Il Rinascimento inglese
La straordinaria ripresa dell'arte, della letteratura e della filosofia degli antichi che è cominciata in
Italia già nel XIV secolo e che è conosciuta come Umanesimo, raggiunse l'Inghilterra solo alla fine
del XV secolo. Una delle ragioni per questo arrivo ritardato fu il lungo periodo di guerre (la Guerra
dei cent'anni, 1338-1453, e la Guerra delle due rose, 1454-1485), che distrasse gli interessi umani e
causò una fase di stasi nell'arte creativa. Solo quando venne stabilita la pace con l'ascesa al trono
della dinastia Tudor, in Inghilterra si sentì l'influenza degli umanisti italiani. Gli studiosi inglesi si
recarono in Italia per frequentare le università di Padova, Firenze e Bologna, e lungo la strada del
ritorno a casa diffusero la nuova conoscenza che avevano assorbito. Introdussero lo studio del greco
(a Oxford nel 1490) e furono fondate delle scuole classiche (la St. Paul School nel 1504). Ma
l'effetto dell'Umanesimo sulla letteratura in lingua volgare fu estremamente lenta in Inghilterra.
L'Inglese non si era ancora affermata come linguaggio in prosa. Una delle più importanti opere del
Rinascimento inglese, L'Utopia di Thomas More (1516) fu scritta in latino e, seppure appartenga
solo indirettamente alla letteratura Inglese (fu tradotta in inglese nel 1551), ebbe un ruolo nello
sviluppo spirituale dell'Inghilterra ed esercitò una profonda influenza negli scrittori successivi.
Oltre agli insegnamenti dei classici, il rinascimento inglese fu il risultato di altri elementi:
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L'influenza del rinascimento italiano, che aveva già raggiunto il suo massimo splendore e
che era stato diffuso in Inghilterra attraverso innumerevoli traduzioni (che, rese popolari
grazie alla diffusione della stampa, svilupparono e rifinirono il gusto per la letteratura in
generale, allargando il vocabolario inglese), migliorò e rese raffinato l'inglese, che divenne
una delle più grandi e ricche lingue del mondo (occorre tenere presente che la forma in versi
più popolare del Rinascimento inglese, il sonetto, fu introdotto nella letteratura inglese
attraverso varie traduzioni e testi adattati di Francesco Petrarca);
La Riforma protestante, che portò nuovi valori culturali e spirituali; essa rinforzò il crescente
senso di nazionalismo, e tramite la traduzione della Bibbia e della liturgia in inglese, diede
nuovo prestigio alla lingua inglese, contribuendo così alla crescita di un nuovo senso di
identità culturale e nazionale;
Il progresso scientifico (la scoperta di Copernico che è la Terra a muoversi);
Il fervore patriottico, accresciuto dalla vittoria contro la Spagna (la sconfitta dell'Invincibile
Armada nel 1588);
La prosperità generale del Paese.
Non c'è quindi da stupirsi che la splendida fioritura delle arti e delle lettere che caratterizzò il
Rinascimento inglese fu segnato dall'esuberanza, dall'ottimismo, dalla stima di sé e dall'entusiasmo
verso la vita. Il prodotto letterario della così detta età elisabettiana (dall'ascesa al trono della Regina
del 1558 alla morte di Giacomo I nel 1625) fu eccellente quanto a poesia e prosa, ma il più grande
successo letterario del periodo fu il teatro elisabettiano che si sviluppo dalle Mistery plays e dalle
Moralities.