terra di circa 20 cm – tenerli sollevati portando
le ginocchia un po’ a destra (non oltre i 10-15 cm) – contare
lentamente fino a 10 – riappoggiare i piedi a terra (gambe sempre
piegate!)
Riposare contando fino a 10
4. Sollevare i piedi da terra (circa 20 cm) – tenerli sollevati portando le
ginocchia un po’ a sinistra (non oltre i 10-15 cm) - contare
lentamente fino a 10 – riappoggiare i piedi a terra (gambe sempre
piegate!)
Riposare contando fino a 10
5. Prendere le ginocchia con le mani e stringerle al petto – contare
lentamente fino a 10 – rilasciare le braccia – lasciare le ginocchia e
riappoggiare braccia e piedi a terra (gambe sempre piegate!)
Riposare contando fino a 10
Punteggio di forza 3-4
Se il soggetto ha espresso un punteggio di forza 3 si consiglia il
seguente protocollo motorio con durata di tre mesi e successiva
rivalutazione
Esercizi da eseguirsi per 20 minuti 3 volte al giorno per 3 mesi
(cominciare con cinque minuti 3 volte al giorno e incrementare
di circa un minuto ogni 2-3 giorni, in modo da raggiungere i 15
minuti x 3 nel giro di 20-30 giorni):
Punteggio di forza 3-4

Paziente in posizione supina con le gambe piegate e le piante dei
piedi appoggiate a terra (su due coperte ripiegate oppure su un
materassino da campeggio oppure sul letto se dotato di reti rigide e
materasso tipo “ortopedico”); braccia lungo il corpo
1. Spingere il bacino in alto mantenendo la schiena tutta aderente al
pavimento – contare lentamente fino a 10 – rilassarsi (gambe
sempre piegate!) – questo esercizio si chiama “retroversione del
bacino”
Riposare contando fino a 10
2. Sollevare i piedi da terra ed estendere le gambe in alto - contare
lentamente fino a 10 – riappoggiare i piedi a terra (gambe sempre
piegate!)
Riposare contando fino a 10
Punteggio di forza 3-4
3. Sollevare i piedi da terra ed estendere le gambe in alto – portare i
piedi un po’ a sinistra (non oltre i 5-10 cm) – contare lentamente
fino a 10 – ritornare indietro e riappoggiare i piedi a terra (gambe
sempre piegate!)
Riposare contando fino a 10
4. Sollevare i piedi da terra ed estendere le gambe in alto – portare i
piedi un po’ a destra (non oltre i 5-10 cm) - contare lentamente fino
a 10 – ritornare indietro e riappoggiare i piedi a terra (gambe
sempre piegate!)
Riposare contando fino a 10
5. Prendere le ginocchia con le mani e stringerle al petto – contare
lentamente fino a 10 – rilasciare le braccia – lasciare le ginocchia e
riappoggiare braccia e piedi a terra (gambe sempre piegate!)
Riposare contando fino a 10