Linguistica Generale Docente: Paola Monachesi Contents First Last Prev Next J Contents 1 3 4 6 7 I sintagmi e la struttura a costituenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Una minigrammatica dell’ inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Un lessico dell’inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 5.1 Altri predicati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Selezione categoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Una grammatica basata sui constraints . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Contents First Last Prev Next J 1. I sintagmi e la struttura a costituenti Contents First Last Prev Next J 1. I sintagmi e la struttura a costituenti • Definisci in che tipo di sintagmi si possono raggruppare le seguenti parole e disegna l’albero corrispondente: (i) book, telephone; (ii) the boy, a girl; (iii) Mary, she, John; (iv) beautiful, ugly; (v) red book, ugly girl; (vi) to Mary, in the forest; (vii) distrustful of Mary, angry at John; (viii) wife of John, sister of Mary; Contents First Last Prev Next J (ix) drink, kill, love; (x) killed John, ate pizza; (xi) waited for John, lives in Rome; (xii) gave the book to John, sent the letter to Mary; (xiii) should eat apples; (xiv) Mary loves John, John eats apples; (xv) that John loves Mary. (xvi) think that Mary drinks wine; (xvii) told Mary that John eats apples; Contents First Last Prev Next J 2. Alberi sintattici Contents First Last Prev Next J 2. Alberi sintattici • Gli alberi sintattici sono formati da nodi etichettati con le sigle rilevanti. I nodi sono collegati tra loro per mezzo di linee diagonali o verticali. Ogni nodo rappresenta un costituente. Contents First Last Prev Next J 2. Alberi sintattici • Gli alberi sintattici sono formati da nodi etichettati con le sigle rilevanti. I nodi sono collegati tra loro per mezzo di linee diagonali o verticali. Ogni nodo rappresenta un costituente. • Ci sono nodi terminali e nodi non-terminali. Contents First Last Prev Next J 2. Alberi sintattici • Gli alberi sintattici sono formati da nodi etichettati con le sigle rilevanti. I nodi sono collegati tra loro per mezzo di linee diagonali o verticali. Ogni nodo rappresenta un costituente. • Ci sono nodi terminali e nodi non-terminali. • Ogni costituente domina i suoi componenti. Un nodo domina un altro nodo se e’ piu’ in alto nell’albero ed e’ collegato ad esso solo tramite rami discendenti. Contents First Last Prev Next J 2. Alberi sintattici • Gli alberi sintattici sono formati da nodi etichettati con le sigle rilevanti. I nodi sono collegati tra loro per mezzo di linee diagonali o verticali. Ogni nodo rappresenta un costituente. • Ci sono nodi terminali e nodi non-terminali. • Ogni costituente domina i suoi componenti. Un nodo domina un altro nodo se e’ piu’ in alto nell’albero ed e’ collegato ad esso solo tramite rami discendenti. • Due nodi si dicono fratelli quando sono dominati immediatamente da uno stesso nodo, se quindi non c’e’ nessun nodo intermedio tra loro e quest’ultimo. Contents First Last Prev Next J 2. Alberi sintattici • Gli alberi sintattici sono formati da nodi etichettati con le sigle rilevanti. I nodi sono collegati tra loro per mezzo di linee diagonali o verticali. Ogni nodo rappresenta un costituente. • Ci sono nodi terminali e nodi non-terminali. • Ogni costituente domina i suoi componenti. Un nodo domina un altro nodo se e’ piu’ in alto nell’albero ed e’ collegato ad esso solo tramite rami discendenti. • Due nodi si dicono fratelli quando sono dominati immediatamente da uno stesso nodo, se quindi non c’e’ nessun nodo intermedio tra loro e quest’ultimo. • Due nodi fratelli sono costituenti immediati del nodo da cui sono dominati. Contents First Last Prev Next J 2. Alberi sintattici • Gli alberi sintattici sono formati da nodi etichettati con le sigle rilevanti. I nodi sono collegati tra loro per mezzo di linee diagonali o verticali. Ogni nodo rappresenta un costituente. • Ci sono nodi terminali e nodi non-terminali. • Ogni costituente domina i suoi componenti. Un nodo domina un altro nodo se e’ piu’ in alto nell’albero ed e’ collegato ad esso solo tramite rami discendenti. • Due nodi si dicono fratelli quando sono dominati immediatamente da uno stesso nodo, se quindi non c’e’ nessun nodo intermedio tra loro e quest’ultimo. • Due nodi fratelli sono costituenti immediati del nodo da cui sono dominati. • I nodi di un albero sono ordinati secondo un ordine lineare: precedenza. Contents First Last Prev Next J 2. Alberi sintattici • Gli alberi sintattici sono formati da nodi etichettati con le sigle rilevanti. I nodi sono collegati tra loro per mezzo di linee diagonali o verticali. Ogni nodo rappresenta un costituente. • Ci sono nodi terminali e nodi non-terminali. • Ogni costituente domina i suoi componenti. Un nodo domina un altro nodo se e’ piu’ in alto nell’albero ed e’ collegato ad esso solo tramite rami discendenti. • Due nodi si dicono fratelli quando sono dominati immediatamente da uno stesso nodo, se quindi non c’e’ nessun nodo intermedio tra loro e quest’ultimo. • Due nodi fratelli sono costituenti immediati del nodo da cui sono dominati. • I nodi di un albero sono ordinati secondo un ordine lineare: precedenza. • Precedenza e dominanza sono delle proprieta’ fondamentali della struttura della frase che possono venire rappresentate con un albero. Contents First Last Prev Next J • Un nodo puo’ essere ramificante se da esso si dipartono dei rami. Contents First Last Prev Next J • Un nodo puo’ essere ramificante se da esso si dipartono dei rami. • Disegna l’albero corrispondente alle frasi seguenti: s1 Mary will send the new book to the editor. s2 The man belived that Mary was a secretary of the school. s3 The man told Mary that she should stay in this house. Contents First Last Prev Next J 3. Una minigrammatica dell’ inglese Contents First Last Prev Next J 3. Una minigrammatica dell’ inglese • Le regole di riscrittura definiscono la struttura di ogni tipo di sintagma: (1) a. PP → P DP b. AP → A (PP) c. NP → N (PP) d. DP → D NP ; Name ; Pronoun e. NP → A NP f. VP → V (DP) (PP; CP; VP) Contents First Last Prev Next J g. Sentence → DP VP h. CP → C Sentence Contents First Last Prev Next J 4. Un lessico dell’inglese Contents First Last Prev Next J 4. Un lessico dell’inglese • La grammatica puo’ analizzare delle frasi se ha a disposizione un lessico. Contents First Last Prev Next J 4. Un lessico dell’inglese • La grammatica puo’ analizzare delle frasi se ha a disposizione un lessico. • Ogni entrata lessicale deve includere una rappresentazione delle sue proprieta’ di selezione categoriale e semantica (struttura argomentale per le categorie predicative). Contents First Last Prev Next J 5. Selezione semantica Contents First Last Prev Next J 5. Selezione semantica • I verbi specificano gli argomenti che hanno e i ruoli che sono associati a questi argomenti: struttura argomentale. Contents First Last Prev Next J 5. Selezione semantica • I verbi specificano gli argomenti che hanno e i ruoli che sono associati a questi argomenti: struttura argomentale. (i) laughs e’ un predicato che seleziona un argomento: monovalente Contents First Last Prev Next J 5. Selezione semantica • I verbi specificano gli argomenti che hanno e i ruoli che sono associati a questi argomenti: struttura argomentale. (i) laughs e’ un predicato che seleziona un argomento: monovalente (ii) eats e’ un predicato che seleziona due argomenti: bivalente. I due argomenti hanno una diversa relazione con il verbo: uno e’ l’ agente e l’altro e’ il tema. Il DP che ha il ruole di agente e’ il soggetto del verbo mentre il DP che ha il ruolo di tema e’ il complemento del verbo. Contents First Last Prev Next J 5. Selezione semantica • I verbi specificano gli argomenti che hanno e i ruoli che sono associati a questi argomenti: struttura argomentale. (i) laughs e’ un predicato che seleziona un argomento: monovalente (ii) eats e’ un predicato che seleziona due argomenti: bivalente. I due argomenti hanno una diversa relazione con il verbo: uno e’ l’ agente e l’altro e’ il tema. Il DP che ha il ruole di agente e’ il soggetto del verbo mentre il DP che ha il ruolo di tema e’ il complemento del verbo. (iii) kill ?? Contents First Last Prev Next J 5. Selezione semantica • I verbi specificano gli argomenti che hanno e i ruoli che sono associati a questi argomenti: struttura argomentale. (i) laughs e’ un predicato che seleziona un argomento: monovalente (ii) eats e’ un predicato che seleziona due argomenti: bivalente. I due argomenti hanno una diversa relazione con il verbo: uno e’ l’ agente e l’altro e’ il tema. Il DP che ha il ruole di agente e’ il soggetto del verbo mentre il DP che ha il ruolo di tema e’ il complemento del verbo. (iii) kill ?? agente, paziente Contents First Last Prev Next J 5. Selezione semantica • I verbi specificano gli argomenti che hanno e i ruoli che sono associati a questi argomenti: struttura argomentale. (i) laughs e’ un predicato che seleziona un argomento: monovalente (ii) eats e’ un predicato che seleziona due argomenti: bivalente. I due argomenti hanno una diversa relazione con il verbo: uno e’ l’ agente e l’altro e’ il tema. Il DP che ha il ruole di agente e’ il soggetto del verbo mentre il DP che ha il ruolo di tema e’ il complemento del verbo. (iii) kill ?? agente, paziente (iv) hates ?? Contents First Last Prev Next J 5. Selezione semantica • I verbi specificano gli argomenti che hanno e i ruoli che sono associati a questi argomenti: struttura argomentale. (i) laughs e’ un predicato che seleziona un argomento: monovalente (ii) eats e’ un predicato che seleziona due argomenti: bivalente. I due argomenti hanno una diversa relazione con il verbo: uno e’ l’ agente e l’altro e’ il tema. Il DP che ha il ruole di agente e’ il soggetto del verbo mentre il DP che ha il ruolo di tema e’ il complemento del verbo. (iii) kill ?? agente, paziente (iv) hates ?? experiencer, tema Contents First Last Prev Next J 5. Selezione semantica • I verbi specificano gli argomenti che hanno e i ruoli che sono associati a questi argomenti: struttura argomentale. (i) laughs e’ un predicato che seleziona un argomento: monovalente (ii) eats e’ un predicato che seleziona due argomenti: bivalente. I due argomenti hanno una diversa relazione con il verbo: uno e’ l’ agente e l’altro e’ il tema. Il DP che ha il ruole di agente e’ il soggetto del verbo mentre il DP che ha il ruolo di tema e’ il complemento del verbo. (iii) kill ?? agente, paziente (iv) hates ?? experiencer, tema (v) walks ?? Contents First Last Prev Next J 5. Selezione semantica • I verbi specificano gli argomenti che hanno e i ruoli che sono associati a questi argomenti: struttura argomentale. (i) laughs e’ un predicato che seleziona un argomento: monovalente (ii) eats e’ un predicato che seleziona due argomenti: bivalente. I due argomenti hanno una diversa relazione con il verbo: uno e’ l’ agente e l’altro e’ il tema. Il DP che ha il ruole di agente e’ il soggetto del verbo mentre il DP che ha il ruolo di tema e’ il complemento del verbo. (iii) kill ?? agente, paziente (iv) hates ?? experiencer, tema (v) walks ?? agente Contents First Last Prev Next J 5. Selezione semantica • I verbi specificano gli argomenti che hanno e i ruoli che sono associati a questi argomenti: struttura argomentale. (i) laughs e’ un predicato che seleziona un argomento: monovalente (ii) eats e’ un predicato che seleziona due argomenti: bivalente. I due argomenti hanno una diversa relazione con il verbo: uno e’ l’ agente e l’altro e’ il tema. Il DP che ha il ruole di agente e’ il soggetto del verbo mentre il DP che ha il ruolo di tema e’ il complemento del verbo. (iii) kill ?? agente, paziente (iv) hates ?? experiencer, tema (v) walks ?? agente (vi) has ?? Contents First Last Prev Next J (vi) has ?? possessore, tema Contents First Last Prev Next J (vi) has ?? possessore, tema (vii) sents ?? Contents First Last Prev Next J (vi) has ?? possessore, tema (vii) sents ?? agente, paziente, goal Contents First Last Prev Next J (vi) has ?? possessore, tema (vii) sents ?? agente, paziente, goal • I verbi di solito sono classificati a seconda di quanti argomenti hanno nella loro struttura argomentale: intransitivi, transitivi, ditransitivi. Contents First Last Prev Next J (vi) has ?? possessore, tema (vii) sents ?? agente, paziente, goal • I verbi di solito sono classificati a seconda di quanti argomenti hanno nella loro struttura argomentale: intransitivi, transitivi, ditransitivi. • Classifica i seguenti verbi: – Romeo sang to Juliet. – Henry’s invasion of France terrified the Dauphin. – Petruccio resided in Italy. – The men gave Caesar a warning. Contents First Last Prev Next J 5.1. Altri predicati Contents First Last Prev Next J 5.1. Altri predicati • I verbi non sono le sole categorie ad avere una struttura argomentale: confronta aggettivi, preposizioni e nomi. Contents First Last Prev Next J 5.1. Altri predicati • I verbi non sono le sole categorie ad avere una struttura argomentale: confronta aggettivi, preposizioni e nomi. • Gli aggettivi di solito hanno un argomento (tema): the beautiful girl. Alcuni hanno due argomenti: (experiencer e tema): Mary was angry at Bill. Contents First Last Prev Next J 5.1. Altri predicati • I verbi non sono le sole categorie ad avere una struttura argomentale: confronta aggettivi, preposizioni e nomi. • Gli aggettivi di solito hanno un argomento (tema): the beautiful girl. Alcuni hanno due argomenti: (experiencer e tema): Mary was angry at Bill. • Le preposizioni possono funzionare come etichette che segnano il caso: Mary was angry at Bill. Il PP funziona da complemento dell’aggettivo. Contents First Last Prev Next J 5.1. Altri predicati • I verbi non sono le sole categorie ad avere una struttura argomentale: confronta aggettivi, preposizioni e nomi. • Gli aggettivi di solito hanno un argomento (tema): the beautiful girl. Alcuni hanno due argomenti: (experiencer e tema): Mary was angry at Bill. • Le preposizioni possono funzionare come etichette che segnano il caso: Mary was angry at Bill. Il PP funziona da complemento dell’aggettivo. • Le preposizioni possono anche funzionare come predicati che specificano una relazione spaziale o temporale tra due argomenti (tema e luogo): Rome is in Italy. Contents First Last Prev Next J 5.1. Altri predicati • I verbi non sono le sole categorie ad avere una struttura argomentale: confronta aggettivi, preposizioni e nomi. • Gli aggettivi di solito hanno un argomento (tema): the beautiful girl. Alcuni hanno due argomenti: (experiencer e tema): Mary was angry at Bill. • Le preposizioni possono funzionare come etichette che segnano il caso: Mary was angry at Bill. Il PP funziona da complemento dell’aggettivo. • Le preposizioni possono anche funzionare come predicati che specificano una relazione spaziale o temporale tra due argomenti (tema e luogo): Rome is in Italy. • I nomi possono riferirsi a eventi o situazioni, in questo caso hanno due argomenti: ‘hate’. Anche nomi come book possono funzionare da predicati si rifersicono a properieta’ attribuite al DP che li contiene. Contents First Last Prev Next J 6. Selezione categoriale Contents First Last Prev Next J 6. Selezione categoriale • I predicati possono imporre delle restrizioni sulla categoria lessicale dei loro argomenti: PPs, DPs.... Contents First Last Prev Next J 6. Selezione categoriale • I predicati possono imporre delle restrizioni sulla categoria lessicale dei loro argomenti: PPs, DPs.... • Verbi con significato simile possono selezionare argomenti di categorie differenti: arrive e reach. Contents First Last Prev Next J 6. Selezione categoriale • I predicati possono imporre delle restrizioni sulla categoria lessicale dei loro argomenti: PPs, DPs.... • Verbi con significato simile possono selezionare argomenti di categorie differenti: arrive e reach. • La categoria lessicale dell’argomento, in alcuni casi, non puo’ essere predetta e deve essere specificata nell’entrata lessicale del verbo. Contents First Last Prev Next J 7. Una grammatica basata sui constraints Contents First Last Prev Next J 7. Una grammatica basata sui constraints • Le regole di riscrittura non sono l’unico modo di spiegare la struttura dei costituenti. Contents First Last Prev Next J 7. Una grammatica basata sui constraints • Le regole di riscrittura non sono l’unico modo di spiegare la struttura dei costituenti. • Molti linguisti credono che le grammatiche dei linguaggi naturali non contengono regole ma constraints (condizioni generali). Contents First Last Prev Next J 7. Una grammatica basata sui constraints • Le regole di riscrittura non sono l’unico modo di spiegare la struttura dei costituenti. • Molti linguisti credono che le grammatiche dei linguaggi naturali non contengono regole ma constraints (condizioni generali). • E’ possibile formulare due condizioni generali che si applicano alle regole formulate per l’inglese: Contents First Last Prev Next J 7. Una grammatica basata sui constraints • Le regole di riscrittura non sono l’unico modo di spiegare la struttura dei costituenti. • Molti linguisti credono che le grammatiche dei linguaggi naturali non contengono regole ma constraints (condizioni generali). • E’ possibile formulare due condizioni generali che si applicano alle regole formulate per l’inglese: (i) Ogni sintagma XP deve contenere una posizione per una categoria lessicale di tipo X. Questa posizione si chiama la testa del sintagma. Contents First Last Prev Next J 7. Una grammatica basata sui constraints • Le regole di riscrittura non sono l’unico modo di spiegare la struttura dei costituenti. • Molti linguisti credono che le grammatiche dei linguaggi naturali non contengono regole ma constraints (condizioni generali). • E’ possibile formulare due condizioni generali che si applicano alle regole formulate per l’inglese: (i) Ogni sintagma XP deve contenere una posizione per una categoria lessicale di tipo X. Questa posizione si chiama la testa del sintagma. (ii) All’interno dell’ XP, la posizione di X e quella del componente piu’ a sinistra dell’XP, che precede i complementi selezionati dalla testa. Contents First Last Prev Next J 7. Una grammatica basata sui constraints • Le regole di riscrittura non sono l’unico modo di spiegare la struttura dei costituenti. • Molti linguisti credono che le grammatiche dei linguaggi naturali non contengono regole ma constraints (condizioni generali). • E’ possibile formulare due condizioni generali che si applicano alle regole formulate per l’inglese: (i) Ogni sintagma XP deve contenere una posizione per una categoria lessicale di tipo X. Questa posizione si chiama la testa del sintagma. (ii) All’interno dell’ XP, la posizione di X e quella del componente piu’ a sinistra dell’XP, che precede i complementi selezionati dalla testa. • La selezione categoriale e semantica delle parole permette una riduzione delle regole di riscrittura. Contents First Last Prev Next J 7. Una grammatica basata sui constraints • Le regole di riscrittura non sono l’unico modo di spiegare la struttura dei costituenti. • Molti linguisti credono che le grammatiche dei linguaggi naturali non contengono regole ma constraints (condizioni generali). • E’ possibile formulare due condizioni generali che si applicano alle regole formulate per l’inglese: (i) Ogni sintagma XP deve contenere una posizione per una categoria lessicale di tipo X. Questa posizione si chiama la testa del sintagma. (ii) All’interno dell’ XP, la posizione di X e quella del componente piu’ a sinistra dell’XP, che precede i complementi selezionati dalla testa. • La selezione categoriale e semantica delle parole permette una riduzione delle regole di riscrittura. • Problemi: Contents First Last Prev Next J 7. Una grammatica basata sui constraints • Le regole di riscrittura non sono l’unico modo di spiegare la struttura dei costituenti. • Molti linguisti credono che le grammatiche dei linguaggi naturali non contengono regole ma constraints (condizioni generali). • E’ possibile formulare due condizioni generali che si applicano alle regole formulate per l’inglese: (i) Ogni sintagma XP deve contenere una posizione per una categoria lessicale di tipo X. Questa posizione si chiama la testa del sintagma. (ii) All’interno dell’ XP, la posizione di X e quella del componente piu’ a sinistra dell’XP, che precede i complementi selezionati dalla testa. • La selezione categoriale e semantica delle parole permette una riduzione delle regole di riscrittura. Contents First Last Prev Next J • Problemi: (i) DP → Name; Pronoun S → DP VP Contents First Last Prev Next J • Problemi: (i) DP → Name; Pronoun S → DP VP • E’ possibile pensare all’esistenza di un D vuoto oppure considerare che ci sono lingue in cui pronomi e determinatori coincidono. Contents First Last Prev Next J • Problemi: (i) DP → Name; Pronoun S → DP VP • E’ possibile pensare all’esistenza di un D vuoto oppure considerare che ci sono lingue in cui pronomi e determinatori coincidono. • Le frasi possono essere considerate TP, cioe’ un’estensione di Tense. Contents First Last Prev Next J • Problemi: (i) DP → Name; Pronoun S → DP VP • E’ possibile pensare all’esistenza di un D vuoto oppure considerare che ci sono lingue in cui pronomi e determinatori coincidono. • Le frasi possono essere considerate TP, cioe’ un’estensione di Tense. • Ogni sintagma XP contiene una posizione per gli specificatori che precede la testa. Contents First Last Prev Next J