Sicilia - Osservatorio Nazionale del Turismo

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Regione Siciliana
ASSESSORATO TURISMO, COMUNICAZIONI E TRASPORTI
Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo.
Il turismo
in
Sicilia
I flussi dell’incoming
nazionali ed internazionali
2005-2006
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
Al collega e amico Pino Falcone
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
INDICE
PRESENTAZIONE
9
CAPITOLO I
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA IN SICILIA
11
1.1 Analisi storica
11
1.2 Analisi della stagionalità
16
1.3 Analisi dei flussi turistici per provenienza
20
1.3.1 Analisi dei flussi turistici italiani
21
1.3.2 Analisi dei flussi provenienti dall’Italia Settentrionale
1.3.2.1 Analisi dei flussi alberghieri provenienti dall’Italia Settentrionale
1.3.2.2 Analisi dei flussi extralberghieri provenienti dall’Italia Settentrionale
25
26
27
1.3.3 Analisi dei flussi provenienti dall’Italia Centrale
1.3.3.1 Analisi dei flussi alberghieri provenienti dall’Italia Centrale
1.3.3.2 Analisi dei flussi extralberghieri provenienti dall’Italia Centrale
28
29
30
1.3.4 Analisi dei flussi provenienti dall’Italia Meridionale
1.3.4.1 Analisi dei flussi alberghieri provenienti dall’Italia Meridionale
1.3.4.2 Analisi dei flussi extralberghieri provenienti dall’Italia Meridionale
31
32
33
1.3.5 Analisi dei flussi turistici interni
34
1.3.6 Analisi dei flussi turistici stranieri
35
1.3.7 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Europa
1.3.7.1 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Europa Centro-Occidentale
1.3.7.2 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Europa Centro-Orientale
1.3.7.3 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Europa Settentrionale
1.3.7.4 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Europa Meridionale
37
37
38
39
40
1.3.8 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Asia.
1.3.8.1 Analisi dei flussi turistici provenienti dal Medio Oriente
1.3.8.2 Analisi dei flussi turistici provenienti dal resto dell’Asia
41
41
42
1.3.9 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Africa
43
1.3.10 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’America
1.3.10.1 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’America del Nord
1.3.10.2 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’America del Centro-Meridionale
45
45
46
1.3.11 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Oceania
48
1.3.12 Analisi storica dei flussi turistici stranieri più rilevanti
1.3.12.1 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dalla Francia
1.3.12.2 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dalla Germania
1.3.12.3 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dal Regno Unito
1.3.12.4 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dagli Stati Uniti
1.3.12.5 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dalla Spagna
1.3.12.6 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dai Paesi Bassi
1.3.12.7 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dal Belgio
50
52
53
55
57
58
60
62
5
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
INDICE
1.3.12.8 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dalla Russia
1.3.12.9 Analisi storica dei flussi turistici provenienti da Svizzera e Liechtenstein
1.3.12.10 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dall’Austria
63
65
66
CAPITOLO II
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
69
2.1 Situazione generale
69
2.1.1 Flussi turistici complessivi
69
2.1.2 Flussi turistici complessivi italiani
71
2.1.3 Flussi turistici complessivi stranieri
73
2.1.4 Flussi turistici alberghieri
74
2.1.5 Flussi turistici alberghieri italiani
76
2.1.6 Flussi turistici alberghieri stranieri
77
2.1.7 Flussi turistici extralberghieri
79
2.1.8 Flussi turistici extralberghieri italiani
80
2.1.9 Flussi turistici extralberghieri stranieri
82
2.1 Le nove province siciliane
84
2.2.1 La provincia di Agrigento
84
2.2.2 La provincia di Caltanissetta
91
2.3 La provincia di Catania
97
2.2.4 La provincia di Enna
103
2.2.5 La provincia di Messina
109
2.2.6 La provincia di Palermo
115
2.2.7 La provincia di Ragusa
120
2.2.8 La provincia di Siracusa
125
2.2.8 La provincia di Trapani
131
CAPITOLO III
L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA IN SICILIA
137
3.1 La consistenza ricettiva
137
3.2 Il settore alberghiero
137
3.2.1 Esercizi a cinque stelle
141
6
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
INDICE
3.2.2 Esercizi a quattro stelle
142
3.2.3 Esercizi a tre stelle
144
3.2.4 Esercizi a due stelle
145
3.2.5 Esercizi a una stella
146
3.2.6 Residenze Turistico Alberghiere
148
3.2.6 Consistenza alberghiera nelle province siciliane
149
3.2.7 Tasso di occupazione lordo dei posti letto nelle strutture alberghiere
152
3.3 Il settore extralberghiero
157
3.3.1 Affittacamere
161
3.3.2 Aziende agrituristiche
162
3.3.3 Bed & Breakfast
163
3.3.4 Case per ferie
165
3.3.5 Case per vacanze
166
3.3.6 Ostelli per la gioventù
167
3.3.7 Rifugi alpini
169
3.3.8 Villaggi turistici
170
3.3.9 Parchi di campeggio
171
3.3.10 Consistenza extralberghiera nelle province siciliane
172
CAPITOLO IV
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2002-2006 PER LA PROMOZIONE
DELL’IMMAGINE TURISTICA DELLA REGIONE SICILIA
175
4.1 Disegno della ricerca
175
4.2 Tipologia dei campioni
175
4.3 Monitoraggio della campagna pubblicitaria
176
4.4 Il soggiorno in Sicilia
184
4.5 La struttura ricettiva
190
4.6 Il livello di soddisfazione del soggiorno in Sicilia
196
7
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
PRESENTAZIONE
Le difficoltà che da qualche tempo, ormai, accompagnano l’attività di acquisizione dei
dati relativi ai flussi turistici, a causa della soppressione delle Aziende Autonome per
l’Incremento Turistico e del conseguente trasferimento dei compiti istituzionali delle stesse
alle Amministrazioni Provinciali di riferimento, hanno reso più arduo del solito il compito del
collega Dott. Calogero Marino che, come consuetudine, cura con grande impegno la
realizzazione del rapporto.
La pubblicazione segue l’impostazione già collaudata degli anni precedenti, per cui nei
primi tre capitoli vengono analizzati la domanda turistico-ricettiva, l’andamento dei flussi
turistici nelle province e l’offerta turistico-ricettiva della Sicilia.
Il quarto capitolo, invece, anche quest’anno costituisce una novità, presentando i
risultati di un’indagine, condotta dalla Società TMT Pragma per conto di questo
Dipartimento nel quinquennio 2002-2006, al fine di analizzare il ricordo e la valutazione
degli interventi comunicazionali, le caratteristiche del turista e del suo soggiorno in Sicilia,
nonché la customer satisfaction sulla vacanza nell’Isola.
Un doveroso ringraziamento, infine, a tutti i colleghi dell’Osservatorio Turistico che
anche questa volta, ognuno per la parte di propria competenza, hanno assicurato la
necessaria collaborazione per la redazione del rapporto che, ci auguriamo, possa
costituire punto di riferimento per le analisi del comparto sia per gli operatori privati che
pubblici, oltre che prezioso documento per gli universitari in cerca di spunti e notizie per le
loro tesi di laurea.
Ing. Manlio Scirè
Dirigente Responsabile Area 3 Tur
Osservatorio Turistico
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
Capitolo I
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA IN SICILIA
1.1 ANALISI STORICA
La Sicilia nel decennio 1997-2006 ha registrato un continuo incremento degli arrivi
turistici, anche le presenze sono cresciute in questo periodo, tranne che nel biennio 20022003 in cui hanno evidenziato una lieve flessione (graf. 1.1).
Interessante l’aumento superiore al 6% nel 2006 di entrambi i flussi (tav. 1.1), anche se
il dato più significativo rimane quello delle presenze, in quanto gli arrivi possono
presentare delle duplicazioni se i turisti si spostano da una struttura all’altra nell’ambito
della stessa regione.
Tav. 1.1: Flussi turistici e la permanenza media in Sicilia dal 1997 al 2006
L’andamento della permanenza media, comunque, non ha beneficiato dell’incremento
dei flussi, essendo stati questi di eguale intensità. Nell’ultimo anno, infatti, tale valore è
rimasto pressoché invariato (graf. 1.2).
In ogni caso, storicamente il dato della permanenza media si è sempre attestato su
grandezze di poco superiori ai tre giorni.
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 1.1: Andamento dei flussi turistici in Sicilia dal 1997 al 2006
16.000.000
14.000.000
12.000.000
10.000.000
arrivi
presenze
8.000.000
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Graf. 1.2: Andamento della permanenza media dal 1997 al 2006
3,45
3,40
3,35
3,30
3,25
3,20
3,15
3,10
3,05
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
12
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Analizziamo adesso le componenti relative alla provenienza dei turisti (italiani e
stranieri) e alla tipologia degli esercizi ricettivi (alberghieri ed extralberghieri) ed
analizzarne, quindi, l’andamento storico.
Per quel che concerne la provenienza, si denota un andamento similare per italiani e
stranieri per buona parte del periodo considerato, per poi differenziarsi a partire dal 2001
(tav. 1.2).
Tav. 1.2: Flussi turistici per provenienza dal 1997 al 2006
Infatti, mentre dal 1997 al 2000 si osserva un continuo incremento delle presenze sia di
italiani che di stranieri, il biennio 2001-2002 mostra una flessione dei pernottamenti dei
turisti italiani, che riprendono ad espandersi a partire dal 2003. Gli stranieri, invece,
manifestano un affievolimento delle presenze nel territorio isolano dal 2002 al 2004,
mentre nell’ultimo biennio preso in esame ricominciano ad incrementare i loro
pernottamenti (graf. 1.3).
13
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 1.3: Andamento delle presenze turistiche per provenienza da 1997 al 2006
16.000.000
14.000.000
12.000.000
10.000.000
Italiane
Straniere
Totali
8.000.000
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Andando a considerare la suddivisione degli esercizi ricettivi in alberghieri ed
extralberghieri, è alquanto evidente che i primi continuano ad intercettare la quota
maggiore dei turisti in arrivo (tav. 1.3).
Tav. 1.3: Flussi turistici per categoria dal 1997 al 2006
14
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
I visitatori, nel corso di tutto il decennio esaminato, hanno preferito alloggiare negli
alberghi piuttosto che nelle strutture complementari, le quali hanno presentato, però, un
andamento stabilmente crescente per quasi tutto il decennio, con l’eccezione delle lievi
flessioni degli anni 2001 e 2006. Gli esercizi alberghieri, invece, hanno mostrato un trend
in continua ascesa ad eccezione del biennio 2002-2003 (graf. 1.4).
Graf. 1.4: Andamento delle presenze turistiche per categoria dal 1997 al 2006
16.000.000
14.000.000
12.000.000
10.000.000
8.000.000
Alberghiere
Extralberghiere
Totali
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
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Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.2 ANALISI DELLA STAGIONALITÀ
In Sicilia il movimento turistico risente storicamente delle condizioni meteorologiche
particolarmente favorevoli per circa dieci mesi l’anno, che ha per conseguenza un turismo
di tipo prettamente balneare, legato all’attrattività dei litorali e delle isole minori siciliane
(tav. 1.4).
Tav. 1.4: Arrivi, presenze e permanenze medie mensili dal 1997 al 2006
Infatti per ciascun anno del decennio preso in esame, le presenze dei turisti
presentano un picco nel mese di agosto ed uno di minore intensità nel periodo primaverile
(graf. 1.5).
Anche la permanenza media dei turisti nelle strutture ricettive isolane risente del fattore
climatico; infatti nel periodo estivo questa aumenta di un oltre un giorno rispetto alla media
annuale, attestandosi, nel mese di agosto, intorno ad un valore di quattro giorni e mezzo,
per poi mantenere, nei periodi di bassa stagione, grandezze di poco superiori ai due giorni
(graf. 1.6).
16
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 1.5: Andamento mensile delle presenze dal 1997 al 2006
3.500.000
3.000.000
2.500.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
0
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Graf. 1.6: Andamento mensile della permanenza media dal 1997 al 2006
6,00
5,00
4,00
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
3,00
2,00
1,00
0,00
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre Dicembre
17
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Consideriamo adesso la distinzione, dei flussi mensili e della relativa permanenza
media, fra italiani e stranieri nel 2006 (tav. 1.5).
Tav. 1.5: Arrivi, presenze e permanenza media di italiani e stranieri nel 2006
Il flusso principale di visitatori in Sicilia è rappresentato dai turisti italiani, infatti gli arrivi
di questi ultimi superano nel corso dell’intero anno quelli dei turisti stranieri. In genere
questo vale anche per i pernottamenti, tranne che nei mesi di maggio e di ottobre, mesi in
cui le presenze degli italiani sono inferiori rispetto a quelle dei visitatori esteri, i quali
evidentemente preferiscono periodi dell’anno meno caldi (graf. 1.7).
Riguardo le permanenze medie, quelle degli ospiti stranieri superano, per quasi tutto
l’intero anno, quelle dei turisti connazionali, tranne che nei mesi di agosto e settembre
(graf. 1.8).
Questo non fa altro che avvalorare quanto detto prima rispetto al fatto che gli stranieri
non prediligono i mesi centrali dell’estate siciliana, periodi in cui le temperature raggiunte
talvolta superano i 40 gradi.
18
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 1.7: Andamento delle presenze di italiani e stranieri in Sicilia nel 2006
2.500.000
2.000.000
1.500.000
Italiani
Stranieri
1.000.000
500.000
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0
Graf. 1.8: Andamento delle permanenze medie di italiani e stranieri in Sicilia nel 2006
5,00
4,50
4,00
3,50
3,00
Italiani
Stranieri
2,50
2,00
1,50
1,00
0,50
0,00
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre Dicembre
19
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.3 ANALISI DEI FLUSSI TURISTICI PER PROVENIENZA
Nel 2006 i flussi turistici in Sicilia hanno fatto registrare un notevole incremento rispetto
all’anno precedente, sia negli arrivi (+6,31%), che nelle presenze (+6,15%) (tav. 1.6).
Il turismo nazionale ha rappresentato la quota maggiore del movimento turistico
siciliano, superando il 60% sia negli arrivi che nelle presenze (tav. 1.7).
Tav. 1.6: Provenienza dei flussi turistici in Sicilia (2005-2006)
Tav. 1.7: Incidenza percentuale di italiani e stranieri sul totale dei flussi turistici nel 2006
Gli incrementi percentuali maggiori sono stati quelli dei turisti esteri, che sono stati
superiori all’11%, sia per gli arrivi che per le presenze; i visitatori italiani sono anch’essi
cresciuti, ma ad un tasso minore, vicino al 3% per entrambi i flussi (tav. 1.6).
20
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.3.1 Analisi dei flussi turistici italiani
Abbiamo visto che flussi turistici italiani nel 2006 hanno presentato una discreta
crescita, sia negli arrivi che nelle presenze, ma le variazioni percentuali si sono
differenziate a seconda della provenienza dei visitatori dalle varie regioni d’Italia (tav. 1.8).
Il tasso di incremento maggiore è stato quello degli ospiti valdostani (+35,56%), seguiti
dai molisani (+13,6%), liguri (+12,32%) e piemontesi (+9,84%); rimangono i più presenti
nell’isola i turisti lombardi, che con 1.221.820 presenze, incrementano del 6% circa i loro
pernottamenti in Sicilia.
Solamente i sardi (-6,38%) e i pugliesi (-5,32%) fanno rilevare un decremento delle loro
presenze nel territorio isolano.
21
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Tav. 1.8: Flussi turistici provenienti dalle regioni italiane (2005-2006)
È sempre preponderante, comunque, il turismo interno, con 3.460.080 di siciliani che
trascorrono le loro vacanze all’interno del territorio regionale.
I turisti isolani rappresentano, infatti, il 39% dell’intero flusso in entrata di visitatori (tav.
1.9), seguono i turisti lombardi con il 13,77%, i laziali con l’8,64% ed i campani con
l’8,17%; per ultimi i turisti provenienti dalla Valle d’Aosta con lo 0,2% del totale degli arrivi
nazionali (graf. 1.8).
Se vogliamo depurare questo dato dalla numerosità delle popolazioni residenti nelle
varie regioni, prendiamo in considerazione il numero degli arrivi ogni 100 abitanti e
notiamo che la situazione cambia inequivocabilmente (graf. 1.9).
In questo caso, i visitatori che presentano il maggiore tasso di presenze per 100
abitanti sono i liguri (17,75), seguono poi i calabresi (16,03), i laziali (14,45) e i valdostani
(14,02); ultimi i sardi con solamente 1,5 pernottamenti ogni 100 abitanti.
22
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Tav. 1.9: Arrivi ogni 100 abitanti provenienti dalle regioni italiane nel 2006
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Graf. 1.8: Incidenza degli arrivi dal resto d’Italia sul totale dei turisti italiani (2006)
23
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 1.9: Arrivi ogni 100 abitanti provenienti dal resto d’Italia nel 2006
18,00
17,75
16,03
16,00
14,45
14,02
14,00
12,89
12,51
12,00
9,43
10,00
8,41
8,28
8,25
8,10
7,97
7,71
8,00
7,22
6,98
6,53 6,51
6,00
6,00
4,00
1,50
2,00
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Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.3.2 Analisi dei flussi provenienti dall’Italia Settentrionale
Nel 2006 i visitatori dell’Italia settentrionale hanno fatto registrare un incremento degli
arrivi del 3,83% e delle presenze del 6,78% (tav. 1.10).
Questo ha determinato anche un leggero aumento della permanenza media, che si
avvicina sempre più alla soglia dei quattro giorni.
Tav. 1.10: Flussi turistici provenienti dall’Italia Settentrionale (2005-2006)
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Gli arrivi crescono un po’ per tutte le regioni di provenienza, ma in particolare è
evidente ancora una volta l’impennata dei turisti valdostani con un +26,44% di arrivi.
Solamente gli ospiti del Trentino Alto Adige e del Veneto presentano una lieve
flessione degli arrivi.
Di contro, tutte le regioni del nord fanno rilevare un segno positivo nelle presenze,
principalmente la Val D’Aosta (+35,56%), la Liguria (+12,32%) e il Piemonte (+9,84%).
Le permanenze medie di tutti i turisti settentrionali si mantiene intorno a misure un po’
più alte rispetto all’anno precedente; solamente valdostani e lombardi comunque superano
le quattro giornate di permanenza.
1.3.2.1 Analisi dei flussi alberghieri provenienti dall’Italia Settentrionale
Consideriamo ora i soli flussi turistici alberghieri degli ospiti provenienti dal nord
dell’Italia nel 2006 (tav. 1.11).
Tav. 1.11: Flussi turistici alberghieri provenienti dall’Italia Settentrionale (2005-2006)
Anche in questo caso si osservano variazioni in positivo sia di arrivi che di presenze,
tranne che per gli arrivi dei visitatori veneti che diminuiscono dell’1,79%, che comunque
pernottano in misura maggiore rispetto al 2005.
Per il resto sempre i valdostani sono in primo piano (+28,69% arrivi, +40,35%
presenze) e liguri (+11,08% arrivi, +16,74% presenze).
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Buono anche l’incremento di notti trascorse negli alberghi siciliani da parte di
piemontesi (+14,56%) e friulani (9,18%).
Nelle strutture alberghiere i pernottamenti medi sono leggermente aumentati per tutte
le provenienze; da notare che, nel 2006, i lombardi hanno superato i quattro giorni.
1.3.2.2 Analisi dei flussi extralberghieri provenienti dall’Italia Settentrionale
Andiamo ad analizzare adesso il volume dei flussi extralberghieri nelle strutture
complementari isolane nel 2006 (tav. 1.12).
In questo caso si nota un generale decremento di entrambi i flussi, ma, mentre per gli
arrivi si può parlare di sostanziale stazionarietà (-0,09%), per le presenze si deve
segnalare una flessione alquanto evidente (-4,68%).
Tav. 1.12: Flussi turistici extralberghieri provenienti dall’Italia Settentrionale (2005-2006)
Solamente gli ospiti valdostani, veneti e friulani fanno rilevare un segno positivo nei
pernottamenti, ma i valori assoluti preponderanti dei visitatori provenienti dalle restanti
regioni, provocano quel segno negativo complessivo vicino al 5%.
Rilevanti gli 8.762 pernottamenti in meno dei lombardi e i -5.302 dei piemontesi, che
non possono essere colmati dalle 4.421 presenze in più dei turisti di cui si è detto in
precedenza.
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.3.3 Analisi dei flussi provenienti dall’Italia Centrale
Nel 2006 i visitatori provenienti dal Cento Italia sono aumentati del 2,23% rispetto
all’anno precedente, con un incremento dei pernottamenti di quasi il 4%, mentre la loro
permanenza media è rimasta quasi inalterata (tav. 1.13).
Tav. 1.13: Flussi turistici provenienti dall’Italia Centrale (2005-2006)
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Gli ospiti dell’Italia centrale più numerosi sono i laziali, i quali, pur ridimensionando di
poco gli arrivi rispetto al 2005, incrementano il loro soggiorno sul territorio siciliano del
3,25%.
Seguono i toscani con 293.371 presenze nel 2006, aumentate del 4,51% rispetto
all’anno antecedente.
Per le restanti regioni si rileva una crescita generalizzata sia di arrivi che di presenze,
con un notevole balzo in avanti dei pernottamenti dei molisani (+13,6%).
Sul fronte delle permanenze medie è da segnalare che i turisti laziali hanno rotto il
muro dei tre pernottamenti, ma in generale non è da segnalare alcuna variazione degna di
nota tra il 2005 e il 2006.
1.3.3.1 Analisi dei flussi alberghieri provenienti dall’Italia Centrale
I flussi alberghieri relativi ai turisti del Centro Italia nel 2006 seguono il modello più o
meno di quelli totali, con incrementi generalizzati per tutte le regioni di provenienza, ma
con un accrescimento di circa mezzo punto percentuale nel complesso dei pernottamenti
negli alberghi rispetto alla media generale (tav. 1.14).
La permanenza media presso le strutture ricettive alberghiere non fa rilevare variazioni
rilevanti, con valori che in media sfiorano le tre giornate.
Tav. 1.14: Flussi turistici alberghieri provenienti dall’Italia Centrale (2005-2006)
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1.3.3.2 Analisi dei flussi extralberghieri provenienti dall’Italia Centrale
Complessivamente il movimento turistico extralberghiero, riguardante i visitatori del
centro Italia, presenta una leggera ripresa nel 2006 rispetto all’anno anteriore, con un
espansione degli arrivi di quasi il 2% e di presenze dell’1% circa (tav. 1.15).
In valore assoluto sono laziali e umbri che hanno incrementato maggiormente il
numero di notti trascorse negli esercizi complementari siciliani, mentre il tasso di
accrescimento maggiore lo hanno fatto riscontrare i molisani con il 20,8%.
Tav. 1.15: Flussi turistici extralberghieri provenienti dall’Italia Centrale (2005-2006)
La permanenza media negli esercizi extralberghieri è superiore rispetto a quella degli
alberghi di un giorno e mezzo circa. Rispetto all’anno precedente, nel 2006 in media è
rimasta quasi inalterata attestandosi sui 4,42 giorni.
In genere tutti i turisti provenienti dalle regioni centrali hanno superato i quattro giorni di
permanenza media, a partire dai toscani con quattro pernottamenti netti, per finire ai
molisani che sfiorano i sei giorni, incrementando questa misura di oltre un giorno nel 2006
rispetto al 2005.
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1.3.4 Analisi dei flussi provenienti dall’Italia Meridionale
L’anno 2006 è stato caratterizzato da un incremento degli arrivi di turisti provenienti
dall’Italia Meridionale (+1,83%) e da una lieve riduzione dei pernottamenti dello 0,86%
(tav. 1.16).
Tav. 1.16: Flussi turistici provenienti dall’Italia Meridionale (2005-2006)
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
L’incremento di oltre settemila pernottamenti da parte degli ospiti campani e di quasi
duemila dei calabresi nel 2006, viene più che bilanciato dalla perdita di presenze da parte
dei turisti pugliesi che, con una riduzione percentuale superiore al 5%, fanno registrare
18.218 notti trascorse nell’isola in meno; da evidenziare anche la dispersione di oltre
quattromila pernottamenti da parte dei visitatori sardi.
Per quanto riguarda gli arrivi, a parte i sardi, gli ospiti provenienti dalle restanti province
meridionali fanno rilevare un aumento.
La permanenza media non fa registrare variazioni di rilievo fra un anno e l’altro.
1.3.4.1 Analisi dei flussi alberghieri provenienti dall’Italia Meridionale
I flussi turistici alberghieri dei visitatori del sud Italia presentano nel 2006 entrambi un
segno positivo; gli arrivi sono incrementati di quasi il 2%, mentre le presenze di poco più di
mezzo punto percentuale (tav. 1.17).
I turisti meridionali che hanno preferito gli alberghi isolani sono aumentati un po’ da
tutte le province di provenienza, tranne che per la Sardegna.
I pernottamenti presso queste strutture, invece, oltre che per gli ospiti sardi hanno fatto
rilevare una flessione anche per i pugliesi con oltre ottomila presenze in meno rispetto al
2005.
Tav. 1.17: Flussi turistici alberghieri provenienti dall’Italia Meridionale (2005-2006)
Le permanenze medie, sia per quanto riguarda l’intera Italia del sud, che per le singole
regioni, non hanno mostrato rilevanti modifiche dal 2005 al 2006.
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.3.4.2 Analisi dei flussi extralberghieri provenienti dall’Italia Meridionale
Nel 2006 nelle strutture complementari, mentre gli arrivi si accrescono di quasi il 2%, le
presenze subiscono un ribasso con oltre ventimila pernottamenti in meno, in percentuale il
7% circa in meno rispetto al 2005 (tav. 1.18).
Per questo motivo, relativamente ai turisti provenienti dal meridione d’Italia, la
permanenza media in totale presenta una diminuzione superiore alla mezza giornata.
Tav. 1.18: Flussi turistici extralberghieri provenienti dall’Italia Meridionale (2005-2006)
Nel dettaglio, il crollo dei pernottamenti negli esercizi extralberghieri riguarda i turisti di
quasi tutte le regioni del sud, ad eccezione di quelli della Sardegna, i quali hanno fatto
rilevare un incremento percentuale di quasi il 90% rispetto all’anno precedente.
Per il resto, i visitatori provenienti dalle altre province mostrano un netto calo di notti
trascorse in questi complessi, soprattutto quelli provenienti dalla Puglia con oltre il 20% di
presenze in meno e i calabresi che, in valore assoluto, seguono i pugliesi con oltre
novemila pernottamenti in meno.
In relazione alle permanenze medie si evidenzia una caduta generalizzata, ad
eccezione degli ospiti sardi, che superano i quattro giorni.
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1.3.5 Analisi dei flussi turistici interni
I flussi turistici interni, cioè quelli costituiti da turisti locali che si spostano all’interno del
territorio regionale, rappresentano la porzione più rilevante dell’intero movimento turistico
siciliano.
Il movimento domestico di turisti ha manifestato un incremento di arrivi del 3,69% e di
presenze dell’1,2% (tav. 1.19).
Questa differenza potrebbe essere sinonimo di un certo numero di siciliani che si
spostano frequentemente all’interno del territorio isolano, generando così parecchie
duplicazioni di registrazioni negli esercizi ricettivi, soprattutto alberghieri.
I pernottamenti, in percentuale, hanno visto un incremento soprattutto nei complessi
extralberghieri (+2,16%).
Tav. 1.19: Flussi turistici interni (2005-2006)
La permanenza media si è leggermente contratta in entrambe le tipologie di esercizi
ricettivi, ma rimane comunque superiore di oltre un giorno in quelli complementari.
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1.3.6 Analisi dei flussi turistici stranieri
Il 2006 è stato un ottimo anno per i flussi turistici provenienti dall’estero, infatti rispetto
all’anno precedente i tassi di accrescimento sia di arrivi che di presenze hanno sfiorato il
12% (tav. 1.20).
I finlandesi sono stati quelli che, in percentuale, hanno realizzato un exploit notevole
rispetto all’anno precedente (+147,43% arrivi, +133,39% presenze), da segnalare anche
l’intensificazione nell’isola delle presenze di turisti provenienti da alcuni paesi dell’ex
Unione Sovietica, come Ucraina, Lituania e Russia, che raddoppiano i pernottamenti.
Un altro paese ex U.R.S.S., di contro, presenta il maggiore tasso di decremento in
merito agli arrivi (-77,04%), seguiti da islandesi e ciprioti entrambi con oltre il 60% di
riduzione.
In merito ai paesi che, nel 2006, hanno subito la maggiore flessione percentuale di
pernottamenti, si può dire che questi seguono di pari passo l’andamento degli arrivi; sono
infatti i turisti provenienti dai paesi citati in precedenza quelli che hanno ridotto la loro
presenza sull’isola in maniera più consistente.
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Tav. 1.20: Flussi turistici provenienti dall’estero (2005-2006)
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1.3.7 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Europa
Analizziamo adesso il continente europeo suddividendolo in quattro macro aree:
Europa Centro-Occidentale, Europa Centro-Orientale, Europa Settentrionale ed Europa
Meridionale.
Complessivamente, nel 2006 i turisti europei hanno fatto rilevare un incremento di arrivi
dell’11,05% e di presenze del 12,51%.
1.3.7.1 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Europa Centro-Occidentale
Nel 2006 i visitatori nordeuropei che hanno realizzato il più alto tasso di incremento di
arrivi sono stati i belgi con oltre il 20%; tuttavia la crescita delle presenze è stata inferiore
(+15,38%), causando una leggera flessione della loro permanenza media, che rimane
comunque superiore ai quattro giorni (tav. 1.21).
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L’opposto succede con i turisti svizzeri, che evidenziano un incremento delle presenze
(39,21%) di gran lunga superiore rispetto agli arrivi (+6,27%), determinando così un
aumento della permanenza media di quasi un giorno.
Tav. 1.21: Flussi turistici provenienti dall’Europa Centro-Occidentale (2005-2006)
Degni di nota i tassi di crescita dei pernottamenti di austriaci (+20,9%) e tedeschi
(+14,5%).
L’unico paese nordeuropeo che fa osservare un calo evidente, sia di arrivi che di
presenze, è il Lussemburgo, mentre relativamente all’Irlanda si può affermare che si sia
registrato un decremento minimo, inferiore al mezzo punto percentuale.
Gli irlandesi, tra l’altro, sono i turisti che mediamente soggiornano in misura maggiore
in Sicilia, con i quasi cinque giorni di permanenza.
1.3.7.2 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Europa Centro-Orientale
Nel 2006 i flussi turistici provenienti dall’Europa Centro-Orientale hanno evidenziato un
notevole incremento rispetto all’anno precedente.
Gli arrivi delineano incrementi per tutti i paesi dell’est. In questo contesto si
evidenziano i turisti russi che raddoppiano quasi i loro ingressi nelle strutture ricettive
siciliane (tav. 1.22).
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Anche le presenze mostrano un generale aumento, soprattutto per russi (+112,54%) e
ucraini (+105,27%), con le eccezioni di ungheresi (-1,84%) e bulgari (-5,43%), che
riducono un po' i loro pernottamenti.
Le permanenze medie vanno dai 3,17 giorni dei visitatori cechi, ai 6,6 giorni dei russi,
che incrementano il loro periodo di soggiorno rispetto al 2005.
Tav. 1.22: Flussi turistici provenienti dall’Europa Centro-Orientale (2005-2006)
1.3.7.3 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Europa Settentrionale
Nel 2006 i turisti provenienti dal nord dell’Europa hanno presentato un comportamento
differenziato a seconda del paese di provenienza.
Sono aumentati soprattutto i finlandesi, facendo rilevare un +147,43% di arrivi e
+133,39% di pernottamenti, e i lituani con +56,03% di arrivi e +111,87% di presenze.
Tav. 1.23: Flussi turistici provenienti dall’Europa Settentrionale (2005-2006)
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Si sono ridimensionati, invece, gli ospiti estoni (-77,04% arrivi, -64,79% presenze),
islandesi (-62,14% arrivi, -64,26% presenze) e danesi (-17,92% arrivi, -12,57% presenze).
Gli svedesi, in maniera difforme, evidenziano un incremento degli arrivi del 10,16% ed
una riduzione delle presenze del 2,15%, segno questo o che essi hanno soggiornato per
un periodo più breve nelle strutture ricettive siciliane, e/o che hanno fatto maggiori
spostamenti all’interno dell’isola.
In riferimento alla permanenza media, notevole è il balzo avanti fatto dai visitatori
provenienti dall’Estonia, i quali nel 2006 hanno risieduto in Sicilia per un giorno e mezzo in
più rispetto all’anno precedente.
1.3.7.4 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Europa Meridionale
I turisti provenienti dal sud dell’Europa nel 2006 hanno fatto rilevare un buon trend di
crescita rispetto al 2005.
Infatti, i visitatori di quasi tutti i paesi sudeuropei sono cresciuti, sia quel che concerne
gli arrivi, che per quanto riguarda per le presenze, con le sole eccezioni di ciprioti e croati.
Da segnalare, in particolare, l’espansione di ospiti turchi e maltesi, che incrementano i
loro pernottamenti rispettivamente del 74,64% e 68,63%. (tav. 1.24).
Tav. 1.24: Flussi turistici provenienti dall’Europa Meridionale (2005-2006)
Le permanenze medie dei sudeuropei sono alquanto basse, in genere inferiori ai tre
giorni. Gli unici a superare questa soglia sono i portoghesi, mentre i croati, che nel 2005
superavano questo valore, scendono a 2,3 giorni nel 2006.
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1.3.8 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Asia.
Analizziamo adesso i flussi provenienti dall’Asia, prendendo in considerazione prima
l’area medio-orientale e, in seguito, il resto del continente.
1.3.8.1 Analisi dei flussi turistici provenienti dal Medio Oriente
La fetta più rilevante di turisti provenienti dal Medio Oriente è raffigurata dagli israeliani,
che rappresentano l’80% circa dei flussi provenienti da quest’area (tav. 1.25).
Nel 2006 i visitatori provenienti da Israele hanno mostrato un incremento del 26,19% di
arrivi a fronte di una riduzione del 5,2% delle presenze.
Ciò ha causato una riduzione della permanenza media, che, nel 2006, è stata di due
giorni circa.
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Tav. 1.25: Flussi turistici provenienti dal Medio Oriente (2005-2006)
La parte rimanente degli ospiti mediorientali, invece, hanno fatto rilevare un buon
incremento sia di arrivi che di presenze, ed una permanenza media che si aggira intorno ai
tre giorni e mezzo nel 2006.
1.3.8.2 Analisi dei flussi turistici provenienti dal resto dell’Asia
I visitatori provenienti dai rimanenti paesi asiatici, nel complesso, hanno fatto rilevare
un incremento discreto negli arrivi, ma irrilevante per quanto riguarda le presenze (tav.
1.26).
Sono i cinesi (+51,66%) e i coreani (+45,77%) che, nel 2006, hanno evidenziato il
maggiore tasso di incremento negli ingressi nelle strutture ricettive isolane, anche se, in
valore assoluto, sono sempre i giapponesi ad essere più numerosi.
Sul fronte dei pernottamenti però, questi ottimi risultati di cinesi e coreani appaiono
alquanto mitigati, si può presupporre che la motivazione è che si tratti di viaggi di affari.
Di assoluta rilevanza è la flessione delle presenze di ospiti indiani, i quali, pur
mostrando un buon incremento negli arrivi, fanno rilevare un calo di presenze di quasi il
24%.
Tav. 1.26: Flussi turistici provenienti dal resto dell’Asia (2005-2006)
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Questo ha causato il crollo della permanenza media dei visitatori provenienti dall’India,
la quale si è ridotta di due giorni circa.
Basse le permanenze dei turisti arrivati dai rimanenti paesi asiatici.
1.3.9 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Africa
Anche nel 2006, la parte più consistente dei flussi provenienti dal continente africano,
sono relativi alla fascia dell’Africa Mediterranea (tav. 1.27).
Gli ospiti provenienti da questo territorio sono 5.472, con un incremento del 31,38%
rispetto al 2005. Questi, però, hanno incrementato le loro presenze “solo” del 27,8%.
Ragguardevole il tasso di aumento dei turisti provenienti dal Sud Africa, i quali hanno
palesato un’espansione dei loro pernottamenti di oltre il 65%.
Da sottolineare il decremento di presenze degli ospiti egiziani (-11,74%), che
comunque hanno registrato un buon aumento di arrivi (+21,59%)
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Tav. 1.27: Flussi turistici provenienti dall’Africa (2005-2006)
Le permanenze medie rilevano una flessione relativa al nord del continente e un
accrescimento relativamente al resto del territorio.
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1.3.10 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’America
Condurremo la nostra analisi sui flussi provenienti dal continente americano,
considerando, prima, gli stati dell’America del Nord e, dopo, quelli dell’America CentroMeridionale.
1.3.10.1 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’America del Nord
Nel 2006 i visitatori nordamericani hanno, complessivamente, palesato una discreta
crescita rispetto all’anno antecedente (tav. 1.28).
Tav. 1.28: Flussi turistici provenienti dall’America del Nord (2005-2006)
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Rilevante l’exploit degli ospiti messicani che hanno quasi raddoppiato i loro flussi
(+94,3% arrivi, +86,64% presenze).
Anche gli statunitensi sono aumentati, al contrario dei canadesi che hanno ridotto sia
arrivi, che presenze, del 3% circa.
Le permanenze medie si mantengono basse, arrivando appena a due giorni e mezzo
nel caso dei visitatori arrivati dagli Stati Uniti.
1.3.10.2 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’America del Centro-Meridionale
Nel 2006 in Sicilia si è rilevato un buon tasso di crescita di visitatori latinoamericani
(tav. 1.29).
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I brasiliani sono stati coloro che hanno evidenziato il più alto incremento di presenze,
sia assoluto con oltre seimila pernottamenti in più, che percentuale con oltre il 40% di
variazione positiva rispetto all’anno precedente.
Tav. 1.29: Flussi turistici provenienti dall’America Centro-Meridionale (2005-2006)
Le permanenze medie rimangono basse, inferiori ai tre giorni, ed addirittura si riducono
un po’ rispetto al 2005.
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1.3.11 Analisi dei flussi turistici provenienti dall’Oceania
Esaminando il continente più lontano rispetto al nostro, notiamo che i flussi dei turisti
che arrivano da questi paesi hanno messo in evidenza uno sviluppo apprezzabile.
Tav. 1.30: Flussi turistici provenienti dall’Oceania (2005-2006)
I visitatori provenienti dall’Oceania più consistenti sono senza dubbio gli australiani,
che rappresentano il 70% circa del totale (tav. 1.30).
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Un po’ tutti gli ospiti originari di questo continente si sono accresciuti rispetto al 2005, in
particolare quelli provenienti dagli “Altri paesi dell’Oceania”, esclusi quindi Australia e
Nuova Zelanda, che hanno fatto registrare oltre undicimila pernottamenti in più (+91,06%).
Le permanenze medie dell’intero continente non superano i tre giorni.
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.3.12 Analisi storica dei flussi turistici stranieri più rilevanti
Andiamo ora ad approfondire quali sono state le provenienze dei visitatori esteri che
più hanno soggiornato in Sicilia (graf. 1.10).
I turisti che hanno visitato per più tempo la nostra regione sono ancora i francesi,
seguiti da tedeschi e inglesi, mentre agli ultimi posti si trovano i turisti provenienti da
Islanda, Lettonia e Cipro (tav. 1.31).
Da segnalare che il Giappone, pur superando di poco i livelli degli anni precedenti,
fuoriesce dalla classifica dei primi dieci paesi per pernottamenti nelle strutture ricettive
isolane.
Studieremo, nei prossimi paragrafi, le serie storiche dei turisti provenienti dalle nazioni
di questa speciale graduatoria.
Graf. 1.10: Primi dieci paesi esteri per presenze in Sicilia (2006)
1.200.000
1.124.067
1.120.400
1.000.000
800.000
539.931
600.000
464.872
400.000
274.912
237.259
227.157
198.919
176.623
144.931
200.000
0
Francia
Germania
Regno Unito
Stati Uniti
d'America
Spagna
Paesi Bassi
Belgio
Russia
Svizzera e
Liechtenstein
Austria
50
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Tav. 1.31: Graduatoria dei paesi esteri per numero di presenze in Sicilia (2006)
51
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.3.12.1 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dalla Francia
Si è già detto che i turisti transalpini rappresentano il maggiore flusso per pernottamenti
nelle strutture turistico-ricettive della nostra regione.
Tav. 1.32: Flussi turistici francesi dal 1997 al 2006
Nel corso del decennio 1997-2006 i flussi turistici provenienti dalla Francia hanno visto,
dopo un’iniziale espansione, un declino iniziato nel 2003, che si è interrotto nel 2006,
quando sono stati avvicinati i livelli di presenzi di inizio secolo (graf. 1.11).
Fra settore alberghiero ed extralberghiero l’andamento dei pernottamenti è differente,
infatti, mentre il primo ha un comportamento simile a quello delle presenze totali, il settore
complementare presenta, invece, un costante sviluppo fino al 2003, per poi mostrare un
declino fino a livelli di fine secolo scorso.
52
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 1.11: Andamento dei flussi turistici francesi dal 1997 al 2006
400.000
1.400.000
350.000
1.200.000
300.000
1.000.000
250.000
presenze
arrivi
800.000
200.000
600.000
150.000
400.000
100.000
200.000
50.000
0
0
1997
1998
1999
2000
2001
arrivi
2002
2003
2004
2005
2006
presenze
Le permanenze medie totali si aggirano intorno ai tre giorni e mezzo presentando
piccole variazioni durante il decennio.
Vi sono differenze fra i due settori ricettivi. L’alberghiero, infatti, segue da vicino
l’andamento delle permanenze totali, mentre il settore extralberghiero, che fino al 2003
faceva rilevare presenze medie sempre superiori ai quattro giorni, dal 2004 evidenzia una
costante flessione, giungendo per la prima volta nel 2006 a valori inferiori rispetto al
settore alberghiero.
1.3.12.2 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dalla Germania
Nel decennio 1997-2006 le presenze dei visitatori germanici hanno presentato un
andamento ciclico (graf. 1.12).
Si alternano, infatti, fasi alterne di sviluppo e declino, con una crescita nell’ultima parte
del periodo considerato, a partire dal 2004.
53
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Tav. 1.33: Flussi turistici tedeschi dal 1997 al 2006
Il
settore
alberghiero
ha
mostrato
un’evoluzione
simile
a
quella
descritta
precedentemente, mentre il settore complementare, pur evidenziando una certa ciclicità,
presenta un trend di sostanziale crescita (tav. 1.33).
La permanenze medie totali risultano sempre inferiori ai quattro giorni e, nel 2006,
raggiungono livelli uguali a quelli del 2000.
Nel settore extralberghiero si rilevano valori sempre leggermente più elevati rispetto
all’alberghiero.
54
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
400.000
1.600.000
350.000
1.400.000
300.000
1.200.000
250.000
1.000.000
200.000
800.000
150.000
600.000
100.000
400.000
50.000
200.000
0
presenze
arrivi
Graf. 1.12: Andamento dei flussi turistici tedeschi dal 1997 al 2006
0
1997
1998
1999
2000
2001
arrivi
2002
2003
2004
2005
2006
presenze
1.3.12.3 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dal Regno Unito
L’andamento di arrivi e presenze dei visitatori britannici, nel decennio 1997-2006, ha
manifestato una crescita tendenziale (graf. 1.13).
Tav. 1.34: Flussi turistici inglesi dal 1997 al 2006
55
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Essenzialmente sono stati rilevati sempre valori crescenti di anno in anno, ad
eccezione di alcune irrilevanti flessioni (tav. 1.34).
Il comportamento dei due settori turistico-ricettivi non appare discordante dal trend
osservato per i flussi totali.
Graf. 1.13: Andamento dei flussi turistici inglesi dal 1997 al 2006
600.000
140.000
120.000
500.000
100.000
400.000
300.000
presenze
arrivi
80.000
60.000
200.000
40.000
100.000
20.000
0
0
1997
1998
1999
2000
2001
arrivi
2002
2003
2004
2005
2006
presenze
Le permanenze medie totali sono state superiori rispetto alla media totale regionale e
si è attestata su valori superiori ai quattro giorni per quasi tutto il periodo considerato.
In questo caso la condotta dei due settori è stato differente. Infatti, mentre l’alberghiero
ha seguito di pari passo l’andamento dei flussi totali, l’extralberghiero ha evidenziato una
graduale tendenza alla riduzione del periodo medio di permanenza, con una lievissima
ripresa nel 2006.
56
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.3.12.4 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dagli Stati Uniti
Dopo un avvio in ascesa per metà del decennio preso in esame, l’andamento dei flussi
statunitensi ha alternato fasi di crescita e di flessione (graf. 1.14).
In particolare, nel 2006, dopo che negli ultimi anni del periodo avevano evidenziato un
calo preoccupante, soprattutto in relazione alle presenze, si è assistito ad un interessante
rialzo che riporta il livello dei flussi verso un trend alquanto costante per quasi tutto il
decennio.
Tav. 1.35: Flussi turistici statunitensi dal 1997 al 2006
La ripresa è stata più evidente per gli arrivi, portandoli ai livelli più elevati di tutti i dieci
anni osservati (tav. 1.35).
Riguardo ai pernottamenti nei due settori della ricettività, si può notare che, mentre
l’alberghiero mette in mostra un andamento tendenzialmente positivo, il settore
complementare evidenzia un buon trend per buona parte del periodo con due picchi nel
1999 e nel 2003, dopo di che è iniziata una considerevole flessione, che ha riportato il
livello delle presenze a livelli di inizio decennio.
I due settori si differenziano anche per quanto concerne la permanenza media, in
questo caso però è l’extralberghiero a mostrare valori più rilevanti, con soggiorni protrattisi
per due settimane circa, ma che a fine decennio ha visto un importante assottigliamento
del gap fra i due comparti ricettivi.
57
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 1.14: Andamento dei flussi turistici statunitensi dal 1997 al 2006
200.000
600.000
180.000
500.000
160.000
140.000
400.000
100.000
300.000
presenze
arrivi
120.000
80.000
200.000
60.000
40.000
100.000
20.000
0
0
1997
1998
1999
2000
2001
arrivi
2002
2003
2004
2005
2006
presenze
1.3.12.5 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dalla Spagna
L’incremento totale dei flussi dei visitatori ispanici che hanno visitato la Sicilia dal 1997
al 2005 è stato costante per tutto il periodo (graf. 1.15).
Tav. 1.36: Flussi turistici spagnoli dal 1997 al 2006
58
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Inoltre, si nota che le due spezzate relative ad arrivi e presenze sono quasi
sovrapponibili, con pendenze però superiori degli arrivi rispetto alla presenze dopo il 2001.
Questo ha prodotto valori delle permanenze medie lievemente superiori prima del
suddetto anno, e misure costanti di poco eccedenti i due giorni nell’ultima parte del
periodo (tav. 1.36).
Le permanenze medie del settore extralberghiero rimangono sempre superiori rispetto
all’alberghiero per tutto i decennio, con una tendenza alla riduzione di questo divario.
I pernottamenti dei visitatori spagnoli presso le strutture alberghiere dell’isola
evidenziano una propensione all’incremento continuo ed un trend spiccatamente positivo.
Il settore complementare si differenzia rispetto al comparto alberghiero, in quanto
esibisce un andamento altalenante nel decennio considerato, con alti e bassi e una
riduzione nel 2006 rispetto all’anno precedente.
Graf. 1.15: Andamento dei flussi turistici spagnoli dal 1997 al 2006
300.000
140.000
120.000
250.000
100.000
200.000
150.000
presenze
arrivi
80.000
60.000
100.000
40.000
50.000
20.000
0
0
1997
1998
1999
2000
2001
arrivi
2002
2003
2004
2005
2006
presenze
59
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.3.12.6 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dai Paesi Bassi
Dopo un buon inizio nella prima metà del decennio, in cui si è riscontrata una continua
crescita dei flussi dei turisti olandesi, si è rilevata dal 2002 una flessione durata tre anni,
con una ripresa ad iniziare dal 2005 (tav. 1.37).
Tav. 1.37: Flussi turistici olandesi dal 1997 al 2006
L’andamento delle due spezzate di arrivi e presenze appare alquanto similare, con una
leggera discordanza nel 2006, quando i due flussi presentano direzioni opposte (graf.
1.16).
In relazione ai due comparti ricettivi, si può notare che il comportamento è piuttosto
difforme, in quanto, mentre nell’alberghiero si osserva un andamento più omogeneo con
fasi di sviluppo e recessione ben distinte, nel settore complementare invece l’evoluzione
appare un po’ più altalenante.
Nel complesso, l’evoluzione della permanenza media ha manifestato una tendenza
negativa per gran parte del decennio considerato, con una live ripresa rilevata a partire dal
2005.
Ancora una volta vi è divergenza tra i due settori turistico-ricettivi, essendo le
permanenze dell’extralberghiero, per tutto il periodo esaminato, superiori a quelle
dell’alberghiero, ma con un trend differente.
Infatti i valori di questo comparto sono sempre superiori ai quattro giorni con picchi che
arrivano a sfiorare i sei, ma la tendenza successiva mostra un assottigliamento di questo
divario fino ad una differenza, nel 2006, di poco più di mezza giornata.
60
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 1.16: Andamento dei flussi turistici olandesi dal 1997 al 2006
90.000
350.000
80.000
300.000
70.000
250.000
60.000
200.000
arrivi
presenze
50.000
40.000
150.000
30.000
100.000
20.000
50.000
10.000
0
0
1997
1998
1999
2000
2001
arrivi
2002
2003
2004
2005
2006
presenze
61
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.3.12.7 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dal Belgio
I flussi dei visitatori belgi hanno manifestato un’alternanza di fasi di sviluppo e recesso,
con una profonda flessione a cominciare dal 2003, che si è interrotta nel 2006, quando si è
rilevata un’ottima ripresa, che riporta i flussi degli ospiti belgi a livelli conformi ai periodi
precedenti (tav. 1.38).
Tav. 1.38: Flussi turistici belgi dal 1997 al 2006
Le spezzate di arrivi e presenze appaiono abbastanza simili tra loro per tutto il
decennio esaminato (graf. 1.17).
I settori dell’alberghiero e dell’extralberghiero hanno avuto un’evoluzione discordante,
tranne che per il periodo che va dal 2000 al 2003.
Le permanenze medie totali dei visitatori provenienti dal Belgio sono state in
solitamente superiori ai quattro giorni.
I due comparti hanno evidenziato un andamento differente, costante per l’alberghiero
con permanenze mediamente attestatesi intorno ai quattro giorni, tendenzialmente
negativo quello del settore complementare, con un picco nel 1998 quando i belgi hanno
sostato nelle strutture extralberghiere per più di sei giorni.
A partire dal 2001, la permanenza media di quest’ultimo settore è stata inferiore
rispetto all’alberghiero, con una tendenza all’aumento di tale divario.
62
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 1.17: Andamento dei flussi turistici belgi dal 1997 al 2006
300.000
70.000
60.000
250.000
50.000
200.000
150.000
presenze
arrivi
40.000
30.000
100.000
20.000
50.000
10.000
0
0
1997
1998
1999
2000
2001
arrivi
2002
2003
2004
2005
2006
presenze
1.3.12.8 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dalla Russia
I visitatori russi, con un’impennata notevole nell’ultimo anno del decennio esaminato,
sono entrati a far parte della top ten della speciale graduatoria dei turisti stranieri per
pernottamenti effettuati presso le strutture ricettive della Sicilia (graf. 1.18).
Arrivi e presenze totali hanno mostrato un andamento abbastanza conforme, con un
costante aumento a partire dall’anno di disgregazione dell’Unione Sovietica e, come
abbiamo appena visto, un boom nel 2006 (tav. 1.39).
Anche se con differente intensità soprattutto relativamente al 2004, le differenze
percentuali tra un anno ed il successivo dei comparti ricettivi sono state in genere di segno
uguale.
Le permanenze medie degli ospiti russi sono state molto più alte rispetto alla media
regionale, con valori che si aggirano intorno ai sei giorni.
Il settore alberghiero ha mostrato un comportamento simile, mentre l’extralberghiero ha
evidenziato fluttuazioni lampanti, con una tendenza al rialzo nel 2006.
63
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Tav. 1.39: Flussi turistici russi dal 1997 al 2006
* Paesi ex U.R.S.S.
Graf. 1.18: Andamento dei flussi turistici russi dal 1997 al 2006
250.000
35.000
30.000
200.000
25.000
150.000
arrivi
presenze
20.000
15.000
100.000
10.000
50.000
5.000
0
0
1997*
1998*
1999
2000
2001
arrivi
2002
2003
2004
2005
2006
presenze
* Paesi ex U.R.S.S.
64
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
1.3.12.9 Analisi storica dei flussi turistici provenienti da Svizzera e Liechtenstein
I flussi turistici elvetici hanno presentato, nel corso del decennio in esame, un
andamento alterno, ma tendenzialmente al ribasso con una piccola ripresa nel 2006 (graf.
1.19).
Lo stesso si può affermare del comparto alberghiero, mentre l’extralberghiero ha
evidenziato, soprattutto a partire dal 2002, un trend positivo (tav. 1.40).
La permanenza media totale è stata costantemente intorno ai tre giorni, con il settore
complementare che mette in mostra valori sempre superiori rispetto all’alberghiero, ma
con una tendenza all’assottigliamento di questo divario.
Tav. 1.40: Flussi turistici svizzeri dal 1997 al 2006
65
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LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 1.19: Andamento dei flussi turistici svizzeri dal 1997 al 2006
80.000
250.000
70.000
200.000
60.000
50.000
presenze
arrivi
150.000
40.000
100.000
30.000
20.000
50.000
10.000
0
0
1997
1998
1999
2000
2001
arrivi
2002
2003
2004
2005
2006
presenze
1.3.12.10 Analisi storica dei flussi turistici provenienti dall’Austria
Il movimento turistico austriaco è stato caratterizzato, nel corso del periodo analizzato,
da un andamento ciclico di arrivi e presenze, con una propensione all’incremento a partire
dal 2004 (graf. 1.20).
In maniera analoga si è comportato il settore alberghiero, mentre l’extralberghiero ha
evidenziato un’evoluzione alquanto costante con un salto positivo nel 2004 (tav. 1.41).
La permanenza media ha oscillato in un intervallo che va dai tre ai quattro giorni, con i
due comparti ricettivi che hanno mostrato valori superiori in maniera alternata
.
66
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
LA DOMANDA TURISTICO-RICETTIVA
Tav. 1.41: Flussi turistici austriaci dal 1996 al 2005
Graf. 1.20: Andamento dei flussi turistici austriaci dal 1997 al 2006
60.000
250.000
50.000
200.000
40.000
presenze
arrivi
150.000
30.000
100.000
20.000
50.000
10.000
0
0
1997
1998
1999
2000
2001
arrivi
2002
2003
2004
2005
2006
presenze
67
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
Capitolo II
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.1 SITUAZIONE GENERALE
Verranno adesso analizzati i dati del movimento turistico delle nove province siciliane
nel 2006, in raffronto all’anno precedente, cominciando con i flussi totali per poi
considerare i due settori della ricettività (alberghiero ed extralberghiero) e la provenienza
dei turisti (italiani e stranieri).
2.1.1 Flussi turistici complessivi
Complessivamente i flussi turistici hanno fatto rilevare un notevole aumento in quasi
tutte le province siciliane (tav. 2.1 e graf. 2.1).
L’unica eccezione è rappresentata dalle presenze della provincia di Caltanissetta, dove
hanno subito un decremento del 2% circa.
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Tav. 2.1: Flussi complessivi per provincia e permanenza media (2005-2006)
L’espansione più evidente è quella dei flussi della provincia di Trapani, dove le
presenze aumentano del 17,41%, che rappresenta il secondo incremento dei
pernottamenti in termini assoluti (+237.002) dopo la provincia di Messina (+271.605).
Quest’ultima attrae il 28,94% delle presenze totali rilevate in Sicilia nel 2006, seguita
dalla provincia di Palermo con il 23,72%.
Da segnalare l’incremento dell’incidenza del territorio di Trapani rispetto all’anno
precedente, mentre si confermano agli ultimi posti di questa graduatoria le province di
Caltanissetta (0,89%) ed Enna (0,77%).
Le permanenze medie non mostrano grosse variazioni nel 2006 rispetto all’anno
antecedente, con la provincia di Ragusa che si conferma quella con un valore superiore
rispetto alle altre di poco più di quattro giorni, e quella di Enna che, nonostante il lieve
incremento, non riesce a superare la soglia di due giorni.
70
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.1: Arrivi e presenze complessivi per provincia (2005-2006)
385.065
455.442
Siracusa
Trapani
1.598.244
1.361.242
1.180.840
927.814
362.371
386.832
212.234
222.049
885.100
440.157
442.241
104.068
112.305
58.331
673.589
707.382
55.430
500.000
48.699
51.983
131.832
129.185
1.000.000
388.579
395.321
1.500.000
1.068.220
1.044.229
2.000.000
452.010
468.595
1.756.040
2.500.000
1.779.104
3.000.000
1.292.722
3.500.000
3.331.396
3.461.383
3.951.916
4.223.521
4.000.000
0
Agrigento
Caltanissetta
Catania
arrivi 2005
Enna
arrivi 2006
Messina
presenze 2005
Palermo
Ragusa
presenze 2006
2.1.2 Flussi turistici complessivi italiani
Nel 2006 i visitatori connazionali hanno fatto rilevare un incremento sia di arrivi che di
presenze vicino al 3% (tav. 2.2 e graf. 2.2).
Tav. 2.2: Flussi italiani per provincia e permanenza media (2005-2006)
71
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Il maggiore tasso di incremento di turisti provenienti dal suolo nazionale è evidenziato
dalla provincia di Trapani (+19,28% arrivi, +17.81% presenze), che comporta una
variazione di quasi duecentomila pernottamenti in positivo in questo territorio.
All’opposto c’è la provincia di Palermo, che nel 2006 perde quasi il 4% di presenze
nazionali, rispetto all’anno precedente.
La maggiore concentrazione di italiani si riscontra nei territori di Messina e Palermo,
con quest’ultimo in calo tendenziale, mentre un buon incremento la fa rilevare l’incidenza
della provincia di Trapani.
Non si osservano grosse variazioni in relazione alle permanenze medie nelle varie
province, con un valore medio regionale di circa tre giorni.
1.317.478
1.118.286
297.194
354.495
896.380
847.583
637.531
242.392
250.276
161.913
163.640
611.551
440.157
442.241
452.010
468.595
73.566
81.502
34.755
37.145
493.446
503.156
42.928
46.340
117.999
116.644
500.000
218.661
217.368
1.000.000
701.003
705.356
1.500.000
1.224.356
1.234.126
2.000.000
1.831.442
1.761.047
2.089.511
2.136.648
Graf. 2.2: Arrivi e presenze italiani per provincia (2005-2006)
0
Agrigento
Caltanissetta
Catania
arrivi 2005
Enna
arrivi 2006
Messina
presenze 2005
Palermo
Ragusa
Siracusa
Trapani
presenze 2006
72
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.1.3 Flussi turistici complessivi stranieri
Interessante l’aumento dei turisti esteri nella regione, essi fanno rilevare, infatti, un
incremento di arrivi e presenze di quasi il 12% (tav. 2.3 e graf. 2.3).
Tav. 2.3: Flussi stranieri per provincia e permanenza media (2005-2006)
Tutte le province siciliane beneficiano di questo boom di visitatori esteri, ad eccezione
del territorio nisseno, dove il calo di pernottamenti di poco meno del 10%.
In merito agli arrivi, il maggiore tasso di incremento lo ha fatto rilevare il territorio di
Ragusa (+16,07%), ma si tratta di un turismo di passaggio, in quanto l’aumento dei
pernottamenti non hanno seguito il passo degli arrivi, con solo un +6,12%.
Il tasso di variazione delle presenze più rilevante è stato manifestato dalla provincia di
Siracusa con quasi il 19% di incremento.
Comunque, la concentrazione maggiore di pernottamenti di stranieri si è riscontrata,
ancora una volta nel palermitano (29,73%) e, soprattutto, nel messinese (36,48%).
La permanenza media dei turisti esteri in Sicilia non è variata nel 2006, osservandosi
un valore poco superiore ai tre giorni.
Ragusa è la provincia dove gli stranieri permangono in misura maggiore con quasi
cinque giorni, in calo di mezza giornata circa rispetto al 2005.
Valori bassi si evidenziano nei territori di Agrigento (1,91) ed Enna (1,45).
73
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.3: Arrivi e presenze stranieri per provincia (2005-2006)
1.800.000
1.600.000
1.499.954
1.700.336
1.862.405
2.086.873
2.000.000
1.400.000
1.200.000
280.766
242.956
396.342
290.283
333.257
87.871
100.947
50.321
58.409
119.979
136.556
273.549
440.157
442.241
367.217
452.010
468.595
30.502
30.803
21.186
20.675
200.000
5.771
5.643
13.833
12.541
180.143
204.226
400.000
176.660
192.026
600.000
338.873
800.000
554.748
521.914
1.000.000
0
Agrigento
Caltanissetta
Catania
arrivi 2005
Enna
arrivi 2006
Messina
presenze 2005
Palermo
Ragusa
Siracusa
Trapani
presenze 2006
2.1.4 Flussi turistici alberghieri
I flussi alberghieri nel 2006 hanno fatto rilevare un buon aumento rispetto all’anno
precedente (tav. 2.4 e graf. 2.4).
Tav. 2.4: Flussi alberghieri per provincia e permanenza media (2005-2006)
74
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
L’incremento del settore alberghiero è stato rilevato in tutte le province siciliane e solo
quella di Caltanissetta ha evidenziato un tasso di crescita che, nei pernottamenti, non ha
raggiunto l’1%, nonostante il +12,54% di arrivi.
In percentuale il salto più evidente lo ha mostrato la provincia di Trapani (+18,64%
arrivi, +17,51% presenze), seguita dalla provincia di Enna (+12,71%) per i pernottamenti e
dalla provincia di Caltanissetta per gli arrivi.
Gli alberghi dei territori di Messina e Palermo mostrano l’attrattività maggiore, mentre,
rispetto al 2005, non si rilevano variazioni di rilievo per quanto riguarda le incidenze.
Neanche sul fronte delle permanenze medie si osservano grossi mutamenti, con un
valore medio regionale stabilmente intorno ai tre giorni.
Ancora la provincia di Ragusa si distingue fra gli altri territori, mettendo in evidenza una
permanenza media superiore ai quattro giorni.
Graf. 2.4: Arrivi e presenze alberghieri per provincia (2005-2006)
298.982
354.721
Siracusa
Trapani
1.157.041
984.665
1.085.685
973.589
300.795
328.144
183.184
194.425
823.575
440.157
442.241
452.010
468.595
88.802
100.088
47.460
41.229
46.401
108.401
109.231
500.000
368.405
377.246
1.000.000
51.294
580.473
616.050
976.937
960.425
1.500.000
1.321.459
2.000.000
1.382.254
2.500.000
778.765
3.000.000
3.002.987
3.215.932
3.302.544
3.572.989
3.500.000
0
Agrigento
Caltanissetta
Catania
arrivi 2005
Enna
arrivi 2006
Messina
presenze 2005
Palermo
Ragusa
presenze 2006
75
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.1.5 Flussi turistici alberghieri italiani
I visitatori italiani che hanno scelto di trascorrere la loro vacanza in Sicilia in una
struttura alberghiera sono cresciuti nel 2006 (tav. 2.5 e graf. 2.5).
Tav. 2.5: Flussi alberghieri italiani per provincia e permanenza media (2005-2006)
Nel trapanese gli arrivi sfiorano il 20% di incremento, mentre i pernottamenti in questo
territorio si fermano ad un tasso di accrescimento del 17% circa.
La provincia di Agrigento è l’unica ad evidenziare valori negativi in entrambi i flussi,
mentre per la provincia di Palermo si può parlare di sostanziale tenuta e per Messina un
numero quasi uguale di turisti italiani arrivati negli alberghi rispetto all’anno precedente ed
un tasso di incremento di presenze leggermente più elevato.
In leggero calo l’attrattività dei complessi alberghieri di Messina e Palermo, mentre in
aumento quella relativa alle province di Siracusa e Trapani. Da sottolineare che il territorio
ennese riesce, nel 2006, a superare l’1% di incidenza relativamente ai pernottamenti.
La permanenza media degli ospiti connazionali negli alberghi è alquanto bassa,
attestandosi su valori di poco inferiori ai tre giorni.
Anche in questo caso, il territorio ragusano fa rilevare il valore più elevato, arrivando a
sfiorare i quattro giorni.
76
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.5: Arrivi e presenze alberghieri italiani per provincia (2005-2006)
801.465
227.360
271.967
685.748
552.516
196.229
207.621
137.900
140.979
523.176
440.157
442.241
452.010
468.595
63.981
74.564
30.257
200.000
37.418
41.400
99.133
98.780
200.846
400.000
198.167
600.000
33.573
431.158
443.869
800.000
639.371
647.640
1.000.000
740.042
1.200.000
960.468
943.861
1.400.000
937.844
1.600.000
1.628.395
1.619.164
1.626.329
1.661.617
1.800.000
0
Agrigento
Caltanissetta
Catania
arrivi 2005
Enna
arrivi 2006
Messina
presenze 2005
Palermo
Ragusa
Siracusa
Trapani
presenze 2006
2.1.6 Flussi turistici alberghieri stranieri
Ottima la variazione in positivo degli ospiti esteri che hanno preferito, nel 2006,
alloggiare in un hotel, infatti si sono osservati tassi di aumento del 12,61% per gli arrivi e
del 14,16% relativamente alle presenze (tav. 2.6 e graf. 2.6).
Tav. 2.6: Flussi alberghieri stranieri per provincia e permanenza media (2005-2006)
77
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Tutte le province isolane hanno fatto rilevare incrementi percentuali più o meno
marcati, in particolare a Siracusa e Trapani si sono osservati valori percentuali positivi
intorno al 20% per quel che concerne i pernottamenti, mentre, in valore assoluto, gli
alberghi dei territori di Messina e Palermo hanno riscontrato incrementi superiori alle
duecentomila presenze straniere.
Complessivamente, i turisti esteri, che nel 2006 hanno scelto di soggiornare in un
albergo in Sicilia, lo hanno fatto in misura di quasi il 70% in strutture ubicate nel messinese
e nel palermitano, mentre Enna e Caltanissetta si rivelano, soprattutto per gli ospiti
forestieri, località di passaggio.
Tranne che per le province di Ragusa (5,07 giorni) e Messina (4,22 giorni), le
permanenze medie sono abbastanza basse in tutti gli altri distretti isolani, con il valore
minimo registrato nell’ennese.
1.600.000
1.374.592
1.596.768
1.676.215
1.911.372
Graf. 2.6: Arrivi e presenze alberghieri stranieri per provincia (2005-2006)
1.400.000
1.200.000
183.200
219.197
287.841
271.059
345.643
71.622
82.754
45.284
53.446
104.566
120.523
255.589
452.010
468.595
24.821
25.524
17.721
377.598
337.566
421.786
17.203
200.000
3.811
5.001
9.268
10.451
149.315
172.181
400.000
167.559
181.085
600.000
312.785
800.000
440.157
442.241
1.000.000
0
Agrigento
Caltanissetta
Catania
arrivi 2005
Enna
arrivi 2006
Messina
presenze 2005
Palermo
Ragusa
Siracusa
Trapani
presenze 2006
78
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.1.7 Flussi turistici extralberghieri
Nel complesso, il comparto extralberghiero nel 2006 ha evidenziato un incremento
degli arrivi superiore al 3%, che non è stato supportato da un analogo comportamento per
quanto riguarda i pernottamenti, che al contrario sono diminuiti del 2,53% (tav. 2.7 e graf.
2.7).
Le province di Agrigento e Trapani sono state quelle dove il settore extralberghiero ha
messo in evidenza un buon incremento dei flussi, mentre negli altri territori ha, in genere,
mostrato segni di recessione.
In particolare, la provincia di Palermo evidenzia una flessione dei pernottamenti
extralberghieri in misura superiore al 25%, nonostante gli arrivi fossero ridotti solo di quasi
il 3%, cosa che si riflette nella permanenza media che si riduce di quasi un giorno.
Tav. 2.7: Flussi extralberghieri per provincia e permanenza media (2005-2006)
Palermo fa registrare anche un recesso relativo all’incidenza di questo settore in
ambito regionale, mentre il comparto complementare trapanese conquista una buona fetta
di questo mercato.
La permanenza media regionale del settore è in leggero calo, ma rimane sempre
superiore ai quattro giorni, con punte di otre cinque giorni nel distretto messinese e valori
inferiori ai due giorni nell’ennese.
79
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.7: Arrivi e presenze extralberghieri per provincia (2005-2006)
649.372
650.532
700.000
600.000
376.577
441.203
86.083
100.721
61.576
58.688
207.251
207.037
29.050
27.624
106.335
104.239
245.451
440.157
442.241
15.266
12.217
452.010
468.595
7.470
5.582
23.431
19.954
90.310
92.332
100.000
26.916
32.148
83.804
200.000
91.283
300.000
7.970
7.037
400.000
328.409
434.581
396.850
500.000
0
Agrigento
Caltanissetta
Catania
arrivi 2005
Enna
Messina
arrivi 2006
Palermo
presenze 2005
Ragusa
Siracusa
Trapani
presenze 2006
2.1.8 Flussi turistici extralberghieri italiani
Il settore complementare ha fatto riscontrare un incremento degli arrivi italiani del
2,55%, ma, riguardo i pernottamenti, una lieve flessione superiore all’1% (tav. 2.8 e graf.
2.8).
Tav. 2.8: Flussi extralberghieri italiani per provincia e permanenza media (2005-2006)
80
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Il comportamento dei flussi italiani nei complessi extralberhgieri delle nove province
siciliane è stato variegato, con territori che hanno fatto rilevare un certo dinamismo di
questo settore come Agrigento e, in particolare, Trapani, ed altri dove gli ospiti nazionali
sono stati in diminuzione, come Palermo.
L’attrattività preponderante nei confronti dei connazionali è stata evidenziata dalle
strutture complementari del distretto messinese, in aumento, tra l’altro, rispetto al 2005,
mentre gli impianti delle province di Catania e Palermo hanno perso quote di mercato.
Nel 2006 la permanenza media regionale è stata superiore ai quattro giorni, in lieve
diminuzione rispetto all’anno precedente.
Solo le province di Trapani, Catania e, soprattutto, Messina hanno superato questo
valore, con misure anche in questo caso in lieve calo.
Graf. 2.8: Arrivi e presenze extralberghieri italiani per provincia (2005-2006)
463.182
475.031
500.000
450.000
379.634
400.000
316.821
350.000
69.834
82.528
156.338
161.835
46.163
42.655
88.375
85.015
141.883
24.013
22.661
9.585
6.938
4.498
3.572
61.632
5.510
4.940
18.866
17.864
62.288
59.287
50.000
17.815
100.000
21.207
57.716
150.000
440.157
442.241
200.000
452.010
468.595
250.000
203.047
290.265
263.888
300.000
0
Agrigento
Caltanissetta
Catania
arrivi 2005
Enna
arrivi 2006
Messina
Palermo
presenze 2005
Ragusa
Siracusa
Trapani
presenze 2006
81
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.1.9 Flussi turistici extralberghieri stranieri
Nelle strutture complementari siciliane nel 2006 sono arrivati più ospiti stranieri, ma
hanno pernottato per meno tempo in confronto all’anno prima, cosa che fa ridurre la
permanenza media di quasi mezza giornata (tav. 2.9 e graf. 2.9).
Tav. 2.9: Flussi extralberghieri stranieri per provincia e permanenza media (2005-2006)
Nei nove distretti provinciali la situazione si è presentata alquanto difforme, con territori
che hanno evidenziato alti e bassi in merito ai flussi esteri.
Evidente il crollo di ospiti forestieri nella provincia di Caltanissetta, dove tali flussi si
sono più che dimezzati, aggravando una situazione già abbondantemente critica, che
riduce anche l’incidenza portandola a livelli molto bassi.
Buona, invece, la variazione positiva dei flussi esteri nei complessi extralberghieri del
distretto agrigentino.
Le incidenze più elevate sono quelle dei territori di Messina e Catania, laddove quello
palermitano rivela un calo abbastanza evidente.
Le permanenze medie di quasi tutte le province mostrano un trend negativo con
qualche sporadica eccezione.
82
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
186.190
175.501
Graf. 2.9: Arrivi e presenze extralberghieri stranieri per provincia (2005-2006)
160.000
59.756
16.249
18.193
50.699
15.413
16.033
19.224
5.037
4.963
17.960
452.010
468.595
3.472
3.465
5.681
5.279
30.828
32.045
1.960
642
4.565
2.090
20.000
9.101
10.941
40.000
29.651
26.088
60.000
440.157
442.241
80.000
45.416
103.568
100.000
Siracusa
Trapani
61.569
120.000
125.362
144.316
132.962
140.000
0
Agrigento
Caltanissetta
Catania
arrivi 2005
Enna
arrivi 2006
Messina
Palermo
presenze 2005
Ragusa
presenze 2006
83
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.1 LE NOVE PROVINCE SICILIANE
Prendiamo in considerazione, adesso, i flussi relativi alle nove province siciliane,
considerandone l’andamento storico e le varie disaggregazioni.
2.2.1 La provincia di Agrigento
L’andamento storico nel decennio 1997-2006 dei flussi turistici della provincia di
Agrigento appare caratterizzato da fasi alterne di espansione e contrazione, ma con un
sostanziale trend stabile, soprattutto per quanto concerne le presenze (tav. 2.10).
84
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Tav. 2.10: Serie storica di arrivi, presenze e permanenza media nella provincia di
Agrigento (1997-2006)
Gli arrivi mostrano, invece, una crescita basilare, con un crollo nel 2003, che ha
comportato una lenta ripresa, che soltanto nel 2006 ha riportato il numero degli arrivi
vicino ai livelli antecedenti (graf. 2.10).
Graf. 2.10: Andamento degli arrivi nella provincia di Agrigento (1997-2006)
420.000
410.000
400.000
390.000
380.000
370.000
360.000
350.000
340.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
85
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
I pernottamenti hanno evidenziato un comportamento differente, come abbiamo detto
in precedenza, con una tendenza alla stabilità a partire dal 1998, sebbene nel biennio
2003-2004 vi sia stato un forte ribasso che ha fatto perdere circa centocinuantamila
presenze nel periodo, ma con una buona ripresa dal 2005, che ha fatto recuperare il
terreno perduto in precedenza (graf. 2.11).
Anche le permanenze medie appaiono alquanto stabili nell’arco temporale osservato,
non superando mai i tre giorni e con differenze massime di mezza giornata circa.
Graf. 2.11: Andamento delle presenze nella provincia di Agrigento (1997-2006)
1.200.000
1.150.000
1.100.000
1.050.000
1.000.000
950.000
900.000
850.000
800.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
La provincia di Agrigento nel 2006 ha incrementato i propri flussi turistici, soprattutto
per quel che riguarda il movimento extralberghiero (tav. 2.11).
Complessivamente l’aumento provinciale è stato ad di sotto della media regionale, sia
per quanto riguarda gli arrivi, che le presenze.
86
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Tav. 2.11: Raffronto provincia di Agrigento-Sicilia (2005-2006)
L’andamento del settore complementare è stato migliore di quello alberghiero, con
quasi il 9% di aumento di presenze nel 2006 rispetto al precedente anno.
La permanenza media nel territorio agrigentino si è rivelata inferiore rispetto a quello
dell’intera regione, avendo registrato un valore poco superiore ai due giorni e mezzo,
mentre il gap fra i due comparti ricettivi si è leggermente ridotto rispetto al 2005,
stabilizzandosi entrambi al di sotto dei tre giorni.
Il settore alberghiero occupa un posto di primaria importanza nell’economia turistica
della provincia di Agrigento, rappresentando questo più del 90% di tutti i flussi (tav. 2.12).
Il divario fra turisti italiani e turisti esteri si è ridotta nel 2006, soprattutto
nell’alberghiero, dove gli arrivi si sono pressoché equivalsi.
In ogni caso, i pernottamenti dei connazionali sono risultati quasi doppi rispetto a quelli
dei visitatori forestieri, pur calando l’incidenza dei primi di un paio di punti percentuali.
L’importanza del settore turistico-ricettivo agrigentino rispetto alla totalità della regione
è rimasta pressoché invariata nel 2006.
87
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Tav. 2.12: Riepilogo dei flussi turistici della provincia di Agrigento (2005-2006)
88
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Prendiamo in esame, adesso, gli ospiti stranieri ed in particolare quelli che sono stati i
paesi che hanno originato i flussi di maggior rilievo nel territorio agrigentino (tav. 2.13).
Tav. 2.13: Paesi esteri con maggiori presenze nella provincia di Agrigento (2005-2006)
I visitatori che hanno soggiornato per più tempo nella circoscrizione di Agrigento sono
stati, nel 2006, i francesi, avendo fatto rilevare 134.605 presenze nelle strutture ricettive
del territorio, con un incremento rispetto al 2005 di quasi il 5%.
Ottimo il risultato degli ospiti britannici e giapponesi, con i primi che hanno
incrementato le loro presenze di quasi il 50%.
Il settore complementare è stato preferito dai visitatori tedeschi, mentre i francesi vi
hanno soggiornato in misura minore (-14,24%), mentre di rilievo è il +74,39% dei turisti
provenienti dagli Stati Uniti che hanno pernottato in queste strutture.
89
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Il comparto extralberghiero ha comunque subito una flessione di presenze straniere in
totale, nonostante l’incremento degli arrivi.
L’alberghiero, invece, ostenta un buon tasso di crescita relativamente al totale dei
visitatori provenienti dall’estero.
Gli stranieri, in toto, si trattengono mediamente sul suolo agrigentino per poco più di tre
giorni, ma, coloro che provengono dai principali paesi generanti i flussi più cospicui, non
superano i due giorni di permanenza media.
Lo stesso settore complementare, che in media superava i quattro giorni di soggiorno
nel 2005, evidenzia adesso una riduzione della differenza con il comparto alberghiero,
andando al di sotto di questo valore.
Solo
i
francesi
sfiorano
i
tre
giorni
di
permanenza
media,
mentre
solo
nell’extralberghiero si rilevano valori superiori per tedeschi e belgi.
90
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.2.2 La provincia di Caltanissetta
Nel decennio preso in esame, nel territorio di Caltanissetta si è rilevato una tendenza
abbastanza differenziata fra arrivi e presenze, e spesso le inclinazioni delle relative
spezzate hanno mostrato segni contrapposti (tav. 2.14).
Tav. 2.14: Serie storica di arrivi, presenze e permanenza media nella provincia di
Caltanissetta (1997-2006)
91
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Gli arrivi hanno palesato un’evoluzione ciclica nel periodo considerato, con un
tendenziale incremento a partire dal 2001 (graf. 2.12).
Graf. 2.12: Andamento degli arrivi nella provincia di Caltanissetta (1997-2006)
54.000
52.000
50.000
48.000
46.000
44.000
42.000
40.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
I pernottamenti, al contrario, hanno esibito un iniziale incremento all’inizio del decennio,
per poi subire un tracollo nel biennio 2002-2003, con un successivo rialzo dei livelli delle
presenze, non sufficiente a recuperare il terreno perduto in precedenza (graf. 2.13).
92
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.13: Andamento delle presenze nella provincia di Caltanissetta (1997-2006)
180.000
170.000
160.000
150.000
140.000
130.000
120.000
110.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Nella circoscrizione di Caltanissetta i flussi turistici globali, nel 2006, hanno manifestato
un buon aumento degli arrivi, non supportato però da un analogo risultato delle presenze,
che sono diminuite del 2% (tav. 2.15).
Tav. 2.15: Raffronto provincia di Caltanissetta-Sicilia (2005-2006)
93
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
I due settori ricettivi si sono comportati in maniera differente, con l’alberghiero che non
ha mostrato segni di cedimento, al contrario del comparto complementare che, invece, ha
subito una considerevole riduzione dei flussi.
L’alberghiero, nello specifico, ha visto incrementare gli ospiti registrati nelle proprie
strutture del 12,54%, ma i relativi pernottamenti non hanno raggiunto l’1% di guadagno.
Di conseguenza, la durata media del soggiorno negli hotel della provincia di
Caltanissetta è diminuita nel 2006 rispetto all’anno prima, mentre nei impianti
extralberghieri la permanenza media è aumentata.
Il peso del settore turistico-ricettivo nisseno nell’economia della Sicilia è in sostanza
modesto, rappresentando una quota di mercato che si approssima all’1%.
Complessivamente, i visitatori del territorio di Caltanissetta sono in maggioranza
italiani, con i turisti esteri in lieve calo (tav. 2.16).
Tav. 2.16: Riepilogo dei flussi turistici della provincia di Caltanissetta (2005-2006)
Essi, però, presentano un incremento piuttosto consistente negli alberghi, il quale però
viene eroso dal passivo del settore complementare, dove vengono conteggiati meno della
metà di ospiti forestieri rispetto al 2005.
94
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Quasi l’85% di coloro che visitano la provincia di Caltanissetta, alloggia in strutture
alberghiere, con un’incidenza leggermente superiore di ospiti italiani.
C’è da dire che questo andamento è in controtendenza rispetto all’anno precedente,
quando gli ospiti esteri nei complessi extralberghieri hanno superato il 26% di tutti quelli
che hanno calcato il suolo nisseno.
Tav. 2.17: Paesi esteri con maggiori presenze nella provincia di Caltanissetta (2005-2006)
La tavola 2.17 conferma la riduzione di turisti stranieri che si sono recati nel distretto di
Caltanissetta.
Quelli maggiormente presenti in questo territorio sono i francesi e i tedeschi, i quali
però hanno pernottato per meno tempo in rapporto al 2005.
95
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Si nota comunque un segno negativo per quasi tutte le principali provenienze, tranne
che per Stati Uniti e Spanga.
Gli spagnoli, in particolare, raddoppiano sia arrivi che presenze negli hotel nisseni, ma
scompaiono nella graduatoria dei paesi con maggiori presenze nelle strutture
extralberghiere, che in definitiva fa sì che il totale degli spagnoli presenti una riduzione
degli arrivi di quasi il 9% e solo poco più dell’1% di aumento dei pernottamenti.
In generale la permanenza media dei visitatori della provincia di Caltanissetta rimane
immutata nel 2006.
L’extralberghiero fa rilevare un valore più alto, ma con un divario rispetto agli hotel che
si va assottigliando.
96
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.3 La provincia di Catania
Nella provincia di Catania i flussi turistici nel decennio 1997-2006 palesano un trend in
sostanziale ascesa (tav. 2.18).
Tav. 2.18: Serie storica di arrivi, presenze e permanenza media nella provincia di Catania
(1997-2006)
97
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
In relazione agli arrivi, si denota una continua crescita, ad eccezione di due periodi di
interruzione, uno nel biennio 2001-2002 e l’altro nel 2005 (graf. 2.14).
Graf. 2.14: Andamento degli arrivi nella provincia di Catania (1997-2006)
740.000
690.000
640.000
590.000
540.000
490.000
440.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Per le presenze si può dire ugualmente che l’andamento è crescente, ma con alcune
differenze rispetto agli arrivi (graf. 2.15).
Si osservano, infatti, due periodi di effettivo incremento, interrotti da una battuta
d’arresto nel 2002, quando i pernottamenti tornano a livelli vicini a quelli del 1999.
A partire dall’anno successivo si rileva una ripresa, che, nel 2006, riporta il valore delle
presenze su posizioni anteriori a quelle del regresso.
La permanenza media si mantiene inferiore ai tre giorni e, a partire dal 2002, si
osserva una lenta, ma continua, tendenza alla riduzione.
98
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.15: Andamento delle presenze nella provincia di Catania (1997-2006)
1.900.000
1.800.000
1.700.000
1.600.000
1.500.000
1.400.000
1.300.000
1.200.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
I flussi turistici del territorio di Catania nel 2006 hanno fatto registrare un aumento sia di
arrivi (+5,02%), che di presenze (+1,31%) (tav. 2.19).
Tav. 2.19: Raffronto provincia di Catania-Sicilia (2005-2006)
99
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
I comparti della ricettività hanno mostrato comportamenti opposti, con un incremento
dei flussi alberghieri ed un regresso di quelli extralberghieri.
L’apparato turistico-ricettivo catanese ha una buona incidenza nel contesto regionale,
rappresentando poco più del 12% dell’intero volume di pernottamenti effettuati in Sicilia,
ma con una riduzione, rispetto al 2005, di mezzo punto percentuale circa.
Le permanenze medie rilevate nella provincia di Catania sono inferiori al dato medio
isolano. Negli alberghi, gli ospiti soggiornano per poco più di due giorni, mentre nelle
strutture complementari questo periodo supera i quattro giorni.
Tav. 2.20: Riepilogo dei flussi turistici della provincia di Catania (2005-2006)
L’alberghiero, nella provincia in questione, è il settore principale della ricettività, come
lo è fra l’altro in tutta la regione (tav. 2.20).
Oltre il 75% delle presenze turistiche, infatti, si concentra in strutture alberghiere, con
un tasso di incidenza superiore per gli ospiti nazionali.
È aumentata la percentuale di turisti esteri nei complessi alberghieri, mentre in quelli
complementari la situazione è pressoché invariata nel 2006.
100
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Tav. 2.21: Paesi esteri con maggiori presenze nella provincia di Catania (2005-2006)
I movimenti turistici stranieri, nel 2006, hanno espresso uno sviluppo nella misura di
quasi il 12% (tav. 2.21).
Questo buon risultato è imputabile esclusivamente alle strutture alberghiere, dove i
pernottamenti hanno superato il 14% di incremento, laddove nei complessi extralberghieri
si è rilevata una flessione del 5,65%.
In totale, nella provincia di Catania, sono stati i turisti francesi ad essere più presenti,
con un aumento delle notti trascorse in questo territorio del 12,57%.
Secondi per presenze sono gli statunitensi, nonostante una contrazione dei
pernottamenti del 26,4%.
Essi rimangono i primi fruitori di posti letto extralberhgieri, sebbene le loro presenze
presso queste strutture si sia dimezzato rispetto al 2005, cosa che fa ridurre la relativa
101
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
permanenza media dai quasi sedici giorni registrati l’anno precedente, ai dieci circa del
2006.
In relazione agli arrivi, invece, sono ancora una volta i francesi ad essere
maggiormente rilevati presso impianti complementari.
In generale, a parte i francesi, interessante l’accrescimento di pernottamenti dei
britannici (+26,01%) presso le strutture ricettive catanesi e, per il solo comparto
complementare, il +68,09% di presenze realizzato dai visitatori polacchi.
La permanenza media complessiva degli ospiti stranieri non ha subito modifiche nel
2006 rispetto all’anno precedente.
Nel settore complementare, però, è stata riscontrata una considerevole riduzione del
periodo medio di permanenza.
I polacchi si sono trattenuti più a lungo nel territorio etneo, ma con un intervallo medio
di quattro giorni esatti, in diminuzione rispetto al 2005.
102
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.2.4 La provincia di Enna
Gli andamenti storici di arrivi e presenze della provincia di Enna, nell’intervallo
temporale preso in considerazione, mostrano una certa similitudine, soprattutto nel
secondo quinquennio (graf. 2.17).
Si riscontra, però, una flessione più marcata delle presenze rispetto a quella degli arrivi
nel 2005, seguita da una ripresa, che non riesce a far risalire il periodo medio di
permanenza al di sopra dei due giorni (tav. 2.22).
La permanenza media ha comunque oscillato intorno a questo valore, superandolo
costantemente dal 2001 al 2004.
Gli arrivi hanno evidenziato un trend positivo, con segni di decrescita nel 2002 e, come
già accennato, nel 2005 (graf. 2.16).
Le presenze in più hanno fatto rilevare un periodo di crisi, ma più contenuta rispetto
agli altri due anni, anche nel 2000 (graf. 2.17).
103
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Tav. 2.22: Serie storica di arrivi, presenze e permanenza media nella provincia di Enna
(1997-2006)
Graf. 2.16: Andamento degli arrivi nella provincia di Enna (1997-2006)
64.000
62.000
60.000
58.000
56.000
54.000
52.000
50.000
48.000
46.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
104
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.17: Andamento delle presenze nella provincia di Enna (1997-2006)
130.000
125.000
120.000
115.000
110.000
105.000
100.000
95.000
90.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Entrambi i flussi turistici del distretto di Enna hanno evidenziato, nel totale, uno
sviluppo apprezzabile, in particolare in relazione ai pernottamenti che, nel 2006, si sono
incrementati di quasi l’8% (tav. 2.23).
Tav. 2.23: Raffronto provincia di Enna-Sicilia (2005-2006)
105
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
La crescita ha riguardato il solo settore alberghiero, dove si è riscontrato un +8,08% di
arrivi ed un +12,71% di presenze.
Il comparto extralberghiero ha evidenziato, invece, segni di indebolimento, avendo
perso, nel 2006, il 20% circa di pernottamenti rispetto all’anno prima.
Il settore turistico-ricettivo ennese occupa una parte marginale dell’economia isolana,
non giungendo a rappresentare infatti neanche l’1% del totale delle presenze isolane e, tra
l’altro, non mostra segni di espansione in tal senso.
Tav. 2.24: Riepilogo dei flussi turistici della provincia di Enna (2005-2006)
Il comparto alberghiero risulta essere, anche nel distretto di Enna, preminente
nell’ambito dell’economia turistica locale, essendo preferito da una grossa fetta di
visitatori, soprattutto italiani, i quali mostrano un interesse maggiore per gli hotel (tav.
2.24).
Negli esercizi complementari si registra, comunque, una incidenza di ospiti stranieri
che tende ad eguagliare quella degli italiani.
106
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Tav. 2.25: Paesi esteri con maggiori presenze nella provincia di Enna (2005-2006)
Gli ospiti esteri, nel 2006, sono arrivati e pernottato nella provincia di Enna in misura
superiore a quella dell’anno prima di quasi il 12% (tav. 2.25).
L’aumento è attinente soprattutto agli alberghi, dove il tasso di incremento di
pernottamenti, rispetto al 2005, ha superato il 14%.
Di quasi il 6% è stato invece il calo di presenze di ospiti esteri nel comparto
extralberghiero, nonostante un crescita del 4,34% degli arrivi.
Al primo posto della graduatoria dei paesi esteri con maggior numero di presenze nel
territorio ennese si è classificata la Germana, che però ha prodotto flussi turistici meno
consistenti in confronto al 2005.
Nel dettaglio, le presenze germaniche sono diminuite nel 2006 del 23,12%, in
particolare nel settore complementare, dove la riduzione è stata addirittura del 42,9%.
107
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
In questo comparto, gli ospiti più presenti sono stati i francesi, dove hanno realizzato
un avanzo di quasi il 3%, contrariamente al settore alberghiero, dove i loro pernottamenti
sono calati del 22,28%.
Di particolare interesse l’incremento degli ospiti polacchi, che, nel 2006, hanno
trascorso nell’ennese quasi il 58% di notti in più rispetto all’anno prima.
La permanenza media totale dei forestieri è stata di un giorno e mezzo circa in
entrambi i comparti ricettivi, con variazioni minime riguardo al 2005.
108
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.2.5 La provincia di Messina
I diagrammi di arrivi e presenze nel decennio 1997-2006 presentano un andamento
similare, con una propensione all’espansione, se si eccettua il biennio 2002-2003 (graf.
2.18 e graf. 2.19).
Tav. 2.26: Serie storica di arrivi, presenze e permanenza media nella provincia di Messina
(1997-2006)
109
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Il picco raggiunto nel 2001 viene recuperato e sopravanzato, dopo la suddetta
flessione, nel 2006.
La permanenza media, nel periodo esaminato, è sempre piuttosto vicina ai quattro
giorni, quindi al di sopra del periodo medio regionale, con lievi oscillazioni intorno a questo
valore (tav. 2.26).
Graf. 2.18: Andamento degli arrivi nella provincia di Messina (1997-2006)
1.080.000
1.030.000
980.000
930.000
880.000
830.000
780.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
110
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.19: Andamento delle presenze nella provincia di Messina (1997-2006)
4.300.000
4.100.000
3.900.000
3.700.000
3.500.000
3.300.000
3.100.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
L’attività turistico-ricettiva del distretto di Messina si conferma, ancora nel 2006, una
delle più importanti nel quadro economico isolano.
Infatti, quasi il 29% dei pernottamenti effettuati dall’intero movimento dei turisti in
Sicilia, viene rilevato in questo territorio (tav. 2.27).
Tav. 2.27: Raffronto provincia di Messina-Sicilia (2005-2006)
111
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
I flussi del turismo, nella provincia considerata, nel 2006 presentano uno sviluppo in
relazione sia agli arrivi (+5,62%), che alle presenze (+6,87%).
Entrambi i comparti ricettivi mostrano segni positivi, soprattutto nell’alberghiero, dove si
osserva un aumento dell’8,19% di pernottamenti, mentre nell’extralberghiero il numero di
presenze rilevate nel 2006 è quasi uguale a quello del 2005 (+0,18%).
La permanenza media del settore complementare è notevolmente più alta rispetto
all’alberghiero, ma il gap si è assottigliato nel 2006.
Come abbiamo osservato per le province esaminate in precedenza, il settore
alberghiero riveste un ruolo di primaria importanza anche nel territorio che stiamo
analizzando.
I pernottamenti effettuati negli alberghi dagli ospiti connazionali, infatti, rappresentano il
77,77% del totale realizzato dagli italiani, mentre l’analogo tasso dei turisti esteri raggiunge
addirittura il 91,59% (tav. 2.28).
Le presenze totali si ripartiscono quasi equamente fra italiani e stranieri, differendo fra
di loro dell’1% circa in favore dei primi.
Tav. 2.28: Riepilogo dei flussi turistici della provincia di Messina (2005-2006)
112
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
I visitatori esteri incidono per il 53,5% sul complesso dei pernottamenti alberghieri,
mentre nel settore complementare sono i connazionali ad essere preponderanti (73,02%).
Nel 2006, i flussi dei turisti provenienti al di fuori dei confini nazionali, sono aumentati
nel territorio della provincia di Messina (tav. 2.29).
Tav. 2.29: Paesi esteri con maggiori presenze nella provincia di Messina (2005-2006)
La crisi del settore complementare ha toccato anche questa provincia nel 2006,
essendo diminuite le presenze dei forestieri di quasi il 6%, ascrivendo, così, la crescita dei
flussi esteri al solo comparto alberghiero.
In totale, il movimento turistico straniero ha visto incrementare arrivi e presenze di un
po’ tutte le provenienze.
113
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Quelli maggiormente presenti nella circoscrizione provinciale messinese sono stati, nel
2006, i tedeschi, che hanno accresciuto i loro pernottamenti del 5,41%.
Per quanto detto prima, si notano segni negativi in relazione ai pernottamenti
extralberghieri di quasi tutti i turisti esteri, ad eccezione di francesi e inglesi.
Segni positivi, invece, nel comparto alberghiero e relativamente al totale dei flussi, in
particolare sono da segnalare gli ospiti russi, i quali vedono raddoppiare quasi i loro
pernottamenti.
La permanenza media dei visitatori forestieri supera i quattro giorni, mentre nel
complementare, dove nel 2005 superava le cinque giornate, nel 2006 va un po’ al di sotto
di questo valore, riducendo lo scarto fra i due comparti.
114
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.2.6 La provincia di Palermo
L’andamento storico di arrivi e presenze nella provincia di Palermo è stato in crescita
fino al 2000, dopodichè ha presentato un periodo di depressione che è durato due anni
per gli arrivi e quattro per le presenze, per poi riprendere il cammino in salita avvicinandosi
ai livelli anteriori alla recessione (tav. 2.30).
Tav. 2.30: Serie storica di arrivi, presenze e permanenza media nella provincia di Palermo
(1997-2006)
115
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
L’andamento di entrambi i flussi è stato similare ma, come detto prima, il periodo di
contrazione dei pernottamenti è durato il doppio rispetto agli arrivi, producendo di
conseguenza una riduzione della permanenza media (graf. 2.20 e graf. 2.21).
Graf. 2.20: Andamento degli arrivi nella provincia di Palermo (1997-2006)
1.250.000
1.200.000
1.150.000
1.100.000
1.050.000
1.000.000
950.000
900.000
850.000
800.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
116
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.21: Andamento delle presenze nella provincia di Palermo (1997-2006)
3.700.000
3.500.000
3.300.000
3.100.000
2.900.000
2.700.000
2.500.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
I flussi turistici del territorio provinciale palermitano sono aumentati nell’ultimo anno, ma
i tassi di incremento non hanno raggiunto i livelli regionali (tav. 2.31).
Nello specifico, è stato il comparto alberghiero ad apportare la spinta che ha contribuito
ad apportare detta espansione, mentre il settore complementare ha ravvisato una
flessione anche in questo distretto, arrivando a perdere circa un quarto dei pernottamenti
rispetto al 2005.
Tav. 2.31: Raffronto provincia di Palermo-Sicilia (2005-2006)
117
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Il ramo turistico-ricettivo palermitano resta comunque uno dei più importanti in ambito
regionale, rappresentando quasi il 24% dell’intero volume di pernottamenti effettuati in
Sicilia.
Gli ospiti delle strutture ricettive palermitane hanno trascorso nella provincia
mediamente poco meno di tre giorni, realizzando così un valore inferiore a quello medio
isolano.
Il settore complementare ha superato di poco la soglia dei tre giorni, ma nel 2005
arrivava ai quattro, riducendo così di molto, nel 2006, il divario fra i due comparti.
Oltre il 90% dei turisti che si soffermano nella provincia di Palermo, alloggiano presso
complessi alberghieri, con una percentuale leggermente più elevata per gli stranieri che
per gli italiani (tav. 2.32).
I pernottamenti alberghieri dei connazionali si sono pressoché equivalsi con quelli
esteri, con questi ultimi in aumento rispetto al 2005.
Anche nell’extralberghiero il gap fra italiani e stranieri tende a ridursi, ma la percentuale
dei primi è superiore di circa il 15%.
Tav. 2.32: Riepilogo dei flussi turistici della provincia di Palermo (2005-2006)
118
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
I flussi stranieri nella provincia di Palermo sono aumentati entrambi di circa il 13%,
superando così il tasso di incremento regionale (tav. 2.33).
I francesi sono stati in assoluto quelli che hanno stazionato maggiormente nel territorio,
ma rispetto al 2005 sono diminuiti del 2,78%.
Questo risultato è imputabile al forte calo di transalpini nel settore complementare,
nonostante negli alberghi il loro numero sia cresciuto.
Interessante l’incremento di tedeschi, i pernottamenti dei quali sono variati del +
41,35%, riducendo così lo scarto con gli ospiti francesi.
Rilevante l’impennata dei visitatori belgi, che in confronto al 2005 hanno trascorso nelle
strutture palermitane un numero di notti superiori quasi del 32%.
In sintesi, il comparto extralberghiero ha evidenziato, anche nel palermitano, una
contrazione di presenze estere, mentre nell’alberghiero si è riscontrata un’intensificazione.
Tav. 2.33: Paesi esteri con maggiori presenze nella provincia di Palermo (2005-2006)
119
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.2.7 La provincia di Ragusa
Nel periodo che va dal 1997 al 2006, i flussi turistici della provincia di Ragusa sono
risultati tendenzialmente in continua espansione, l’unica battuta d’arresto si è osservata
nel 2002, momento in cui essi sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto all’anno
precedente (tav. 2.34).
Tav. 2.34: Serie storica di arrivi, presenze e permanenza media nella provincia di Ragusa
(1997-2006)
120
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.22: Andamento degli arrivi nella provincia di Ragusa (1997-2006)
230.000
220.000
210.000
200.000
190.000
180.000
170.000
160.000
150.000
140.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Graf. 2.23: Andamento delle presenze nella provincia di Ragusa (1997-2006)
950.000
900.000
850.000
800.000
750.000
700.000
650.000
600.000
550.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
121
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
A riscontro di quanto detto, basta osservare le linee di arrivi e presenze per valutare
che esse appaiono molto simili nella loro evoluzione temporale (graf. 2.22 e graf. 2.23).
Il settore turistico-ricettivo ragusano ha evidenziato una buona crescita, ma è risultata
inferiore alla media regionale, in quanto il buon risultato del comparto alberghiero è stato
eroso dal calo dell’extralberghiero (tav. 2.35).
Tav. 2.35: Raffronto provincia di Ragusa-Sicilia (2005-2006)
I flussi del distretto di Ragusa incidono, nel quadro dell’economia turistica isolana, per il
4.86%, per quel che concerne gli arrivi, e il 6,36% relativamente ai pernottamenti.
Questo divario, in positivo per le presenze, produce un livello della permanenza media
nel territorio di circa quattro giorni, posizionandosi al di sopra del dato regionale.
In particolare, caso non riscontrato per le province valutate in precedenza, la
permanenza media nelle strutture alberghiere sopravanza quella dei complessi
extralberghieri.
L’87,56% degli ospiti delle strutture ricettive ragusane è stato rilevato negli alberghi,
mentre le presenze alberghiere hanno inciso per quasi l’89% sul totale dei pernottamenti
(tav. 2.36).
Queste proporzioni aumentano in favore degli hotel se si considerano solamente gli
avventori esteri (91,5% arrivi, 93,38% presenze).
Questi, comunque, rappresentano solo il 26,3% dei turisti registrati presso le strutture
ricettive della provincia in esame.
Sono, infatti, italiani i turisti più quantificati, soprattutto nelle strutture complementari,
dove costituiscono l’82% circa, sia di arrivi, che di presenze.
122
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Tav. 2.36: Riepilogo dei flussi turistici della provincia di Ragusa (2005-2006)
Le presenze dei visitatori esteri sono, in ogni caso, aumentate nel 2006, anche se non
hanno tenuto il passo degli arrivi, causando così una riduzione del tempo medio di
permanenza (tav. 2.37).
I primi fruitori delle strutture ricettive del distretto ragusano sono stati di gran lunga i
francesi, seppure i loro pernottamenti si siano contratti, rispetto al 2005, del 2% circa.
Notevole l’impennata di ospiti statunitensi, che nel 2006 hanno incrementato le loro
presenze di oltre il 70%, mentre nel comparto extralberghiero i pernottamenti si sono più
che triplicati.
Da segnalare, nel 2006, i 37.271 pernottamenti di turisti finlandesi, dei quali l’anno
prima non era stata accertata alcuna presenza sul suolo ragusano.
Come già fatto cenno, la permanenza media degli ospiti esteri nei complessi turisticoricettivi del territorio di Ragusa è stata di circa cinque giorni, affievolendosi così di circa
mezza giornata rispetto al 2005.
Il dato è da considerarsi, comunque, positivo essendo superiore al valore medio
regionale di quasi due giorni.
123
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
La tendenza del soggiorno medio degli stranieri nel territorio di Ragusa si è rivelata
discordante rispetto a quella delle altre province.
Tav. 2.37: Paesi esteri con maggiori presenze nella provincia di Ragusa (2005-2006)
Qui, infatti, tale valore è prevalente nel comparto alberghiero, ma con una abbastanza
evidente diminuzione, mentre nell’extralberghiero non supera i quattro giorni, ma la
tendenza è al rialzo.
Rilevante il periodo medio di permanenza degli ospiti transalpini, che si avvicina ai sei
giorni.
124
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.2.8 La provincia di Siracusa
Sostanzialmente, i flussi della provincia di Siracusa, nel decennio considerato, hanno
evidenziato un trend positivo (tav. 2.38).
Tav. 2.38: Serie storica di arrivi, presenze e permanenza media nella provincia di Siracusa
(1997-2006)
125
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
In particolare, gli arrivi, dopo la flessione del 1999, hanno continuato a lievitare, se si
eccettua la frenata osservata nel 2003 (graf. 2.24).
La linea dei pernottamenti ha evidenziato un andamento più fluttuante, ma
tendenzialmente in crescita.
Infatti le perdite dei periodi di recessione del 2001 e del biennio 2003-2004 sono state
abbondantemente ricolmate dalle successive riprese.
La permanenza media si è mantenuta, per quasi tutto il periodo esaminato,
costantemente un po’ sopra i tre giorni.
Graf. 2.24: Andamento degli arrivi nella provincia di Siracusa (1997-2006)
390.000
370.000
350.000
330.000
310.000
290.000
270.000
250.000
230.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
126
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.25: Andamento delle presenze nella provincia di Siracusa (1997-2006)
1.350.000
1.250.000
1.150.000
1.050.000
950.000
850.000
750.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Tav. 2.39: Raffronto provincia di Siracusa-Sicilia (2005-2006)
I flussi del settore turistico-ricettivo siracusano nel 2006 hanno messo in mostra un
ottima espansione (tav. 2.39).
Infatti, se gli arrivi hanno mostrato un tasso di crescita simile a quello medio regionale,
le presenze, invece, sono andate al di là di questa soglia (+9,47%).
127
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
In questo accrescimento, il settore turistico-ricettivo è stato trainato dal comparto
alberghiero, nel quale i pernottamenti sono aumentati dell’11,51%.
L’extralberghiero ha evidenziato, di contro, una certa stagnazione, manifestando nel
2006 un numero di presenze pressoché uguale all’anno precedente.
La permanenza media non ha subito grandi variazioni e si è praticamente allineata al
valore medio dell’intera isola.
Tav. 2.40: Riepilogo dei flussi turistici della provincia di Siracusa (2005-2006)
I flussi alberghieri hanno rappresentato all’incirca l’84% del totale dei flussi turistici, con
gli ospiti esteri che hanno fatto riscontrare incidenze più elevate rispetto ai connazionali
(tav. 2.40).
In genere gli italiani rilevati presso le strutture ricettive siracusane sono stati quasi i due
terzi del totale, ma questa proporzione ha evidenziato un lieve calo nel 2006.
I pernottamenti degli ospiti nazionali hanno avuto un peso notevole nel quadro
dell’economia turistica locale, soprattutto nel settore complementare, dove hanno
128
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
rappresentato all’incirca i tre quarti della totalità; tuttavia, anche in questo frangente, la
discrepanza si è leggermente ridotta rispetto al 2005.
Tav. 2.41: Paesi esteri con maggiori presenze nella provincia di Siracusa (2005-2006)
Ottima è stata, comunque, l’espansione dei visitatori esteri, con percentuali di crescita
superiori alla media regionale, soprattutto in relazione ai pernottamenti che sono
aumentati di quasi il 19% (tav. 2.40).
Per quanto riguarda gli stranieri, tale crescita ha riguardato, non solo il comparto
alberghiero, ma anche quello complementare.
Anche in questa provincia sono francesi gli ospiti maggiormente presenti nei pertinenti
complessi ricettivi.
129
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Questi hanno visto raddoppiare i loro flussi nel territorio in questione, ma questo è
accaduto soprattutto negli hotel.
Notevole espansione delle presenze degli ospiti statunitensi (+85,73%) e tedeschi
(+49,18%).
La permanenza media degli stranieri si è posta al di sotto della media regionale,
essendo stata inferiore ai tre giorni, in lieve aumento rispetto al 2005.
Solo tedeschi e, soprattutto, francesi hanno sopravanzato questa soglia, mentre gli
spagnoli addirittura non hanno raggiunto neanche i due giorni di permanenza media.
Nel comparto extralberghiero complessivamente è stato superato il periodo medio di
tre giorni, non superando, anche in questa circostanza, la media regionale del settore.
130
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
2.2.8 La provincia di Trapani
Dal 1997 al 2006 i flussi turistici della provincia di Trapani sono stati in costante ascesa
(tav. 2.42).
Tav. 2.42: Serie storica di arrivi, presenze e permanenza media nella provincia di Trapani
(1997-2006)
Le spezzate di arrivi e presenze hanno presentato, nel corso del decennio, uno
sviluppo molto simile (graf. 2.26 e graf. 2.27).
131
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Graf. 2.26: Andamento degli arrivi nella provincia di Trapani (1996-2005)
480.000
430.000
380.000
330.000
280.000
230.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Graf. 2.27: Andamento delle presenze nella provincia di Trapani (1997-2006)
1.700.000
1.600.000
1.500.000
1.400.000
1.300.000
1.200.000
1.100.000
1.000.000
900.000
800.000
700.000
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
132
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
La pendenza della linea delle presenze è stata leggermente più elevata rispetto a
quella degli arrivi, facendo sì che nel corso del periodo la permanenza media abbia
mostrato un trend in lieve, ma costante, crescita.
L’exploit del 2006 è comunque evidente, essendo scaturito un incremento percentuale
dei flussi quasi triplo rispetto alla media regionale (tav. 2.43).
Inoltre, caso unico fra le province siciliane, il territorio trapanese si è distinto essendosi
rilevato in entrambi i settori ricettivi un forte ed omogeneo sviluppo.
Tav. 2.43: Raffronto provincia di Trapani-Sicilia (2005-2006)
Il comparto turistico-ricettivo della circoscrizione di Trapani riveste un ruolo molto
importante nell’ambito dell’economia turistica siciliana.
Esso, infatti, incide per una quota intorno al 10% del totale dei flussi isolani e, rispetto
al 2005, ha evidenziato un incremento di tale incidenza di circa un punto percentuale, sia
per gli arrivi, che per le presenze.
L’alberghiero, anche nel trapanese, si rivela un settore fondamentale nell’ambito
dell’offerta turistico-ricettiva provinciale (tav. 2.44).
I pernottamenti alberghieri rappresentano il 72,39% di tutti quelli effettuati nel
comprensorio trapanese, con i turisti esteri che portano questa incidenza a superare il
78%.
Gli italiani sono, però, gli ospiti più numerosi dei complessi ricettivi trapanesi,
soprattutto nelle strutture extralberghiere.
133
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IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Tav. 2.44: Riepilogo dei flussi turistici della provincia di Trapani (2005-2006)
I turisti provenienti dai paesi esteri, nel 2006, hanno espresso una buona espansione,
soprattutto in merito ai pernottamenti negli hotel (tav. 2.45).
Gli ospiti tedeschi si sono collocati in testa alla classifica degli stranieri con maggiori
presenze nel distretto provinciale trapanese.
I loro pernottamenti si sono incrementati del 3% circa in totale, risultato imputabile al
+11,16% riscontrato negli alberghi, che ha contrastato la riduzione di ospiti teutonici nei
complessi extralberghieri (-15,03%).
134
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
IL TURISMO NELLE PROVINCE DELLA SICILIA
Tav. 2.45: Paesi esteri con maggiori presenze nella provincia di Trapani (2005-2006)
Ragguardevoli tassi di crescita sono stati osservati per le presenze degli inglesi
(+33,02%) e statunitensi (+21,63%).
Da evidenziare anche il notevole accrescimento dei pernottamenti dei visitatori
olandesi nei complessi alberghieri (+32,23%).
Si sono ridotte, invece, le presenze totali dei francesi (-4,47%), risultato da attribuire
sempre al settore alberghiero, dove la diminuzione ha superato il 10%, laddove nelle
strutture complementari erano aumentate di oltre il 15%.
La permanenza media dei forestieri nel territorio trapanese è stata inferiore al dato
medio regionale, questa infatti si è avvicinata, ma non ha raggiunto, i tre giorni.
Un po’ meglio è andata nel comparto extralberghiero, dove si è osservato un valore a
stento superiore, ma che si è ridotto rispetto al 2005.
135
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
CAPITOLO III
L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA IN SICILIA
3.1 LA CONSISTENZA RICETTIVA
In questo capitolo sarà esaminata l’analisi dell’offerta del settore ricettivo siciliano nel
2006, prendendo in considerazione prima il settore alberghiero e, a seguire, quello
complementare.
3.2 IL SETTORE ALBERGHIERO
Complessivamente, le strutture alberghiere siciliane sono aumentate nel 2006,
passando da 1.080 a 1.145 (tav. 3.1).
Tav. 3.1: Consistenza ricettiva alberghiera (2005-2006)
Il 40% circa dei 1.145 esercizi alberghieri è costituito da hotel a tre stelle (graf. 3.1),
seguiti da quelli a due (18,6%) e quattro stelle (17,29%).
I cinque stelle, pur aumentando rispetto al 2005, raggiungono appena l’1,14% del
totale delle strutture.
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 3.1: Composizione degli esercizi alberghieri (2006)
1,14%
9,43%
17,29%
13,62%
5 stelle
4 stelle
3 stelle
2 stelle
1 stella
R.T.A.
18,60%
39,91%
Graf. 3.2: Numero di esercizi alberghieri (2005-2006)
500
457
432
450
400
350
300
250
214
198
200
166
2005
2006
213
159
156
150
98
108
100
50
11
13
5 stelle
4 stelle
3 stelle
2 stelle
1 stella
R.T.A.
138
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
In genere tutte le categorie alberghiere, ad eccezione degli hotel a due ed una stella,
aumentano di numero nel 2006 (graf. 3.2).
Il numero totale delle camere nel 2006 è cresciuto di 2.127 unità, cioè il 4,5% in più
rispetto all’anno precedente.
Nel dettaglio, l’incremento maggiore si ha negli alberghi a quattro stelle con 2.268
camere in più, mentre la riduzione maggiore si registra nelle RTA, dove, nonostante un
maggior numero di esercizi, si riscontra una contrazione delle camere (graf. 3.3).
Graf. 3.3: Numero di camere negli esercizi alberghieri (2005-2006)
25.000
22.635 22.798
20.000
16.420
14.152
15.000
2005
2006
10.000
3.993
3.673 3.606
5.000
3.670
1.811 1.869
1.011 1.039
5 stelle
4 stelle
3 stelle
2 stelle
1 stella
R.T.A.
Nel 2006, il numero dei posti letto è aumentato negli hotel di categoria superiore (4 e 5
stelle) e nelle RTA, mentre si è ridotto nelle altre categorie (graf. 3.4).
Il tasso di incremento più importante è stato rilevato negli impianti a quattro stelle, dove
ha raggiunto quasi il 17%, corrispondente ad oltre cinquemila letti in più rispetto al numero
rilevato nel 2005.
139
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 3.4: Numero di letti negli esercizi alberghieri (2005-2006)
60.000
50.080 49.824
50.000
40.000
36.315
31.095
2005
2006
30.000
20.000
9.337
8.755
7.015
10.000
6.856
3.600
2.287 2.358
3.398
5 stelle
4 stelle
3 stelle
2 stelle
1 stella
R.T.A.
Graf. 3.5: Numero di bagni negli esercizi alberghieri (2005-2006)
25.000
22.628
22.018
20.000
16.334
14.144
15.000
2005
2006
10.000
5.000
3.587 3.509
3.061 2.922
1.580 1.420
1.012 1.039
0
5 stelle
4 stelle
3 stelle
2 stelle
1 stella
R.T.A.
140
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Anche il numero di servizi igienici è aumentato nel 2006, anche se in percentuale
minore rispetto a camere e posti letto, anche in questo caso l’incremento maggiore si
riscontra nei quattro stelle, con oltre duemila bagni in più, mentre si riducono di circa
seicento unità quelli della categoria tre stelle, nonostante il numero di tali esercizi sia
aumentato (graf. 3.5).
3.2.1 Esercizi a cinque stelle
Altri due esercizi di categoria cinque stelle si sono sommati, nel 2006, agli undici
esistenti nel 2005 (tav. 3.2).
Precisamente i nuovi complessi sono sorti nella provincia di Messina, che già vantava il
maggior numero di cinque stelle, accentuando così lo squilibrio esistente nella
distribuzione territoriale fra la zona occidentale e quella orientale della regione (graf. 3.6).
Gli altri territori mostrano una certa staticità, con le province di Agrigento, Caltanissetta,
Enna e Ragusa che non presentano alcun esercizio di lusso all’interno delle loro
giurisdizioni.
Tav. 3.2: Alberghi a cinque stelle nelle province siciliane (2005-2006)
141
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 3.6: Distribuzione geografica degli alberghi a cinque stelle in Sicilia (2005-2006)
2
2
7
5
1
1
2
2
1
1
2005
2006
3.2.2 Esercizi a quattro stelle
Nel 2006, in Sicilia, sono stati realizzate 32 nuove strutture alberghiere a quattro stelle
(tav. 3.3).
I nuovi esercizi sono sorti in tutte le province siciliane, ad eccezione di Caltanissetta,
dove, al contrario, si è rilevata la chiusura di uno dei due quattro stelle esistenti.
Tav. 3.3: Alberghi a quattro stelle nelle province siciliane (2005-2006)
142
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Il numero più elevato di nuovi esercizi a quattro stelle è stato osservato nei territori di
Messina, Agrigento e Trapani.
Quest’ultima provincia, con i nuovi sette complessi ricettivi, supera quantitativamente
quella di Catania per numero di alberghi a quattro stelle.
Il comprensorio messinese è quello dove sono registrati il maggior numero di hotel di
questa categoria, con 64 strutture (graf. 3.7).
Segue, molto staccata, la provincia di Palermo, che è dotata di un numero pressoché
dimezzato, rispetto a Messina, di tali complessi.
Graf. 3.7: Distribuzione geografica degli alberghi a quattro stelle in Sicilia (2005-2006)
33
30
64
56
25
18
6
4
22
24
1
20
1
13
14
15
7
2005
10
2006
Ultime sono le province di Caltanissetta, che, come detto prima, ha dimezzato il
numero di strutture a quattro stelle, e la provincia di Enna, che, comunque, ha
incrementato del 50% il numero di tali complessi.
143
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
3.2.3 Esercizi a tre stelle
Anche gli esercizi alberghieri a tre stelle sono aumentati nel 2006, aggiungendo 25
nuove strutture alle 432 già esistenti nel 2005 (tav. 3.4).
Il 40% di queste si registra nelle provincia di Trapani con dieci nuovi complessi, mentre
nove si rilevano nel territorio di Catania.
I distretti di Agrigento, Enna e Siracusa, invece, vedono contrarsi gli impianti alberghieri
della categoria presa in esame.
Tav. 3.4: Alberghi a tre stelle nelle province siciliane (2005-2006)
Graf. 3.8: Distribuzione geografica degli alberghi a tre stelle in Sicilia (2005-2006)
71
70
134
128
73
63
10
12
45
54
7
5
38
40
43
40
30
26
2005
2006
144
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
La distribuzione territoriale degli alberghi a tre stelle è evidentemente favorevole ai
territori costieri, con le aree interne che manifestano una indubbia inconsistenza, non
arrivando a rappresentare neanche il 4% dell’intera offerta di hotel di questa tipologia.
La provincia di Caltanissetta, pur aggiungendo due nuovi impianti a tre stelle alla
propria dotazione, rimane sempre la circoscrizione che ne annovera di meno, mentre il
territorio di Messina rimane di gran lunga quello che presenta la maggiore concentrazione
con 134 esercizi.
Da evidenziare che la provincia di Trapani nel 2006 ha superato per numero di hotel a
tre stelle quella di Palermo.
3.2.4 Esercizi a due stelle
Nel 2006 gli alberghi a due stelle in Sicilia sono diminuiti di una unità, facendo arrivare
il loro numero totale a 213 (tav. 3.5).
La riduzione maggiore si osserva nella provincia di Palermo, che perde sei esercizi,
mentre uno in meno viene rilevato nel distretto messinese.
Tav. 3.5: Alberghi a due stelle nelle province siciliane (2005-2065)
Sei nuovi hotel della categoria esaminata si sono riscontrati nel territorio isolano, di cui
tre sono nel catanese, due nel territorio di Trapani e uno in provincia di Siracusa.
145
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Nelle circoscrizioni provinciali di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Ragusa non ci sono
state nuove catalogazioni di questa tipologia di esercizi.
Anche in questo caso, le strutture a due stelle sono concentrate maggiormente nella
provincia di Messina, dove ne sono state rilevate 77 (graf. 3.9).
Ancora una volta, Caltanissetta si rivela possedere il minor numero di questi tipi di
impianti.
Graf. 3.9: Distribuzione geografica degli alberghi a due stelle in Sicilia (2005-2006)
38
44
77
78
29
27
6
6
12
15
1
20
20
2
17
18
8
8
2005
2006
3.2.5 Esercizi a una stella
L’analisi degli alberghi a una stella conferma la tendenza, in ambito regionale, alla
riduzione delle strutture di categoria inferiore.
Infatti, nel 2006, sono stati rilevati tre impianti di questa categoria in meno rispetto
all’anno precedente (tav. 3.6).
Sono stati individuate due strutture in meno nelle province di Catania e Trapani, mentre
un hotel in meno appartenente alla categoria una stella è stato riscontrato nelle province di
Ragusa e Siracusa.
146
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Tav. 3.6: Alberghi ad una stella nelle province siciliane (2005-2006)
Due strutture in più sono sorte nel distretto messinese ed una in quello palermitano,
mentre nelle rimanenti province non si è rilevata alcuna variazione.
È sempre il territorio di Messina ad avere il maggior numero di questi tipi di hotel, di
contro la provincia di Enna non ne possiede alcuno (graf. 3.10).
Graf. 3.10: Distribuzione geografica degli alberghi ad una stella in Sicilia (2005-2006)
30
29
63
61
23
25
13
15
7
2
7
2
16
15
3
4
2005
2006
147
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3.2.6 Residenze Turistico Alberghiere
Dieci nuove Residenze Turistico Alberghiere sono sorte in Sicilia nel 2006,
incrementando così la dotazione regionale del 10% circa (tav. 3.7).
Tav. 3.7: Residenze Turistico Alberghiere nelle province siciliane (2005-2006)
Graf. 3.11: Distribuzione geografica delle R.T.A. in Sicilia (2005-2006)
25
24
24
28
9
9
7
7
14
15
14
12
10
8
2005
2006
148
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Il 40% di queste è stato rilevato nella provincia di Messina, mentre due a testa in quelle
di Ragusa e Siracusa ed una ad Agrigento e Palermo.
Nessun movimento si è riscontrato nei rimanenti territori provinciali.
La metà quasi delle RTA è localizzato nei distretti provinciali di Messina e Palermo,
mentre nessuna è ubicata nelle province interne di Enna e Caltanissetta (graf. 3.11).
3.2.6 Consistenza alberghiera nelle province siciliane
Le tavole 3.8 e 3.9 riassumono la situazione nelle province siciliane della consistenza
ricettiva alberghiera rispettivamente negli anni 2005 e 2006.
Nel 2006, il comparto alberghiero siciliano ha offerto alla clientela dei visitatori 1.080
esercizi con 47.275 camere, 102.832 posti letto e 46.012 servizi igienici (tav. 3.10).
La porzione più rilevante degli esercizi ricettivi alberghieri siciliani è ubicata nella
provincia di Messina, con il 32,58% del totale (graf. 3.12).
Una buona fetta di tali strutture viene registrata nelle province di Palermo (17,38%) e
Trapani (13,97%).
Da evidenziare che la provincia di Messina conta un numero di strutture alberghiere
quasi doppio rispetto a quelle situate nel territorio provinciale di Palermo, mentre il numero
di posti letto delle due province sono quasi uguali, segno questo che nel messinese
sussiste un maggior numero di esercizi di dimensioni ridotte rispetto a quelle del distretto
di Palermo.
149
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Tav. 3.8: Riepilogo della consistenza ricettiva alberghiera nelle province siciliane (2005)
Tav. 3.9: Riepilogo della consistenza ricettiva alberghiera nelle province siciliane (2006)
150
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Tav. 3.10: Consistenza ricettiva alberghiera nelle province siciliane (2006)
Graf. 3.12: Distribuzione degli esercizi alberghieri nelle province siciliane (2006)
13,97%
8,73%
1,05%
10,04%
9,00%
1,92%
5,33%
17,38%
Agrigento
Caltanissetta
Catania
Enna
Messina
Palermo
Ragusa
Siracusa
Trapani
32,58%
151
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3.2.7 Tasso di occupazione lordo dei posti letto nelle strutture alberghiere
Il tasso di occupazione lordo dei posti letto è il rapporto fra le presenze rilevate in un
dato periodo e le presenze potenziali del periodo stesso, senza tenere conto degli
eventuali periodi di chiusura degli esercizi.
La serie storica, relativa al decennio 1997-2006, evidenzia che i tassi di occupazione
lordi annui dei posti letto alberghieri siciliani ha oscillato entro un range che va dal 30% a
poco più del 40% (tav. 3.11).
Tav. 3.11: Serie storica del tasso di occupazione lordo dei posti letto alberghieri (19972006)
Nel dettaglio, si assiste, nella prima parte del periodo esaminato, ad un rapido sviluppo
di questo rapporto fino al 2000, quindi un altrettanto veloce declino fino al 2004, quando si
è pressoché stabilizzato e, nell’ultimo anno, cresciuto leggermente fino a superare il 31%
(graf. 3.13).
152
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Graf. 3.13: Andamento del tasso di occupazione lordo dei posti letto alberghieri (19972006)
45%
41,00%
40%
38,79%
37,99%
36,09%
35,19%
35%
33,19%
33,26%
31,49%
30,82%
30,70%
30%
06
20
20
05
04
20
03
20
02
20
01
20
00
20
99
19
98
19
19
97
25%
Questo lieve incremento nel 2006, che, comunque, non raggiunge l’1% rispetto
all’anno prima, si è distribuito nelle province siciliane in maniera difforme (tav. 3.12).
Tav. 3.12: Tasso di occupazione lordo dei posti letto alberghieri (2005-2006)
153
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
L’unica a ridurre il suddetto tasso è la provincia di Agrigento, mentre le altre
mantengono pressappoco il livello del 2005.
Tre le province che incrementano questa misura di una grandezza che si aggira intorno
al 3%; queste sono Caltanissetta, Enna e Siracusa.
Nei territori di Palermo e Messina, l’aumento supera di poco l’1%.
Graf. 3.14: Confronto fra presenze alberghiere e presenze alberghiere potenziali (2006)
10.000.000
9.000.000
8.000.000
7.000.000
6.000.000
5.000.000
4.000.000
3.000.000
2.000.000
1.000.000
Agrigento
Caltanissetta
Catania
Enna
Presenze alberghiere annue
Messina
Palermo
Ragusa
Siracusa
Trapani
Presenze alberghiere potenziali annue
I tassi di occupazione sono stati finora calcolati su base annua, ma vediamo adesso
come essi variano se si considerano periodi differenti.
In particolare sono stati esaminati due periodi dell’anno: quello che va da giugno a
settembre, che abbiamo denominato “alta stagione” e quello relativo ai rimanenti mesi
dell’anno, denominato “bassa stagione”.
Il tasso di occupazione dei posti letto in alta stagione è risultato superiore a quello del
resto dell’anno, come era facile prevedere, poiché, come abbiamo visto nei capitoli
154
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
precedenti, i flussi turistici in Sicilia evidenziano una forte stagionalità, con picchi nel
periodo estivo.
Nel dettaglio, la differenza fra i due periodi è stata di circa il 35%, in quanto in alta
stagione si è rilevato un tasso del 54,83%, mentre nel resto dell’anno complessivamente
questo valore non è riuscito a raggiungere il 20% (tav. 3.13).
Tav. 3.13: Tasso di occupazione lordo dei posti letto alberghieri in alta e bassa stagione
(2006)
Vi sono delle differenze fra le province siciliane sostanziali, in quanto la differenza di
cui abbiamo parlato non è stata riscontrata in tutte le province.
In particolare si può constatare che le differenze sono maggiormente accentuate nelle
province dove è più sviluppato un tipo di turismo legato in prevalenza al mare e alle coste.
In queste province le differenze fra i due periodi variano dal 30 ad addirittura il 50%,
come nel caso della provincia di Ragusa.
Nelle province del centro, come Enna e Caltanissetta, questa differenza non supera il
3%.
Discorso a parte si può fare per la provincia di Catania, dove il tasso di occupazione
dei posti letto presenta delle differenze fra i periodi di alta e bassa stagione, ma questa
non è poi così marcata come per le province di cui abbiamo parlato.
In effetti si tratta di un territorio dove, nello spazio di pochi chilometri cambia lo
scenario, passando dal mare alla montagna, con una realtà come l’Etna, che è uno dei
155
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
pochi luoghi nell’isola, sicuramente il più rinomato, dove nella stagione fredda si possono
praticare sport invernali.
Il grafico 3.15 rappresenta una fotografia della situazione regionale, con il raffronto fra
tasso di occupazione fra i periodi di alta e bassa stagione e il dato annuale.
Graf. 3.15: Raffronto del tasso di occupazione lordo dei posti letto alberghieri nei periodi di
alta stagione, bassa stagione ed intero anno (2006)
70,00%
60,00%
50,00%
40,00%
intero anno
alta stagione
bassa stagione
30,00%
20,00%
10,00%
IA
SI
C
IL
Tr
ap
an
i
cu
sa
Si
ra
R
ag
us
a
o
Pa
le
rm
M
es
si
na
na
En
C
at
an
ia
et
ta
C
al
ta
ni
ss
Ag
rig
en
to
0,00%
156
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
3.3 IL SETTORE EXTRALBERGHIERO
In questo paragrafo verrà preso in esame il comparto extralberghiero, considerando
dapprima tutte le categorie di questo settore ad eccezione dei parchi di campeggio, che
verranno presi in considerazione in un secondo momento a causa delle caratteristiche del
tutto particolari e sicuramente differenti rispetto alle altre tipologie di esercizi del settore
complementare.
Tav. 3.14: Consistenza ricettiva extralberghiera (2005-2006)
Il numero di esercizi e delle dotazioni connesse ha mostrato un buon incremento
percentuale nel 2006 (tav. 3.14).
Le diverse categorie hanno evidenziato una certa diversità di comportamento, con
alcune in aumento, altre in diminuzione ed altre ancora stabili fra il 2005 e il 2006, come le
case per ferie, i villaggi turistici e i rifugi alpini.
Da segnalare la lieve riduzione del numero delle aziende agrituristiche, che perdono
cinque esercizi nella regione.
Incrementi importanti li fanno rilevare gli ostelli (+40%), le case vacanze (+28,79%) e i
bed and breakfast (21,54%).
In particolare, questi ultimi rappresentano ben il 54% dell’intera offerta relativa al
settore complementare (graf. 3.16), inoltre, in valore assoluto, costituiscono la categoria
che ha rivelato l’incremento maggiore con 218 nuovi esercizi.
Uno spaccato del settore extralberghiero viene offerto dai grafici 3.17, 3.18, 3.19 e
3.20.
157
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 3.16: Composizione degli esercizi extralberghieri in Sicilia (2006)
Villaggi turistici
0,6%
Case ferie
1,2%
Ostelli
0,6%
Rifugi alpini
0,5%
Camping
4,2%
Case vacanze
11,2%
Affittacamere
12,9%
Bed & Breakfast
54,0%
Az. Agrituristiche
14,8%
Graf. 3.17: Numero di esercizi extralberghieri (2005-2006)
1.400
1.230
1.200
1.012
1.000
800
2005
2006
600
400
341
284
336
294
255
198
200
28
28
13 13
10 14
11
11
Affittacamere
Az.
Bed & Breakfast
Agrituristiche
Case ferie
Case vacanze Villaggi turistici
Ostelli
Rifugi alpini
158
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 3.18: Numero di camere negli esercizi extralberghieri (2005-2006)
4.000
3.661
3.500
3.000
2.658
2.366
2.500
2.382
2.241
2.028
2.000
2005
2006
1.771
1.437
1.517
1.500
912
1.000
855
590
500
164
236
137 137
Affittacamere
Az.
Bed & Breakfast
Agrituristiche
Case ferie
Case vacanze Villaggi turistici
Ostelli
Rifugi alpini
Graf. 3.19: Numero di letti negli esercizi extralberghieri (2005-2006)
8.000
7.476
7.000
6.126
5.832
6.000
5.493 5.538
5.024
5.000
3.995
4.000
2005
2006
3.525
3.293
3.233
3.000
1.839
2.000
1.324
681
1.000
479
431 431
Affittacamere
Az.
Bed & Breakfast
Agrituristiche
Case ferie
Case vacanze Villaggi turistici
Ostelli
Rifugi alpini
159
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 3.20: Numero di bagni negli esercizi extralberghieri (2005-2006)
3.000
2.704
2.500
2.183 2.152
2.144
2.000
1.775
1.771
1.686
1.500
1.410 1.382
2005
2006
1.000
749
672
549
500
227
140
103 113
0
Affittacamere
Az.
Bed & Breakfast
Agrituristiche
Case ferie
Case vacanze Villaggi turistici
Ostelli
Rifugi alpini
160
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3.3.1 Affittacamere
Nel 2006 sono stati rilevati, in Sicilia, 10 nuovi affittacamere; in totale nel territorio
regionale ce ne sono 294 (tav. 3.15).
Il numero maggiore di nuove strutture si riscontra nelle circoscrizioni di Ragusa,
Catania e Agrigento, mentre è da rilevare che nel messinese sono stati chiusi sette
esercizi appartenenti a questa categoria.
Tav. 3.15: Affittacamere nelle province siciliane (2005-2006)
Graf. 3.21: Distribuzione geografica degli affittacamere in Sicilia (2005-2006)
84
91
60
61
30
31
3
3
16
46
41
20
1
2
31
32
16
10
2005
2006
161
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
La distribuzione territoriale degli affittacamere non è uniforme nell’isola, ma vi è una
sproporzione a sfavore dei territori centro-meridionali (graf. 3.21).
3.3.2 Aziende agrituristiche
Per il 2006 l’analisi delle aziende agrituristiche, purtroppo, non è stato possibile
condurla in maniera esaustiva, in quanto non è stato possibile acquisire il dato relativo alla
provincia di Ragusa.
Per quanto riguarda le restanti otto province, possiamo dire che il numero totale si è
incrementato di quindici unità, rilevate soprattutto nei territori di Palermo e Siracusa,
mentre sei in meno ne sono state rilevate nell’ennese (tav. 3.16).
Tav. 3.16: Aziende agrituristiche nelle province siciliane (2005-2005)
Questo ha di fatto reso meno omogenea la distribuzione territoriale di questa tipologia
di esercizi, rendendo le province centrali della regione sempre più distanti turisticamente
dal resto dell’isola (graf. 3.22).
162
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Graf. 3.22: Distribuzione geografica delle aziende agrituristiche in Sicilia (2005-2006)
87
86
60
67
35
31
49
47
21
7
20
20
7
15
56
49
20
2005
2006
3.3.3 Bed & Breakfast
Nel 2006 è continuato l’incremento del numero dei bed and breakfast iniziato negli anni
precedenti.
Infatti, sono 218 le nuove strutture di questo tipo rilevate nel territorio siciliano, con una
buona espansione in quasi tutte le province, ad eccezione di Caltanissetta, dove
numericamente non sono variate rispetto al 2005 (tav. 3.17).
Tav. 3.17: Bed & Breakfast nelle province siciliane (2005-2006)
163
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
La distribuzione geografica dei B&B nella regione appare, nel 2006, più omogenea
rispetto all’anno precedente (tav. 3.23).
Questo vale soprattutto per le province costiere, nelle quali non si riscontrano
eccessive disuguaglianze numeriche, se si eccettua quella di Agrigento, che fra questi
territori è quello dove risulta meno sviluppato il fenomeno dei B&B.
Graf. 3.23: Distribuzione geografica dei Bed & Breakfast in Sicilia (2005-2006)
140
154
178
196
146
118
234
201
38
47
50
14
62
14
157
167
133
2005
193
2006
164
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
3.3.4 Case per ferie
Nel 2006 non sono state rilevate nuovi esercizi appartenenti alla categoria “case per
ferie”, in confronto all’anno antecedente (tav. 3.18).
Ciò vale anche se si considerano le province singolarmente, per cui, per questa
tipologia di strutture, si può affermare che vi sia stata una indubbia inerzia.
Tav. 3.18: Case per ferie nelle province siciliane (2005-2006)
Graf. 3.24: Distribuzione geografica delle case per ferie in Sicilia (2005-2006)
5
7
3
5
7
3
1
1
2
2
3
2
2
3
2
2
3
3
2005
2006
165
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Geograficamente, si può facilmente riscontrare che le province di Palermo e Messina
sono quelle dove sorgono quasi la metà di questi esercizi (graf. 3.24).
3.3.5 Case per vacanze
Nel 2006 sono state registrate in Sicilia 57 nuove case per vacanze, cioè quasi il 30%
in più rispetto all’anno prima (tav. 3.19).
Le uniche province che non hanno fatto rilevare alcun movimento in tal senso sono
quelle di Caltanissetta ed Enna, dove addirittura non sono presenti strutture di questa
tipologia.
Tav. 3.19: Case per vacanze nelle province siciliane (2005-2006)
In Sicilia, le case per vacanze sono più cospicue nel distretto provinciale trapanese,
che ne conta 73, risultando così il territorio con il maggior numero di questo tipo di esercizi
(graf. 3.25).
Per il resto, l’area meno coperta della regione si evince essere quella sud-orientale,
oltre che, come abbiamo visto per le altre categorie, quella centrale.
166
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Graf. 3.25: Distribuzione geografica delle case per vacanze in Sicilia (2005-2006)
50
41
52
40
22
20
57
73
2
2
23
17
13
12
20
9
2005
2006
3.3.6 Ostelli per la gioventù
I nuovi ostelli per la gioventù in Sicilia, nel 2006, sono stati quattro, che si aggiungono
ai dieci preesistenti (tav. 3.20).
Questi sono sorti in prevalenza nella provincia di Enna, mentre uno in più è stato
registrato nel siracusano ed uno in meno nel messinese.
Tav. 3.20: Ostelli per la gioventù nelle province siciliane (2005-2006)
167
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
Rispetto alle altre categorie, gli ostelli sono più numerosi nel centro dell’isola ed in
particolare nel territorio di Enna, che ha quintuplicato la propria offerta in tal senso (graf.
3.26).
Lo scenario, comunque, è variato in maniera evidente dal 2005 al 2006, essendovi in
precedenza uno squilibrio della dislocazione di tali strutture in favore delle province nordorientali.
Graf. 3.26: Distribuzione geografica degli ostelli per la gioventù in Sicilia (2005-2006)
3
2
2
2
3
1
1
3
5
1
1
2005
2006
168
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L’OFFERTA TURISTICO-RICETTIVA
3.3.7 Rifugi alpini
Sul territorio regionale, nel 2006, non sono state catalogate nuove strutture
appartenenti alla categoria dei rifugi alpini (tav. 3.21).
Tav. 3.21: Rifugi alpini nelle province siciliane (2005-2006)
È naturale che la disposizione territoriale di questa tipologia di strutture si trova nelle
zone montane dell’isola (graf. 3.27).
Graf. 3.27: Distribuzione geografica dei rifugi alpini in Sicilia (2005-2006)
6
6
4
4
1
2005
1
2006
169
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3.3.8 Villaggi turistici
Anche per la categoria “villaggi turistici”, nel 2006, è stata osservata una certa staticità,
essendo il numero totale degli esercizi uguale a quello del 2005 (tav. 3.22).
In questo frangente, però, all’interno delle province è stato rilevato un minimo
movimento, in quanto è stata chiusa l’unica struttura di questo tipo dell’agrigentino, mentre
una ne è sorta nel messinese.
Tav. 3.22: Villaggi turistici nelle province siciliane (2005-2006)
Graf. 3.28: Distribuzione geografica dei villaggi turistici in Sicilia (2005-2006)
5
6
3
3
2
2
1
1
1
1
1
2005
2006
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Territorialmente, si riscontra l’assenza di villaggi turistici nel centro-sud dell’isola,
mentre il maggior numero viene riscontrato nella provincia di Messina (graf. 3.28).
3.3.9 Parchi di campeggio
I parchi di campeggio appartengono ad una tipologia di esercizi extralberghieri sui
generis e per questo poco confrontabili con le altre categorie per via della diversità delle
dotazioni di cui dispongono.
Se per le altre tipologie di strutture è facile paragonare numero di camere, di posti letto
e di servizi igienici connessi, per i camping appare forzato comparare le piazzole, la
superficie e quant’altro con qualcosa di equipollente dei suddetti esercizi.
Tav. 3.23: Parchi di campeggio nelle province siciliane (2005-2006)
In Sicilia nel 2006 sono stati rilevati 96 campeggi, riducendosi in tal modo di tre unità
rispetto all’anno precedente, (tav. 3.23).
La buona notizia, nonostante ciò, è che crescono, sia la superficie adibita a parchi di
campeggio, che i servizi igienici annessi.
Nel dettaglio, è la provincia di Palermo a perderne il maggior numero, mentre i territori
di Ragusa e Siracusa ne acquisiscono uno.
Osservando la disposizione territoriale, si può rilevare che si acuisce in maggior
misura, nel 2006, lo squilibrio fra le province interne e quelle costiere (graf. 3.29).
Il maggior numero di questo tipo di esercizi è ubicato nella provincia di Messina,
seguita da quella di Trapani.
171
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Graf. 3.29: Distribuzione geografica dei parchi di campeggio in Sicilia (2005-2006)
23
23
16
13
11
2
18
1
18
1
10
1
10
10
11
12
7
2005
8
2006
3.3.10 Consistenza extralberghiera nelle province siciliane
Riassumendo la situazione del settore extralberghiero, la tavola 3.24 rappresenta il
peso che esso ha nelle nove province siciliane.
Le tavole 3.25 e 3.26, invece, forniscono una fotografia del settore complementare
nelle province siciliane nel 2005 e 2006, ad esclusione dei camping.
Tav. 3.24: Consistenza ricettiva extralberghiera nelle province siciliane (2006)
172
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Tav. 3.25: Riepilogo della consistenza ricettiva extralberghiera nelle province (2005)
Tav. 3.26: Riepilogo della consistenza ricettiva extralberghiera nelle province (2006)
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Capitolo IV
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2002-2006 PER LA PROMOZIONE
DELL’IMMAGINE TURISTICA DELLA REGIONE SICILIA
In questo capitolo verranno presentati i risultati di un’indagine condotta dalla TMT
Pragma, per conto del Dipartimento Turismo della Regione Siciliana, nell’arco del
quinquennio 2002-2006, relativa alla campagna di comunicazione per la promozione
dell’immagine turistica della regione.
4.1 DISEGNO DELLA RICERCA
L’obiettivo della ricerca è stato quello di analizzare il ricordo e la valutazione degli
interventi comunicazionali, le caratteristiche del turista e del suo soggiorno in Sicilia e la
customer satisfaction sul soggiorno siciliano.
La metodologia applicata è stata quella dell’intervista diretta attraverso un questionario
strutturato, somministrato ad un campione di turisti italiani e stranieri che hanno
completato il periodo di soggiorno in Sicilia di almeno due notti.
Le interviste sono state pianificate in due wave per ogni anno di osservazione (una in
primavera e l’altra in autunno, tranne per il 2002), nei principali punti di uscita dalla Sicilia
e cioè gli aeroporti di Palermo e Catania, il traghetto di Messina e il porto di Palermo.
4.2 TIPOLOGIA DEI CAMPIONI
La suddivisione percentuale fra italiani e stranieri dei campioni è quella mostrata nel
grafico 4.1.
I turisti italiani intervistati sono stati superiori fino al 2004, addirittura sono stati il 100%
nella primavera del 2003, dopodichè la percentuale di stranieri è stata preponderante.
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Graf. 4.1: Composizione dei campioni (2002-2006)
Italiani
Stranieri
68
Autunno '02
32
100
Primavera '03
Autunno '03
71
29
58
Primavera '04
42
54
Autunno '04
46
46
Primavera '05
Autunno '05
Primavera '06
Autunno '06
54
40
60
38
62
40
60
4.3 MONITORAGGIO DELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA
Una parte dei questionari somministrati nei vari anni di osservazione verteva
sull’argomento campagna pubblicitaria.
Da segnalare che, in questo periodo, se ne sono susseguite due: quella il cui slogan
era “Sicilia – Tutto il resto in ombra” fino al 2004 e quella “Grand Tour Sicilia – Una terra
che racconta” dal 2005 (fig. 4.1).
Sono state realizzate, quindi, quattro rilevazioni connesse alla prima campagna e
quattro relative alla seconda.
Analizziamo, di seguito, le varie domande sottoposte al campione di intervistati
sull’argomento in questione.
176
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CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2002-2006
Fig. 4.1: Loghi delle campagne promopubblicitarie “Sicilia – Tutto il resto in ombra” e
“Grand Tour Sicilia 06 – Una terra che racconta”
Alla domanda “Dallo scorso anno le è capitato di vedere su riviste-quotidiani-cartelloniaffissioni una nuova pubblicità sulla Regione Sicilia?” gli intervistati hanno risposto come
raffigurato nei grafici 4.1 per i turisti italiani e 4.2 per i turisti stranieri.
Si nota immediatamente una differenza fra le due campagne promopubblicitarie, sia per i
visitatori connazionale che per quelli esteri, in entrambi i casi infatti è del tutto evidente che
la prima tipologia di propaganda è rimasta più impressa nella memoria degli intervistati sia
italiani che stranieri.
I connazionali sono stati, comunque, quelli che hanno avuto un ricordo un po’ più definito
rispetto agli ospiti forestieri, infatti possiamo notare che alla fine della prima campagna, fra
ricordo spontaneo e ricordo sollecitato, quasi la metà degli italiani ha rammentato di aver
visto la pubblicità della Regione Siciliana.
Il contrario vale per i visitatori esteri, in quanto, nella prima fase della campagna è stato
quasi il 40% a ricordare di aver notato la propaganda sulla Sicilia, percentuale che è scesa
intorno al 30% nell’ultima fase.
177
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CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2002-2006
Graf. 4.2: Ricordo della campagna stampa – Turisti italiani
Per quanto riguarda il secondo lancio propagandistico, i tassi di reminiscenza
complessiva (spontanea e sollecitata) raggiungono il 30% nell’ultima fase in esame per gli
italiani, mentre per gli stranieri non superano il 10%.
178
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Graf. 4.2: Ricordo della campagna stampa – Turisti stranieri
La domanda successiva è stata: “Ricorda cosa in particolare veniva messo in evidenza
nella pubblicità che Lei ha visto, quali immagini le sono rimaste impresse, cosa c’era
scritto?”; in questo caso si tratta di ricordo spontaneo.
Le risposte fornite da turisti italiani e stranieri sono raffigurate nelle tabelle 4.1 e 4.2.
Da queste si riscontra che, nella prima campagna, quello che è rimasto maggiormente
impresso nella memoria dei turisti, sia italiani che stranieri, è stata l’immagine di un teatro
greco, che era quello di Taormina.
Nella seconda campagna, invece, non c’è molta uniformità nelle risposte delle varie
tornate di interviste, solo alla fine del biennio considerato, la risposta più frequente è stata
relativa al logo della regione.
179
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CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2002-2006
Tab. 4.1: Contenuti del ricordo della campagna stampa (2002-2004)
Tab. 4.2: Contenuti del ricordo della campagna stampa (2005-2006)
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CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2002-2006
Il quesito successivo è volto a misurare il gradimento, da parte di coloro che
ricordavano la pubblicità, dei due lanci promopubblicitari.
Alla domanda “Può dirmi quanto le e’ piaciuta questa pubblicità?”, gli intervistati hanno
risposto come raffigurato nei grafici 4.3 per gli italiani e 4.4 per gli stranieri.
Graf. 4.3: Gradimento della campagna stampa – Turisti italiani
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Graf. 4.4: Gradimento della campagna stampa – Turisti stranieri
Dalle risposte si evince che, sia connazionali che forestieri, hanno gradito gli spot
pubblicitari proposti dalla Regione Siciliana.
Un po’ più soddisfatti si sono rivelati gli italiani, con tassi di gradimento maggiori
rispetto agli stranieri, mentre la campagna che ha ricevuto consensi lievemente superiori è
stata la prima.
L’ultima domanda di questa sezione riguardante la pubblicità è relativa alla promozione
online del prodotto Sicilia.
I grafici 4.5 e 4.6 rappresentano le risposte date al quesito “Le e’ capitato di vedere su
Internet la pagina promozionale della regione Sicilia?”.
Questa domanda non è stata posta ai turisti italiani nella prima tornata del 2002.
182
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Graf. 4.5: Turisti italiani che hanno visitato online la pagina promozionale della Sicilia?
Dai grafici si desume che gran parte dei turisti intervistati, sia italiani che stranieri, si
hanno trovato, durante la navigazione su internet, pagine web contenenti la pubblicità
della Regione Siciliana.
Soprattutto i visitatori esteri sembrano più propensi all’uso della rete internet,
interessante constatare che, nel 2002, la totalità dei forestieri intervistati hanno affermato
di avere consultato la pagina promozionale della Sicilia.
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CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2002-2006
Graf. 4.6: Turisti stranieri che hanno visitato online la pagina promozionale della Sicilia?
4.4 IL SOGGIORNO IN SICILIA
In questa sezione del questionario, si sono voluti analizzare i vari aspetti del soggiorno
dei turisti nella regione.
Innanzitutto sono stati determinati i canali utilizzati dai viaggiatori per pianificare il
viaggio in Sicilia.
I risultati sono rappresentati nel grafico 4.7.
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Graf. 4.7: Canali di informazione utilizzati per il soggiorno in Sicilia
Si nota subito, nelle wave succedutesi, un andamento divergente fra il canale “agenzia
turistica/tour operator” ed il canale “internet”, che sono poi quelli principali in particolare
per i visitatori esteri.
Dal 2002 al 2006, infatti, mentre l’utilizzo all’agenzia ha messo in evidenza una
continua flessione, l’attenzione verso il web per la programmazione della vacanza è stata
sempre più rilevante nel tempo, soprattutto per i viaggiatori stranieri.
Da rilevare che i turisti che hanno già visitato la Sicilia altre volte e vi sono tornati,
organizzando autonomamente il soggiorno, sono soprattutto connazionali.
Inoltre, le riviste specializzate nel settore turismo sono più adoperate dagli stranieri che
dagli italiani.
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Graf. 4.7: Turisti che hanno soggiornato altre volte in Sicilia per vacanza/turismo
Tab. 4.3: Frequenza di soggiorno in Sicilia per vacanza/turismo
Il grafico 4.7 e la tabella 4.3 illustrano, rispettivamente, i visitatori che hanno affermato
di avere soggiornato altre volte in Sicilia e il numero di volte che lo hanno fatto.
Viene qui confermato che la percentuale maggiore di viaggiatori che tornano in Sicilia
sono italiani, mentre la quota maggiore di visitatori esteri torna nell’isola da una a cinque
volte.
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Tab. 4.4: Motivazioni della scelta della Sicilia come meta del viaggio
Nella tabella 4.4 vengono esposte le motivazioni della scelta della Sicilia come meta
del viaggio.
Le motivazioni principali dei turisti italiani sono state le origini e gli impegni di lavoro,
mentre gli stranieri hanno scelto la Sicilia per l’ambiente e le tradizioni culturali.
Da notare che pochissimi turisti, sia italiani che stranieri, hanno affermato che i fattori
che hanno spinto a scegliere questa meta sono state le possibilità di svolgere attività di
studio o attività sportive o di svago.
Il grafico 4.8 evidenzia, ancora una volta, la difformità di comportamento dei turisti
connazionali ed esteri per quanto riguarda la compagnia avuta durante il soggiorno
nell’isola.
Gli italiani sono venuti nella nostra regione in maggioranza da soli ed in secondo piano
con amici o la famiglia; gli stranieri, invece, hanno effettuato il viaggio soprattutto con la
famiglia e, in alternativa, con amici.
Buona anche la percentuale di stranieri che ha viaggiato con il proprio partner, mentre
gli italiani non sembrano preferire questa opzione.
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Graf. 4.8: In compagnia di chi è stato effettuato il viaggio in Sicilia
I grafici 4.9, 4.10 e 4.11 illustrano, invece, quali mezzi hanno utilizzato i visitatori,
rispettivamente, per arrivare, lasciare e spostarsi in Sicilia.
Emerge che il mezzo più impiegato per giungere e partire dall’isola è stato l’aereo, più
per gli stranieri, come era facile prevedere.
Treno, nave e auto vengono in secondo piano, adoperati in prevalenza dagli ospiti
connazionali.
Per quanto concerne gli spostamenti all’interno dell’isola si rileva nuovamente un
diverso comportamento fra italiani e stranieri.
Gli italiani preferiscono mezzi a noleggio o di amici, mentre i forestieri prediligono
principalmente le auto a noleggio e, in secondo luogo, i pullman turistici.
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Graf. 4.9: Mezzi utilizzati per raggiungere la Sicilia
Graf. 4.10: Mezzi utilizzati per lasciare la Sicilia
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Graf. 4.11: Mezzi utilizzati per gli spostamenti in Sicilia
4.5 LA STRUTTURA RICETTIVA
Questa parte dell’indagine è dedicata alla struttura ricettiva, in particolare alla tipologia
scelta dai turisti ed alla loro soddisfazione e valutazione della stessa.
Per prima cosa è stato chiesto ai turisti se, durante il loro soggiorno in Sicilia, hanno
pernottato sempre nello stesso luogo o hanno cambiato la località (graf. 4.12).
È emerso che i turisti italiani sono stati più stanziali rispetto agli stranieri, che, in
maggioranza hanno visitato più località.
190
Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
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Graf. 4.12: Spostamenti effettuati all’interno del territorio siciliano
In seguito è stata valutata la tipologia di sistemazione più frequentemente scelta per
soggiornare nella regione (graf. 4.12).
Gli italiani hanno evidenziato una propensione ad avvalersi dell’ospitalità di parenti o
amici e, in seconda opzione, hanno scelto un hotel a tre stelle, soluzione, tra l’altro,
preferita dai turisti provenienti da paesi stranieri.
La casa di proprietà, ovviamente, è stata utilizzata di più dagli italiani, mentre
interessante è la predilezione di alberghi a quattro o cinque stelle rispetto a quelli ad una o
due stelle.
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CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2002-2006
Graf. 4.13: Tipologia di struttura scelta più frequentemente
È stato misurato, quindi, l’apprezzamento degli ospiti nei confronti della struttura
ricettiva scelta.
I grafici 4.14 e 4.15 rappresentano la valutazione dell’impianto, data in merito
all’alloggio in generale.
È stato chiesto agli intervistati di assegnare un voto generico da uno a dieci
relativamente alla sistemazione.
I giudizi di italiani e stranieri sono stati abbastanza similari e sono stati attribuite
valutazione abbastanza alte alle strutture siciliane.
192
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Graf. 4.14: Valutazione dei turisti italiani della struttura ricettiva: l’alloggio in generale
Graf. 4.15: Valutazione dei turisti stranieri della struttura ricettiva: l’alloggio in generale
193
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Graf. 4.16: Valutazione dei turisti italiani della struttura ricettiva
Sono, quindi, stati valutati i giudizi dati dagli ospiti relativamente ad alcuni aspetti della
struttura, come la cortesia e la professionalità del personale, la localizzazione, la pulizia, il
rapporto qualità prezzo, e così via.
I grafici 4.16 e 4.17 illustrano in che maniera turisti italiani e stranieri hanno giudicato i
vari elementi caratterizzanti l’impianto ricettivo.
In genere le valutazioni sono state abbastanza elevate ed alquanto omogenee fra
ospiti locali ed esteri, con alcuni punti di scostamento.
Ad esempio, gli italiani sono apparsi più attenti alla tema della pulizia, mentre per
quanto riguarda il rapporto qualità prezzo la valutazione maggiore è stata data dagli
stranieri.
L’unico elemento valutato negativamente, sia da italiani, che da stranieri, è stato la
presenza di servizi nella struttura ed è un argomento che dovrebbe fare molto riflettere gli
addetti ai lavori.
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Graf. 4.17: Valutazione dei turisti stranieri della struttura ricettiva
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4.6 IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEL SOGGIORNO IN SICILIA
A questo punto del questionario è stato testato il grado di soddisfazione degli visitatori
riguardo il soggiorno nell’isola.
Innanzitutto, è stato chiesto di determinare il gradimento complessivo del viaggio in
Sicilia attraverso una scala di valutazioni (per niente soddisfatto, poco soddisfatto,
abbastanza soddisfatto, molto soddisfatto).
I giudizi, sia di italiani che di stranieri (graf. 4.18 e 4.19), sono stati molto elevati e la
stragrande maggioranza di essi ha affermato di essere abbastanza o molto soddisfatto,
con un maggior numero di ospiti forestieri che hanno dichiarato di essere molto soddisfatti.
Graf. 4.18: La soddisfazione complessiva del viaggio in Sicilia – turisti italiani
196
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Graf. 4.19: La soddisfazione complessiva del viaggio in Sicilia – turisti stranieri
Sono stati, quindi, valutati quali sono gli aspetti importanti caratterizzanti il viaggio in
Sicilia e il grado di soddisfazione in relazione a questi elementi.
I grafici 4.20 e 4.21 espongono il grado di importanza di fattori quali la cortesia degli
abitanti, il servizio sanitario, la presenza di musei o di ristoranti, la pubblica sicurezza, e
via dicendo, rispettivamente per turisti italiani e stranieri.
Appare chiaro che le componenti importanti del viaggio in Sicilia sono differenti per i
turisti provenienti dall’estero, piuttosto che per quelli provenienti dall’Italia.
I punti di contatto sono quelli relativi alla cortesia degli abitanti, alla facilità di
raggiungere località, alla presenza di musei o opere d’arte e di ristoranti o pizzerie.
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Area 3 “Osservatorio Turistico” - U.O.B. “Analisi e Statistica”
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Graf. 4.20: Importanza degli aspetti che caratterizzano una vacanza in Sicilia per i turisti
italiani
Per il resto si nota una sostanziale discrasia per quel che riguarda i servizi igienici
pubblici, l’intrattenimento e gli impianti sportivi.
Elementi poco importanti, sia per italiani che per stranieri, ma soprattutto per questi
ultimi, sono gli impianti sportivi ed, in particolare, la possibilità di noleggiare barche e la
presenza di discoteche e locali notturni.
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Graf. 4.21: Importanza degli aspetti che caratterizzano una vacanza in Sicilia per i turisti
stranieri
I grafici 4.22 e 4.23 illustrano la soddisfazione di ospiti italiani e stranieri in merito agli
elementi di cui abbiamo parlato in precedenza.
In questo caso traspare una maggiore omogeneità di giudizi fra turisti connazionali ed
esteri.
Le divergenze più lampanti sono quelle relative ai mezzi di trasporto e alla possibilità di
fare escursioni, a cui viene data una valutazione superiore da parte dei visitatori stranieri,
e quelle riguardanti l’intrattenimento e le discoteche o locali notturni, che vengono quotati
meglio dagli italiani.
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Graf. 4.22: Soddisfazione degli aspetti che caratterizzano una vacanza in Sicilia per i
turisti italiani
Gradi di soddisfazione molto alti vengono espressi per quanto riguarda la cortesia degli
abitanti, le opere d’arte e/o musei e la ristorazione, mentre assolutamente negativo è il
giudizio per quanto riguarda i servizi igienici pubblici.
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Graf. 4.23: Soddisfazione degli aspetti che caratterizzano una vacanza in Sicilia per i
turisti stranieri
Le valutazioni riportate nei quattro grafici precedenti sono state riportate in una mappa
soddisfazione/importanza al fine di determinare quali sono gli interventi migliorativi da
apportare all’industria turistica siciliana.
I risultati sono mostrati nei grafici 4.24 per i turisti italiani e 4.25 per i turisti stranieri, e
sono relative all’ultima wave di rilevazione effettuata.
La chiave per leggere questi diagrammi è illustrata nella tabella 4.5, che espone quali
sono i significati dei quattro quadranti nei quali sono stati suddivisi i grafici.
I quadranti individuano quattro aree, che sono: area critica, area di forza, area
ininfluente e area scarsamente influente.
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Graf. 4.24: Mappa soddisfazione/importanza degli aspetti che caratterizzano una vacanza
in Sicilia per i turisti italiani (autunno 2006)
Questi due grafici confermano quanto detto in precedenza, con punti di forza la
cortesia degli abitanti, le opere d’arte ed i ristoranti, sia per italiani che per stranieri.
Appaiono, di contro, ulteriori informazioni per quel che concerne l’area critica, in cui sia
conterranei che forestieri hanno posto il servizio sanitario e la possibilità di avere
informazioni turistiche.
Assolutamente ininfluente appare la possibilità di affittare barche, mentre riguardo agli
altri aspetti si evidenzia una diversità di posizionamento all’interno della mappa.
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Graf. 4.25: Mappa soddisfazione/importanza degli aspetti che caratterizzano una vacanza
in Sicilia per i turisti stranieri (autunno 2006)
Tab. 4.5: Mappa strategica degli interventi migliorativi del confronto fra importanza e
soddisfazione
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Graf. 4.26: Propensione a tornare in Sicilia da parte dei turisti italiani
I grafici 4.26 e 4.27 illustrano i risultati ottenuti allorché si è chiesto agli intervistati se, in
futuro, sarebbero tornati in Sicilia.
Le possibilità di risposta sono state graduate in cinque opzioni: certamente sì,
probabilmente sì, probabilmente no, certamente no, non so.
È emersa una maggiore predisposizione a tornare in Sicilia da parte dei visitatori
nazionali, forse dovuta anche alla vicinanza della destinazione.
Più alto anche il numero di stranieri che ha risposto “non so”.
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Graf. 4.27: Propensione a tornare in Sicilia da parte dei turisti stranieri
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Graf. 4.28: Rapporto qualità/prezzo del soggiorno in Sicilia per i turisti italiani
È stata valutata, quindi, la percezione dei turisti, anche in rapporto ad altre esperienze
fatte in passato, di aver ben speso il denaro per il viaggio effettuato in Sicilia. Le possibili
risposte sono state: molto, abbastanza, poco, per niente e non so.
Nei grafici 4.28 e 4.29 sono raffigurati i risultati relativamente ad italiani e stranieri
rispettivamente.
In linea di massima sono apparsi i forestieri a valutare un buon rapporto qualità prezzo
in merito al viaggio in Sicilia, ma, in ogni caso, le giudizi sono stati alti per la maggioranza
dei turisti intervistati.
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Graf. 4.29: Rapporto qualità/prezzo del soggiorno in Sicilia per i turisti stranieri
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Graf. 4.30: Soddisfazione, propensione a tornare e rapporto qualità/prezzo – turisti italiani
Nei grafici 4.30 e 4.31 sono stati sintetizzati i giudizi espressi relativamente a
soddisfazione, propensione a tornare e rapporto qualità prezzo, espressi nelle precedenti
domande del questionario.
Per gli italiani si è delineato un maggiore grado di propensione a ritornare nell’isola,
mentre per i visitatori provenienti da paesi esteri è emersa una maggiore valutazione della
soddisfazione complessiva del viaggio in Sicilia.
I giudizi dati appaiono, comunque, abbastanza costanti nelle wave succedutesi nel
quinquennio di osservazione.
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Graf. 4.31: Soddisfazione, propensione a tornare e
stranieri
rapporto qualità/prezzo – turisti
L’ultima domanda posta agli intervistati verte sulla questione sicurezza. Il grafico 4.32
mostra i risultati riguardanti la percezione dei turisti in relazione alle altre località visitate in
precedenza.
Le risposte di visitatori nazionali ed esteri sono state alquanto omogenee, avendo in
maggior parte affermato che la Sicilia è sicura in ugual misura rispetto alle mete di viaggi
antecedenti.
Da segnalare che un buon numero di turisti interpellati ha asserito che la Sicilia è più
sicura di altre località.
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Graf. 4.32: Sicurezza della Sicilia
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Pubblicazione a cura dell’Osservatorio Turistico della Regione Siciliana
Coordinatore del progetto:
Ing. Manlio Scirè
Testi ed elaborazioni:
Dott. Calogero Marino
Gruppo di lavoro:
Dott.ssa Rosalba Gambino
Sig.ra Lucia Badalamenti
Sig. Filippo Filippone
Sig. Dario Serio
I dati elaborati dall'Osservatorio Turistico della Regione Siciliana sono patrimonio della collettività.
Si autorizza la riproduzione a fini non commerciali del presente materiale con la citazione della
fonte "Osservatorio Turistico della Regione Siciliana".
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