5-RICERCHE SULLE INTERAZIONI BIOELETTRO- MAGNETICHE NELLE SOLUZIONI ACQUOSE 19,22 Nonostante le conoscenze acquisite sull’acqua e il suo comportamento, ad oggi non e’ stato ancora realizzato un efficace supporto teorico sulla natura del legame ad idrogeno. Si è dunque tentato di energizzare l’acqua modificandone l'ordine delle strutture di rete per mezzo di campi magnetici variabili, questo al fine di approfondire la conoscenza delle sue proprietà, capire quali possano essere le influenze esterne che agiscono su di essa e indagare la relazione tra acqua e sistemi viventi. L’interazione dei campi elettromagnetici con le particelle elementari è il principale campo di indagine dell’elettrodinamica classica e quantistica. E’ stato rivelato che campi magnetici deboli (circa 20-40 mcT) risultanti dalla combinazione di correnti statiche (DC) e alternate (AC) causano nel tessuto nervoso l’incremento della concentrazione di ioni calcio liberi (Liboff e Blackman, 1985). Ancora più interessante è l’azione di campi magnetici deboli a bassa frequenza su soluzioni acquose di aminoacidi in quanto questi sono i maggiori elementi molecolari nella costruzione dei sistemi viventi 22. Una soluzione di aminoacidi è stata sottoposta all’azione di campi magnetici deboli paralleli (DC e AC) con l’intento di misurare i cambiamenti di conducibilità di queste soluzioni. Cercando di rivelare gli effetti dovuti a bassissimi valori di campo AC, con sorpresa sono stati scoperte variazioni a valori di campo AC molto bassi, nell’ordine di 2040 nT. Confrontati ai valori ottenuti in altri esperimenti, tra cui quelli effettuati sul sistema nervoso sopra riportati, questi valori sono stati nettamente inferiori. 1 Un possibile spiegazione proposta dei risultati ottenuti consiste nel ruolo svolto dagli aminoacidi poco solubili in acqua a temperatura ambiente. Questi creano una soluzione acquosa saturata dove i microcristalli formatisi possono sciogliersi sotto l’azione del campo alternato gettando fuori in soluzione gli ioni e generando un picco di corrente. Fig. 15 - Picco di corrente che attraversa la soluzione di aminoacidi Interrompendo il campo elettromagnetico gli ioni possono rientrare nei microcristalli, tornando il sistema allo stato iniziale. Questo sistema può essere formato e mantenuto nella soluzione per un certo periodo di tempo, creando cambiamenti di riproducibilità. 2 conducibilità con una certa Le spiegazioni più attuali di tali fenomeni riguardanti l’acqua possono essere fornite nell’ambito di uno schema concettuale costruito per spiegare le proprietà della materia condensata (Del Giudice, Preparata), con particolare riferimento all’acqua e alla teoria dei domini di coerenza (vedi cap. 9). 3 6- ACQUA ATTIVATA 12 Nell’ambito degli studi mirati ad energizzare l’acqua il termine “attivazione” ha progressivamente trovato il suo campo d’azione. L’attivazione dell’acqua si verifica quando un liquido viene trattato con un campo elettrico variabile od elettromagnetico o elettrostatico e magnetostatico; in questi ultimi due casi occorre che il liquido sia in movimento, perchè si abbiano effetti apprezzabili (sembra che anche ultrasuoni e radiazioni ultraviolette siano capaci di fornire effetti analoghi). Questo fenomeno è stato riscontrato su liquidi polari, acqua, nitrobenzene, piridina, toluolo, anilina; tetracloruro di carbonio e solfuro di carbonio invece non si attivano. Riportiamo di seguito le proprietà caratteristiche dell’acqua attivata: - L’ attivazione (A.) in genere permane da 1 a 4 giorni, ed è capace di comunicarsi attraverso le pareti di recipienti, anche metallici, ad altro liquido posto all’ esterno dei recipienti medesimi ed in contatto con questo; cioè’ l’ A. presenta proprietà analoghe a quelle del calore. - L’ A. si comunica ad altri campioni anche a distanza se l’ esposizione è molto lunga. L’ A. non è istantanea e raggiunge il massimo dopo qualche tempo. L’ A. permane con la distillazione del liquido o la sua cristallizzazione. - L’ A. è una proprietà estensiva, cioè la possibilità di attivare altri liquidi per conduzione od irraggiamento dipende dalla quantità del liquido precedentemente attivato. 4 - L’ entità della attivazione, che inizialmente sembra riproducibile, varia nel tempo. - Utilizzando un liquido attivato direttamente o indirettamente in confronto allo stesso liquido non attivato, si notano variazioni nei seguenti fenomeni : - Precipitazione a caldo del carbonato di calcio - Idrolisi del cloruro di bismuto - Precipitazione (coagulazione) del Trisolfuro di Arsenico Colloidale - Precipitazione (coagulazione) di colloidi d’Oro - Polimerizzazione del nitrile acrilico - Disincrostazione delle caldaie - Comportamento biologico di alghe (deperiscono in acqua attivata) - Tensione e potenziale di superficie dell’acqua - L’utilizzo di uno schermo di protezione quale una gabbia di Faraday determina importanti modificazioni sull’acqua attivata, queste le caratteristiche rilevate del fenomeno: - L’ acqua attivata A: fuori “ Schermo” (F.) si comporta diversamente dall’ A. sotto Schermo “D.” - I risultati dipendono dalla natura dello schermo, dalla latitudine e dal luogo e sembra dall’ altezza del medesimo. -Le variazioni dell’A. ( F. e D. ) in rapporto all’acqua normale ( F. e D.) mostrano andamento periodico nel tempo. 5 - Lo schermo ha azione sugli effetti elettromagnetici, ma non sembra sui corpuscolari ( raggi cosmici). Si ritiene queste proprietà chimico-fisiche dell’acqua siano il risultato delle elevate direzionalità del legame H e della sua capacità di creare strutture di aggregazione (Clusters) le cui dinamiche sono state studiate sulla base dei nuovi contributi teorici fondati sull'uso sistematico dell' elettrodinamica quantistica coerente (QED) (vedi cap. 9). 6